Archivio per tag: Nereo Galvanin

Categorie: Politica, Edilizia

A destra e sinistra piace il centro (commerciale)

Domenica 30 Maggio 2010 alle 01:28
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VicenzaPiù n. 192 da sabato 29 maggio è in edicola a 1 euro.
Vi anticipiamo di Alessio Mannino

A destra e sinistra piace il centro (commerciale)

Nel piano regolatore della Provincia via libera a due nuovi shopping center.

A ognuno il suo: alla Lega l'area Cis, al Pd la zona di Vi Est.

Cronaca di un'alleanza trasversale in nome degli affari

In politica, quando qualcuno accusa un altro di "inciucio", l'accusato solitamente s'adonta e nega. Come fosse un'offesa, anzi la peggiore delle offese. E si capisce: se vera, l'accusa fa cadere la maschera sulla purezza ideale che i politici ostentano per giustificare le proprie decisioni.

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Categorie: Politica

Il sindaco Achille Variati su Ptcp: Ma quali inciuci? Le tesi di Maurizio Franzina sono paranoiche

Giovedi 27 Maggio 2010 alle 19:52
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Achille Variati, Comune di Vicenza - "Si rilegga le carte e guardi chi ha votato in Provincia"

"Di solito sono poco sensibile ai ‘pissi pissi bau bau' dei corridoi della politichetta, ma non posso proprio accettare che io o la mia amministrazione siamo accusati in modo disonesto di presunti inciuci politici". Il sindaco di Vicenza, Achille Variati, replica duramente alle insinuazioni del consigliere Maurizio Franzina, secondo cui attorno al Ptcp recentemente approvato dalla Provincia si sarebbe instaurato un "inciucio politico" tra il centrosinistra che governa la città e parti del centrodestra.

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Franzina? Chi è causa del suo mal pianga se stesso

Mercoledi 26 Maggio 2010 alle 17:00
ArticleImage Matteo Quero, Partito Democratico - Il consigliere provinciale del Pd afferma: "Nella domanda di dibattito una collezione imbarazzante di fatti immaginari e concretissime omissioni"
"Il consigliere Franzina si interroga su trasversalismi inesistenti, ma quello su cui dovrebbe riflettere, piuttosto, è la divisione sempre più netta e chiara tra la Lega e il Pdl e all'interno dello stesso Pdl". Matteo Quero, consigliere provinciale del Partito Democratico, commenta i contenuti della richiesta di dibattito relativa al voto sul Ptcp provinciale presentata dal consigliere comunale di Vicenza Maurizio Franzina.

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Categorie: Politica, Edilizia

Voti incrociati in Provincia sui centri commerciali?

Martedi 25 Maggio 2010 alle 22:45
ArticleImage Maurizio Franzina, Gruppo consiliare PDL

Alla. C.A. di Luigi Poletto, Presidente del Consiglio Comunale
Oggetto : richiesta di dibattito.
La stampa di Domenica 23 Maggio ci riserva alcune interessanti notizie. Come già da noi evidenziato, oggi anche il capogruppo PD Piero Collareda conferma di in accordo segreto fra il Sindaco Variati e l'assessore provinciale Galvanin per approvare l'emendamento Quero e respingere l'emendamento Abalti nella fase di approvazione del PTCP in Consiglio Provinciale.

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Categorie: Politica, Edilizia

Abalti su Collareda-Ptcp e su emendamento Quero

Domenica 23 Maggio 2010 alle 01:05
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Nella conferenza stampa odierna su Ex Gil e sul Ptcp della Provincia, il consigliere comunale e provinciale Arrigo Abalti è intervenuto sulla questione intricata del voto sul Ptcp in cui l'ala transfuga del PdL ha disatteso le indicazioni del Coordinamento Provinciale del partito votando a favore.

Arrigo Abalti ha rivelato la confidenza, a suo dire, di "Pietro Collareda (nella foto), il capogrupopo del Pd in Provincia, che da Nereo Galvanin avrebbe saputo che Forza Italia si aspettava che il gruppo vicino a Variati avrebbe votato per il Ptcp e, quindi, contro la posizione Abalti, cosa, poi, di fatto non avvenuta. Vogliamo smascherare questi giochi intricati e stigmatizzarli, perchè nelle supposizioni di Galvanin ci poteva essere una sorta di fiducia in uno scambio tra l'approvazione del Cis con l'approvazione dell'emendamento Quero per un centro commerciale a Vicenza est".

