GdV su conti Amenduni e Chimento a Vaduz
Giovedi 24 Dicembre 2009 alle 15:41
Riportiamo a integrazione di quanto pubblicato anche da noi ieri su Amenduni, Chimento e conti a Vaduz (presso la Banca Lgt, da cui era stata sottratta dall'ex funzionario della banca, Heinrich Kieber, la lista dei conti, poi venduta ai servizi segreti tedeschi e contenente i nomi di 404 titolari di conti correnti che fino al 2002 portarono all'estero i loro risparmi) un ampio estratto dell'articolo odierno a firma Ivano Tolettini apparso su Il Giornale di Vicenza del nuovo direttore Ario Gervasutti e riportato anche da ilgiornaledivicenza.it, in cui in sintesi, a parte prescrizioni e quant'altro poi intervenuto per l'attuale archiviazione, ai tempi dell'inchiesta Nicola Amenduni aveva dichiarato agli inquirenti 'di non avere mai saputo di avere quel conto a Vaduz', mentre ‘i Chimento avevano osservato che la Chimento Gioiellieri spa era estranea perché i contorni «sono ampiamente noti alla guardia di finanza ...»'
Da Il Giornale di Vicenza
Conti esteri a Vaduz. Archiviata l'inchiesta
Erano coinvolte le posizioni di tre trust e di undici vicentini Tra loro l'industriale dell'acciaio Amenduni e gli orafi Chimento
di Ivano Tolettini
Nel marzo 2008 fu una bufera. Il trasferimento dei capitali all'estero era avvenuto prima del 2002 ed essendo trascorsi più di cinque anni, senza entrare nel merito se fosse un illecito penale, le ipotesi di reato sono state cancellate dalla prescrizione che è di cinque anni.
Nella giornata in cui la procura di Roma ha informato che ha chiesto di archiviare le posizione di 55 persone, si è appreso che il tribunale di Vicenza ha già archiviato le posizioni di undici vicentini che nella primavera 2008 erano finiti sotto inchiesta per una presunta evasione fiscale. Il procuratore Ivano Nelson Salvarani e il sostituto Claudia Dal Martello avevano sollecitato il proscioglimento nell'ambito dell'inchiesta sui tre trust vicentini relativi ai depositi detenuti all'istituto di credito Lgt a Vaduz in Liechtenstein.
...
Il portafoglio più importante di 15,5 milioni di euro era quello relativo all'industriale dell'acciaio Nicola Amenduni. L'imprenditore riferì di non avere mai saputo di avere quel conto a Vaduz. La famiglia Amenduni quando uscì la notizia precisò di «escludere categoricamente il possesso di beni all'estero in violazione o elusione della normativa fiscale o tributaria». Gli imprenditori dissero che «le partecipazioni in alcune società estere, collegate con l'attività imprenditoriale del gruppo, sono state a suo tempo acquisite nel rispetto della normativa tributaria e regolarmente denunciate al fisco». Questo avrebbe spiegato la presenza del conto acceso dalle direzioni finanza di società straniere poi acquistate a nome del fondatore.
Altro gruppo di vicentini faceva riferimento al trust Trevisan per un importo complessivo di 1,5 milioni di euro ...
Gli altri due gruppi erano quelli di Adriano e Giancarlo Chimento, industriali dell'oro, con un portafoglio di 6,5 milioni di euro, suddiviso tra sei persone... Nel merito i Chimento avevano osservato che la Chimento Gioiellieri spa era estranea perché i contorni «sono ampiamente noti alla guardia di finanza, che ha già potuto constatare che, allo stato, non possa ravvisarsi alcuna elusione o violazione della normativa finanziaria e tributaria».
Anche in questo caso, sotto il profilo tributario e fiscale la posizione sarebbe a posto. Dopo gli accertamenti della Guard ia di Finanza su incarico dei magistrati, considerando che anche in presenza di reati tributari - peraltro non provati - la mannaia della prescrizione era già scattata, nei mesi scorsi è stata chiesta l'archiviazione che l'Ufficio gip ha firmato.
