Provincia, Aci e riscossione Ipt
Giovedi 28 Gennaio 2010 alle 21:35Provincia di Vicenza   Â
Un tavolo tecnico per risolvere la questione Provincia-Aci sulla riscossione dell'Ipt
Atto terzo per la questione che vede protagonisti Provincia di Vicenza, Aci e la convenzione che affida all'Aci la riscossione dell'Ipt, imposta provinciale di trascrizione, uno dei principali introiti economici per l'Ente di Palazzo Nievo.
Un mese fa il Consiglio Provinciale aveva approvato la durata annuale di una convenzione che costa all'Ente Provincia 300 mila euro all'anno. La settimana scorsa, su imposizione di Aci, il Consiglio aveva dovuto tornare sui suoi passi e approvare una durata di 5 anni, così come deciso da Aci a livello nazionale, e possibilità di recesso annuale.
Il terzo atto si svolge attorno ad un tavolo allestito a Palazzo Arnaldi, sede del settore Ragioneria della Provincia, dove si confrontano l'Assessore al Bilancio della Provincia Cristiano Sandonà , il Direttore Regionale Aci Alberto Ansaldi, Gaetano Cusmano direttore del Pra di Vicenza, Calogero Calì direttore della Motorizzazione Civile, Alberto Trevisan della Cassa di Risparmio del Veneto tesoriere della Provincia, ognuno accompagnato da funzionari e dirigenti per affrontare il tema sia sotto l'aspetto politico che tecnico. Presente anche Cristian Martari per l'Urpv (Unione Regionale Province Venete), perché se Vicenza dovesse trovare una soluzione alternativa all'affidamento all'Aci, le Province Venete sono pronte a copiare l'idea.
Idea tutta da studiare, ma che si propone di cercare, dentro o fuori l'Ente secondo le procedure suggerite dalla normativa, una professionalità in grado di offrire un servizio di riscossione qualitativamente elevato ad un prezzo competitivo . Inferiore, naturalmente, a 300mila euro. L'obiettivo è di arrivare ad una soluzione prima di giugno 2010, in un termine, cioè, utile a rispettare quanto stabilito dall'accordo con Aci per una eventuale recessione a partire già dal 2011. Una volontà trasversale a Palazzo Nievo, tanto da poter contare sulla collaborazione fattiva di un consigliere di maggioranza, Ornella Galleazzo, e uno di opposizione, Matteo Quero.
"Lo scoglio -spiega l'Assessore Sandonà - è diversificare una convenzione che Aci ha previsto uguale per tutta Italia. Però 300mila euro diventano sempre più pesanti in un bilancio reso sofferente dalle tante esigenze da soddisfare a fronte degli scarsi trasferimenti. L'Ipt è una delle poche imposte di cui le Province dispongono, non possiamo rischiare di gestirla in maniera superficiale o poco attenta, ma è anche nostro dovere, nei confronti dei cittadini, investire al meglio i soldi che gestiamo. L'autorevolezza di coloro che siedono al tavolo e la capacità di dialogo e di confronto mi fanno ben sperare che riusciremo a trovare una soluzione condivisa."
Il prossimo appuntamento è in programma per lunedì 8 febbraio, quando al tavolo siederanno anche l'Avvocatura della Provincia e i responsabili dei servizi informativi degli Enti coinvolti.
"Sappiamo -concludono Galleazzo e Quero- che abbiamo i riflettori di tutta Italia puntati su di noi, perché potremmo essere esempio per le altre Province, ed è proprio questo che ci dà stimolo per fare bene."
Educazione finanziaria nelle scuole vicentine
Giovedi 28 Gennaio 2010 alle 19:20Provincia di Vicenza
Scuola, l'educazione finanziaria entra nelle scuole di Vicenza con PattiChiari
Al via le iniziative di educazione finanziaria nelle scuole per fornire ai giovani le competenze necessarie ad una pianificazione consapevole del proprio futuro economico. Riparte per l'anno scolastico 2009/2010 la terza edizione di "PattiChiari con l'economia", il programma dedicato agli alunni delle scuole superiori e ai loro docenti per favorire l'educazione finanziaria.
Vicenza, 28 gennaio 2010 - Dalle regole basilari di convivenza nella nostra comunità socio-economica alla gestione di un budget personale, passando per lo sviluppo di un business plan imprenditoriale: sono molteplici gli spunti che PattiChiari insieme a Provincia di Vicenza e Cassa di Risparmio del Veneto (Cr Veneto) propone agli studenti delle scuole superiori vicentine. Si chiama "PattiChiari con l'economia", ed è un progetto di educazione finanziaria che entra a scuola attraverso programmi mirati e tutor messi a disposizione dalle banche. Con l'obiettivo non solo di imparare a gestire il proprio denaro, riflettendo sugli equilibri che caratterizzano l'economia mondiale e i riflessi a livello locale e famigliare, ma anche di trasformare i sogni in realtà , attraverso un approccio razionale e concreto ad un progetto di impresa.