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Categorie: Eventi

Il micronido provinciale Peter Pan apre al pubblico.

Martedi 4 Maggio 2010 alle 01:11
ArticleImage Provincia di Vicenza  -  Lo fa con una serie di iniziative a cui invita le famiglie vicentine e in particolare i bambini. "L'obiettivo -spiega l'Assessore Provinciale al Patrimonio Nereo Galvanin ( nella foto all'inaugurazione del micronido)- è di creare momenti di aggregazione che mettano il bambino al centro della nostra attenzione. Certo, non rientra tra le specifiche competenze della Provincia, ma ci occupiamo di lavoro e l'idea di un asilo nido aziendale aveva proprio la finalità di favorire il celere rientro dei dipendenti in ufficio e la maggiore produttività vista la vicinanza del figlio piccolo. Abbiamo esteso questo concetto a tutti i lavoratori, aprendo l'asilo ai vicentini, e oggi vogliamo condividerlo anche con chi non usufruisce del nostro servizio."

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Categorie: Arte, Turismo

Palazzi aperti, domenica 18

Mercoledi 7 Aprile 2010 alle 23:36
Provincia di Vicenza   

 

Palazzo ArnaldiLa Provincia apre Palazzo Arnaldi della Torre e Palazzo Franceschini Folco

La Provincia apre le porte dei suoi palazzi. Non solo agli utenti e non solo per motivi istituzionali, ma per rendere fruibile al grande pubblico un patrimonio storico-artistico altrimenti sconosciuto.

Domenica 18 aprile Palazzo Arnaldi della Torre e Palazzo Franceschini Folco saranno straordinariamente aperti in occasione della settimana della cultura promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Cinquecentesco il primo e settecentesco il secondo, i due palazzi sono oggi sedi istituzionali della Provincia di Vicenza, ma raccontano gli ultimi secoli di storia della città, di cui sono stati protagonisti e di cui portano tracce nei rimaneggiamenti subiti.
L'iniziativa, voluta dagli Assessori al Patrimonio Nereo Galvanin e al Turismo Dino Secco, è stata appoggiata e sostenuta dal Presidente Attilio Schneck, il quale ha sottolineato la ricchezza del patrimonio architettonico vicentino "fatto non solo di Palladio, ma di tante altre opere che di certo non possiamo considerare minori. Il vicentino -ha affermato Schneck- è un grande mosaico multicolore dove i tanti tasselli, economico, culturale, paesaggistico e via dicendo, si incastrano alla perfezione. Sta al visitatore saper godere del mosaico nel suo insieme, ma sta a noi saperlo proporre in tutte le sue sfaccettature." Di qui la volontà di coniugare economia e cultura organizzando nel vicentino iniziative che sappiano intercettare, ad esempio, i visitatori della Fiera per indirizzarli anche verso siti di pregio storico o artistico.
Palazzo Folco, scalaSiti che, come ha ricordato Enrico Hullweck, Capo della Segreteria Particolare del Ministro dei Beni Culturali Sandro Bondi, si contano numerosi in Italia: una recente stima ne elenca oltre 257mila, suddivisi in chiese storiche (110mila), conventi e monasteri (3mila), palazzi storici (30mila), castelli (40mila), archivi di pregio (30mila), biblioteche (12.700), giardini storici (4.500), siti archeologici (2.100), centri storici (20mila), teatri (900) e musei (4.120). "Visitandone uno al giorno -ha commentato Hullweck- sarebbero necessari 705 anni di vita per vederli tutti. Durante la settimana della cultura sono circa 2.700 gli eventi organizzati da istituzioni e associazioni per valorizzare questo immenso patrimonio e fa piacere che tra costoro ci sia anche la Provincia di Vicenza, a ricordarci che Vicenza non è solo Palladio."
Palazzo Arnaldi della Torre sarà aperto domenica 18 aprile dalle 10 alle 12.30, mentre dalle 15 alle 17 della stessa giornata sarà visitabile Palazzo Franceschini Folco. Gli ingressi saranno effettuati a gruppi di massimo 20 persone, guidate dall'architetto Sandra Brentan, dirigente provinciale del Settore Beni Culturali che ha anche curato i restauri dei due palazzi. Si consiglia la prenotazione della visita all'Ufficio Informazione e Accoglienza Turistica di Piazza dei Signori allo 0444-544122.