La guerra del potente Michele Amenduni non si ferma
Mercoledi 23 Dicembre 2009 alle 23:01Redazione di VicenzaPiù Â
L'imprenditore dell'acciaio, immobiliarista, finanziere prosegue la sua guerra e cita per danni Athesis e, addirittura, il presidente di Assindustria
Come pubblica oggi Il Corriere del Veneto, l'allegato locale de Il Corriere della Sera, a pag. 11 a firma C.T. (titolo: "Amenduni chiede 15 milioni a Zuccato. Athesis: Avviata la causa dell'industriale dell'acciaio estromesso dal consiglio di amministrazione"), figlio nonchè esponente di spicco della famiglia, di origini pugliesi, di Nicola Amenduni, che ha interessi nell'acciaio, tra cui la Valbruna a Vicenza, nel settore immobiliare (Aedes ...), finanziario e bancario (Generali, Mediobanca, ...), una vera ‘potenza' economica locale, nazionale e non solo, ha dato seguito al suo annuncio di guerra dopo l'esclusione dal Cda di Athesis, che, tra l'altro, controlla Il Giornale di Vicenza, di cui è stato appena nominato direttore il friulano Ario Gervasutti al posto di un altro pugliese, Giulio Antonacci.
"La richiesta (di risarcimento indirizzata ad Athesis e al Presidente di Assindustria Vicenza, Roberto Zuccato con prima udienza il 22 aprile 2010, n.d.r.) - riporta Il Corriere del Veneto - è astronomica ... : 15 milioni di euro, da devolvere in beneficenza. La somma, più o meno equivale a un anno di fatturato della Ares Line, l'azienda di poltrone che appartiene al leader confindustriale berico."
Dalla estromissione dal Cda di Athesis, Michele Amenduni "avrebbe ricevuto - continua Il Corriere del Veneto riportandone le motivazioni - ingiustificato discredito ... Se la società editrice viene chiamata in causa per il danno materiale (modestissimo per le tasche di Amenduni: poche migliaia di euro per i gettoni da consigliere fino a scadenza di mandato), Zuccato viene individuato come il promotore, quindi ‘il responsabile', dell'iniziativa che avrebbe provocato il danno morale. La guerra, quindi, non si ferma. Anche se l'oggetto del contendere (l'ultimo ma non solo) è venuto meno: la vicenda della direzione del Giornale di Vicenza si è risolta con l'insediamento di Ario Gervasutti al posto di Giulio Antonacci."
Sul fronte dell'accusato "Roberto Zuccato declina ogni invito a commentare la causa. Il presidente è convinto di aver agito in trasparenza e secondo consuetudine dell'associazione, tra l'altro su preciso mandato del consiglio direttivo di Confindustria Vicenza, che all'unanimità aveva votato la sostituzione dei due consiglieri espressi in Athesis (oltre ad Amenduni, il costruttore Gaetano Ingui)."
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Amenduni e Chimento: negati illeciti a Vaduz
Mercoledi 23 Dicembre 2009 alle 20:11
I 55 della lista del Liechtenstein salvati dalla prescrizione e dallo scudo fiscale
E' stata chiesta al Gip di Roma l'archiviazione dell'indagine sulla ‘lista del Liechtenstein', sottratta a Vaduz dall'ex funzionario della banca Lgt Group, Heinrich Kieber, venduta ai servizi segreti tedeschi per 4 milioni di euro e contenente i nomi di 404 titolari di conti correnti che fino al 2002 portarono all'estero i loro risparmi.
La prescrizione intervenuta nel frattempo e l'utilizzo dello scudo fiscale, oltre che l'impossibilità di acquisire l'originale della lista e l'irreperibilità da tempo di Kieber, segnalato in Australia, a cui tramite rogatoria erano state chieste invano notizie, hanno portato alla richiesta di archiviazione il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani e il sostituto Mario Dovinola, che stavano concentrando gli accertamenti per omessa denuncia o infedele dichiarazione dei redditi su 55 persone, dopo che la procura di Roma aveva trasmesso gli atti a 37 procure (tra cui quella di Vicenza) per indagare sui titolari dei conti che avevano affidato a 157 'blind trust' (fiduciarie, n.d.r.) i loro depositi.
Molti titolari dei conti indagati avrebbero, quindi, già sanato la loro posizione con il fisco con lo scudo fiscale, altri possono beneficiare della prescrizione sotto il profilo penale.
Le somme depositate nel Liechtenstein, a cui pure tramite rogatoria erano state chieste invano notizie sulla lista, variavano da un minimo di 200 mila ad un massimo di 400 milioni di euro.
I conti più ricchi dell'elenco sono quelli dei gruppi farmaceutici Menarini con 476 milioni e Mian per 200 milioni.
