Conversazioni per Santa Corona
Venerdi 18 Dicembre 2009 alle 17:13Museo Diocesano Vicenza
Conversazioni per Santa Corona
Domenica 20 dicembre alle ore 17.00
"Maria Maddalena e santi" di Bartolomeo Montagna
Raccontato da Maria Elisa Avagnina
Ingresso gratuito
Vicenza, 18 dicembre 2009
Questo nuovo appuntamento con le Conversazioni per Santa Corona riconferma il successo dell'iniziativa seguita da un folto pubblico, per scoprire i capolavori di Santa Corona allestiti al Museo Diocesano e svelati dagli esperti con 45 minuti dedicati alla bellezza con ingresso gratuito.
Visite al cantiere di Santa Corona
Venerdi 18 Dicembre 2009 alle 06:40
Al via le visite al cantiere della chiesa di Santa Corona: dal 19 dicembre, il sabato e la domenica su prenotazione
Sta per aprirsi al pubblico il cantiere della Chiesa di Santa Corona: dal 19 dicembre nelle giornate di sabato e domenica, durante le festività natalizie e poi nei mesi di gennaio, febbraio fino a metà marzo la "Chiesa venuta da Gerusalemme", secondo la suggestiva espressione di Fernando Bandini, potrà essere visitata da vicentini e turisti, su prenotazione. Un affascinante "viaggio nel tempo" che, partendo dalla Pinacoteca di Palazzo Chiericati, condurrà all'interno della Chiesa di Santa Corona interessata dai lavori, ed infine al Museo Diocesano, dove sono state trasferite temporaneamente le opere conservate nella chiesa.
L'iniziativa, ideata dall'assessorato alla cultura del Comune ed organizzata dalla direzione dei Musei Civici di Vicenza e dal Museo Diocesano in collaborazione con l'Associazione per la didattica museale Ardea, permetterà di percorrere in tre tappe un itinerario alla scoperta della storia di uno dei monumenti più amati dai vicentini.
La visita didattica comincia in Pinacoteca con la proiezione di un video altamente suggestivo di carattere storico, dal titolo "Santa Corona, la Chiesa venuta da Gerusalemme", durante il quale la voce narrante di un frate domenicano accompagna lo spettatore attraverso i momenti più salienti della storia del tempio e della città di Vicenza nel Medioevo e nel Rinascimento.
La seconda tappa prevede una visita all'interno della Chiesa dove si svolgono i lavori, per ammirarne l'architettura e comprenderne la filosofia del restauro. Per esigenze di cantiere la visita potrà essere effettuata durante la sospensione dei lavori, per gruppi composti al massimo da 20 persone. L'intero percorso didattico, della durata complessiva di circa due ore, sarà gestito da guide esperte che accompagneranno il pubblico all'interno del cantiere e del museo; in particolare, si potranno osservare da vicino le zone accessibili del cantiere e vedere come stanno procedendo i lavori dietro i ponteggi, le impalcature e i pannelli (il cantiere è gestito da Intercantieri Vittadello di Limena (Pd) e AR srl Arte e Restauro di Padova con il contributo della Fondazione Cariverona).
Il viaggio virtuale si conclude al Museo Diocesano, nella sala dove sono esposte temporaneamente le opere pittoriche provenienti dalla Chiesa: oltre al celebre "Battesimo di Cristo" di Giovanni Bellini, la collezione include tele e tavole di importanti artisti veneti tra cui Paolo Veronese, Giovanbattista Pittoni e Bartolomeo Montagna.
Le visite didattiche al cantiere aperto della chiesa e alle opere trasferite al museo diocesano potranno essere effettuate, il sabato e la domenica dalle 9 alle 17.30 (ultimo ingresso 15.30), su prenotazione. Il biglietto costa 10 euro per gli adulti e per i ragazzi dai 14 anni; 5 euro per gli studenti delle scuole e per i bambini dagli 8 ai 14 anni; l'ingresso è gratuito per i bambini fino agli 8 anni. Le visite dureranno due ore circa. Saranno ammessi gruppi composti almeno da 10 persone e al massimo da 20. Il punto di ritrovo è all'ingresso della Pinacoteca Civica di Palazzo Chiericati (piazza Matteotti 37/39).
Per informazioni e prenotazioni: Segreteria del Museo Diocesano, piazza Duomo 12 0444226400, lunedì e venerdì 10-13, martedì, mercoledì e giovedì 10-13, 14-18.
