Richiesta Pdl doc di dibattito sulla "banca fantasma"
Lunedi 17 Maggio 2010 alle 22:38PdL, Gruppo consiliare PDLÂ
Alla cortese attenzione di Luigi Poletto Presidente del Consiglio Comunale
Oggetto : Richiesta di dibattito
La annosa questione della "banca fantasma", ovvero delle pratiche edilizie collegate alla ristrutturazione dell'immobile sito in piazza Matteotti è, pare, ad una svolta.
Infatti il GDV del 7 Maggio titola : "la giunta si arrende, nessun ricorso al TAR".
Tar deciderà su merito banca-P.za Matteotti
Mercoledi 10 Febbraio 2010 alle 20:08
Caso della nuova banca chiesta in Piazza Matteotti: oggi si e' tenuta l'udienza al Tar sul ricorso della società Vivara contro la decisione del consiglio comunale di annullare la decisione del commissario ad acta.
Al termine il tribunale amministrativo si è riservato di procedere con una sentenza semplificata cioè di non decidere solo sulla domanda di sospensiva, ma anche nel merito.
Il Comune al Tar contro la Vivara
Giovedi 4 Febbraio 2010 alle 21:46
Banca in piazza Matteotti, il Comune si difenderà davanti al Tar contro la Vivara
L'amministrazione comunale di Vicenza ha deciso di resistere nel giudizio promosso al Tar Veneto dalla ditta Vivara Srl. La ditta ha infatti impugnato la delibera con cui il Consiglio comunale ha annullato in autotutela il provvedimento firmato l'8 gennaio dal commissario ad acta con cui veniva cambiata la destinazione d'uso da commerciale a direzionale dell'immobile di piazza Matteotti 33.
Come deliberato in sala Bernarda lo scorso 21 gennaio, la nuova delibera sul cambio di destinazione d'uso verrà riportata in Consiglio comunale dopo che il procedimento relativo all'abuso edilizio, tuttora pendente, si sarà concluso. L'iter è attualmente in attesa del parere obbligatorio chiesto alla Soprintendenza.
Primi passi
Venerdi 29 Gennaio 2010 alle 18:24Eccovi in anteprima le "ciacole" che troverete in prima pagina del numero 180 di VicenzaPiù da domani in edicola e da domenica online e nei consueti punti di distribuzione in città .Â
Chissà se davvero si vedranno le ruspe in azione?
Come ha giustamente osservato l'assessore all'edilizia privata Pierangelo Cangini, c'è da attendersi ricorsi e battaglie legali, e i tempi saranno lunghi.
Però la decisione del Comune di ordinare l'abbattimento dei due famosi fabbricati abusivi della Valletta del Silenzio, uno dei luoghi più caratteristici e delicati di tutta la città , è di quelle che fanno epoca: nel senso che non se ne vedevano da molto, troppo tempo.
Continua a leggereSanti e Beati
Mercoledi 20 Gennaio 2010 alle 18:48Riceviamo da Franco Zanella e pubblichiamo
In questi giorni di beatificazioni ecclesiali - Pio XII - e beatificazioni laiche - Craxi - è in atto un altro processo di beatificazione, strisciante, nascosto e che, proprio per questo, procede.
Stiamo assistendo alla riabilitazione di un uomo politico che ho sempre combattuto per le sue idee e per le cose che ha realizzato nel corso della sua lunga vita pubblica; un uomo politico di cui ho anche un rispetto maggiore se lo metto in relazione con tanti ‘nani' politici dei giorni nostri. Un uomo che, se avessi qualche anno in più, e lo avessi incontrato circa sessant'anni fa, diciamo intorno alla fine della seconda guerra mondiale, avrei fatto in modo che fosse messo sotto processo. Sto parlando di Giorgio Almirante, fascista, repubblichino, fondatore e leader storico del Movimento Sociale Italiano.
Colpo in banca
Sabato 16 Gennaio 2010 alle 19:45Di seguito pubblichiamo le "ciacole" che trovate in prima pagina del numero 178 di VicenzaPiù da oggi in edicola e da domani online e nei consueti punti di distribuzione in città insieme al Calendario Pin Up 2010.