Due sono i conti della lista Kieber intestati a vicentini, quelli degli industriali dell'acciaio e finanzieri Amenduni (15.5 milioni) e degli imprenditori orafi Chimento (6.3 milioni), i cui legali hanno dichiarato da tempo che i loro clienti non hanno violato le normative fiscali e finanziarie italiane essendo il fisco a conoscenza delle suddette cifre imponibili.
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Galan non si candida e ... diventa ministro
Mercoledi 23 Dicembre 2009 alle 01:10
Giancarlo Galan sotterra la più volte minacciata ascia di guerra per la mancata candidatura alla sua quarta nomina a Governatore del Veneto, regione ‘data' da Berlusconi alla Lega ‘tradendo' il suo vecchio delfino per Ragion di Stato (leggasi appoggio a 360° alla sua azione da Premier da parte di Bossi & c.).
Quindi Galan non scenderà più in campo da solo alle prossime regionali in concorrenza con il candidato della Lega Luca Zaia come da tempo minacciava.
Diventerà , in ... cambio e italicamente, ministro al termine del suo mandato di governatore a fine marzo e forse proprio al posto di Zaia.
Lo hanno annunciato il coordinatore del Pdl veneto Alberto Giorgetti e il vicecoordinatore Marino Zorzato proprio dopo l'incontro di lunedì sera ad Arcore con il Premier Berlusconi al quale ha partecipato lo stesso Giancarlo Galan, di cui il Silvio nazionale è stato anche testimone di nozze.
Neve e ghiaccio bloccano Vicenza e dintorni
Lunedi 21 Dicembre 2009 alle 21:50
Neve e gelate hanno messo in crisi il sistema della viabilità del capoluogo e della provincia.
Praticamente in crisi, nonostante il dichiarato lavoro degli spalaneve e degli spargisale sulle maggiori vie di comunicazione, interne ed esterne, tutto il sistema viario senza eccezioni di rilievo.
Chi scrive ha impiegato circa due ore nel tardo pomeriggio da Carrè per arrivare a Vicenza con traffico intenso e a passo d'uomo anche in senso opposto e le stesse difficoltà sono segnalate sulla direttrice Montecchio - Arzignano, sulla provinciale per Recoaro, in riviera Berica e, come detto, sulla statale Pasubio.
Neve scivolosa o ghiacciata è presente sulle strade e, nonostante le varie assicurazioni delle autorità preposte alla viabilità cittadina e provinciale, ci sarebbe da chiedersi il perché, sempre per esperienza diretta, nel percorso suddetto non è stato incrociato nessun mezzo per sgombrare le strade e renderle più sicure dalla formazione di ghiaccio.
Per giunta le previsioni meteo danno neve fino alle prime ore della mattina, quando potrebbe mescolarsi a pioggia.
Chiuso stasera l'aeroporto Catullo di Verona, funzionano parzialmente e con ritardi quelli di Venezia Tessera (Marco Polo) e di Treviso (Antonio Canova), mentre sono in crisi anche le Fs, che oggi, a causa del maltempo, hanno soppresso 350 treni in tutt'Italia, di cui ben il 6% in Veneto, che segue in questa classifica dei problemi solo il Friuli e la Lombardia.
La morsa del gelo in Veneto registra minime di 11 gradi sotto la media stagionale in pianura, mentre a Vicenza nella notte sono stati toccati i -13 nella notte.
Il consiglio ovvio: prima di spostamenti o viaggi è meglio informarsi.
Notizie dettagliate sui vari aspetti legati all'eccezionale ondata di freddo si possono leggere sul nostro sito cliccando su
www.vicenzapiu.com/?a=comunicati&o=2371 per Neve: scuole aperte grazie ad Aim e Amcps
www.vicenzapiu.com/?a=comunicati&o=2373 per Acque vicentine e Avs: attenti al gelo
www.vicenzapiu.com/?a=comunicati&o=2367 per Ancora al lavoro per l'emergenza neve
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Medici e infermieri stranieri secondo l'Emn
Lunedi 21 Dicembre 2009 alle 07:56Redazione di VicenzaPiù    Â
Gli stranieri iscritti all'Ordine dei medici chirurgi e odontoiatri sono 14.548 nel 2008. Erano 12.527 nel 2004 secondoi il rapporto dell'Enm.
