Alta velocità: in Germania si fanno tunnel
Mercoledi 17 Marzo 2010 alle 14:50
L'altro giorno - mercoledì 17 marzo 2010 - il Sindaco di Torri di Quartesolo, Diego Marchioro, uno dei fautori della TAV, afferma che in Germania si fanno tunnel a costi ragionevoli. E' probabile che sia così, come lo è in Francia, dove il costo per Km è inferiore di cinque volte a quello italiano; ma lì siamo in Europa e qui in Italia. In Italia come si sa i costi lievitano, sia per la morfologia del terreno, sia per i vari passaggi contrattuali e non d'appalto.
Ribadiamo che noi del PRC e del PdCI siamo contrari ad un'opera che oltre ad essere inutile è impattante e inefficiente. Il nostro NO, propone un'alternativa: la riqualificazione delle tratte esistenti, che quall'ora fossero adattate sarebbero in grado di fornire un servizio utile non solo alla gente, ma anche alle merci togliendo il traffico su gomma dalle strade. Dalla TAV invece ne trarrebbero vantaggio solo gli affaristi delle grandi opere, le multinazionali dell'industria e del commercio e qualche riccone. Non è che il treno ad alta velocità in Italia faccia risparmiare tempo di viaggio se non per qualche decina di minuti.
Si fa presente a Marchioro e compagni, che in Germania le ferrovie locali e metropolitane funzionano e forniscono un servizio all'utenza, tanto che i tedeschi possono lasciare le auto nei box. In Italia e nel particolare nel Veneto sono note le cronache del disfunzionamento ferroviario locale e quanto TrenItalia stia togliendo investimenti alle tratte locali e nazionali per investire invece sulla TAV. Chiediamo a Marchioro se recentemente ha preso il treno a Lerino, dove la stazione è in stato di abbandono, grazie alle politiche su citate. Provare per credere.
Irene Rui e Guido Zentile
Dipartimento Ambiente e Territorio PRC
Federazione della Sinistra di Vicenza
Lavoro e ambiente, le emergenze del Veneto
Sabato 13 Marzo 2010 alle 17:32Redazione di VicenzaPiù
Il programma della FdS, esposto da Irene Rui e pubblicato sul n. 186 di VicenzaPiù, dal oggi in edicola a 1 euro e disponibile da domenica nei punti di distribuzione in cittÃ
Rifondazione e Comunisti Italiani tornano a presentarsi insieme alle elezioni.
Puntando sull'intervento pubblico per sostenere lavoro e interventi sociali.
E opponendo un no deciso alle grandi opere
di Irene RuiLa lista Federazione della Sinistra (FdS), raggruppa Rifondazione e Comunisti Italiani che recependo le richieste dell'elettorato, per un'unità della sinistra, si presentano insieme. Dopo anni di crescita il Veneto e Vicenza, si trovano di fronte ad una crisi economica che non da segni d'uscita. Una crisi che attacca le piccole realtà produttive e i settori più deboli del lavoro, migranti, precari, giovani, ma anche le grandi aziende e nei livelli più alti di qualificazione. La Federazione della Sinistra è per dare risposte concrete ai lavoratori, alle famiglie in difficoltà , ai migranti. Serve uno sforzo concreto delle istituzioni pubbliche e private al fine di garantire l'occupazione, di favorire il ricollocamento al lavoro, d'integrazione e di sostegno del reddito. Servono innovazione, ricerca e formazione per un modello di sviluppo compatibile con il territorio. La FdS in Veneto pone al centro della propria proposta alcuni punti qualificanti a partire dal binomio lavoro-ambiente.
