Fermo restando che il diètro frónt della giunta regionale veneta sull’addizionale Irpef da riscuotere per la Superstrada Pedemontana Veneta pone una serie di problemi politici non più differibili per il governatore leghista Luca Zaia, tuttavia c’è un’altra partita ancor più delicata in corso. È quella delle premesse e delle conseguenze del suo annuncio: soprattutto sul piano amministrativo. Zaia, stando a quanto riportato ieri dai media, si guarda bene dal dire che il ricorso all’addizionale Irpef come può essere blandito e poi abbandonato, può essere tranquillamente ri-abbracciato: con una semplice decisione di giunta o con un passaggio ulteriore in consiglio regionale poco importa. Magari dopo la tornata amministrativa di questo giugno. Il che fa supporre che dietro questa boutade ci siano un po’ di calcoli elettorali, fatti in ritardo peraltro.
Pubblicato l'11 maggio alle 2016, aggiornato il 13 alle 22.20. Oggi vi proponiamo un'intervista video esclusiva all'architetto Massimo Follesa, storico portavoce del CoVePA (Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa), sulla sua presa di posizione dell'11 maggio sulle dure osservazioni della Corte dei Conti sullo stato di avanzamento della Superstrada Pedemontana Veneta. Nell'intervista abbiamo iniziato ripercorrendo, a beneficio di chi non conosce in dettaglio la genesi del caso, le varie tappe della travagliatissima opera viaria nata all'epoca di Giancarlo Galan per poi valutare con Follesa le conseguenze di errori di previsione e conclamati "favori" al privato, ulteriormente sottolineati a Luca Zaia il 10 maggio scorso anche dalla Corte dei Conti.
Pubblicato l'11 maggio alle 20.58, aggiornato il 12 alle 10.12. La sezione centrale di controllo della Corte dei Conti, come annunciato dal CoVePA, Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa, il cui comunicato riportiamo a parte in dettaglio, ha rinnovato le richieste di chiarimento sulle criticità già segnalate sulla passata gestione commissariale della Superstrada Pedemontana Veneta e se ha concesso, da un lato, una proroga fino al 30 giugno, dall'altro per mano del magistrato istruttore dottor Antonio Mezzera ha firmato una nuova e clamorosa nota relativa all'ispezione sulla Pedemontana Veneta che la Corte dei Conti intende proseguire. Infatti emergono ancora deflagranti e gravi inadempienze, sottolineate nelle nuove 13 richieste inviate alle amministrazioni coinvolte (clicca qui per l'allegato che approfondiremo).
Pubblicato alle 16.52 del 26 aprile, aggiornato alle 23.50, il 29 aprile alle 16.23 e alle 16.26 del 30 aprile. Dopo "Vicenza. La città sbancata", la riproposizione dei pezzi di cronaca che VicenzaPiu.com dedicò dal 13 agosto 2010 alla crisi incombente e poi esplosa della Banca Popolare di Vicenza, è stato presentato in anteprima il 26 aprile a Bassano presso la libreria Palazzo Roberti "Roi. La Fondazione demolita", il secondo libro/dossier della nostra collana Vicenza Papers, alla presenza dell'autore Giovanni Coviello, che ha anche osservato come ancora oggi la Fondazione sia in un'area grigia e che ha avuto al suo fianco Giorgio Meletti, giornalista economico de Il Fatto Quotidiano, esperto di banche e degli intrecci intorno a Banca d'Italia ma ferrato anche sulla SPV, e il prof. Italo Francesco Baldo, autore della ricca prefazione sul marchese mecenate Giuseppe Roi.
"Sequestrate di nuovo le gallerie tra Malo e Castelgomberto di SPV". Saremmo di fronte al paradosso per cui le principali gallerie sarebbero insicure per il Tribunale di Vicenza, mentre Silvano Vernizzi sosteneva che la riprogettazione antisismica dei cls e l'adeguamento della sicurezza delle gallerie di SPV sono costati 140 mln di € dei 458 mln in più rispetto al preliminare (1,8mld €). Centine e bulloni inadeguati, non rispondenti ai dettami di legge oltre alla malagestione del cantiere potrebbero essere alla base della morte di Sebastiano La Ganga. Dalla stampa si apprende che, a quasi un anno dal tragico 19 aprile 2016, quando per primi avevamo lanciato la notizia del gravissimo incidente nella galleria Castelgomberto Malo, il tunnel da 500 mln di € è stato di nuovo posto sotto sequestro dall'autorità giudiziaria di Vicenza.