I medici stranieri iscritti all'Ordine dei medici chirurgi e odontoiatri sono risultati 14.548 nel 2008, di cui il 42,3% donne. Erano 12.527 nel 2004, quindi l'aumento e' stato di 500 unità l'anno. La ripartizione territoriale e' abbastanza equilibrata: 52,2% nel Nord, 26,0% nel Centro, 18,3% nel Mezzogiorno e 2,7% in temporanea attività all'estero. La maggiore concentrazione avviene in quattro regioni: piu' di 2 mila sia in nel Lazio che in Lombardia (operanti per lo più nei comuni di Roma e di Milano) e più di 1.200 sia nel Veneto che in Emilia Romagna. Sono questi i dati del Primo Rapporto Emn Italia, European migration network - iniziativa inserita in un programma europeo che in Italia fa capo al ministero dell'Interno con il supporto tecnico del Centro Studi e Ricerche Idos/Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes - dedicato alla direttiva dell'Unione Europea sui lavoratori altamente qualificati, nota come "Carta blu UE".
Nel nostro Paese un infermiere su dieci, invece, è straniero: è quanto si legge nello stesso Rapporto presentato al Cnel a Roma.
Gli infermieri stranieri infatti - rispetto ai 354.436 infermieri presenti in Italia, una figura professionale di difficile reperimento, con un rapporto che dovrebbe essere di 1 medico ogni 5 infermieri, mentre attualmente ci sono 6 infermieri ogni mille abitanti, con richieste più pressanti per infermieri che provengono dalle case di riposo e dagli istituti per anziani e per persone disabili non autosufficienti - sono nel 2008 34.043, 86,5% donne e il per il 57;8% comunitari.
La provenienza maggioritaria e' quella europea con il 17,4%, seguono America (15,7%), Asia (5,3%), Africa (5,4%), Oceania (0,8%).
Quanto ai Paesi di origine prevale, con un quinto delle presenze, la Romania (8.497 infermieri), seguita da Polonia (3.557), Svizzera (2.386) e, con più di 1.000 infermieri, Germania, Peru', Albania, Francia, India e Spagna. La ripartizione territoriale, invece, vede prevalere il nord (19.212 infermieri, pari al 56,4%), seguono 8.594 infermieri nel centro (29,2%), 3.674 nel sud (10,8%) e 2.463 nelle isole (7,2%). Gli infermieri stranieri sono presenti con forti differenze territoriali.
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Provincia e Industriali per settore orafo
Lunedi 21 Dicembre 2009 alle 07:26
A Palazzo Nievo sede della Provincia di Vicenza, Dino Secco, vicepresidente della provincia con delega alle Attività produttive, e Giuseppe Corrado, presidente della sezione orafa e argentiera dell'Associazione industriali, hanno sottoscritto un 'Accordo di consultazione reciproca e promozione di attività produttive nel settore orafo, per concertare un'azione comune su aspetti economici, organizzativi e promozionali di diretto interesse del settore orafo. L'obiettivo è garantire sostegno al settore orafo vicentino in questo periodo di crisi economica,
"Tre - ha dichiarato il vicepresidente - sono i motivi che ci hanno spinto alla firma dell'accordo: la drammatica situazione che sta vivendo il settore orafo e quindi la necessità di reagire con azioni condivise, l'appartenenza di provincia e associazione industriali sia alla Fiera che al distretto orafo e la volontà di intraprendere un'azione forte per abbattere le barriere tariffarie negli Stati Uniti d'America e migliorare le importazioni della gioielleria italiana".
I dazi e le barriere tariffarie escludono infatti, secondo provincia e industriali, l'accesso dei prodotti italiani a una elevatissima quota di potenziali consumatori mondiali. In particolare, l'attenzione e' rivolta verso gli Usa, da sempre principale mercato di sbocco dei gioielli italiani, dove però l'attuale quota daziaria, pari al 5,5%, impatta in media oltre il 60% sui margini di profitto delle aziende italiane. "Se si tiene presente - ha precisato Corrado - che alcuni Stati, come la Cina, la Turchia, la Thailandia, non sono gravati da dazi, ben si comprende la posizione di svantaggio dell'Italia".
"Per questo, l'unica soluzione - ha sottolineato - è l'eliminazione totale delle tariffe su base reciproca e, contemporaneamente, concordare una modifica della legislazione doganale, per permettere l'applicazione del dazio solo sul valore della lavorazione, non anche sul valore della materia prima, come accade ora in Usa diversamente da quasi tutti i Paesi del mondo".
