Archivio per tag: No Dal Molin

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Erto e il Gruppo Donne No Dal Molin, il 5

Giovedi 4 Marzo 2010 alle 22:51
Gruppo Donne No Dal Molin      

 

Il Gruppo Donne del Presidio NoDalMolin invita a partecipare all'incontro: "ERTO: una storia esemplare di resistenza, per non dimenticare e per continuare a difendere la terra e i beni comuni".
Sarà presente Italo Filippin, già sindaco di Erto, introduzione a cura di Paola Lugo.
L'incontro si terrà VENERDI' 5 MARZO ORE 20.45 al Presidio Permanente NoDalMolin.

per informazioni: http://www.nodalmolin.it/

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Silvano Giometto per Antonio Pasinato, il 13

Giovedi 4 Marzo 2010 alle 21:02
Silvano Giometto    

 

Procede da parte del Comitato Due "Sì Dal Molin" il sostegno alla Base Americana con un incontro previsto sabato 13 marzo alle ore 18.30 all'Auditorium Canneti. (zona Ponte degli Angeli a Vicenza)

Fortunatamente la Base procede nei tempi previsti nonostante soffi ancora un leggero vento demagogico contrario da parte del Sindaco di Vicenza e da parte di alcuni perditempo che continuano ad ostacolarne la conclusione.

La Base Americana sarà lavoro, attività, impiego e un grande flusso di investimenti. Si tratta della più importante risorsa economica di Vicenza e l'unico segnale di novità per un futuro di lavoro e sicurezza ai giovani.

Ma il processo politico ed economico dovrà continuare anche dopo la realizzazione del Dal Molin.

Per questo motivo abbiamo bisogno di referenti in Regione Veneto che tutelino e aggiungano valore alla nostra collaborazione con gli americani e con l'Occidente.

La persona che riteniamo affidabile e idonea a sostenere questa continuazione è Antonio Pasinato candidato del Polo delle Libertà alle elezioni regionali.
Per confermare questa continuità Antonio Pasinato sarà presente all'incontro.

(Si prega la puntualità vista la limitazione del numero degli ingressi in teatro)

Silvano Giometto - Moira Furlan - Valente Andrea

 

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Erto: una storia esemplare di resistenza, il 5

Giovedi 4 Marzo 2010 alle 03:05

No Dal Molin   

Venerdì sera al Presidio NoDalMolin


"Erto: una storia esemplare di resistenza" è il titolo dell'incontro che si terrà venerdì 5 marzo alle ore 20.45 al Presidio Permanente NoDalMolin; ospite della serata organizzata dal Gruppo Donne sarà Italo Filippin dell'Associazione Vittime del Vajont, già Sindaco e Assessore del Comune di Erto-Casso.
La vicenda del Vajont, infatti, esemplifica le tragedie legate all'imposizione: se fossero stati ascoltati i cittadini delle comunità locali la diga non sarebbe stata costruita, la montagna non sarebbe franata e nessuna onda gigantesca avrebbe inghiottito migliaia di vite umane. Invece, per esperti e tecnici quella era la diga più sicura del mondo: poco dopo la sua inaugurazione ha provocato una delle più grandi catastrofi civili del nostro Paese.
"L'esperienza della vita che è storia collettiva - ha scritto Tina Merlin, giornalista che ha seguito dal primo minuto la vicenda del Vajont e la mobilitazione delle comunità locali - deve pur lasciare traccia d'insegnamento a chi viene dopo per suggerire forme più avanzate di civiltà e convivenza umana".

Ma a Vicenza c'è chi le lezioni della storia non vuol proprio impararle.
Presidio Permanente No Dal Molin

 

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Achille Variati e Dal Molin: e il coraggio?

Mercoledi 3 Marzo 2010 alle 23:54

No Dal Molin  

Sindaco Variati e Dal Molin: dove è finito il coraggio?


Giovedì 4 marzo alle 12.00 presso il Municipio di Vicenza il Presidio Permanente NoDalMolin terrà una conferenza stampa sull'atteggiamento del sindaco Variati in merito alla vicenda Dal Molin.
 