Lavoro e investimenti sociali
Al contrario della strategia portata avanti per anni da Galan e soci, che ha devastato l'ambiente e sostenuto il liberismo sfrenato e sta portando verso una macelleria sociale, propone un piano del lavoro che ponga al centro dell'intervento pubblico, lo sviluppo dell'occupazione e non i profitti e/o le rendite, e che contrasti con efficacia, le delocalizzazioni e le speculazioni; un forte intervento della Regione nell'economia per sostenere con gli ammortizzatori sociali le famiglie dei lavoratori, dei pensionati e i non occupati; un potenziamento dei centri di ricerca e delle università per dare sostegno alle imprese che hanno bisogno di conoscenza e sapere; un'apertura del credito, garantito anche dal Pubblico, ad artigiani, piccole medie imprese e alle persone che intendono aprire un'attività e hanno bisogno di essere sostenute in questo difficile momento; per il potenziamento della spesa pubblica e un aumento dei servizi sociali d'ausilio alle famiglie, la FdS ritiene che gli investimenti sociali sono una risorsa positiva per uscire dalla crisi e per migliorare la qualità della vita dei cittadini; una severa lotta all'evasione fiscale, piaga intollerabile che sottrae risorse allo sviluppo del Paese. La FeS sostiene che i lavoratori migranti, e le loro famiglie, sono parte importante per lo sviluppo del Veneto e devono trovare nella nostra regione la difesa e la tutela dei loro diritti. I figli degli immigrati nati in Italia devono avere la cittadinanza italiana con la possibilità di frequentare gli istituti scolastici senza quote bloccanti.
Ambiente ed energia
Salvaguardare il territorio e tutelare l'ambiente è un prioritario ed economico. Consumare il territorio agricolo - come è stato fatto in questi anni con una massiccia urbanizzazione industriale, direzionale e commerciale - è un delitto oltre che uno spreco economico di risorse. Il Veneto dei centri commerciali, degli outlet, dei capannoni vuoti, atti a portare guadagno esclusivo alle grosse imprese immobiliari, ha comportato un depauperamento del territorio, con cause di forte inquinamento e di situazioni geologiche instabili. La FdS propone un NO alle grandi opere (Pedemontana, sistema delle tangenziali, ferrovia ad alta velocità ) - inutili e fonte, spesso, di forti corruzioni (vedi i costi per un chilometro della TAV) - ma opere che riqualificano e adeguano quelle presenti nel territorio, migliorino la vita e siano fonte di lavoro. E' per la riqualificazione del tessuto edilizio pubblico e privato esistente, partendo dai cittadini che vivono una situazione abitativa precaria, sfruttando le nuove fonti energetiche rinnovabili che possono dare un'ulteriore possibilità d'espansione e di ricerca alle nostre imprese. E' altresì per un sostegno economico ai soggetti privati e pubblici, che utilizzeranno fonti rinnovabili. Non è per i piani di sviluppo non coordinati, costosi, inutili e negativi per la difesa ambientale, ma per necessarie opere di sistemazione e recupero anche della rete idrica minore, anche come prospettiva occupazionale a tempo indeterminato. E' contraria alla svendita del territorio per fare cassa e all'utilizzo delle fonti energetiche nucleari sbagliate e antieconomiche; le risorse devono essere utilizzate per energie pulite rinnovabili e riutilizzabili, con assoluta contrarietà a qualsiasi impianto d'incenerimento e/o termovalorizzazione.
Stop alla militarizzazione
La FdS è contraria alla militarizzazione del territorio non voluta e, non richiesta, dai cittadini, che rappresenta tra l'altro uno spreco economico e di risorse naturali quali l'acqua, e un'usurpazione della sovranità popolare. Basi di guerra che minacciano e colpiscono altre popolazioni, non appartengono alla cultura del popolo veneto, che ha sempre dimostrato tolleranza e spirito pacifico. I soldi per le spese militari possono essere spesi per attrezzature civili e sociali. No quindi alla base militare USA DAL MOLIN e a qualsiasi forma di compensazione, alle opere collaterali e al potenziamento delle strutture esistenti. I danni ambientali ed ecologici, la perdita della sovranità , l'elevato rischio per la popolazione in caso di attacchi terroristici, non potranno mai essere oggetto di compensazione.