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Ario Gervasutti: buon lavoro al nuovo direttore de Il Giornale di Vicenza
Lunedi 21 Dicembre 2009 alle 07:00Ario Gervasutti è il nuovo direttore de Il Giornale di Vicenza.
A lui auguriamo buon lavoro, a noi e ai vicentini auguriamo un Giornale di (tutta) Vicenza     Â
Giornalista professionista, nato a Palmanova il 16 gennaio 1962, è figlio di Sergio, nel 1982-83 anche lui direttore del maggiore quotidiano cittadino edito da Athesis, il cui controllo è delle Associazioni Industriali di Vicenza e di Verona e che edita anche l'Arena di Verona, Brescia Oggi, TeleArena, etc.
Ario Gervasutti si è laureato in scienze politiche a Padova e ha esordito nel "Giornale" di Indro Montanelli di cui è diventato caporedattore.
Nel 2000, lasciata Milano, ha assunto la responsabilità della redazione del "Gazzettino" di Padova.
Dal 2002 è inviato speciale dello stesso giornale veneto.
L'editore, il direttore, la redazione e i collaboratori di VicenzaPiù augurano al neo direttore Ario Gervasutti buon lavoro e ogni successo professionale ma, soprattutto, si augurano, come già scritto nel numero 176 di VicenzaPiù in edicola, " di poter leggere un giornale che sia soltanto, semplicemente, un giornale. E questa volta di Vicenza per davvero. Non solo di una certa Vicenza."
Veneto: arriva il gelo dopo la neve
Domenica 20 Dicembre 2009 alle 17:57
Nuovo allerta Protezione civile da domani
Gelo e sole sul Veneto, dopo le nevicate di ieri anche in pianura, e le temperature in montagna hanno toccato minime da record a Piana di Marcesina, nel Vicentino, in area non abitata, dove la minima ha toccato i meno 29 gradi. Nelle località montane: ad Asiago -22,a Sappada e Arabba -18, a Cortina -16, ad Agordo -14.
La Protezione civile ha emesso un bollettino che prevede da domattina nevicate fino a quote di pianura sulle regioni del nord e lancia il relativo allerta.
BPVi: moratoria 18 mesi per mutui famiglie
Domenica 20 Dicembre 2009 alle 08:30
La Banca Popolare di Vicenza estende fino a 18 mesi la moratoria sulle rate dei mutui per le famiglie in difficoltÃ
L'accordo fra l'Abi (Associazione Bancaria Italiana, il sindacato delle Banche) e le associazioni consumatori prevede che le banche possano aderire all'intesa proponendo di sospendere per le famiglie in difficoltà il pagamento per un anno delle rate di mutuo (totali o per la sola quota capitale) per l'acquisto, costruzione o ristrutturazione dell'abitazione principale fino a un importo massimo di 150.000 euro.
L'elenco delle banche che aderiranno all'intesa verrà pubblicato nel sito Internet dell'Abi, dove sarà possibile scaricare il facsimile del modulo di richiesta della sospensione da parte del mutuatario.
I mutuatari potranno attivare la sospensione del rimborso a partire dal 1° febbraio 2010 per eventi verificatisi dal gennaio 2009 in poi. La sospensione (misura unica nella Ue, segnala l'Abi) sarà applicabile anche a clienti con ritardi nei pagamenti fino a 180 giorni consecutivi e scatterà per i mutuatari con reddito imponibile fino a 40.000 euro che abbiano subito nel 2009 o subiscano nel 2010 eventi negativi come la perdita dell'occupazione, malattia grave, l'ingresso in cassa integrazione etc.
L'accordo prevede che le banche potranno migliorare le condizioni previste all'atto dell'adesione.
In questa direzione, ed è un'ottima notizia per i suoi clienti, si è già mosso lodevolmente il gruppo Banca Popolare di Vicenza (BPVi) prevedendo che la durata massima della sospensione potrà arrivare fino a 18 mesi.
Oltre che per le situazioni prima previste la moratoria scatterà anche per tutti i mutuatari che abbiano subito una decurtazione del loro reddito che non renda sostenibile la rata.
Si ringrazia La Repubblica dal cui articolo del 19 dicembre a pag. 42 è stata tratta in particolare la notizia sulla BPVi.
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