Presidio Permanente

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Pat, Variati: Nessun favore al Presidio

Martedi 2 Marzo 2010 alle 23:04
Comune di Vicenza    

 

Pat, Variati: "Nessun favore al Presidio: la classificazione ‘area rurale periurbana' risponde alle caratteristiche di quella zona e non ne cambia la destinazione urbanistica"

"Non c'è stata nessuna scelta politica furbescamente fatta dall'amministrazione comunale sul pezzetto di terreno acquisito dal Presidio vicino alla nuova base americana. Non ho mai ricevuto dal Presidio nessuna richiesta diretta o indiretta per cambiare la destinazione urbanistica dell'area".

Risponde così il sindaco di Vicenza Achille Variati all'accusa della Lega Nord, contenuta in un'osservazione al Pat, di aver favorito il Presidio, trasformando la destinazione urbanistica del terreno che lo ospita.
"In sede di Pat - precisa il sindaco - quella porzione di terreno è stata classificata come spazio rurale periurbano perché quella era esattamente la sua natura, secondo quanto prevede la nuova norma per tutte le aree di quel tipo. La destinazione d'uso, semmai, sarà decisa nei successivi piani di intervento".
In sostanza, le caratteristiche proprie di quella superficie a ridosso della città, che nel piano regolatore risultava definita genericamente come "area agricola", fanno sì che nel Pat essa venga classificata in quel modo. Tutte le "aree agricole", terminologia che nel Pat non esiste più, hanno cambiato nome. Alcune, come quella del Presidio, sono diventate "aree rurali periurbane", altre sono state classificate come "aree rurali ambientali" oppure "aree rurali collinari" o ancora "aree rurali agricole", a seconda dei fattori che le caratterizzano, come la presenza di una fattoria nel caso delle "rurali agricole".
"Quella della Lega Nord - conclude Variati - è un'osservazione politica e tendenziosa, alla quale rispondo che la mia amministrazione non adotterà mai scelte furbesche: noi prendiamo solo decisioni alla luce del sole e non abbiamo paura di spiegarle apertamente".

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Base Usa: le bugie hanno le gambe corte

Sabato 27 Febbraio 2010 alle 21:35

No Dal Molin  

Base Usa Vicenza, incontro Costa Variati: le bugie hanno le gambe corte

Una delle foto pubblicate sul sito nodalmolin.itPer quale ragione, durante la conferenza stampa congiunta, Paolo Costa e Achille Variati non hanno presentato alcun dato a conferma delle "tranquillizzanti argomentazioni" del commissario governativo? Ci auguriamo che la cittadinanza possa leggere al più presto i verbali dell'incontro per conoscere gli studi tecnici e le prove oggettive che smentirebbero i danni alla falda e la violazione della Vinca.

Le idrovore vietate dalla Valutazione d'Incidenza Ambientale, del resto, sono state fotografate all'interno del Dal Molin: quali sono le prove su cui Costa esclude il loro utilizzo? E perché Costa non ha sventolato davanti agli occhi dei giornalisti i dati dei pozzi piezometrici prescritti per controllare il livello della falda? Senza questi dati, e uno studio su di essi, come si fa ad affermare che non esiste alcun danno alla falda?

Il commissario Costa ha promesso analisi chimiche sull'acqua presente nel cantiere; se le analisi si devono ancora fare, significa che egli non ha alcun riscontro oggettivo per affermare che quella presente è acqua piovana. Ci aspettiamo che la scelta dei punti da cui prelevare le acque sia fatta da una commissione indipendente e non dalla Cmc.

Infine, perchè l'acqua viene scaricata direttamente nel Bacchiglione? Quando è stata data tale autorizzazione dall'assessore provinciale Pellizzari? Come si vede, l'incontro Costa-Variati, invece che fugare dubbi ha creato nuove certezze: sul cantiere Dal Molin si sta tentando di nascondere la verità. Per questo, nelle prossime settimane, organizzeremo un convegno nel quale, a differenza di Costa e Variati, avvalleremo le nostre denunce con dati oggettivi e riscontri concreti.

Il Sindaco Variati cerca improbabili rassicurazioni invece di tutelare la città: la verità è che, dopo l'incontro con Costa, non ha alcun dato concreto in mano

 

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Variati-Costa: non pacche sulle spalle

Mercoledi 24 Febbraio 2010 alle 19:24

No Dal Molin   

Sindaco Variati e Commissario CostaBase Usa Vicenza
Servono strumenti di controllo, non pacche sulle spalle


Ci aspettiamo che il sindaco Variati pretenda dal commissario Costa il diritto di conoscere quanto sta avvenendo all'interno del cantiere del Dal Molin. Poter ispezionare regolarmente l'area, con una commissione indipendente formata da tecnici comunali e esperti civili, è uno strumento irrinunciabile per conoscere la verità e tutelare la salute e la sicurezza della cittadinanza vicentina.

