Referendum costituzionale: Riccardo Nencini illustra a Vicenza le ragioni del Sì del... Psi
Sabato 12 Novembre 2016 alle 16:52 | 0 commenti
Prima della conferenza stampa che il Segretario Nazionale del PSI e Viceministro per le infrastrutture, Riccardo Nencini, ha tenuto a Vicenza oggi, sabato 12 novembre, presso l'Alfa Fiera Hotel, i quadri dirigenti del PSI veneto, con in testa Luca Fantò, suo segretario, e alla presenza di Ennio Tosetto e della rifondata Federazione Giovanile Socialista del Veneto, (nella foto da sinistra il vice segretario dei giovani Psi di Padova, Luca Fantò, Riccardo Nencini e Ennio Tosetto) sono stati messi al corrente delle iniziative del PSI in merito al referendum costituzionale e sullo stato dell'arte delle infrastrutture in Veneto. Nencini, anche nel successivo colloquio a quattrocchi avuto da noi con lui su temi delicati come la Tac Tav e la situazione dei soci della Banca Popolare di Vicenza, di cui riferiremo a parte e a seguire, ha ribadito sinteticamente le ragioni del Sì ufficiale del Psi nazionale al quesito referendario.
«Visto che, volenti o nolenti - ci ha detto Nencini - lo scontro tra il Sì e il No ha assunto anche un significato di Sì o No all'attuale maggioranza di governo, il Sì evita la confusione totale successiva visto che il fronte del No, che spazia dal M5S ai berlusconaini, l'unico punto in comune che ha è una legge proporzionale con premio di maggioranza condivisa da Grillo e Forza Italia. A parte questo le differenze e le divisioni di chi punta a far cadere il governo rendono inimmaginabile una qualuqnue alternativa a favore della governabilità del Paese. Altri punti di cui poco spesso si sottolinea l'importanza nella riforma costituzionale sono la parità di genere, la definitiva abolizione delle province e la chiara suddivisione di competenze tra regioni e stato centrale».
Sulla questione della incompatibilità tra i seggi del futuro senato, approfondita anche da noi, se passerà il Sì, e i consiglieri delle regioni a statuto speciale il segretario del Psi ha glissato sulla disattenzione che ha portato all'approvazione delle riforma del senato sottolineando come, comunque, ci siano «i tempi tecnici per eliminare queste incompatibilità con un parere dei singioi consigli regionali e con i successivi 4 passaggi nel parlamento nazionale».Â
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