Italia in recessione? Donazzan: Renzi sia meno "sborone"
Venerdi 8 Agosto 2014 alle 15:45Regione Veneto - “Anche in Veneto contiamo i danni di una crisi pesante che ha trasformato il nostro mondo. E pesanti sono i dati sul fronte della contrazione del numero delle aziende durante il periodo della crisi dal 2009 al 2013. Guardando da vicino le mie aziende e il nostro mercato del lavoro, in quest’ultimo anno non sono riuscita a scorgere segni del l’ottimismo renzianoâ€. E’ il commento dell’assessore al lavoro del veneto Elena Donazzan, che snocciola i dati in suo possesso.
Continua a leggereLa recessione spezza i sogni di riforma, indipendenza unica via di salvezza
Giovedi 7 Agosto 2014 alle 14:58di Gianluca Busato*
Qualche giorno prima delle elezioni europee del 25 maggio ho partecipato ad una cena in giardino a bordo piscina a casa di un imprenditore veneto di successo molto sensibile al fascino della Repubblica Veneta, eppure fiducioso verso la capacità di Matteo Renzi di riformare il sistema italiano.
Continua a leggereOccupazione nel vicentino, Cgil: dati e mobilitazione sindacale
Martedi 28 Febbraio 2012 alle 17:56Confindustria, Italia in recessione: verranno persi 1 milione di posti di lavoro
Giovedi 15 Dicembre 2011 alle 23:37L'associazione degli industriali presenta un quadro drammatico per l'economia del Paese. Nel 2012 il Pil crollerà dell'1,6%, mentre l'occupazione subirà una nuova forte contrazione, scendendo dello 0,6%. Scenari apocalittici in caso di crollo dell'euro
L'Italia è in recessione, una recessione pesante. Nel 2012 il Pil crollerà dell'1,6%. Nel frattempo l'occupazione subirà una nuova forte contrazione, scendendo dello 0,6% l'anno prossimo e dello 0,2% in quello seguente, con 957mila unità di lavoro e 800mila persone occupate in meno rispetto all'inizio del 2008. A delineare questo quadro allarmante è Confindustria attraverso il suo centro studi.
Continua a leggereMorgan Stanley: economia vicina a recessione. Trichet, Juncker e Rehn: audizione UE il 29
Venerdi 19 Agosto 2011 alle 09:29La recessione economica non è ancora finita
Mercoledi 9 Settembre 2009 alle 15:53ADICO, 9 settembre 2009Â
"Anche se la recessione è ormai alle spalle - afferma il Csc negli ‘Scenari economici' - le conseguenze della più grave crisi degli ultimi 80 anni si faranno sentire a lungo. Si profilano anni per recuperare i livelli di produzione toccati nel 2007 e in alcuni settori ciò potrebbe non avvenire mai".
Il tasso di disoccupazione per quest'anno salirà all'8,3% e nel 2010 toccherà la punta del 9,5%, resta la difficoltà di ottenere credito, ma c'è anche il ridimensionamento del prezzo delle abitazioni.
"Alla faccia delle previsioni ottimistiche ventilate in questi giorni dal Governo" commenta sarcastico il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini e di quanti hanno il coraggio di sostenere che la recessione è alle spalle.
"In un'Italia in cui non si fa altro che sperare nella ripresa economica, supportati anche dai dati che parlerebbero di lenta risalita, le aziende locali fanno ancora registrare grosse difficoltà e, una per una, si arrendono al ricorso alla cassa integrazione" continua Carlo Garofolini.
Dalla segreteria dell'ADICO affermano quanto sia "pericoloso che passi l'idea di aver ormai svoltato il punto peggiore della crisi; in questo modo si sceglie di indulgere su una politica che non affronta i problemi come sarebbe necessario".
Il rimedio contro la causa principale della crisi attuale, "l'unico che ci può garantire una crescita stabile e di lungo periodo è che tornino a crescere i redditi da lavoro" conclude il presidente dell'ADICO.
Recessione, vedi alla voce usura
Sabato 20 Dicembre 2008 alle 10:49I veri usurai? I banchieri. Ecco perché la crisi economica ha le sue origini nel regime di impunità del sistema bancario
 Le banche sono sotto accusa, perché da loro ha avuto origine la spaventosa recessione economica che si sta abbattendo sull’economia, cioè sulla pelle di piccoli imprenditori e lavoratori dipendenti, spina dorsale del Paese. Mutui senza copertura, speculazioni incontrollate, prodotti finanziari “tossici": in questi mesi abbiamo imparato l’oscuro e funesto vocabolario della crisi. Ma ciò che nessuno imputa agli istituti di credito è un aspetto che ne mette a nudo tutta la malafede: l’usura. Nei tribunali di mezza Italia si moltiplicano i processi contro questo reato previsto dall’articolo 644 del codice penale, secondo il quale si ha usura quando vengono concessi prestiti di qualsiasi tipo a tassi superiori a quelli previsti dalla legge, o in ogni caso a tassi sproporzionati alle difficoltà economiche di chi li richiede. Il tasso soglia, cioè il limite oltre il quale chi concede il prestito può essere definito un usuraio, è calcolato sul tasso globale medio della categoria del prestito.
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