La scuola è il luogo più adatto per avvicinare i ragazzi al mondo dell'economia: il 55% di loro, secondo la ricerca "I giovani e il denaro" realizzata da ISPO, dichiara di non parlare di denaro in famiglia, tanto che il 43% afferma - sempre secondo la stessa ricerca - di non capire nulla quando sente qualcuno parlare di soldi, investimenti e risparmi.
Nelle prime due edizioni del progetto sono stati coinvolti 150.000 studenti di 1.300 scuole. Oltre 200, inoltre, sono stati i progetti presentati al concorso "Sviluppa la tua idea imprenditoriale", che propone ai giovani di realizzare un progetto di impresa utilizzando un software per la realizzazione del business plan appositamente sviluppato da Pattichiari. Lo scorso anno l'Istituto Superiore di Asiago ad indirizzo tecnico-commerciale si è classificato secondo a livello nazionale, con una iniziativa di recupero in chiave turistica ed enogastronomica di una malga dell'Altopiano. Quest'anno, naturalmente, si punta per Vicenza al primo posto. Maggiori informazioni in merito al concorso si possono trovare sul sito www.economiascuola.it , un portale per gli insegnanti per approfondire le tecniche di insegnamento dell'educazione finanziaria.
"Il divario tra la scuola e il lavoro - sottolinea l'Assessore Morena Martini- è ancora il principale ostacolo ad un veloce e adeguato inserimento dei giovani una volta terminati gli studi, sia che vogliano ricavarsi uno spazio professionale sia nella scelta della facoltà universitaria più opportuna. Il progetto "PattiChiari" contribuisce a colmare questo divario, per questo lo sosteniamo con convinzione dopo averlo positivamente sperimentato lo scorso anno. Ci auguriamo, anzi, che lo specifico concorso proposto dal progetto sia di stimolo per tanti giovani ad esperienze imprenditoriali, perchè si tornino ad osare e a credere nelle proprie idee e nel proprio talento, come hanno fatto i nostri padri e nostri nonni, per ricostruire il tessuto produttivo, oggi sofferente, che ha fatto la ricchezza del Veneto e dell'Italia".
" Oggi la diffusione dell'educazione finanziaria merita attenzione da parte di tutti ed è importante sensibilizzare i ragazzi delle scuole superiori che si affacceranno a breve sul mondo del lavoro e delle imprese circa l'importanza di un corretto rapporto con il denaro e con il suo valore - commenta Giovanna Boggio Robutti del Consorzio PattiChiari - questa iniziativa didattica risponde al continuativo impegno di PattiChiari nella diffusione dell'educazione finanziaria attraverso iniziative tese a sviluppare una coscienza economica".
" Questa operazione si colloca in un progetto più ampio che vede la nostra banca a servizio delle iniziative meritevoli. I giovani rappresentano il futuro ed è su di loro che dobbiamo investire. Metteremo a loro disposizione - sottolinea Roberto Dal Mas, Direttore Area CR Veneto Nord Ovest - la nostra esperienza e le nostre professionalità per renderli consapevoli nella gestione degli strumenti finanziari e del denaro. Siamo convinti che le banche rivestano un ruolo importante a livello sociale e sono parte di un sistema in cui ogni attore deve fare la sua parte per contribuire alla formazione, all'educazione e alla crescita sociale ed economica del territorio in cui opera."
Continua a leggereCercasi risposte sulla sicurezza ambientale
Lunedi 25 Gennaio 2010 alle 18:58Comitati No Dal Molin
Comitati No Dal Molin: "sulla sicurezza ambientale al Dal Molin vogliamo risposte precise" - presto un esposto contro la Provincia e il Commissario Costa
La scoperta di siti archeologici ed il ritrovamento di importanti reperti appartenenti al periodo neolitico (antecedente la domus romana) è un'ulteriore conferma della delicatezza dell' area destinata ad accogliere la costruzione della nuova base presso il Dal Molin.
Diversa per alcuni aspetti, ma sicuramente non meno importante, rimane la battaglia giurisdizionale ancora da concludere, per la difesa dei diritti dei cittadini, per la salvaguardia dell' ambiente e del territorio; entrambe le situazioni sono comunque, disciplinate, in primis, dall' art.9 della costituzione (tra i principi fondamentali).
Il suddetto articolo prevede infatti la tutela delle zone di particolare interesse ambientale ( legge n. 431 /85), nonchè quella dei beni di interesse storico, artistico, archeologico(legge n.1089/39) .
Principi e normative europee, riconosciute e sottoscritte dalla legislazione italiana, prevedono anch'esse la tutela dell'ambiente, la protezione della salute umana ed il miglioramento della qualità dell'ambiente (trattato di Amsterdam) : si fondano sul concetto di prevenzione del danno e sul principio di precauzione. Nel caso dell' area in questione poi siamo in presenza di zone di natura delicata, confinanti con due SIC (sito di importanza comunitaria) ed una zona ZPS (zona protezione speciale).