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Aperto per restauro: Santa Corona
Sabato 28 Novembre 2009 alle 07:22
"La Chiesa venuta da Gerusalemme"
Dopo l'esito altamente positivo dell'iniziativa "Una sola volta in 450 anni", nell'ambito della riqualificazione della Basilica Palladiana, l'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, la direzione dei Musei Civici e il Museo Diocesano hanno scelto di riproporre alla cittadinanza e ai turisti la visita, con la stessa formula, al complesso domenicano della Chiesa di Santa Corona, interessata dall'intervento di restauro, in accordo con la direzione dei cantieri di restauro delle imprese Intercantieri Vittadello di Limena (Pd) e AR srl Arte e Restauro di Padova e con il contributo della Fondazione Cariverona.
Questa mattina l'iniziativa è stata presentata al Museo diocesano dall'assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto, anche in rappresentanza dell'assessore alla cultura Francesca Lazzari, dal direttore del museo diocesano mons. Fracesco Gasparini e dalla presidente dell'associazione per la didattica museale "Ardea" Miriam Cola.
"Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di questo bellissimo progetto - commenta l'assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto - che conferisce un valore aggiunto al restauro in corso della chiesa di Santa Corona. In questo caso l'esperienza di apertura del cantiere alle visite, già sperimentata con la Basilica Palladiana, si arricchisce con la visita delle opere d'arte momentaneamente trasferite al museo diocesano. Attualmente stiamo intervenendo per restaurare anche Porta Santa Croce e abbiamo intenzione di proseguire con le mura scaligere e la Rocchetta. Per questo mi auguro che si possa pensare anche a dei percorsi didattici su Vicenza Medievale".
A partire dal 19 dicembre dunque, nelle giornate di sabato e domenica, "La Chiesa venuta da Gerusalemme", secondo la suggestiva espressione di Fernando Bandini, sarà al centro di un "viaggio nel tempo" che vede tra le sue tappe anche palazzo Chiericati e il Museo Diocesano dove le opere sono state temporaneamente trasferite.
Si tratta di un percorso ideato per pubblici diversi, attraverso un approccio didattico per il tipo di informazioni proposte: un'operazione indubbiamente di grande fascino, che coniuga l'aspetto della ricostruzione storica con la possibilità di vedere da vicino la prosecuzione dei lavori del cantiere in uno dei monumenti più amati dai vicentini. La Chiesa di Santa Corona, di proprietà comunale, è uno scrigno che custodisce tesori di grandissimo valore artistico, dalla pala di Giovanni Bellini "Il Battesimo di Cristo" (rientrata dalla mostra alle Scuderie del Quirinale di Roma nel gennaio scorso ed ora ospitata nel suggestivo allestimento al Museo Diocesano) ai capolavori di Veronese e Pittoni.
La visita, particolarmente articolata e dinamica, si snoda attraverso un percorso didattico suddiviso in tre tappe ed elaborato dall'associazione per la didattica museale ARDEA, in collaborazione con i Servizi Educativi del Museo Diocesano.
Si inizierà da Palazzo Chiericati con la proiezione del video "Santa Corona - la Chiesa venuta da Gerusalemme" per poi proseguire recandosi in chiesa dove sarà possibile visitare il cantiere. L'ultima tappa sarà al Museo Diocesano dove sono temporaneamente esposte le opere conservate nella chiesa la cui visione sarà affiancata da un viaggio virtuale nell'edificio sacro.
Con questa iniziativa ci si propone dunque di garantire, nonostante i lavori in corso, la continuità della valorizzazione del patrimonio culturale rappresentato dalla Chiesa di Santa Corona.
La prima tappa del percorso didattico consiste nella proiezione di un video nella Pinacoteca Civica, dal titolo "Santa Corona - la Chiesa venuta da Gerusalemme", della durata di trenta minuti circa, che racconta in modo accattivante la storia del Tempio di Santa Corona, dalla sua nascita ai giorni nostri. È un viaggio nel tempo che, attraverso la voce narrante di un frate domenicano, accompagna lo spettatore nei momenti salienti che hanno visto la nascita e l'ampliamento della chiesa. Il racconto, attraverso la parola, la musica, le immagini e le ricostruzioni virtuali in 3D, conduce lo spettatore principalmente nella storia della Vicenza medioevale e rinascimentale, consentendogli di seguire in modo particolarmente attivo la successiva visita.