Scuola e SanitÃ
Nella sanità si sono susseguiti tagli alle strutture, ai servizi, al personale e si è continuato con il trasferimento di funzioni e finanziamenti ai privati, la proposta è prima di tutto abolire i ticket, e bloccare la privatizzazione del servizio, contenere le spese per gli stipendi dei manager e controlli più severi nelle disfunzioni del servizio sanitario. Scuola. Le manovre della Gelmini, tagliano pesantemente gli investimenti nell'istruzione pubblica e gravano sulle famiglie riportando una scuola che tende a dividere gli studenti per censo. La Federazione della Sinistra s'impegna a garantire il diritto allo studio a tutti e a difendere l'occupazione scolastica come garanzia di qualità , e porre un piano regionale di ristrutturazione e rinnovamento del patrimonio scolastico pubblico, recuperando i contributi forniti alle scuole private. E' contraria all'introduzione della quota del 30% per i figli di immigrati, costatando che oltre ad essere un grave errore per l'integrazione e lo scambio culturale è anche un danno economico e sociale per le famiglie che si troverebbero ridotti i plessi scolastici.
Irene Rui
Federazione della Sinistra
PRC e PdCI, federazione di Vicenza
FdS:lavoro,Usa,ambiente e argine contro Lega
Sabato 13 Marzo 2010 alle 17:00Oggi, durante la conferenza stampa nella sede della Federazione in via A. Mario 12 a Vicenza, la Federazione della Sinistra (PRC e PdCI insieme) ha presentato il programma (clicca qui per leggerlo come pubblicato sul n. 186 di VicenzaPiù, dal oggi in edicola a 1 euro e disponibile da domenica nei punti di distribuzione in città ) e la lista vicentina (collegata con Giuseppe Bortolussi) per le prossime regionali.
Al tavolo della conferenza (vedi foto) c'erano Irene Rui, Mirou Morteza (iraniano di origine, ora italiano), Giuliano Ezzelini Storti e Carmelo Spinali. Erano anche presenti l'altro candidato Luciano Panato e il segretario provinciale del PdCi Giorgio Langella.
Dopo aver esposto i punti salienti del programma gli esponenti presenti hanno risposto ad alcune domande.
Pane, lavoro e lotta di classe
Venerdi 12 Marzo 2010 alle 08:01Riceviamo da Giorgio Langella e pubblichiamo
Di seguito vi invio l'intervento che avrei voluto fare al congresso CGIL di lunedì scorso, ma poi 'evitato', come da richiesta della presidenza del congresso, sia per il dilungarsi degli interventi di altri ospiti sia per la concomitanza con le elezioni politiche.
Lo sottopongo come un contributo su cui discutere perché, come da 'tradizione', sarebbe stato un intervento-saluto poco 'tradizionale'.
Giorgio Langella
Stiamo vivendo un periodo storico difficile, grave e drammatico. Sia per quello che succede nel mondo del lavoro, sia per come viene trattata la democrazia nel nostro paese. Le due cose sono correlate tra loro e fanno parte di uno stesso attacco alla nostra costituzione nata dalla resistenza. Non bisogna fare l'elenco lunghissimo delle leggi e delle azioni del governo. Bastano due esempi.
Il primo è il Decreto Legge (interpretativo) sulla presentazione delle liste alle elezioni regionali, controfirmato (e questo ritengo sia un atto da condannare) dal presidente della repubblica.
Il secondo esempio è la legge sul lavoro che istituisce la figura dell'arbitro per le controversie sui licenziamenti (anche quelli senza giusta causa).
Il 13 programma e lista 'PRC e PdCI insieme'
Venerdi 12 Marzo 2010 alle 00:10
Sabato 13 marzo alle ore 12.00 è organizzata una conferenza stampa per presentare il programma della Federazione della Sinistra (PRC e PdCI insieme) e la lista.