Da qualsiasi parte la sia guardi, resta una figuraccia. Il caso della "banca fantasma" di Piazza Matteotti sta ormai diventando una telenovela. Per chi si fosse perso le puntate precedenti, ecco il riassunto: i proprietari dello stabile delle vecchie Poste hanno chiesto, e ottenuto, di realizzare un supermercato. Poi hanno optato per una banca, senza però che in consiglio comunale ci fosse il relativo cambio di destinazione d'uso. Quando un paio di consiglieri di centrodestra se ne sono accorti, è scoppiato il bubbone. La giunta ha tergiversato: prima sembrava propensa ad una sanatoria, poi a portare tutto in consiglio; intanto i mesi passavano. Così i privati hanno chiesto, ed ottenuto, il commissariamento ad acta che, vista l'inerzia di palazzo Trissino, ha dato loro il via libera.
Continua a leggereGiovedì no a Banca in P.zza Matteotti
Venerdi 15 Gennaio 2010 alle 22:43
Banca in piazza Matteotti, giovedì prossimo in sala Bernarda si voterà la delibera che annullerà il provvedimento del commissario ad acta.
Il sindaco Variati: "Così il Consiglio comunale si riapproprierà dei suoi poteri"
Il Comune di Vicenza va verso l'annullamento in autotutela dell'atto del commissario ad acta sulla banca di piazza Matteotti. Anche il segretario generale Simone Vetrano e i dirigenti competenti di palazzo Trissino sono d'accordo col sindaco Achille Variati: il provvedimento del commissario ad acta di modifica della destinazione d'uso dell'immobile di piazza Matteotti da commerciale a direzionale è stato assunto frettolosamente e senza motivazione. La giunta comunale, riunitasi stamani, ha quindi licenziato una delibera di annullamento del provvedimento commissariale, dato che nell'assumerlo il commissario ha agito sostituendosi al Consiglio comunale. Questa delibera transiterà immediatamente alla competente Commissione Territorio, per poi arrivare alla valutazione del Consiglio Comunale già nella riunione di giovedì prossimo.
Nel testo si legge che il commissario ha agito in "eccesso di potere per travisamento ed erronea valutazione dei fatti, oltre che per illogicità intrinseca", e in violazione della legge "per carenza assoluta di motivazione e conseguente violazione delle norme tecniche attuative del piano particolareggiato del centro storico".
"Alla luce degli ultimi sviluppi dell'annosa vicenda, va fatta una profonda autocritica - ammette comunque con franchezza il sindaco - e ciò vale per l'amministrazione e per i consiglieri comunali. Darò pertanto delle disposizioni scritte alla struttura e vincolanti politicamente per i miei assessori: dobbiamo rispetto ai cittadini e alle ditte che legittimamente chiedono e fisserò quindi dei tempi massimi entro cui le pratiche andranno assolutamente evase. Tuttavia si sappia - aggiunge - che chi commette un abuso con furbizia al fine di ottenere una diversa destinazione, con questa amministrazione non ottiene nulla". Il riferimento di Variati è alle opere realizzate in difformità all'interno dell'immobile di piazza Matteotti dalla ditta Vivara srl, prima ancora che il Consiglio comunale si esprimesse più o meno favorevolmente al cambio di destinazione d'uso da grandi magazzini a banca. "Di tale abuso peraltro - sottolinea il sindaco - il commissario ad acta non si è occupato, nonostante ne fosse a conoscenza grazie ad una lettera dell'assessore all'edilizia privata Pierangelo Cangini inviatagli prima di Natale. L'averlo ignorato, insieme al mancato riferimento al parere obbligatorio e vincolante della Soprintendenza, rende a nostro avviso il suo provvedimento illegittimo".
"Infatti - precisa Cangini - proprio il fatto che il procedimento contro l'abuso sia tuttora aperto ci permette di riappropriarci della situazione attraverso l'annullamento del provvedimento del commissario".
"In questo modo - conclude il sindaco - il Consiglio comunale potrà tornare nel suo fondamentale potere di decidere se lasciare o togliere la destinazione d'uso commerciale al civico 33 di piazza Matteotti".
