Il Viceministro per le infrastrutture e Segretario nazionale del PSI, Riccardo Nencini, sarà a Vicenza sabato 2 settembre. Alle ore 15,30, presso la sede dell'ass. Vinòva, parteciperà al Direttivo regionale del PSI veneto. Alle ore 18, nell'ambito della festa di "Fornaci rosse", parteciperà all'incontro "Il referendum-farsa sull'autonomia: le ragioni dell'astensione". Al centro dei due incontri il referendum per l'autonomia del Veneto proposto dalla Lega e su cui il Segretario del PSI Nencini ha dichiarato: "Chi desidera maggiore autonomia utilizzi gli strumenti esistenti: l'art.117 della Costituzione. Li dentro c'è già tutto per richiedere una gestione più diretta di una serie di materie importanti. Se poi si vuole utilizzare il referendum come inizio della campagna elettorale, allora si abbia il coraggio di dirlo in chiaro".
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In passato quello dei rifugiati non è mai stato un problema nel Vicentino, il problema è sorto quando, anche a fronte dell'incalzare della crisi economica, il sistema giudiziario è sembrato non riuscire a reggere l'impatto determinato dal seppur modesto aumento della microcriminalità : è così che inizia la nota, che pubblichiamo, diffusa da Luca Fantò, segretario regionale del Psi del Veneto a margine dell'Assemblea provinciale del PSI di Vicenza, svoltasi ieri, 3 marzo 2017. La crisi economica ha segnato il contesto sociale vicentino - continua il segretario socialista -, ma le Istituzioni hanno la possibilità di intervenire. Lo Stato e la Regione dovrebbero intervenire più che sostenendo economicamente e fiscalmente le PMI, investendo risorse e rendendo più efficienti la macchina burocratica, quella giudiziaria ed il sistema sanitario, scolastico e universitario.
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Di fronte ad amministratori e vertici locali del partito, tra cui, ovviamente, il segretario regionale Luca Fantò, il Segretario del Psi nazionale, Riccardo Nencini, ha illustrato il percorso che porterà i suoi 21000 iscritti al Congresso nazionale straordinario del 18 e 19 marzo e ha illustrato gli obiettivi che il PSI si propone di raggiungere attraverso l'azione del Governo Gentiloni. E' seguito un vivace dibattito in cui sono intervenuti tra gli altri, il Presidente della Provincia di Belluno i Sindaci di Mirano e Montegrotto, molti Consiglieri Comunali. Diversi gli spunti emersi sia di carattere nazionale che di natura territoriale. Il PSI ripresenterà una proposta per la formazione di un'Assemblea Costituente all'inizio della prossima legislatura, sosterrà la proposta Minniti sui rifugiati, sente la necessità di rallentare il Debito Pubblico e redistribuire la ricchezza raccogliendo le risorse attraverso una patrimoniale sui redditi superiori ai 4 milioni di euro e territoriale.
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Arrivano numerose le reazioni ufficiali delle Associazioni e quelle personali di vari lettori, spesso di spessore anche nella cosiddetta società civile, dopo quanto da noi scritto ieri sul «tardivo, lavacoscienze e cerca clienti dibattito sulla Banca Popolare di Vicenza» che il sindaco e presidente della provincia Achille Variati col presidente della CCIAA, Paolo Mariani, a fargli da spalla, ha organizzato per il 26 novembre «per il presidente di una (sola) associazione di soci (l'avvocato Renato Bertelle, ndr), da lui fondata, e senza chiamare su quel palco i rappresentanti delle associazioni, da Noi che credevamo nella BPVi a quella di Don Torta, nate spontaneamente, ben più numerose, combattive e scomode anche per il Cda attuale della ex Popolare vicentina. Noi ieri, comunque, riferivamo non solo della nostra sensibilità ma anche delle reazioni di moltissimi soci truffati dalla gestione della BPVi targata Gianni Zonin e ancora non "ascoltati" di fatto da quella di Gianni Mion.
Che i politici dall'inizio dell'era Berlusconi siano più furbi che intelligenti (l'inventore del modello e l'emulo Renzi esclusi) è cosa risaputa. Nel piccolo lo si vede anche qui o appena qualche politico arriva qui. Se il vice ministro Riccardo Nencini non vuole parlare di (Tic) Tac Tav per far sì che il messaggio da far passare sui media sia la scelta del Sì del Psi nazionale al referendum costituzionale del 4 dicembre e poi si intrattiene in conciliaboli con i colleghi indigeni nella foto è giusto che si becchi paginoni sui treni e un trafiletto sul referendum. Se si continua ad invitare a moderare (che brutto termine, i giornalisti dovrebbero stimolare i confronti...) sempre i colleghi del quotidiano unico locale, sia pure sempre più imballato nelle vendite, è giusto che poi su quella carta ci sia un paginone per l'intervista pre dibattito al fautore del no, Gaetano Quagliariello, e nessuna informazione a lettori e votanti sul contenuto del confronto con Luciano Violante, sponsor del Sì.