La stessa Regione Veneto, con la legge n..11/2004, ha previsto delle norme per il governo e la salvaguardia del territorio Veneto (recepite integralmente anche dalla provincia), definendo gli aspetti relativi alla difesa del suolo e alla sicurezza degli insediamenti, con particolare riferimento al rischio idrogeologico e la salvaguardia delle risorse. Anche tali norme sono state fino ad ora in gran parte disattese o applicate in modo parziale.
Nel caso di modificazioni del territorio e soprattutto in presenza di un progetto così imponente (800.000 metri cubi), è prescritta l'obbligatorietà della VIA, a tutt' oggi negata dal solito Costa; i lavori stanno invece proseguendo incuranti dei principi precauzionali di cui sopra, giustificando ciò con il fatto che il procedimento amministrativo sarebbe iniziato prima della data dell' obbligatorietà della VIA ( strumento partecipativo per eccellenza a tutela di salute e territorio, che andrebbe associata al progetto). E' acclarato che il progetto definitivo è stato presentato ed approvato dopo quella data (4 gennaio 2008). Purtroppo non sappiamo ancora nulla del ricorso al TAR e, vedremo quale pretesto verrà assunto a giustificazione del mancato rispetto delle normative comunitarie.
E' di questi giorni che il portavoce del movimento favorevole al nuovo insediamento militare americano a Vicenza, il consigliere provinciale Roberto Cattaneo, ha ritenuto di dover intervenire chiedendo all'assessore Pellizzari chiarimenti "sulle modalità di gestione idrica dell'insediamento militare, quali opere e, a quale profondità ed estensione, si intendano realizzare".
Confidiamo seriamente che il Commissario governativo P. Costa (al quale l'assessore Pellizzari ha girato l'interrogazione) questa volta sappia fornire le dovute informazioni e, se possibile, rassicurazioni (scientifiche)alla nostra Città dando, finalmente, esecuzione al mandato contenuto nel decreto presidenziale di nomina a commissario straordinario per il Dal Molin, ossia "salvaguardare ogni esigenza di carattere urbanistico ed ambientale, nel rispetto delle procedure del caso".
Va ricordato che in precedenza il commissario P.Costa non aveva dato prova di grande obiettività poiché qualificava tale progetto di insediamento, come un mero "riuso dell'esistente con qualche espansione".. una colata di cemento "sull'ultima grande area verde pregiata della città " che, invece, comporterà un aumento della volumetria del 400% (superiore) rispetto alla precedente, la vecchia 5^ Ataf.
Pur riconoscendo l'importanza dell'intervento del consigliere Cattaneo non possiamo, però, esimerci dall'evidenziare come in passato, lo stesso consigliere non abbia mai alzato la voce a tutela del territorio e dei cittadini, sostenendo anzi che Vicenza e i suoi cittadini dovessero essere sacrificati alla Ragion di Stato e al Dio Denaro piuttosto che far valere i propri diritti..
Tutto questo appare ancora più grave se si considera che tale condotta è stata posta in essere quando l'amministrazione comunale era ancora in possesso di tutti i diritti e doveri per far valere ogni azione a tutela del territorio e dell'intero habitat della zona.
Ecco perché, l'intervento del consigliere provinciale a nostro parere, non ha un sapore autentico e genuino, proprio perché effettuato a distanza di quasi 4 anni da quando si è iniziato a parlare della questione "Dal Molin". Ci sarebbe piaciuto che avesse per certi versi "accompagnato la battaglia fatta dal Coordinamento Comitati" sui percorsi istituzionali (cfr. ricorsi al T.A.R. Veneto e petizione al Parlamento Europeo) a tutela dei principi di trasparenza, partecipazione democratica e legalità , nonché di rispetto delle norme comunitarie, sin dall'inizio, anziché impegnarsi a fare in modo che non venisse data voce alla Città ( era fra coloro che hanno fatto ricorso al Consiglio di Stato per impedire di dare voce alla popolazione attraverso la consultazione).
Chiediamo che le istituzioni si facciano garanti, attraverso un controllo rigorosamente scientifico (una struttura autorevole formata da specialisti interdisciplinari), della situazione degli impatti ambientali cumulativi, sulle attività di cantiere come su quelle di esercizio, sulla tutela delle falde idriche, poiché non ci bastano le rassicurazioni verbali ma vorremmo risposte precise, per evitare che la questione rimanga un grande buco nero sottratto al governo locale.
Per le mancate applicazioni della legge, stiamo predisponendo un esposto rivolto rispettivamente alla Provincia ed alla persona del commissario straordinario Costa .
Giancarlo Albera a nome e per conto del
Coordinamento dei Comitati
Continua a leggereProvincia, permette qualche domanda?