 

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Usa:Vinca non rispettata,Regione occcupata

Mercoledi 24 Febbraio 2010 alle 17:06

No Da lMolin   

I NoDalMolin nei palazzi della regione veneto: Vinca non rispettata, cantiere illegale

No Dal Molin in RegioneUna cinquantina di vicentini questa mattina ha occupato gli uffici della Regione Veneto nei quali è stata realizzata la Valutazione d'Incidenza Ambientale sul progetto statunitense al Dal Molin, attaccando striscioni e manifesti che denunciano l'illegalità del cantiere.

L'iniziativa cade alla vigilia dell'arrivo del commissario Costa a Vicenza che tenterà di insabbiare i danni in corso al territorio e alla falda acquifera.

Alcuni manifestanti sono stati ricevuti dai responsabili della struttura amministrativa ai quali sono state consegnate le prove delle palesi violazioni alla Vinca messe in atto dalle cooperative che stanno realizzando la nuova base statunitense al Dal Molin. Innanzitutto, i danni provocati alla falda acquifera dalla palificazione che è stata realizzata violando i vincoli posti dalla Regione Veneto; poi, l'esondazione della stessa falda e l'utilizzo, da parte dei costruttori, di idrovore e scarichi diretti nel Bacchiglione che, invece, la Vinca aveva proibito.

No Dal Molin in RegioneI funzionari regionali hanno fatto presente che di fronte a palesi e provate violazioni della Vinca deve corrispondere un cambiamento della Vinca stessa; ma è lo stesso progetto statunitense - oltre alle foto scattate in questi mesi - a dichiarare che i pali usati per le fondamenta sono diversi da quelli presentati all'interno della Vinca.

«Di fronte a questa evidenze - hanno sottolineato i NoDalMolin - il mancato intervento degli uffici regionali configurerebbe il reato di omissione di atti d'ufficio».

I NoDalMolin hanno anche ricordato la vicenda dei cantieri per la Tav al Mugello, dove funzionari pubblici e ditte costruttrici sono state condannate a pesanti pene per la distruzione della falda acquifera locale.

 

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Dal Molin, che fa la Provincia?

Lunedi 22 Febbraio 2010 alle 18:10

Riceviamo e pubblichiamo

 Emilio FranzinaInterrogazione rivolta dal consigliere del gruppo "Vicenza Libera" Emilio Franzina all'Assessore alle risorse idriche della Provincia di Vicenza Paolo Pellizzari sulla tutela delle falde acquifere minacciate di danno o già danneggiate pericolosamente dai lavori in corso per la costruzione di una nuova base militare americana a Vicenza.


Premesso che il sottoscritto è stato chiamato a far parte di questo Consiglio Provinciale dal voto di circa ventimila vicentini anche - per non dir soprattutto - in forza di un programma che lo impegnava ad opporsi sempre e comunque alla costruzione nei pressi della città di Vicenza di una nuova base militare americana.

Considerato altresì che tale posizione non si alimenta tuttavia con il solo e più che legittimo pregiudizio di fondo ricordato - a cui senz'altro, come suole, c'è da aspettarsi che verrà applicata la stolida etichetta dell'ideologismo aprioristico (antiamericanismo!) - bensì è costretta dalla realtà dei fatti a rafforzarsi e a rendersi esplicita di tempo in tempo attraverso l'individuazione delle circostanze concrete di danno arrecato alla comunità vicentina e al suo territorio da un insediamento imposto dall'alto in spregio costante delle prerogative riconosciute dal buon senso (ma anche delle leggi vigenti) all'autonomia delle popolazioni locali.