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Il Presidente dell'Autorità anticorruzione Raffaele Cantone, ha parlato a Vicenza della Superstrada Pedemontana Veneta esprimendo dure critiche e perplessità , come riferiscono nella nota che pubblichiamo Jacopo Berti (a dx nella foto) e Manuel Brusco consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle. "Quello delle opere avviate non può diventare una sorta di estorsione", ha detto Cantone. "Le opere vanno fatte rispettando le regole... c'è bisogno di capire un piano che cambia moltissimo la struttura del project, che cambia il meccanismo del rischio". Il M5S da sempre critico sul project financing commenta le dichirazioni di Cantone. Il Capogruppo Jacopo Berti ricorda: "La Giunta aveva detto che con l'Anticorruzione era tutto a posto, invece Cantone parla di un'illustrazione generica del piano e di un progetto profondamente modificato.".
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In difficoltà nell'imporre ai veneti la tassa di 300 milioni di euro per dare fiato ai lavori della Superstrada Pedemontana Veneta, votata in consiglio regionale a grande maggioranza, Luca Zaia, denuncia Rifondazione Comunista del Veneto nella nota che pubblichiamo, apre la solita polemica contro il mancato intervento del governo a cui chiede i soldi per finanziare l'opera, cercando di scaricare le sue responsabilità e fingendosi ignaro di quanto scritto nella relazione della Corte dei Conti di Novembre che segnala gravi irregolarità , errori ed omissioni, commessi dalla Regione Veneto e dalla gestione commissariale in questi anni. La polemica è la stessa di sempre. La novità sta nel fatto che si accompagna alla denuncia del fiscal compact e dei vincoli Europei. Attacca il centralismo romano e replica i ritornelli salviniani in salsa lepenista.
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Ieri sera 31 marzo 2017 in sala Fabris a Nove oltre cento persone hanno condiviso l'approfondimento sulla proposta alternativa all'IRPEF per salvare la Superstrada Pedemontana Veneta lanciata dal CoVePA, come si legge nella nota che pubblichiamo. Organizzata dall'Associazione Laboratorio Natura, la serata è stata guidata da Maurizio Dalla Gassa e ha visto molte assenze (con poche giustificazioni) tra i consiglieri regionali e i sindaci invitati. Vale la pena di ricordare la presenza di Cristina Guarda che ha ricordato l'andamento ottuso del dibattito in consiglio. «Se fosse vero che circoleranno 27.000 auto al giorno come sostiene Zaia nel nuovo piano finanziario di SPV, vuol dire che questi dovranno spendere nella Montecchio-Spresiano, 31,5€ per tutti i giorni di ogni anno dei 39 anni di concessione previsti per coprire i 12 mld di ricavi complessivi preventivati, mi pare un evenienza incredibile anche se questi dovessero spenderne solo la metà », ha detto ieri sera Massimo Follesa del CoVePA.
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Dal 1 gennaio 2017, scrive in una nota che pubblichiamo l'Associazione Pedemontana Vicentina, gestione ufficio I.A.T. di destinazione Thiene e la Pedemontana Vicentina, è attivo il nuovo percorso permanente che da Sarcedo, passando per Montecchio Precalcino e Zugliano, conduce attraverso la pedemontana vicentina. Un'iniziativa resa possibile soprattutto grazie al lavoro del Gruppo Podisti "Il Sorriso" che si sono impegnati nella realizzazione di tre percorsi, da 8, 12 e 21 chilometri, e grazie alle amministrazioni di Sarcedo, ente capofila, seguito da Montecchio Precalcino e Zugliano, sui cui territori comunali si sviluppano i tre diversi itinerari. Come ricorda il Presidente di Pedemontana Vicentina, Simone Gasparotto (nella foto Stella, ndr), si tratta di un bell'esempio di valorizzazione del territorio che ha già dato i suoi primi riscontri, riscuotendo interesse da parte di molte persone, sia locali che turisti, i quali decidono di provare il nuovo itinerario per scoprire le bellezze della pedemontana vicentina.
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Grande partecipazione ieri sera 26 gennaio in sala Tolio - scrivono in un comunicato i portavoce del Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa Matilde Cortese, Elvio Gatto e Massimo M.Follesa - era strapiena al dibattito sulla SPV che ha posto in evidenza in quale fosso sia finita. I relatori Celotto, Milioni, Costantini e Follesa hanno dibattuto sulle ragioni se sotterarla o salvarla. Il CoVePA intende ringraziare gli intervenuti, i politici presenti, i loro delegati e gli assenti giustificati. La serata - si legge nella nota - si è aperta con Marco Milioni che ha parlato della denuncia contro SIS e i Dogliani da parte della società che era incaricata della redazione di progetto definitivo ed esecutivo: la Sics di Giuseppe Capecchi.
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