SCHEDA DI PALAZZO ARNALDI DELLA TORRE
Sito in contrà S.S. Apostoli, 18
Periodo di costruzione: sec. XVI e XVIII
Nr. piani fuori terra: 4
Superficie coperta: 1218 mq
Attualmente il palazzo è sede dell'Area Settore Servizi ed Uffici di Staff e Servizi al Cittadino ( Settore Bilancio-Ragioneria - Settore Assistenza Sociale - Settore Istruzione - Settore Trasporti - Servizio Protezione Civile - Settore Caccia Pesca e Sport - Polizia Provinciale)

E' attribuito a Giandomenico Scamozzi (1526-1582). La presenza cinquecentesca dell'edificio veniva documentata, oltre che dagli storici, anche da una targa posta sulla facciata dell'edificio che dà sul fiume ed ulteriormente confermata dal rinvenimento di frammenti di affresco cinquecentesco trovati nel corso dei restauri al piano nobile.
Il palazzo, dimora delle famiglie aristocratiche Arnaldi, Tornieri e Dalla Torre, dal 1923 è proprietà della Provincia di Vicenza che lo ha adibito a sede dell'Istituto Superiore "S. Bertilla Boscardin" fino al 1994 e che, dopo il trasferimento della scuola in altro luogo, si è impegnata in una serie di restauri riguardanti le opere murarie e nel recupero delle opere artistiche e degli elementi di apparente minor spessore artistico presenti sia all'interno che all'esterno dell'edificio. Attualmente è una delle sedi istituzionali degli uffici provinciali.
Il nucleo originario del palazzo era caratterizzato da un edificio affacciato sul fiume e da una corte antistante rivolta alla strada che dà su via SS. Apostoli. Riprendendo un tema tipico dei palazzi veneziani, il complesso aveva due ingressi, uno da "terra" e uno da "mar", caratteristica questa che sottolinea non solo il rapporto che l'edificio aveva con la città ma anche quello tra fiume e palazzo.
Palazzo Arnaldi della Torre viene rimaneggiato a più riprese in epoche successive: alla fine del settecento viene costruito lo scalone principale, mentre a metà dell'ottocento vengono effettuati consistenti interventi architettonici. Ottocenteschi sono anche gli stili e i decori per gli ambienti interni, quali le preziose e suggestive carte dipinte che troviamo nella "stanza da ricevere (celeste)".
Oggi il lungo e certosino lavoro di restauro effettuato tra il 1995 ed il 2001, ci permette di ritrovare opere d'arte di epoche diverse: dagli stucchi dello scalone - esempio complesso e straordinario di un'opera in stucco- alle tele dipinte, fino alle pitture a tempera. Si è cercato di restituire il manufatto alla città con tutta la sua storia, compresa quella dei secoli considerati "minori", conservando anche quegli elementi che potrebbero essere considerati non importanti o significativi, così da mantenere l'integrità di tutti i segni storici integrandoli in un rinnovamento che non cancelli il passato.


SCHEDA DI PALAZZO FRANCESCHINI FOLCO
Sito in contrà San Marco, 30
Periodo di costruzione: 1770
Nr. piani fuori terra: 4
Superficie coperta: 974,30 mq
Attualmente il palazzo è sede dell'Area Lavori Pubblici, Ambiente e Territorio (Settore Lavori Pubblici - Settore Urbanistica - Settore Ambiente - Settore Viabilità - Settore Cave e Miniere - Servizi V.I.A. e V.A.S.)