La seconda tappa prevede una visita all'interno del cantiere della chiesa dove si svolgono i lavori, per ammirarne l'architettura e comprenderne la filosofia del restauro. La visita potrà essere effettuata - per esigenze di cantiere - durante la sospensione dei lavori, nei giorni di sabato e domenica, da gruppi al massimo di venti persone. L'intero percorso didattico, della durata complessiva di circa due ore, sarà gestito da guide esperte che accompagneranno il pubblico all'interno del cantiere e del museo. Il cantiere, in particolare, offre non solo la straordinaria opportunità di immaginare in loco la struttura della chiesa primitiva e di verificarne le trasformazioni successive, ma anche di cogliere, in un'occasione irripetibile, aspetti singolari e dettagli altrimenti poco visibili e conoscibili. Al contempo, i visitatori diverranno direttamente partecipi delle nuove scoperte che via via si verificheranno nel corso del restauro. L'intera operazione è particolarmente indicata per gli alunni delle scuole superiori che potranno osservare da vicino le zone accessibili del cantiere, e intravedere, dietro i ponteggi, le impalcature e i pannelli, il lavoro che viene svolto durante l'operazione di restauro.
La terza tappa ha luogo al Museo Diocesano nella sala relativa al "Tesori di Santa Corona", dove sono esposte temporaneamente le opere pittoriche provenienti dalla Chiesa. Oltre al celebre "Battesimo di Cristo" di Giovanni Bellini, recentemente restaurato, la collezione include tele e tavole di importanti artisti veneti tra cui Paolo Veronese, Giovanbattista Pittoni e Bartolomeo Montagna.
La fruizione diretta dei dipinti sarà preceduta da "un viaggio virtuale" effettuato all'interno dell'edificio sacro, attraverso il quale le opere saranno osservate nella loro collocazione originaria, sopra gli altari o nelle cappelle di provenienza. Seguirà l'osservazione nel dettaglio dei principali dipinti contestualizzati nelle epoche di riferimento.
Le visite didattiche al cantiere aperto della chiesa e alle opere trasferite al museo diocesano potranno essere effettuate a partire dal 19 dicembre, il sabato e la domenica dalle 9 alle 17.30 (ultimo ingresso 15.30), su prenotazione. Il biglietto costa 10 euro per gli adulti e per i ragazzi dai 14 anni; 5 euro per gli studenti delle scuole e per i bambini dagli 8 ai 14 anni; l'ingresso è gratuito per i bambini fino agli 8 anni. Le visite dureranno due ore circa. Saranno ammessi gruppi composti almeno da 10 persone e al massimo da 20. Il punto di ritrovo sarà all'ingresso della Pinacoteca Civica di Palazzo Chiericati (piazza Matteotti 37/39).
Per informazioni e prenotazioni: Segreteria del Museo Diocesano, piazza Duomo 12 0444226400, lunedì e venerdì 10-13, martedì, mercoledì e giovedì 10-13, 14-18.
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Incontro con Flavio Caroli
Martedi 24 Novembre 2009 alle 12:57Museo Diocesano Vicenza
Incontro con
FLAVIO CAROLI
Autore di
Il volto e l'anima della natura
(Mondadori)
Giovedì 26 novembre, ore 20.30
Palazzo delle Opere Sociali
Piazza Duomo, 2 Vicenza
Chi l'ha scritto? Autori al Museo, la rassegna dedicata agli scrittori del nostro tempo, realizzata in collaborazione con Libreria San Paolo e da quest'anno con l'autorevole Servizio di Pastorale della Cultura della Diocesi di Vicenza, oltre al sostegno di Lalex - 1938, ha il piacere di presentare al pubblico Flavio Caroli, autore del fortunato "Il volto e l'anima della natura", edito da Mondadori. Il libro, presentato al grande pubblico nel programma televisivo di Rai3 Che Tempo che fa?, condotto da Fabio Fazio è ora raccontato a Vicenza dal suo autore, con un incontro in prima serata ad ingresso gratuito, al Palazzo delle Opere Sociali, Salone d'Onore (250 posti) giovedì 26 novembre ore 20.30.
CONTATTI:
Museo Diocesano
Tel. 0444 226400
Fax. 0444 226404
[email protected]
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Esposto il Triregno di Leone XIII
Venerdi 13 Novembre 2009 alle 11:51Museo Diocesano Vicenza
ESPOSTO il TRIREGNO di LEONE XIII
DOPO UN DELICATO RESTAURO
L'interesse del pubblico ha confermato come l'esposizione lo Stile di un Papa, voluta dalla Diocesi di Vicenza, Museo Diocesano e Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici come uno degli appuntamenti di Gloria e Segni del Contemporaneo, sia stata un'iniziativa importante per approfondire la conoscenza di due pontefici molto vicini alla gente: Paolo VI e Giovanni Paolo II.
