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Con la liquidazione coatta amministrativa (fallimento) di BPVi e Veneto Banca i soci hanno 60 giorni per inserirsi nello stato passivo

Di Riccardo Federico Rocca Domenica 25 Giugno 2017 alle 22:19 | 1 commenti

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Il Consiglio dei ministri con l'approvazione del Decreto legge sulla vicenda delle banche venete ha dato avvio di fatto oggi, 25 giugno, alla procedura di liquidazione coatta amministrativa (fallimento, ndr) di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, per cui chi ritiene di vantare crediti nei confronti delle due banche venete avrà 60 giorni di tempo per farlo presente ai commissari al fine di essere inserito nello stato passivo. Infatti, a differenza dei correntisti e degli obbligazionisti il cui credito è certo, liquido ed esigibile, gli azionisti vantano un diritto risarcitorio che deve essere, innanzitutto, rivendicato con le formalità previste e, indi, accertato, o in sede di interlocuzione con i commissari o, in alternativa, giudizialmente. La liquidazione coatta amministrativa è procedura di certo complessa.

Quindi chi tra gli azionisti delle banche venete che non hanno aderito all'Offerta Pubblica di Transazione desidera essere inserito tra i creditori, deve rivolgersi/avvalersi di professionisti altamente specializzati, con una approfondita conoscenza dei profili giuridici e fattuali della vicenda

Tanto più argomentata sarà la richiesta risarcitoria chi tra gli azionisti delle banche venete che non hanno aderito all'Offerta Pubblica di Transazione, desidera essere inserito tra i creditori, deve rivolgersi/avvalersi di professionisti altamente specializzati, con una approfondita conoscenza dei profili giuridici e fattuali della vicenda, tanto maggiore sarà la probabilità di essere inseriti nello stato passivo sin dalla sua prima formazione.

In breve, è giunto al termine il tempo delle associazioni di azionisti più o meno improvvisate, quelle, cioè, che non siano supportate da uno staff legale di livello adeguato.

Poichè lo Stato ha garantito (o sembra abbia garantito, per cui sarà opportuno il DL nella sua stesura completa) il pieno ristoro del danno subito anche dagli obbligazionisti subordinati, tale garanzia è ragionevole sia estesa anche agli investitori ingannati dalle false informazioni diffuse dagli emittenti, poichè nella vicenda in esame il titolo giuridico al recupero del capitale investito è comune a tali obbligazionisti e agli azionisti, tutti parimenti ingannati dal medesimo set informativo.
In aggiunta, lo sviluppo della vicenda conferma la più piena responsabilità delle società di revisione - KPMG e PWC - il cui operato è stato caratterizzato da tale mancanza di professionalità e competenza - e al contempo così generosamente retribuito - da non poterci esimere da: (i) dubitare della buona fede dei revisori e (ii) ipotizzare che non tanto e non solo di colpa grave si tratti ma addirittura di dolo. L'azione risarcitoria da avviare nei confronti dei detti soggetti - i cui profili giuridici devono essere oggetto di attenta analisi - a mio avviso darà ampie soddisfazioni agli azionisti che la avvieranno nelle opportune forme.


Commenti

Inviato Lunedi 26 Giugno 2017 alle 00:13

Cosa possono fare gli azionisti che non hanno potuto aderire all'offerta pubblica di transazione perché non in possesso dei requisiti richiesti? Grazie
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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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