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Comitati: esposto in Procura per base Usa

Mercoledi 17 Febbraio 2010 alle 19:10
Coordinamento Comitati   

 

Esposto-integrazione. Regione-Provincia-ARPAV-Costa ed integrazione per parlamento UE sui controlli ambientali al Dal Molin e dintorni

Leggiamo con interesse quanto viene scritto in queste ore relativamente alle richieste di controlli ambientali, da eseguirsi nella vasta zona del Dal Molin, da parte di chi è preposto al rispetto e all' applicazione delle procedure richieste dalle prescrizioni che sono all' interno della delibera della Regione Veneto Dgr n.4231 del 18-12-2007 .
Quanto è stato scritto, è anche frutto, di comuni approfondimenti (dell'intero movimento), proprio volti alla difesa della salute, dell' ambiente e del territorio.
Contemporaneamente a quelle dichiarazioni, noi del Coordinamento Comitati abbiamo depositato un esposto alla procura, nei confronti di Regione-Provincia Arpav ed al solito commissario, P.Costa ( responsabile del coordinamento dei controllori e garante di quanto avviene in cantiere), che, oltre a richiamare parte dei punti già sottolineati, faceva riferimento anche alle diverse responsabilità nella tutela e governo del territorio nonché alla salvaguardia delle risorse, come previsto dalla l.r n.11/2004. Contemporaneamente abbiamo spedito un' integrazione alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo sottolineando i rischi ambientali, che un tale imponente insediamento può provocare e, sui gravi timori rispetto alla perizia eseguita dal prof. Ricceri e sui rischi per la falda. Qualche altra considerazione va comunque fatta; le argomentazioni si trovano all'interno dell'esposto, a cui sarà necessario dare risposta.
Non è stato ad esempio affrontato il problema del consumo di acqua ed indirettamente delle fognature, la cui responsabilità va in primis al commissario governativo Costa referente primo dell' insediamento, fino a finire al comune di Vicenza sul quale ricade la competenza della gestione delle stesse. E' importante conoscere l' effettivo consumo di acqua piuttosto che il n.di persone che sono all' interno della base, perché di fatto potrebbero consumare più acqua della media. Le cose sono collegate, poiché l'80% dell' acqua va in fognatura e tutto ciò avrà sicuramente ripercussioni sulle fognature che potrebbero non essere in grado di assolvere alla loro funzione; il prelievo di acqua non riguarda solo quanto è stato richiesto all'AIM (15-60 l/sec) che proviene dall'acquedotto pubblico, ma anche quella che viene prelevata dai 2 pozzi interni, dei quali non viene menzionata la portata. La quasi totalità delle fognature a sud dell'aeroporto è mista, per cui non vengono separate acque nere, bianche e meteoriche, che finiscono tutte nel sistema fognario connesso con la rete AIM. In presenza di piogge intense, potrebbero essere assai probabili problemi di smaltimento delle fognature (rigurgiti).
Il sindaco farebbe bene ad aggiungere tale richiesta alla 10 domande già fatte come pure, condividere con la Provincia, tale consumo di acqua e la qualità della stessa anche per quel che riguarda gli scarichi.. Sempre con la Provincia e con l' ARPAV, importante ancora, quella di conoscere la caratterizzazione chimica della zona di cantiere, con analisi cioè delle matrici di terra ed acqua, come stabilito dalla legge 152/2006, testo unico dell'ambiente, per riconoscere l' eventuale presenza di inquinanti, quali idrocarburi o metalli tanto più che in quel territorio, in precedenza potevano essere stati usati( al tempo della V Ataf), carburanti, oli, grassi. In ogni caso, andavano fatte delle campionature secondo quanto previsto dalle norme regionali, da sottoporre e poi approvare dalla conferenza dei servizi alla presenza di Comune, Provincia,ARPAV e ULSS. Infine, che venga fatta richiesta di conoscere : il progetto finale esecutivo(di cui nessuno è in possesso), di conoscere ancora la profondità della falda freatica (linee isofreatiche), poiché nei vari documenti in possesso, sono riportati dati tecnici diversi e controversi; nella relazione paesaggistica è indicata mediamente circa 2m dal piano campagna , mentre nella perizia Ricceri viene indicata di circa 1m dal p.c., più vicina alla realtà.
Quanto sopra, per verificare che vengano ottemperate, le disposizioni in materia ambientale, che i dati vengano messi a disposizione di tutti(pubblici) e, soprattutto eseguiti da enti autorevoli che siano terzi.

Giancarlo Albera
a nome e per conto del Coordinamento dei Comitati
www.coordinamentocomitati.it
[email protected]

Per ulteriori informazioni: Giancarlo Albera, cell. 333 3410606 ;

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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