Palazzo Franceschini Folco sorge in un'area che era tradizionalmente sede di attività "industriali". Nelle mappe della seconda metà del settecento sono chiaramente indicate le case dei fratelli Giovanni e Girolamo Franceschini, famosi setaioli dell'epoca che incaricarono l'architetto Ottavio Bertotti Scamozzi della realizzazione di un edificio che doveva essere più imponente e importante delle costruzioni già presenti, ma che doveva comunque comprendere la filanda e i locali per le attività mercantili preesistenti. E' nato così un esempio di casa-fabbrica, un'abitazione grandiosa che era anche fondaco e sede di attività commerciali e collegata con il retrostante opificio che sfruttava, per il funzionamento delle sue macchine, le acque dell'Astichello. Così, per la funzione che doveva avere, il palazzo presentava un alto piano terra adattabile a magazzino e un ammezzato soprastante usato da commessi e impiegati, con accesso diretto allo scalone principale.
Nell'ottocento il Palazzo viene venduto alla famiglia Folco di Schio, che completa l'edificio nelle parti incompiute. Ottocentesche sono anche le decorazioni che abbelliscono l'edificio: di Sebastiano Santi gli affreschi nel soffitto e nelle pareti del salone, e di Giovanni Demin le allegorie nel soffitto dello scalone e nelle tre stanze del primo piano tuttora esistenti.
Le decorazioni dei locali del salone e dello scalone celebrano le virtù sociali dei committenti, negli spazi che rappresentano le caratteristiche "pubbliche " del palazzo.
Nel 1927 il Palazzo viene alienato dalla "Società Anonima di macinazione Vercellese", con sede in Vercelli, all'Amministrazione Provinciale di Vicenza. E' dapprima sede del Direttorio Federale del Partito Nazionale Fascista, che lascia il posto, finita la guerra, alla Questura. Più di recente ha ospitato, per qualche anno, i ragazzi dell'istituto Boscardin per diventare, nel 1994, sede istituzionale della Provincia, che tra il 1995 e il 2002 interviene per restaurarlo. I lavori effettuati hanno permesso di riportare alla luce le decorazioni presenti nel corpo laterale fino a quel momento non conosciute: sono tempere miste ad affresco della seconda metà del settecento attribuite al decoratore Paolo Guidolini. Nel 2002, inoltre, viene riportato al suo splendore il prospetto principale che possiede riferimenti storici e architettonici degni dei monumenti più importanti.
I restauri hanno permesso dunque di restituire alla città un edificio che, per le sue caratteristiche architettoniche, storiche e figurative racconta una parte della storia di Vicenza, che si è voluta conservare attraverso un intervento che ne ha preservato l'autenticità.

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Categorie: Politica

Galvanin interviene sul caso Da Schio

Mercoledi 28 Ottobre 2009 alle 18:36

Provincia di Vicenza


L'Assessore Provinciale all'Edilizia Scolastica Nereo Galvanin intende precisare quanto segue in merito ai recenti fatti accaduti all'istituto professionale Da Schio e riportati dalla stampa locale.


Vorrei fare chiarezza su quanto accaduto all'Istituto Da Schio nei giorni scorsi. Non solo per fare piena luce su fatti talvolta distorti dal passaparola, quanto per sottolineare l'estrema attenzione che la Provincia pone alla sicurezza dei suoi Istituti, su cui investe ingenti somme proprio per garantire che studenti, insegnanti e corpo non docente possano svolgere in estrema tranquillità il delicato compito di istruire ed essere istruiti.
I lavori che stiamo eseguendo adesso riguardano la sopraelevazione di un edificio recente, già predisposto per essere ampliato. Proprio per questo motivo, a suo tempo non fu possibile realizzare sulla copertura idonee pendenze per lo smaltimento delle acque meteoriche. Le guaine esistenti nella copertura, rigide per il tempo trascorso dalla loro posa, hanno subito danneggiamenti per effetto dei lavori di sopraelevazione , nonostante l'impresa esecutrice abbia sempre provveduto a porre in opera nuove guaine di protezione.
Alla luce di quanto detto, in collaborazione con il direttore dei lavori sono stati elaborati rimedi per evitare il ripetersi di situazioni di disagio per chi frequenta la scuola. Disagio che deriva sia dalle infiltrazioni sia dal rumore che disturba la concentrazione.
Per quanto riguarda le infiltrazioni, ora che ne è chiara la causa il problema verrà costantemente monitorato per evitare qualsiasi conseguenza negativa. Verranno praticati fori di deflusso dell'acqua, si utilizzeranno aspiratori idraulici e verrà utilizzata una guaina di maggiore spessore. Oltre a ciò, la presenza costante di tecnici sarà garanzia di un controllo continuo sul fabbricato.
Quanto al rumore, invece, è stato ordinato all'impresa di eseguire nelle ore pomeridiane, quindi in assenza degli alunni, non solo i getti, ma anche tutte le attività che maggiormente recano disturbo. Si stima che servano ancora 50 giorni di lavoro nell'area di cantiere maggiormente a contatto con le aule.
Concludo con la precisazione che i controsoffitti come quello dell'Istituto Da Schio non si rompono all'improvviso, e la stessa caduta è preceduta da chiari segnali di avvertimento, per cui mi sento di poter rassicurare studenti e insegnanti sulla sicurezza della loro permanenza a scuola. Lo dico per evitare facili e sterili allarmismi, e allo stesso tempo invito gli studenti a rendere partecipe anche il sottoscritto, oltre agli organi di informazioni, delle loro preoccupazioni.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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