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Giorgio Conte, Fli  -  "Il presidenzialismo puo' diventare il miglior completamento del federalismo, nel futuro assetto istituzionale italiano. Dare maggiore autonomia agli enti locali richiede una forte rappresentanza politica per la coesione nazionale, con l'elezione diretta di un premier forte".

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On. Giorgio Conte, Futuro e Libertà  -  Il deferimento "per alto tradimento" dei deputati vicini al Presidente Fini, ha reso popolarità ad un organo interno al PdL, il Collegio dei Probiviri, altrimenti sconosciuto ai più, ma da subito associato ad una sorta di magistratura interna al servizio della volontà del Premier. Infatti dopo la troppo rapida espulsione politica decretata dall'Ufficio di Presidenza del partito al Presidente della Camera Gianfranco Fini, si è dovuto correre ai ripari nominando in fretta il suddetto Collegio.

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On. Giorgio Conte, Futuro e Libertà  -  "L'ultimatum di Berlusconi, riguardo ai 5 punti della proposta programmatica, rischia di vanificare l'opera di ricomposizione politica nel PdL, ammesso e a questo punto non concesso che il Premier sia ancora interessato alla vita di questa Legislatura e del Governo, o se preferisce invece l'azione muscolare del redde rationem. È ovvio che i 5 punti debbano essere discussi perchè in qualsiasi democrazia si discute e si ragiona assieme.

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On. Giorgio Conte, Futuro e Libertà  -  "Le parole della 23enne Noemi Batki "Loro servono la Patria così, io in un altro modo", con le quali la campionessa Azzurra ha dedicato la medaglia d'argento, conquistata ai campionati europei di nuoto nella sua specialità, ai suoi colleghi militari impegnati nella missione in Afghanistan, devono far riflettere circa la presunta perdita di valori imputata troppo spesso alle giovani generazioni.

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On. Giorgio Conte, Futuro e Libertà  -   "C'è chi vuole la crisi politica e tenta di addebitarla ai finiani, ma gli italiani hanno capito da chi provengono i deliranti attacchi quotidiani al Presidente Fini e a cosa mirano. Si vorrebbero le elezioni anticipate solo per eliminare il nemico di turno, ma la prevedibile crescita della Lega ai danni del PDL pone altri problemi e impone prudenza.".

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On. Giorgio Conte  -  Per consolidare i timidi segnali di ripresa economica è necessario garantire stabilità al governo su linee programmatiche chiare e condivise che partono dal patto sottoscritto con gli elettori nel 2008. Non saremo certo noi a destabilizzare il quadro politico, a rischio per i continui e deliranti attacchi al Presidente Fini, fin dal famigerato documento di espulsione politica dal PDL e che proseguono quotidianamente con la richiesta delle sue dimissioni da Presidente della Camera.

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On. Giorgio Conte, Futuro e Libertà  -  "Esprimo apprezzamento per le parole del Premier, nell'auspicio che costituiscano un invito e un contributo reale al rasserenamento di un clima politico incandescente e sterile di prospettive utili al Paese. Esauriti i tentativi di dividere il gruppo di parlamentari che hanno aderito a FLI con artifizi ornitologici, si facciano da parte i gladiatori in servizio permanente effettivo che, per compiacere al Premier, insultano il Presidente della Camera e gettano rovine sull'esperienza di Governo.

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On. Giorgio Conte, Futuro e Libertà  -  "Non mi sorprende l'invito di Umberto Bossi di andare al più presto al voto. Mi sorprenderebbe di più che Berlusconi lo assecondasse ancora una volta! È del tutto evidente che dalle urne oggi uscirebbe un'ulteriore avanzata della Lega, specie nelle regioni del Nord, proprio ai danni di un PDL dilaniato non solo dalle polemiche interne ma anche dalle numerose inchieste che colpiscono molti suoi esponenti.

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On. Giorgio Conte, vice capogruppo"Futuro e Libertà per l'Italia"  -  "E' del tutto evidente - e gli Italiani se ne sono accorti - che il caso dell'appartamento a Montecarlo non sarebbe neppure emerso se non fosse per il conflitto politico in atto tra il Premier ed il Presidente Fini.

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On. Giorgio Conte, On. Luca Bellotti  -  Condividiamo la protesta delle Forze di Polizia promossa dal SAP che oggi, congiuntamente alla quasi totalità delle altre sigle sindacali, manifesta il disagio di tutta la categoria in 110 piazze italiane.

La mobilitazione di questi servitori dello Stato rappresenta un vero grido di dolore e di allarme contro i tagli al settore sicurezza contenuti nella manovra economica. A questa categoria, come ad altre del comparto pubblico, è corretto chiedere un contributo al sacrificio economico richiesto agli italiani, ma non è accettabile il blocco degli aumenti alle promozioni al grado superiore e ancor meno i tagli ai servizi attivi!

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