Variati e Cangini su banca a P.zza Matteotti
Mercoledi 13 Gennaio 2010 alle 19:41Comune di Vicenza                       Â
Piazza Matteotti, Variati e Cangini ai vertici tecnici del Comune: "Verificate la legittimità del provvedimento del commissario e la possibilità di annullarlo in autotutela"
Cambio di destinazione in piazza Matteotti: il sindaco, d'intesa con l'assessore all'edilizia privata Pierangelo Cangini, chiede un approfondimento tecnico urgente sulla legittimità del pronunciamento del commissario ad acta. Obiettivo: verificare la possibilità di annullare un atto che ha superato i poteri del consiglio comunale, massimo organo di democrazia della città , e che per il primo cittadino presenta profili "non pienamente convincenti" per la modalità con cui è articolato.
Oggi pomeriggio, dunque, dopo una riunione con l'assessore Cangini e i tecnici dei vari settori coinvolti, Variati ha scritto al direttore generale Simone Vetrano una lettera* nella quale lo invita ad approfondire con estrema urgenza la questione con i direttori dei settori edilizia privata Michela Piron, urbanistica Antonio Bortoli, servizio amministrativo dipartimento territorio Mariano Tibaldo, avvocatura Maurizio Tirapelle e con l'avvocato comunale Loretta Cecchinato.
"Dopo aver preso atto in giunta delle decisioni del commissario - commenta l'assessore all'edilizia privata Pierangelo Cangini che ha condiviso la missiva con il sindaco - abbiamo ritenuto che fosse indispensabile chiarire alcuni importanti aspetti del provvedimento". Nella comunicazione al direttore generale il sindaco sottolinea che, assodato il grave ritardo in capo all'amministrazione e alla struttura comunale, adesso serve urgentemente capire "se l'atto sia nella legittimità , considerando i poteri del commissario stesso, il fatto che non sia stato considerato l'abuso edilizio, il mancato parere vincolante della Sovrintendenza e il cambio di destinazione d'uso da commerciale a direzionale, senza considerare l'adozione del PAT". "Credo - prosegue Variati nella sua comunicazione - debba essere fatto quanto in nostro potere per "annullare" un provvedimento che ha superato i poteri del consiglio comunale, massimo organo di democrazia della città , attivando, se possibile, ogni azione di autotutela".
"Nella lettera del sindaco - conclude Cangini - si rilevano a questo proposito i tempi inusuali con cui il commissario si è mosso e la procedura adottata: soprattutto alla luce della lettera che io stesso, assieme al dirigente Piron, ho inviato al commissario il 21 dicembre per informarlo che l'oggetto sarebbe stato trattato nella prima seduta del consiglio comunale di gennaio. Ritengo che la mia nota dimostrasse la volontà collaborativa dell'Amministrazione e la sicurezza che il consiglio comunale avrebbe risolto a giorni la questione, secondo l'indicazione del TAR e senza bisogno dell'azione di un potere sostitutivo. Sarebbe stato d'altra parte obiettivamente difficile convocare il consiglio comunale durante le festività natalizie".
Già domani mattina è previsto l'incontro dei dirigenti comunali per la verifica chiesta dal sindaco sulla legittimità del provvedimento del commissario e sulla possibilità di esercitare il potere di annullamento in autotutela.
* Lettera del Sindaco al direttore generale
Vicenza, 13 gennaio 2010
Al Segretario Generale e Direttore Generale
Dott. Simone Maurizio Vetrano
SEDE
Con riferimento al provvedimento commissariale sulla nota questione della modifica di destinazione d'uso dell'unità immobiliare di Piazza Matteotti, a seguito della sentenza del TAR Veneto, non essendo a mio avviso chiara la pratica, se non per il grave ritardo in capo all'amministrazione e alla struttura comunale, La invito ad approfondire con estrema urgenza la questione con le direzioni dei Settori Edilizia Privata, Urbanistica, Servizio Amministrativo Dipartimento Territorio, Avvocatura e l'avv. Checchinato.
In particolare occorre capire se l'atto commissariale è nella legittimità , considerando i poteri del commissario stesso, il fatto che non sia stato considerato l'abuso edilizio, il mancato parere vincolante della Sovrintendenza e il cambio di destinazione d'uso da commerciale a direzionale senza considerare l'adozione del PAT.
Credo debba essere fatto quanto in nostro potere per "annullare" un provvedimento che ha superato i poteri del Consiglio Comunale, massimo organo di democrazia della città , attivando, se possibile, ogni azione di autotutela.