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Se "Vicenza. La città sbancata" è arrivata alla sua seconda edizione vuol dire che moltissimi, tra i soci traditi dalla Banca Popolare di Vicenza e chi solo volesse saperne di più, come il Procuratore capo di Vicenza Antonino Cappelleri e vari magistrati e avvocati, sono quelli che ne hanno una copia, ma non molti dei nostri politici, di qualunque livello ma con asserite radici sul territorio, se ne sono procurati una copia. Questi ultimi, se sono ben attenti a rilasciare comunque poche ma comode dichiarazioni, sono ancora più restii, per pigrizia attuale o collusioni precedenti, consapevoli o incoscie, a prendere posizione contro un sistema, quello che ruotava intorno a Gianni Zonin e denunciato, anche se solo una volta per esserne poi zittito, anche dal vice sindaco di Vicenza, Jacopo Bulgarini d'Elci. Da ieri, 12 novembre, "Vicenza. la città sbancata" è nelle mani del vice ministro alle infrastrutture Riccardo Nencini, che ci ha promesso di leggerlo.
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Riccardo Nencini, Segretario Nazionale del PSI e Viceministro per le infrastrutture, venuto a Vicenza oggi per incontarre i quadri dirigenti del PSI veneto (nella foto Nencini è con Fantò alla sua destra e con Tosetto), e la stampa locale, per parlare delle iniziative del partito in merito al referendum costituzionalevoleva concentrarsi su questo argomento per cui le immaginabili domande su un tema ancora delicato come la TacTav e sulla situazione dei soci della Banca Popolare di Vicenza, di cui riferiremo a seguire, non volevano di certo essere da lui evitati di per se stessi ma erano un "disturbo" alla volontà di concentrarsi sul Sì sostenuto dal Psi nazionale nella tornata referendaria del 4 dicembre. Ci abbiamo, comunque, provato e, dopo la scontata conferma dell'attivazione dei primi due step, quello della Brescia - Verona e l'altro della Verona - ingresso di Vicenza, è arrivata l'affermazione della necessità di completare i collegamenti a nord est con Verona snodo principale del sistema anche per le merci : «la cosiddetta "via della seta" di fatto attiva su ferrovia fino a Lione consentirà di farle viaggiare dalla Cina e per la Cina in 15 giorni, invece che nei 45 necessari fino a ieri via nave».
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Prima della conferenza stampa che il Segretario Nazionale del PSI e Viceministro per le infrastrutture, Riccardo Nencini, ha tenuto a Vicenza oggi, sabato 12 novembre, presso l'Alfa Fiera Hotel, i quadri dirigenti del PSI veneto, con in testa Luca Fantò, suo segretario, e alla presenza di Ennio Tosetto e della rifondata Federazione Giovanile Socialista del Veneto, (nella foto da sinistra il vice segretario dei giovani Psi di Padova, Luca Fantò, Riccardo Nencini e Ennio Tosetto) sono stati messi al corrente delle iniziative del PSI in merito al referendum costituzionale e sullo stato dell'arte delle infrastrutture in Veneto. Nencini, anche nel successivo colloquio a quattrocchi avuto da noi con lui su temi delicati come la TacTav e la situazione dei soci della Banca Popolare di Vicenza, di cui riferiremo a parte e a seguire, ha ribadito sinteticamente le ragioni del Sì ufficiale del Psi nazionale al quesito referendario.
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Il Psi del Veneto, in occasione del referendum del 4 dicembre prossimo, ha organizzato stasera 4 novembre presso l'Hotel Palladio "Riforma della Costituzione: conoscere per scegliere" un dibattito a cui sono intervenuti davanti a un pubblico che ha gremito la sala con varie persone in piedi, l'on. Filippo Crimì (Partito Democratico), l'on. Giovanni Paglia (Sinistra Italiana), l'on. Enzo Marajo (Consigliere regionale PSI), Gigi Poletto (Vicepresidente provinciale ANPI). Moderati da Antonio Di Lorenzo i vari relatori si sono affrontati con determinazione riportando le tesi del Sì e del No per "informare i cittadini perchè si facciano un'idea precisa nel merito del referendum", ha detto Luca Fantò, segretario regionale del Psi che, a conferma della vivacità del confronto e del dibattito anche interno al suo partito, ha preso posizione a favore di un lavoro di informazione sulle ragioni del Si e del No a differenza degli organi nazionali del partito che col segretario Riccardo Nencini hanno dato indicazioni nette per il Sì.
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Il il 28 settembre scorso in "Torniamo a scuola" è stato un vero convegno sulla riforma della scuola , organizzato con coraggio "democratico" ai Chiostri di S. Corona da Luca Fantò, segretario provinciale del Psi di Vicenza e responsabile del Scuola regionale del partito del garofano. Varata tra mille polemiche ma con all'attivo quasi centomila neo assunti dopo anni di precariato la riforma fa discure troppo poco sul fronte della didattica e delle strutture, molto di più su chi deve allontanarsi da casa per insegnare, ma non lo faceva già da precario?, e su chi, altre decine di migliaia di insegnanti con molti anni di esperienza didattica, rimane precario sentendosi in alcuni casi scalvalcato da chi ha titoli ma non anni di insegnamento alle spalle.