Domenica 24 Gennaio 2010 alle 09:02Articolo pubblicato sul numero 179 di VicenzaPiù, in edicola da sabato a 1 euro e disponibile da domani nei punti di distribuzione in città , oppure scaricabile da oggi in formato pdf dal box a destra
Parchi evaporati, discariche "segrete" da verificare
e lo scontro (tutto interno al centrodestra, col Pd che tace) sul caso Cis-Filippi
I retroscena e gli interrogativi sul Ptcp
Nei documenti come questo, pomposamente chiamato "Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (o Ptcp)", trattandosi della Provincia che, al momento, ha poteri effettivi principalmente su scuole, viabilità e poco altro, in genere si trovano molto fumo e poco arrosto. Del resto, nello specifico si tratta di un atto d'indirizzo, cioè a dire una cornice di orientamenti che Palazzo Nievo dà ai Comuni, gli enti preposti alla reale pianificazione urbanistica. Eppure qualcosa che non torna, o semplicemente che non si trova, c'è sempre.
Dolomiti scomparseUna prima questione riguarda l'assenza di qualsiasi riferimento al Parco delle Piccole Dolomiti. Istituito alla fine dell'ottobre scorso con un accordo fra Regione Veneto, Ministero dell'Ambiente e l'Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, la recentissima area protetta lambisce anche una porzione della provincia vicentina. Nel Ptcp non si trova mezzo cenno ad un nuovo parco definito dall'assessore regionale Flavio Silvestrin «un nuovo modo di gestire la governance del territorio». A cui sono delegate «le funzioni d' incidenza ambientale (vinca) e le gestioni di tutte le zone z.p.s., aree protette e siti della rete Natura2000».
Bonus Sport lanciato dal CONI Provinciale
Venerdi 22 Gennaio 2010 alle 17:55Coni Vicenza  Â
Progetto voluto da Latterie Vicentine, Provincia e CONI per incentivare la pratica sportiva giovanile "Mi accontenterei di raccogliere un 50% di adesioni tra i comuni della provincia". Il presidente del CONI provinciale Umberto Nicolai parte fiducioso in questa nuova scommessa, il Bonus Sport, che mira ad agevolare nella pratica sportiva le famiglie più in difficoltà e venire incontro ai ragazzi vicentini nella loro voglia di fare sport.
Nella saletta del CONI provinciale di viale Trento a Vicenza hanno accettato l'invito di un confronto diretto una trentina tra assessori, sindaci ed amministratori pubblici al fine di chiarire le modalità di adesione al progetto e soprattutto per trovare eventuali nuove strade da seguire per sostenere in modo mirato, non con il solito sistema a pioggia, la pratica sportiva.
Si sono chiamati fuori i comuni di Asiago (100.000 € di contributi elargiti nel 2009) e Villaverla il cui bilancio permette già di sostenere in modo adeguato lo sport giovanile.
Per tutti gli altri, Vicenza in testa, la strada, pur tortuosa, da seguire indicata da Nicolai per dare un sussidio adeguato al ragazzo, sembra essere quella giusta.
In sostanza Latterie Vicentine, Provincia di Vicenza e CONI hanno messo assieme un gruzzolo di 30.000 € che per essere fruibile nella quota parte da società sportiva e dall'atleta deve trovare una contropartita pure economica erogato dal proprio comune di residenza.
Il comune di Vicenza mette su un piatto della bilancia 5 mila euro ed il trio (Latterie, Provincia e Coni) risponderà , a fronte delle domande presentate, con una cifra proporzionale.
Indicativamente alla società sportiva che lo spenderà per il proprio atleta beneficiato, andranno circa 100 € che con i tempi che corrono non sono da buttare in considerazione del fatto che mediamente la società sportiva grava sul bilancio familiare per circa 30 euro mensili.
A cercare di far aprire il borsello alle amministrazioni comunali saranno i dirigenti delle società sportive che faranno pressione sul comune per stimolarlo ad aderire al progetto a sostegno dello sport giovanile.
A godere maggiormente dell'iniziativa saranno le famiglie più numerose che per far fare sport a ai propri ragazzi debbono sobbarcarsi le tariffe moltiplicate delle società sportive.
Il comune deve determinare un proprio plafond da destinare al sostegno dello sport giovanile e comunicarlo al CONI. A tutt'oggi sono circa 40 i comuni che hanno detto sì ma molti da tempo portano avanti programmi invidiabili di sostentamento dello sport.
E' il caso di Zanè, Longare, Creazzo e Torri di Quartesolo ma una scelta mirata come quella del CONI ed alleati va in ben altra direzione ed ha come, ha sottolineato il presidente Nicolai, anche un peso sociale non indifferente.
"E' un primo passo - ha detto Nicolai - di un'iniziativa cercata anche dall'assessore provinciale Cristiano Sandonà che potrà essere allargata nei termini proposti oppure rivisitata e adattata secondo le risposte che avremo o i suggerimenti che verranno in quest'assemblea o in futuro. Il nostro compito è solo quello di venire incontro ai ragazzi nella pratica sportiva".