La Conferenza si terrà nella sede della Federazione in via A. Mario 12 a Vicenza
La decisione su liste non ammesse? A Noi!
Venerdi 5 Marzo 2010 alle 19:11
Tra pochi minuti, alle 19.30, si riunisce il consiglio dei ministri*. Da quello che riportano gli organi di informazione in rete, all'ordine del giorno c'è un decreto "interpretativo" in merito alla presentazione delle liste per le regionali. In pratica, con una "leggina" fatta apposta si permetterebbe alle liste governative (PDL e Formigoni) di Lazio e Lombardia di presentarsi comunque, anche senza il rispetto delle regole valide per tutti. La situazione è gravissima. Il governo, per l'ennesima volta, vuole ribadire il suo assoluto disprezzo per le regole. Uno stato democratico non può essere gestito come fosse un'azienda privata. Non ci possono essere padroni che fanno e disfano ciò che vogliono anteponendo i propri interessi ai diritti regolati dalle leggi. Non è più tollerabile che chi dovrebbe rappresentare lo stato democratico infranga sistematicamente qualsiasi legge che ritiene non utile ai propri interessi. La democrazia è una cosa seria che deve essere difesa da qualsiasi attacco. Nella decadenza morale e democratica alla quale ci costringe il governo di destra un ruolo fondamentale devono avere gli organi di informazione. Facciamo appello a tutti i giornali, alle televisioni, alle radio di non tacere e di informare i cittadini su quanto accade in queste ore a Roma. A tutte le forze democratiche chiediamo di unirsi e promuovere una grande mobilitazione popolare per contrastare qualsiasi atto anticostituzionale e sovversivo da parte di chi dovrebbe governare il paese.
Giorgio Langella
Federazione della sinistra - PdCI-PRC Vicenza
* N.d.r.: In serata è stato dato il via libera (Ansa, Adnkronos) au un cosiddetto Decreto interpretativo (approvato dal Quirinale e la vignetta aggiunta di sopra ne dà un'interpretazione satitica) che dovrebbe sbloccare le liste
Continua a leggereMaxi costi campagna elettorale: perchè?
Martedi 2 Marzo 2010 alle 20:21Federazione della Sinistra, Prc, PdCIÂ Â Â Â
Ma quanto spendono le liste e i singoli candidati per farsi eleggere in consiglio regionale?
Quelli che sorridono da enormi manifesti che infestano le città , quelli che chiedono il nostro voto, quelli sempre belli e ritoccati, spendono decine e decine di migliaia di euro ... (se solo un manifesto di quelli piccoli costa circa 3 euro di stampa, affissione e tassa, figuriamoci i maxi-manifesti, gli striscioni, gli spot televisivi, i giornaletti spediti casa per casa, la pubblicità sui mezzi di trasporto pubblici ...).
Perché spendono tanti denari? Ricevono finanziamenti? E da chi? Quale sarà il "ritorno dell'investimento"? Una volta eletti, chi dovranno "ringraziare"?
Noi vorremmo sapere. Vorremmo che prima e durante la campagna elettorale (e sempre) ci fosse una totale e necessaria trasparenza su quanto costa, per alcuni candidati, fare la campagna elettorale.
Ai giornali locali chiediamo di far sapere all'opinione pubblica prima delle elezioni (con inchieste approfondite) quanto spende ogni formazione politica e ogni candidato per essere eletto. Informateci su quali e quanti interessi nascondono alcune costosissime campagne elettorali.
Riteniamo che sia giusto e necessario sapere, per poter votare gli onesti, chi non deve favori a nessun potere forte (economico o finanziario). Vorremmo che fosse chiaro, ad ogni elettore, chi è realmente indipendente e dovrà rispondere solamente ai cittadini.