Grazie alla sinergia nata tra il Museo Diocesano e l'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, per la prima volta al mondo, abbiamo l'esposizione dei preziosi paramenti liturgici indossati dai due papi, anche in occasione del Grande Giubileo del 2000. Il gusto contemporaneo per i paramenti diventa di grande interesse per comprendere come la ricerca avviata dopo il Concilio Vaticano II (che ricorda la necessità di adottare i mezzi espressivi contemporanei nell'evangelizzazione), abbia trovato piena applicazione.
I tre pezzi forse più riconoscibili dal pubblico, grazie ai media e alla comunicazione che ha caratterizzato i pontefici della seconda metà del ‘900, sono la Mitria e la Casula di papa Paolo VI mantenuta per tutto il suo pontificato, ma soprattutto il solenne Piviale di papa Giovanni Paolo II, indossato per l'apertura della Porta Santa nel Grande Giubileo del 2000 (24 dicembre 1999), tripudio di colori e di capacità sartoriale. Il simbolismo di questo Piviale è dato dai tre colori: il blu, simboleggiante l'umanità di Cristo; il rosso la divinità e la gloria del martirio; l'oro colore della luce.
In omaggio alla tradizione orafa vicentina mons. Guido Marini, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, grazie all'autorizzazione della Segreteria di Stato Vaticana, ha concesso l'esposizione del triregno pontificio realizzato per il 25° di pontificato di papa Leone XIII e usato poi da San Pio X e da Pio XI, dal 1903 al 1930 circa.
Il prezioso triregno, è stato restaurato dall'oreficeria Soprana di Vicenza, dove l'orafo Giovenzio Posenato ha proceduto ad un paziente lavoro di sgrassatura, pulitura, rinforzo e risaldatura delle parti preziose.
Le infule in stoffa di filo d'argento, con ricami floreali in filo d'oro e lo stemma di Leone XIII, che scendono dal triregno per appoggiarsi sulle spalle del papa, sono state restaurate con pazienza dalle monache carmelitane del convento di Monte Berico di Vicenza. completato l'intervento di restaruro il triregno sarà in esposizione al Museo Diocesano fino al 10 gennaio 2010 per ritornare poi alla Sagrestia Pontificia.
Da questo fine settimana, la tiara papale arricchirà la sezione dedicata a lo Stile di un Papa.
DESCRIZIONE (fonte: scheda di archivio dall'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice)
Il triregno venne realizzato dall'artista bolognese A. Milani tra il 1902 e il 1903 e donato dalla diocesi di Bologna a papa Leone XIII (1878-1903) in occasione dei suoi 25 anni di pontificato (1903). Fu usato pochissimo dal papa che morì dopo pochi mesi dal dono avuto, ma venne impiegato nei pontificati di Pio X (1903-1914) e Pio XI (1922-1939), come ci è dato di sapere dalle cronache e dalle immagini fotografiche.
INFORMAZIONI per la MOSTRA:
5 settembre 2009 - 10 gennaio 2010
da martedì alla domenica
10.00-13.00 / 14.00-18.00
Esposizione aperta fino al 10 gennaio 2010
Ingresso compreso nel biglietto del Museo o nella Card Musei.
(Sono previste le stesse condizioni e riduzioni valide per l'accesso ordinario).
Mostra in italiano e inglese.
CONTATTI:
Museo Diocesano
Tel. 0444 226400
Fax. 0444 226404
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Conversazioni per Santa Corona
Venerdi 6 Novembre 2009 alle 13:44Museo diocesano
Il secondo appuntamento
con CONVERSAZIONI PER SANTA CORONA
Domenica 8 novembre alle ore 17.00
L'Adorazione dei Magi di Paolo Veronese
Raccontato da Chiara Rigoni
Vicenza, 6 novembre 2009
L'inaspettato successo del primo appuntamento con questo ciclo di Conversazioni attorno ai capolavori di Santa Corona allestiti al Museo Diocesano, ha visto oltre 100 persone presenti per conoscere il Battesimo di Cristo di Giovanni Bellini raccontato dal prof. Fernando Rigon, per 45 minuti dedicati alla bellezza con la formula disimpegnata "sedia alla mano", dell'incontro aperto al pubblico gratuitamente.
