I titoli fake sulla "soluzione" del crak di BPVi e Veneto Banca: una Intesa per la... Grande Guerra
Giovedi 22 Giugno 2017 alle 13:41 | 0 commenti
Ecco i titoli di alcuni articoli pubblicati nelle ultime ore sul Web: "Banche venete, ok di Intesa Sanpaolo al salvataggio" (Il Gazzettino), "Intesa disponibile ad acquisto di BpVi e Veneto Banca" (L'Arena), "BpVi e Veneto Banca. Intesa: le compriamo" (Vvox), "Il consiglio di Intesa Sanpaolo approva l'acquisto delle Banche venete" (La Repubblica), "Banche Venete, da Intesa ok all'acquisto" (Affaritaliani), "Intesa Sanpaolo: sì all'acquisto di Pop. Vicenza e Veneto Banca" (FIRSTonline). Ebbene ora vi faccio un quiz: che cosa hanno in comune questi titoli? Difficile? Ok vi do subito la risposta: sono tutti falsi. In altre parole, riportano una notizia non vera. Ovviamente ora vorrete sapere il perché.
Ancora un attimo, vi do un aiutino (che, poi è un aiutone) ossia vi do qualche titolo di giornale che riporta la notizia in maniera più corretta: "Banche venete, Intesa disponibile all'acquisto delle good bank a 1 euro" (Il Corriere della Sera), "Banche venete, c'è l'offerta di Intesa: un euro per le good bank" (Il Sole 24 Ore). E, visto che ci siamo, ecco anche il nostro titolo di ieri: "Intesa punta 1 euro e fa bingo: acquista asset BPVi e Veneto Banca ma senza impatto su capitale e cedola e a prezzo simbolico...".
Ok avete già capito, ma a conclusione del gioco vi do anche il titolo corretto: "Intesa disponibile a rilevare attività banche venete" (Ansa), anzi, per la precisione occorrerebbe aggiungere il termine "alcune", così diventerebbe "Intesa disponibile a rilevare alcune attività banche venete".
Chiaro?
Non è una sottigliezza, c'è una differenza sostanziale, Intesa, NON acquista le Banche venete, ma soltanto alcuni asset delle stesse, in altre parole non acquisisce Veneto Banca o Banca Popolare di Vicenza, semmai Nuova Veneto Banca e Nuova Banca Popolare di Vicenza, e quel che ci sarà dentro in queste "Nuove" banche lo deciderà proprio Intesa Sanpaolo.
Così non si espone ad alcun tipo di rivendicazione da parte dei vecchi soci, degli obbligazionisti o dei correntisti di Veneto Banca e Popolare Vicenza.
Intesa ha infatti chiarito che debbono essere azzerate le azioni, le obbligazioni subordinate, che sia esclusa qualsiasi tipologia di sofferenze, ma non solo, non vuole neppure le inadempienze probabili e le posizioni scadute, ed anche i crediti in bonis ad alto rischio e le partecipazioni considerate non strategiche.
Insomma, qualsiasi posizione che presenti il benché minimo rischio, Intesa non la vuole!
Ma allora cosa si compra Intesa per un euro?
Semplice! I conti con saldi attivi e la raccolta indiretta (investimenti della clientela in titoli diversi e risparmio gestito), basta!
Tutto il marciume, e quello che in futuro potrebbe diventare marciume, lo lascia allo Stato, cioè a tutti noi! Che bello!
Tutti felici i sostenitori del Governo, prima dei ballottaggi hanno anche risolto il problema delle Banche venete. Che bravi!
Allo Stato, povera Italia obbligata... all'Intesa, rimarrà in corpo una montagna di miliardi ai quali ovviamente andranno aggiunti ancora quelli che dovrà scucire per Montepaschi!
Tra l'altro andrà affrontato il problama dei dipendenti (si parla di 4.000 esuberi ma se i loro sindacati sono tutti tranquilli se non contenti della soluzione qualche garanzia l'avranno pur ottenuta...) e al momento non si sa che fine faranno, fuori dal "perimetro" di competenza di Intesa, i soldi degli azionisti che non hanno transato (il 30% di quelli interessati dall'Offerta pubblica di transazione, cioè decine di migliaia) e quelli degli obbligazionisti subordinati (sono 1.3 miliardi i bond a scadere e non "protetti").Â
E cosa credete, che sia finita qua?
Ci sono decine di Banche di piccole e medie dimensioni in gravissima difficoltà che stanno per essere acquisite per evitare la risoluzione
E non dimentichiamo che le sofferenze che scompaiono dai bilanci delle Banche, non evaporano, non si dissolvono, bensì ricompaiono nel bilancio dello Stato e vanno ad aumentare il nostro debito pubblico.
Quella annunciata allora è un'Intesa o l'inizio della Grande Guerra.
O, storicamente, entrambe?
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