Giorgio Langella
Federazione della sinistra
coordinamento PdCI-PRC Vicenza
PS: la nostra campagna elettorale è auto-finanziata da iscritti e militanti e costerà , per tutta la provincia e per tutti i candidati poche migliaia di euro. Noi non dovremo rispondere a nessun finanziatore occulto e, anche per questo, non dovremo favori a nessuno
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Federazione della sinistra e lista Pdl di Roma
Lunedi 1 Marzo 2010 alle 14:29Federazione della sinistra, Prc, PdCIÂ Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â
Il PDL di Roma non è riuscito a presentare la propria lista in tribunale entro le 12 di sabato scorso e, fino a questo momento, non può partecipare alle elezioni regionali per propria, palese, incapacità .
Naturalmente ci sono state proteste ed appelli (anche al presidente Napolitano) per poter ammettere, nonostante tutto, la lista. A Roma sono comparsi manifesti, firmati PDL e Lista Polverini, che invitano i cittadini a "reagire".
Questi manifesti portano scritto "Non vogliono farti votare, fatti sentire" e "Vogliono cancellare la democrazia. Fatti sentire".
Vorremmo fare due semplici domande. Chi è che non vuole far votare i cittadini? Chi è che vuole cancellare la democrazia?
Non certo chi segue e vuol far rispettare le regole.
La democrazia si basa su regole certe e le regole dicono che la lista PDL a Roma non è stata presentata senza che nessuno, se non gli stessi appartenenti al PDL, abbia fatto nulla per escluderla.
Al solito i partiti di governo tentano di confondere la realtà . Adesso tenteranno di far ammettere la propria lista con cavilli burocratici o leggine fatte ad hoc. Questa sarebbe una chiara e palese ingiustizia nei confronti di tutte quelle forze di qualsiasi indirizzo politico che hanno ottemperato alla legge e hanno presentato in tempo utile e seguendo tutte le regole le proprie liste.
Le regole devono valere per tutti. La legge deve essere uguale per tutti. L'ammissione della lista PDL a Roma sarebbe un favore in contrasto con le leggi elettorali in vigore e, quindi, un privilegio intollerabile.
Giorgio Langella
Federazione della sinistra - coordinamento PdCI-PRC provincia di Vicenza.
Verso il 1° marzo: la lotta si estende
Domenica 28 Febbraio 2010 alle 02:26Prc Padova Â
Anche la Rsu delle Fonderie Zen (Albignasego, Padova) ha proclamato lo sciopero nella Giornata di lunedì primo marzo.
Rifondazione comunista invita le compagne e i compagni presenti nei luoghi di lavoro a chiedere alle proprie Rsu l'indizione dello sciopero il primo marzo (come le Rsu Dab, Zen e le molte realtà produttive in tutta Italia) nella giornata nazionale di lotta dei lavoratori migranti.
Invitiamo tutte/i a partecipare alle mobilitazioni già previste di fronte alla Prefettura di Padova e a quelle - presidi e Picchetti - che il partito organizzerà di fronte alle fabbriche del padovano.
Rsu Dab: sciopero il 1° marzo con migranti
Mercoledi 24 Febbraio 2010 alle 06:00
Seguire l'esempio della Rsu della Dab
Oggi, la RSU della Dab di Mestrino (PD) ha deciso unitariamente di dichiarare sciopero nella giornata del primo Marzo a copertura di tutti quei lavoratori, migranti e non, che hanno deciso di sostenere la campagna nazionale "Un giorno senza di noi!".
Rifondazione Comunista di Padova lavorerà affinché lavoratori e delegati delle aziende del territorio sostengano le lotte dei lavoratori migranti contro il razzismo e le politiche discriminatorie messe in atto da questo governo e da molti amministratori locali di centrodestra.
Oggi, il lavoratore migrante paga il prezzo più alto della crisi e della ristrutturazione capitalistica.
La lotta dei lavoratori migranti è la lotta della parte più sfruttata del Lavoro.
Il sostegno di questa lotta è sicuramente una priorità per tutta la sinistra e il movimento operaio del nostro paese.
Segreteria provinciale
Rifondazione Comunista di Padova
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