Luigi Ugone ai senatori presenti: “al decreto su BPVi e Veneto Banca in LCA aggiungano emendamento per 4 mld ai soci residui truffati!”. Il 3 nuovo incontro con "Noi che credevamo nella BPVi"
Venerdi 27 Ottobre 2017 alle 17:02Pubblicato alle 13.07, aggiornato alle 17.02. Vari senatori del territorio (tutti invitati è stato detto meno Laura Puppato per precedenti dissensi) hanno aderito all’invito di Luigi Ugone, presidente di “Noi che credevamo nella BPViâ€, per ascoltare la ratio e i dettagli dell’emendamento che l’associazione vuole far proporre, in sede di approvazione della legge di stabilità , ai decreti che, ponendo in LCA la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, hanno spuntato totalmente le armi dei soci, circa 30.000, che, pur rientrando nei perimetri definiti dalle due ex Popolari, non hanno aderito all’offerta pubblica di transazione e di altri soci che si ritenessero (e il condizionale è formale) danneggiati.
Continua a leggereI soci ex BPVi e Veneto Banca rimasti senza il becco di un quattrino: il botta e risposta su Il Gazzettino tra Battista Parolin, Andrea Arman e Roberto Papetti
Mercoledi 16 Agosto 2017 alle 17:07Pubblichiamo una serie di "botta e risposta" riguardo alla situazione dei soci di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca che non hanno aderito all'Offerta Pubblica di Transazione e che, almeno per ora, sono rimasti con zero euro in tasca dopo la messa in Liquidazione Coatta Amministrativa delle due ex Popolari venete. Lo scambio di lettere, risposte e repliche è iniziato il 5 agosto su Il Gazzettino e si è concluso, si fa per dire, ieri 15 agosto tra un lettore eccellente, il notaio Battista Parolin, l'avv. Andrea Arman, presidente del "Coordinamento associazioni banche popolari venete don Enrico Torta", e Roberto Papetti, direttore del Gazzettino.
Continua a leggereGianluca Vacchi ha 12 milioni di follower, ma molti più debiti. Anche con la Banca Popolare di Vicenza
Mercoledi 9 Agosto 2017 alle 18:33I soci risparmiatori di BPVi e Veneto Banca: becchi e bastonati. Con o senza transazione
Sabato 15 Luglio 2017 alle 10:50Banche e vigilanza, cosa non ha funzionato. Il Sole 24 Ore Plus: Banca Popolare di Vicenza ispezionata sei volte!
Sabato 8 Luglio 2017 alle 23:23Per il GdV l'emendamento al DL bocciato avrebbe aiutato gli azionisti della BPVi (e di Veneto Banca): ma ci faccia il piacere... "sommario somaro" di palazzo Zonin Longare!
Venerdi 7 Luglio 2017 alle 22:53Sotto il titolo de Il Giornale di Vicenza di oggi, 7 luglio ("Banche venete, stop alla modifica del decreto") spunta il sommario acchiappa lettori (allocchi): "Ritirato l'emendamento pro azionisti presentato dal relatore e concordato tra i parlamentari...". Come spesso succede ancora e quasi sempre è successo in passato al quotidiano confindustriale il sommario è falso per chi ne avesse dedotto che l'emendamento avesse previsto fondi per i rimborsi ai soci truffati o "pompato" se si considerano pro ex soci un apio di dettagli puramente formali. Lo stesso testo dell'articolo chiarisce che l'emendamento tutto riguardava tranne la giusta tutela dei soci della Banca Popolare di Vicenza in ciò emulando il GdV che nell'era di Gianni Zonin tutti ha tutelato, dal presidente ai... vertici di Via Btg. Framarin e di Palazzo "Zonin Longare" (non è un errore di stampa, ma a Palazzo Bonin Longare siedevano i maggiori fans di Zonin, gli ultimi presidenti di Confindustria Vicenza, Giuseppe Zigliotto e Roberto Zuccato, ma mai gli (ex) azionisti (ex) lettori.Â
Continua a leggereLiquidazione coatta amministrativa BPVi e Veneto Banca, la proposta: lo Stato destini 800 mln del "regalo" di 3.5 mld a Intesa ad aumento di capitale da trasferire alla LCA per i soci da ristorare
Lunedi 3 Luglio 2017 alle 13:32BPVi e Veneto Banca a Intesa, i dettagli: dallo Stato subito 5,2 miliardi, con le garanzie si arriva a 17, 1 mld pr esuberi, nulla per ora per i soci azzerati che non hanno transato
Lunedi 26 Giugno 2017 alle 00:46Spesa immediata da 5,2 miliardi con le garanzie mobilitati fino a 17 miliardi
L'esborso immediato da parte dello Stato vale 5,2 miliardi, finanziati dal debito aggiuntivo (20 miliardi) già previsto dal decreto di Natale. Di questi 4,78 servono a garantire la neutralità dell'operazione sui capital ratios di Intesa, come chiesto espressamente dalla banca, e altri 400 milioni servono a finanziare garanzie potenziali su rischi futuri fino a 12 miliardi: si tratta di garanzie fino a 6,3 miliardi per la retrocessione di crediti che non risultino in bonis e oltre 4 miliardi per crediti in bonis ma ad alto rischio.
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