Nella migliore tradizione dei musei di ogni paese, le opere del genio artistico possono diventare protagoniste di un incontro, dove conoscere meglio un singolo capolavoro, in una conversazione informale e gustosa con l'esperto e l'opera d'arte stessa.
Il secondo appuntamento, domenica 8 novembre, sempre alle ore 17.00, è dedicato all'Adorazione dei Magi di Paolo Caliari "il Veronese", certamente uno dei titani della pittura del cinquecento veneto riconoscibile nelle grandi collezioni museali di tutto il mondo. Chiara Rigoni, studiosa di pittura e scultura veneta del XVI e XVII secolo illustrerà la tela di dimensioni generose, raccontandone i particolari più nascosti e le vicende legate alla storia del pittore e della sua committenza nella Vicenza di cinque secoli addietro.
Il Comune di Vicenza, la Soprintendenza BSAE per le Province di Verona Rovigo e Vicenza e la sezione veneta della Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali (SIPBC), ospitano gli esperti della Storia dell'Arte per guardare con occhi diversi i tesori provenienti della chiesa di Santa Corona.
La Banca Popolare di Vicenza, sostiene questa operazione culturale che nasce proprio da un'esigenza di tutela e di fruibilità , potendo apprezzare sotto una luce diversa testimonianze dell'arte dell'uomo che altrimenti rimarrebbero escluse per i lavori di restauro del grande complesso domenicano di santa Corona.
L'importante esposizione Tesori da Santa Corona. Bellini Veronese Pittoni, inaugurata lo scorso aprile al Museo Diocesano di Vicenza, continua ad essere meta apprezzata dai visitatori e dai turisti di tutto il mondo, con numerose richieste
45 minuti con la propria sedia alla mano (fornita all'ingresso del museo), sarà un modo comodo e agevole di conoscere senza essere esperti, tra un pomeriggio di acquisti e una cena con gli amici o al cinema.
Davide Fiore
Conservatore Museo Diocesano
Chiara Rigoni
Laureata in Materie Letterarie presso l'Università degli Studi di Padova e in possesso del diploma di specializzazione in Storia dell'Arte conseguito presso il medesimo istituto.
Dal 1979 è nei ruoli del Ministero per i Beni e Attività Culturali con qualifica di Storico dell'Arte, ed in servizio presso la Soprintendenza ai Beni Storico Artistici Etnoantropologici di Verona Vicenza e Rovigo.
E' direttore dell'Ufficio Catalogo e funzionario responsabile della tutela per la provincia di Vicenza. In quest'ambito ha diretto numerosi cantieri di restauro e svolto attività di valorizzazione del patrimonio attraverso mostre e pubblicazioni, con particolare riferimento alla scultura, alla pittura del Seicento veneto, alle arti decorative e alle problematiche di restauro
Un progetto pilota per i beni culturali
Venerdi 16 Ottobre 2009 alle 13:28Museo Diocesano Vicenza
Il futuro sulla protezione del
Patrimonio Culturale Italiano
parla vicentino.
Nascerà a Vicenza il progetto pilota per proteggere il patrimonio culturale
Lunedì 5 ottobre 2009, ad Ancona, nella sede della Regione Marche è stata convocata la Commissione Grandi Rischi ICOM Italia, in collaborazione con il Gruppo di Lavoro Regionale per la Salvaguardia dei Beni Culturali in Emergenza delle Marche, argomento di stretta attualità , vista l'emergenza artistica, oltre che umanitaria, nata con il terremoto in Abruzzo.
Questa riunione, sostenuta a più mani dai tre vicentini Luca Baldin segretario nazionale di ICOM Italia, Davide Fiore presidente della Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali (SIPBC)- Sez. regionale del Veneto e da Francesco Gasparini, direttore dell'Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici per la Diocesi di Vicenza, è il risultato di un'idea che nasceva dall'esigenza di creare a Vicenza una squadra di volontari preparata per gestire le emergenze dei beni Culturali.
Il primo corso sperimentale di formazione, da tenersi al Museo Diocesano come sede ospitante, fu rimandato a causa del terremoto in Abruzzo che ha da subito messo in evidenza la carenza di un progetto capillare e organizzato sul territorio per poter gestire l'emergenza su più livelli d'azione, da quello umanitario e sanitario, a quello economico e culturale.