Termine ultimo di presentazione delle domande per il Bonus Sport è il 15 febbraio 2010.
Non saranno certo queste piccole cifre a far schizzare verso l'alto il movimento sportivo vicentino che consta di oltre 1000 società sportive, affiliate alle Federazioni o agli enti di promozione, ma se questo primo esperimento avrà , come si auspica, una risposta soddisfacente già dal prossimo anno il "montepremi" potrebbe crescere.
Il grazie sin da ora va agli sponsor in attesa di una più convinta partecipazione pubblica, anche se i 30.000 € messi a disposizione da Latterie Vicentine, CONI e Provincia sono già un buon inizio.
Il bonus, "una tantum", a ragazzo/a verrà devoluto direttamente alle Associazioni tramite le Amministrazioni locali ed ogni Comune che aderirà al progetto verrà ricompensato percentualmente vedendo accrescere la propria cifra impegnata con l'elargizione di Provincia, Latterie Vicentine e Comitato Provinciale del C.O.N.I.
I Bonus Sport messi a disposizione da CONI, Provincia e "Latterie Vicentine" sono 300 cui se ne aggiungeranno altri grazie ai comuni che si affretteranno a dare la propria adesione al CONI di Vicenza entro il giorno 15 febbraio 2010.
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Progetto Fonte Jolanda
Giovedi 21 Gennaio 2010 alle 18:03Provincia di Vicenza
Valli del Pasubio: progetto definitivo per la Fonte Jolanda
E' di 220 mila euro l'importo del progetto definitivo per la sistemazione dei dissesti nel Comune di Valli del Pasubio.
"Sono diversi anni che teniamo d'occhio questa situazione- ha spiegato l'Assessore alla Difesa del Suolo Costantino Toniolo - intervenendo in maniera palliativa o con strumenti di monitoraggio. Ora abbiamo un vero e proprio studio tecnico e una soluzione che metterà in sicurezza diverse fragilità di quest'area, assicurando sia il contenimento dei movimenti di roccia, sia la transitabilità di località spesso bloccate a causa della particolare fragilità dei terreni".
L'intervento è soprattutto concentrato in località Fonte Jolanda, dove si trova una frana estesa e profonda che incombe sulla strada di collegamento tra la località Staro e Valli del Pasubio.
La strada è importante perché viene utilizzata per gli spostamenti locali e come via di accesso ad alcuni nuclei residenziali.
I lavori comprendono il cosiddetto "alleggerimento" della frana per asportazione di gran parte del terreno superficiale in modo da rendere più stabile la zona, poi una serie di drenaggi sotterranei per le acque di falda, che scorrendo causano la mobilità del terreno.
Sono previsti anche diversi lavori accessori, ma non meno importanti, per ripristinare la funzionalità e la sicurezza del transito e garantire la tutela dell'ambiente. Si tratta di rifare le asfaltature, canalizzare le acque superficiali, provvedere all'idrosemina per ripristinare il paesaggio dopo l'intervento di consolidamento.
A 100 metri circa dalla frana si interverrà su un cedimento del ciglio stradale a valle e si posizioneranno micropali per rinforzare questo lato del versante.
Un terzo punto di criticità è rappresentato da una scarpata ripida a monte della zona. Qui il degrado è particolarmente evidente, con massi che di frequente cadono in strada. La soluzione è un sistema di reti di contenimento.
Per la fine dell'estate si prevede l'inizio dei lavori.
"Tutte le relazioni tecniche e geologiche - ha concluso Toniolo- oltre a servirci per individuare le soluzioni ottimali da mettere in campo, rappresentano la base del nostro archivio di ricognizione zonale delle aree provinciali. Un modo per avere dati scientifici e autorevoli che aggiornino la nostra conoscenza del territorio in modo da poter arricchire la nostra banca dati e programmare così in maniera equilibrata e lungimirante gli interventi che di anno in anno prevediamo di avviare a tutela della sicurezza delle comunità vicentine."
Continua a leggereVenerdì diventa operativo il Bonus sport
Giovedi 21 Gennaio 2010 alle 00:52Coni Vicenza   Â
Atto conclusivo venerdì 22 gennaio presso il CONI di Vicenza dell'iniziativa varata dal C.O.N.I. Provinciale con Provincia e Latterie Vicentine finalizzata ad incentivare la pratica sportiva nel vicentino
Venerdì 22 Gennaio 2010, alle ore 11,00, presso la sala riunioni del Comitato Provinciale CONI di Vicenza (viale Trento n° 288), si terrà la conferenza stampa di presentazione del "Bonus Sport", l'iniziativa avviata dal CONI vicentino in unità di intenti con l'Amministrazione Provinciale e le "Latterie Vicentine", che ha incontrato pieno apprezzamento dalle Amministrazioni locali. Nell'occasione verranno illustrate le finalità del Bonus Sport e le modalità di accesso all'agevolazione per la pratica sportiva da parte dei ragazzi che praticano uno sport.