A parte i tempi inusuali con cui il commissario si è mosso, non mi convince infatti la procedura adottata dal commissario stesso che era stato informato dall'assessore Cangini, con lettera del 21.12 u.s., che nella prima seduta del Consiglio Comunale di gennaio l'oggetto sarebbe stato trattato.
Rimango in attesa di un sollecito e tra Voi concordato riscontro.
Achille Variati
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Si farà la banca in piazza Matteotti
Lunedi 11 Gennaio 2010 alle 18:52Comune di Vicenza
La banca in piazza Matteotti si farà , lo ha deciso il commissario ad acta. L'assessore Cangini: "Inappropriate certe critiche degli ultimi mesi, la decisione conferma l'indirizzo della giunta"
La banca in piazza Matteotti si farà . Lo ha deciso il commissario ad acta nominato dalla Regione, il quale ha così vanificato il passaggio in giunta previsto per questa mattina della nuova delibera che l'assessore all'edilizia privata, Pierangelo Cangini, avrebbe poi sottoposto al Consiglio comunale nella prima seduta del nuovo anno.
Stamane, infatti, gli uffici hanno trovato il fax della direzione urbanistica della Regione con cui il commissario ad acta comunicava non solo la modifica della destinazione d'uso dell'immobile di piazza Matteotti 33 da attività di carattere commerciale ad attività direzionale, ma anche il permesso di costruire alla ditta Vivara Srl.
"Avrei preferito che si pronunciasse il Consiglio comunale - dichiara Cangini - e si tratta purtroppo di un'amara lezione sia all'opposizione che alla stessa maggioranza, dato che la decisione del commissario finisce per esautorare il Consiglio e confermare la linea proposta dalla giunta. Dal punto di vista tecnico, infatti, non era possibile portare in consiglio una delibera di diniego ad aprire degli sportelli bancari: per farlo ci vogliano delle motivazioni che abbiano fondamento giuridico, altrimenti il provvedimento può essere impugnato".
Il "pasticcio politico" - come non esista a definirlo Cangini - era nato alcuni mesi fa, quando l'assessore si vide costretto a ritirare la delibera dall'ordine del giorno del Consiglio per il clima politico riscontrato trasversalmente fra i consiglieri: "In quella sede - ricorda Cangini - erano state tirate in ballo questioni, come i parcheggi sotterranei, o addirittura fatte insinuazioni, come il presunto mancato interesse pubblico legato all'ipotesi che si potesse ‘chiedere di più ai privati'. Alcune di queste questioni, come quella dei parcheggi, erano state autorizzate con provvedimenti diversi e che quindi nulla avevano a che fare con la delibera portata in Consiglio, in cui si chiedeva soltanto il cambio di destinazione d'uso da grandi magazzini a banca, così come del resto richiede il piano particolareggiato del centro storico. Invece si sono volute confondere le acque, creando un pasticcio politico che ha protratto inutilmente i tempi".
Il privato, quindi, non ottenendo risposte dal Comune, è ricorso al Tar, il quale, il 7 dicembre, ha notificato a palazzo Trissino la sentenza secondo la quale entro 30 giorni il Consiglio comunale avrebbe dovuto esprimersi, pena la nomina del commissario ad acta. La pausa natalizia non ha consentito di convocare una seduta consiliare ad hoc entro i tempi previsti, e, nonostante una lettera al commissario in cui il Comune annunciava che la delibera sarebbe stata approvata nella prima seduta consiliare del 2010, allo scadere dei 30 giorni, cioè l'8 gennaio, il commissario non solo si è sostituito al Consiglio comunale nel decidere il cambiamento in direzionale della destinazione d'uso dei locali, ma ha anche rilasciato il permesso di costruire: "Come del resto è nelle sue facoltà ", aggiunge Cangini.
"Tuttavia il commissario non ha tenuto conto dell'abuso edilizio esistente che avevamo peraltro segnalato - precisa l'assessore -. Per cui il Comune procederà comunque alla sanzione di 516 euro ai danni della ditta Vivara srl, perché le opere sono state fatte in difformità prima ancora di avere un'eventuale consenso del Consiglio comunale. Inoltre, trattandosi di un abuso in centro storico, abbiamo dovuto segnalarlo alla Soprintendenza che ha tempo fino al 9 marzo per esprimersi".
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