Occorre chiarirsi le idee. Alla luce della situazione di fatto e di diritto al momento dell'udienza preliminare dei due procedimenti un recupero effettivo del danno attraverso la costituzione di parte civile appariva poco realistica. I patrimoni dei responsabili non sono certo in grado di soddisfare migliaia di richieste, nel mentre appariva (come appare) problematica la possibilità di citare come responsabile civile BancaIntesa Sanpaolo (ex ati. 3 D.L. 99/2017) e le banche in liquidazione (art.83 L. bancaria). La situazione appare modificata in seguito all'ammessa citazione di Banca Intesa dal parte del GUP di Roma.
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Come è noto, il fallimento di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca ha avuto ed avrà pesanti ripercussioni su tutto il territorio. In questa pericolosa e drammatica situazione, scrive nella nota che pubblichiamo il presidente dell'associazione Ezzelino III da OnaraPatrizio Miatello, abbiamo chiesto ai nostri professionisti Prof. avv. Rodolfo Bettiol (clicca qui) e al Tributarista Loris Mazzon (clicca qui) di fare il punto e chiarire in questa confusione quali possibilità giuridiche concrete senza rischi ci sono per alleviare e restituire i risparmi spariti. Alleghiamo il "chiarimento" dal quale si capisce che attualmente l'unica possibilità concreta e non rischiosa è il fondo governativo appena istituito.
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Pubblichiamo di seguito le linee guida per l'attuazione del regolamento di cui alla legge del 27 dicembre 2017 n. 205 commi 1106-1109 - Fondo di ristoro Finanziario che l'Associazione Ezzelino III da Onara Giustizia Risparmiatori ha presentato venerdì 16 marzo alla sua audizione presso la Commissione speciale d'inchiesta sui gravi fatti riguardanti il sistema bancario Veneto (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca), davanti al presidente Giovanna Negro, al vicepresidente Antonio Guadagnini, al segreterio Sergio Berlato e a tutti i Consiglieri Regionali della commissione.
Proponiamo di seguito la lettera che l'AssociazioneEzzelino III da OnaraGiustizia Risparmiatori dopo la sua audizione di ieri, 16 marzo, presso la Commissione speciale d'inchiesta sui gravi fatti riguardanti il sistema bancario Veneto (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca), ha inviato al presidente Giovanna Negro, al vicepresidente Antonio Guadagnini, al segreterio Sergio Berlato e a tutti i Consiglieri Regionali della commissione.
Nel ringraziarVi per l'audizione di ieri 16/03/2018, nell'augurarVi un buon lavoro, riassumiamo i punti proposti in audizione.
Patrizio Miatello, presidente di Ezzelino III da Onara, una delle associazioni dei soci "truffati" da BPVi e, forse..., Veneto Banca, in cui lo affiancano come consulenti tecnici l'avv. Rodolfo Bettiol e il tributarista Loris Mazzon, lo abbiamo sentito al telefono mentre tornava oggi, lunedì 25 settembre, da Roma dove ha cercato invano deputati e senatori che lui pensava, ha detto anche nella pillola video che ci ha inviato per diffondere il suo messaggio odierno, stessero lavorando (di lunedì?) per la Commissione d'inchiesta sulle banche e per l'istituzione del fondo per le vittime delle banche.
Qui di seguito la lettera che Patrizio Miatello dell'associazione Ezzelino III da Onara ha inviato oggi al governatore della regione Veneto Luca Zaia e all'assessore regionale al sociale Manuela Lanzarin in seguito all'incontro di martedì scorso: "A seguito dell'incontro di martedì 8 agosto 2017, nel ringraziarVi per l'immediata e concreta vostra disponibilità , con la presente Vi confermiamo quanto segue: 1) mettiamo a disposizione della Regione e della Commissione d'inchiesta regionale, l'istanza di accesso agli atti presentata alla Procura di Vicenza relativi al procedimento penale Banca Popolare di Vicenza n. 5628/15 R.G. n.r. P.M. Luigi Salvadori il 27 luglio 2017 tramite il ns. Prof.Avv. Rodolfo Bettiol;
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Arrivano alcune reazioni preoccupate di varie associazioni di soci BPVi e Veneto Banca mentre siamo in attesa dei chiarimenti che sia la Banca Popolare di Vicenza, che ci è stato assicurato che sta rispondendo al nostro quesito, che l'ex Popolare di Montebelluna, che negli ultimi tempi rimane muta alle nostre richieste di risposte su vari aspetti, vorranno fornire e delle azioni che vorranno intraprendere sulla questione da noi sollevata il 18 maggio e descritta il 19 sulla tassabilità degli "indennizzi" ai soci che hanno aderiro alla Offerta Pubblica di Transazione (Opt), questione ripresa e analizzata il 20 maggio con preocupazione poi da Il Sole 24 Ore e quindi rilanciata con alcune rassicurazioni del presidente Gianni Mion ieri, 21 maggio, e infine da altri media incluso oggi, 22 maggio, il GdV, che ci... cita.
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Per Veneto Banca l'unica associazione d'Italia che ha avuto accesso agli atti della Procura della Repubblica è stata l'associazione "Ezzelino III da Onara" presieduta da Patrizio Miatello ed assistita congiuntamente dal Prof. Avv. Rodolfo Bettiol e dal Tributarista Loris Mazzon, grazie al progetto Plurimo Penale dei Soci Risparmiatori Bettiol/Mazzon/Miatello attuato dal 18 ottobre 2016. L'associazione ci invia a tal riguardo una nota che pubblichiamo in cui si afferma che l'eco nazionale del fatto che sia l'unica ad avere copia integrale di tutte le oltre 89.500 pagine dell'indagine, a differenza dei più prestigiosi studi d'Italia, "ha accelerato il corso degli eventi e ancora una volta ha portato Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca a una serie di reazioni nei confronti degli ex vertici, in linea con il progetto Plurimo Penale Soci Giustizia Risparmiatori Bettiol/Mazzon/Miatello tutti eventi unici nella storia". La nota poi prosegue come di seguito.
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«Anche dopo che il fondo Atlante aveva acquisito il controllo della banca, dopo un anno dal suo allontanamento e nonostante si trovasse agli arresti domiciliari con l'accusa di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza della Banca d'Italia e di Consob, Vincenzo Consoli, ex amministratore delegato e poi direttore generale, stava progettando di riprendersi il controllo di Veneto Banca. Dopo il suo allontanamento avrebbe continuato a "gestire" un gruppo di dirigenti a lui fedeli. Lo scrive, nero su bianco, la Cassazione, nelle motivazioni depositate giovedì in cui spiega perchè lo scorso 16 dicembre ha confermato il mantenimento degli arresti domiciliari scattati ad agosto a carico di Consoli, in relazione alla sussistenza del rischio di reiterazione dei reati e di inquinamento probatorio»: così scrive oggi su Il Sole 24 Ore Katy Mandurino dopo la sentenza ricevuta in tempo reale.
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