L'incontro è l'atto conclusivo della prima fase, giusto prima dell'avvio di quella operativa.
Per amministratori comunali, società sportive, ragazzi e genitori si tratta di un'opportunità imperdibile per trovare una risposta ai propri dubbi ed al fine di far pervenire (da parte delle Amministrazioni Comunali) al CONI di Vicenza, entro i termini previsti, il 15 febbraio 2010, l'adesione al "Bonus Sport".
Da rimarcare il fatto che l'adesione al "Bonus Sport" deve pervenire dalla famiglie interessate ed è tassativamente subordinata alla partecipazione al progetto dell'Amministrazione locale in cui risiede il ragazzo che potrebbe svolgere l'attività sportiva in un comune limitrofo a quella di residenza.
Dopo il primo passo di "Latterie Vicentine", CONI e Provincia che hanno messo sul tavolo 30.000 € il testimone passa alle Amministrazioni comunali chiamate a contribuire concretamente all'iniziativa che sarà di aiuto alle famiglie e Società Sportive.
Il bonus, "una tantum", a beneficio del ragazzo/a è pari a 100 € che verranno riconosciuti direttamente, dalle Amministrazioni locali, alla società sportiva frequentata dal ragazzo o ragazza. Il cerchio si chiude allorquando il Comune che ha dato la propria adesione al "Bonus Sport" devolvendo un proprio contributo, verrà ricompensato percentualmente incassando la propria quota parte della somma elargita da: Provincia, "Latterie Vicentine" e Comitato Provinciale del C.O.N.I.
Per le oltre 1.000 società sportive disseminate nel territorio provinciale che fanno capo alle federazioni o agli enti di promozione sportiva e che si sostengono attraverso una quota di circa 30 € dei propri tesserati, questa la media emersa dal sondaggio, il "Bonus Sport" è una risposta concreta oltretutto arrivata in un momento di crisi. Una piccola boccata d'ossigeno per le famiglie ed in particolare quelle numerose, le prime ad essere considerate e sostenute dal "Bonus Sport"; l'assegnazione del "Bonus Sport" infatti avverrà partendo dai richiedenti con il maggior numero di figli ed a seguire fino ai figli unici.
Ogni Amministrazione dovrà raccogliere le richieste e suddividere l'importo disponibile fra i suoi cittadini come da criteri generali. I "Bonus Sport" messi a disposizione da: CONI, Provincia e "Latterie Vicentine" sono pari a 300 che potranno venire incrementati grazie alla partecipazione al progetto dei comuni del vicentino i quali dovranno dare l'adesione al CONI di Vicenza entro il giorno 15 febbraio 2010.
Il "Bonus Sport" punta ad incentivare la pratica sportiva grazie anche all'appoggio dell'Amministrazione Provinciale, nella persona dell'assessore alle politiche giovanili Cristiano Sandonà , ed al sostegno delle "Latterie Vicentine" che da anni abbinano il proprio nome al mondo dello sport, dei giovani e della scuola.
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Osservazioni pronte per le tangenziali
Mercoledi 20 Gennaio 2010 alle 18:34Â Provincia di Vicenza
Sistema delle tangenziali venete: osservazioni pronte per l'invio in Regione
Illustrato e approvato ieri dalla Giunta Provinciale il documento che contiene tutte le osservazioni al tracciato del sistema delle tangenziali venete nel tratto Verona-Vicenza-Padova. Giunge così al termine un'intensa fase di confronto portata avanti dalla Provincia con i Comuni interessati e con le principali categorie produttive.Â
Il progetto coinvolge le amministrazioni di Gambellara, Montebello, Brendola, Montecchio Maggiore, Altavilla Vicentina, Vicenza, Arcugnano, Longare, Torri di Quartesolo, Grumolo delle Abbadesse e Grisignano di Zocco. Per ogni amministrazione si sono convocati incontri individuali, in modo da dare spazio al confronto puntuale sulle caratteristiche di ogni zona del territorio. Le categorie produttive sono invece state convocate in un unico incontro.
"L'obiettivo - spiega l'Assessore alla Viabilità Costantino Toniolo- era arrivare a un documento riassuntivo delle osservazioni dei Comuni alla versione progettuale della Commissione VIA della Regione, in un'ottica globale della situazione viabilistica provinciale. Abbiamo lavorato in sinergia e mi auguro che questo agevoli l'iter procedurale evitando intoppi dovuti a una mancata condivisione. Ora la relazione tecnica verrà inviata in Regione, con i cui Uffici siamo in costante collegamento".
Il sistema delle tangenziali venete è il progetto di unione delle province di Verona, Vicenza e Padova attraverso un sistema di tangenziali lungo 109 chilometri. La nuova arteria, utilizzando alcuni tratti di tangenziali già esistenti, dovrebbe unire un ampio territorio da Peschiera del Garda fino a Vigenza, in provincia di Padova. Il costo dell'opera è stimato in 2,2 miliardi di euro. La rete dovrebbe costituire un'alternativa all'autostrada A4 e quindi dare sfogo all'intenso traffico fra le tre province .
La relazione tecnica prende in considerazione diverse situazioni di carattere locale. Per consentirne una sua visione completa, la relazione verrà a breve integralmente pubblicata sul sito internet istituzionale della Provincia (www.provincia.vicenza.it). In linea generale, particolare attenzione è stata riservata a diminuire il più possibile l'impatto ambientale dell'opera, utilizzando raccordi fra tratti viabilistici già esistenti e rendendo compatibile il tracciato anche con eventuali ipotesi progettuali relativi alle viabilità locali.
In sintesi ecco i principali punti compresi nel documento.
Nel tratto di Gambellara si ritiene che le osservazioni presentate dal Comune e da altri soggetti vadano tenute in debita considerazione. Il riferimento è, in particolare, alla riduzione di superficie e a situazioni di disturbo che la nuova arteria comporta nell'area produttiva prospiciente. Per il tratto successivo, sino al casello di Montecchio, si condividono le richieste di Montebello e Brendola di spostare il tracciato tra l'autostrada esistente e la futura linea dell'alta velocità ferroviaria, mentre per la soluzione adottata in corrispondenza del casello di Montecchio Maggiore si è ritenuto di chiedere alla Regione di effettuare ulteriori valutazioni per migliorare i collegamenti con la bretella prevista tra la variante alla SP 246 e la SP Altavilla. Per il tratto successivo e sino al casello di Vicenza ovest, si condividono le richieste del Comune di Altavilla finalizzate in particolare a eliminare l'impatto con la valletta in località Vallesse e a migliorare, se necessario, il collegamento intermedio alla viabilità ordinaria.
Riguardo al casello di Vicenza ovest si evidenziano le numerose criticità introdotte a seguito dell'accoglimento della proposta formulata dal Comune di Vicenza, chiedendo pertanto di formulare un'ipotesi progettuale che le limiti.
Si ribadisce inoltre la richiesta di valutare contestualmente al progetto delle tangenziali, adeguate ipotesi di collegamenti viari tra le zone produttive di Altavilla ed Arcugnano (zona Nogarazza) per preservare le zone di pregio ambientale situate a sud dell'attuale casello.
La Provincia esprime contrarietà alla previsione di eliminare il casello della Riviera Berica, così come richiesto dal Comune di Vicenza, senza adeguate alternative viabilistiche verso est e verso ovest per la zona sud del capoluogo, alternative che peraltro appaiono difficilmente ipotizzabili allo stato attuale, in particolar modo per lo sbocco verso ovest. Per esso è indispensabile infatti che il Comune di Vicenza formuli adeguata proposta progettuale.
In relazione alla bretella di collegamento del nuovo ponte di Debba con il casello di Vicenza est, si chiede di mantenere il tracciato proposto compatibile con il progetto già approvato dalla Provincia e trasmesso ai Comuni di Vicenza e Longare per le necessarie varianti urbanistiche, mantenendo i collegamenti tra la viabilità ordinaria al di fuori delle aree golenali.
Per il tratto compreso tra Vicenza est e Grisignano si condividono in linea generale le richieste avanzate dai Comuni di Torri di Quartesolo, Grumolo delle Abbadesse e Grisignano. In particolare, si ritiene necessario graduare la velocità della nuova infrastruttura a Torri di Quartesolo e considerare le esigenze viabilistiche del nuovo piano di lottizzazione nel comune di Grumolo delle Abbadesse. A Grisignano, poi, è opportuno che sia prolungato verso ovest il tratto in galleria artificiale sottopassante la SP Camisano, valutando anche la possibilità di mantenere una sola rotatoria lungo la bretella a nord dell'autostrada di collegamento tra il nuovo casello di Grisignano e la SP Camisana.
Il progetto ora dovrà essere esaminato dalla Commissione VIA presso il ministero competente, per poi essere approvato dal CIPE. Tutte le osservazioni verranno quindi trasmesse a questi enti con richiesta di tenerne conto.
Continua a leggereBassano-Citta, le riflessioni di Toniolo
Lunedi 18 Gennaio 2010 alle 19:14Provincia di Vicenza
Bretella tra Bassano e Cittadella : riflessione tecnica sulle osservazioni
Si sono trovati questa mattina attorno a un tavolo a Palazzo Folco i Sindaci di Rosà , Manuela Lanzarin, Tezze sul Brenta, Valerio Lago, Bassano del Grappa, Stefano Cimatti, e Cartigliano, Germano Racchella, invitati dall'Assessore alla Viabilità Costantino Toniolo per cercare una soluzione alle problematiche relative al tracciato della variante alla SS 47, opera molto importante per il collegamento tra Bassano e la provincia di Padova ma ad oggi bloccata per l'impossibilità di trovare un accordo condiviso tra gli enti coinvolti.
" La Provincia è ente di coordinamento e programmazione - ha spiegato Toniolo- e quindi per propria funzione riprende le fila per cercare una soluzione condivisa. La nostra è una conferma di impegno. Infatti abbiamo preso parte anche a due incontri presso la Provincia di Padova, durante i quali erano emerse alcune perplessità da parte dei Comuni del padovano, da cui la decisione di avviare un confronto operativo e tecnico fra gli enti coinvolti".
Differenti le posizioni dei Comuni.
Rosà e Bassano appoggiano il tracciato e anzi caldeggiano una soluzione a breve, considerato che il traffico verso il padovano è in aumento sia dopo l'apertura del nuovo centro commerciale Il Grifone, sia in prospettiva dell'avanzamento della realizzazione della Pedemontana .
Anche Cartigliano ha assunto una posizione maggiormente positiva e aperta a individuare alcune ipotesi di compensazione e adattamenti che attenuino l'impatto dell'opera nel territorio di competenza.
Più complessa la situazione segnalata dal Comune di Tezze sul Brenta, che ha messo in evidenza il forte impatto dell'infrastruttura nell'area locale.
" Comprendiamo la posizione del Sindaco - ha detto Toniolo- Con lui abbiamo concordato una fase di verifica tecnica della situazione locale, che garantisco scrupolosa e attenta. I nostri tecnici si affiancheranno al Comune per studiare le soluzioni che attenuino le criticità segnalate. L'intenzione è di attivare una collaborazione concreta che raggiunga presto una soluzione che tenga conto delle osservazioni degli enti".
L'accordo su una soluzione di tracciato è premessa indispensabile per sbloccare i finanziamenti dell'opera. "Invito tutti a fare una riflessione non solo sul presente - ha concluso Toniolo- ma anche sullo sviluppo futuro della mobilità in quella zona. Oggi sempre più spesso ci troviamo a dover fare delle scelte che rappresentino un punto di equilibrio tra l'esigenza di sviluppo delle nostre zone e la necessità di tutelare ambiente e paesaggio. Condizione necessaria è dunque lavorare insieme, studiando bene le opere da mettere in campo e cercando una condivisione di intenti e strategie."
Squadra Antinquinamento a Isola V.na
Venerdi 15 Gennaio 2010 alle 17:55Provincia di Vicenza
Squadra Antinquinamento: intervento notturno a Isola Vicentina
Intervento notturno per la Squadra Antinquinamento della Provincia di Vicenza, impegnata da mezzanotte e fino alle 4 a Isola Vicentina.
L'allarme era stato lanciato da cittadini riuniti in un bar nelle vicinanze i quali hanno notato chiazze oleose nel torrente Giara. L'attivazione della squadra è avvenuta da parte dei Vigili del fuoco e successivamente è stato richiesto l'interventi di Arpav per l'effettuazione dei campionamenti del corso d'acqua.
Da subito i tecnici hanno rilevato che non si trattava di gasolio o olio minerale, ma olio vegetale, quindi hanno perlustrato le vicinanze fino a risalire, accompagnati dai Carabinieri, ad una non lontana ditta di lavorazioni mangimi. Qui la conferma: si trattava di olio vegetale di soia proveniente dall'impianto produttivo che, a causa di una disfunzione, aveva raggiunto il piazzale dell'azienda e da qui era penetrato nelle canalette di raccolta delle acque meteoriche che recapitano nel torrente Giara.
Grazie alla collaborazione del personale dell'azienda, pur in numero ridotto visto il turno notturno, e grazie alla sinergia tra forze dell'ordine e tecnici presenti, il deflusso è stato prontamente bloccato, intervenendo sulle vie di veicolazione del liquido verso il corso d'acqua. Da subito sono anche iniziate le operazioni di pulizia sia delle caditoie attraverso le quali il liquido oleoso ha raggiunto il torrente Giara, sia del corso d'acqua, che tornerà alla normalità in tempi brevi.
E' ancora prematuro, spiegano dalla Squadra Antinquinamento, stabilire il quantitativo di olio fuoriuscito dall'impianto di produzione. Una quantità , in ogni caso, non indifferente, che si potrebbe attestare a poco meno di 100 litri.
Soddisfazione per l'efficace intervento è stata espressa dall'Assessore Provinciale all'Ambiente Antonio Mondardo: "Tre sono i fattori che determinano il successo di una simile operazione: la tempestività nel dare l'allerta, che perlopiù arriva dai cittadini, la celerità nel portare soccorso e quindi nell'intervenire non solo sull'inquinamento, ma anche sulle cause, e la collaborazione dei responsabili. Al di là della ricerca dei colpevoli e delle punizioni, che non sono l'obiettivo principale delle nostre azioni, il nostro impegno è teso a ristabilire l'equilibrio ambientale turbato, riportando a normalità i valori delle acque e restituendo al territorio, e ai cittadini, un ambiente pulito."
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