Semplificando, nello studio di fattibilità di questo progetto si è arrivati a stabilire chi di fatto, all'interno della protezione civile, abbia la possibilità di poter agire in casi di calamità sul Patrimonio artistico, in modo competente e senza recare ulteriori danni allo stesso.
Nel corso degli incontri tenutisi in varie parti d'Italia, si è arrivati a individuare quattro regioni pilota, tra le quali il Veneto che parteciperanno alla fase sperimentale di questo progetto pilota.
Inoltre, vista la prontezza e la disponibilità anche economica del Veneto e di molte Istituzioni pubbliche quali la Regione di aiutare con un finanziamento questa sperimentazione, si è deciso all'unanimità di partire con il primo corso rivolto alla formazione dei volontari, al Museo Diocesano di Vicenza, facendo dunque da capofila per quello che potrebbe diventare un sistema avanzatissimo di protezione di un patrimonio tanto diffuso quanto delicato, con successivi corsi di aggiornamento e una squadra operativa di volontari pronti all'emergenza.
« L'emergenza Abruzzo ci ha fatto capire che è improrogabile dotare le regioni italiane di squadre di pronto intervento nel campo dei beni culturali in caso di calamità , sia di origine naturale che antropica - dichiara Luca Baldin - La Commissione Grandi Rischi di ICOM ha pertanto promosso sia la messa a punto di un programma di formazione mirato alla prevenzione, che prenderà avvio nei prossimi mesi a Milano, sia un corso sperimentale per la formazione di squadre destinate ad intervenire nella fase acuta dell'emergenza. Nel Veneto abbiamo riscontrato l'immediato interesse di tutte le autorità preposte e delle principali associazioni professionali e del volontariato culturale e pertanto contiamo di avviare l'esperienza nei primi mesi del prossimo anno, fungendo da esperienza pilota a livello nazionale».
«E' importante pensare che il sistema culturale di un territorio sia una grande alleanza di esperti capaci di fare sistema nell'emergenza» rileva mons. Francesco Gasparini, «esempio di solidarietà e di unità per far leva sul mondo della solidarietà e del volontariato, vera forza dell'Italia nelle emergenze».
Le prossime settimane vedranno coinvolto il gruppo nella definizione di un programma dettagliato e delle modalità che avranno sempre presenti le differenze dei differenti istituti o associazioni che da tempo di occupano di Beni Culturali. Al termine di questo lavoro sarà presentato il progetto nel dettaglio perché si possa iniziare questa importante sperimentazione.
Continua a leggereDa oggi Laudate Dominum omnes gentes
Venerdi 9 Ottobre 2009 alle 17:42
Si inaugura oggi 9 ottobre (e rimarrà aperta fino al 10 gennaio 2010) al Museo Diocesano di Vicenza la grande mostra sugli 800 anni dei frati francescani in Veneto, mostra che prevede anche la sezione dedicata ai non vedenti.
I corali dei Frati Minori del Veneto
nell'VIII centenario della fondazione dell'ordine
Dal 9 ottobre 2009 al 10 gennaio 2010
Inaugurazione
Venerdì 9 ottobre
Ore 18
Palazzo delle Opere Sociali, Piazza Duomo, 2 (presentazione)
Museo Diocesano, Piazza Duomo 12, Vicenza (mostra e buffet)
CONTATTI:
Museo Diocesano
Tel. 0444 226400
Fax. 0444 226404
[email protected] Â
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Al Museo diocesano: Acting Museum !!
Venerdi 17 Luglio 2009 alle 13:26Museo Diocesano. 17 luglio 2009Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â
Che il teatro sia presente in molte opere d'arte è abbastanza evidente, soprattutto per quegli artisti che attraverso l'espressione del corpo hanno consegnato all'eternità momenti della storia, della religione, ma anche allegorie e concetti che dovevano rappresentare in quel momento un significato rivolto al pubblico.
Così De Chirico tratta alcune delle sue scene metafisiche come un palco sul quale interagiscono persone e manichini, Bernini unisce vicende bibliche a virtuosismi coreutici, realizzando sculture drammatiche che esprimono al meglio l'epoca in cui vive. Alcuni scultori si sono ispirati agli attori di teatro per realizzare le loro opere, probabilmente molti attori hanno ricercato nella solennità di alcune pose ritratte, l'espressione migliore con cui comunicare il loro personaggio. Non è difficile, ad esempio, ritrovare nel Napoleone di Marlon Brando quella stessa espressione solenne che diede all'imperatore il suo ritrattista ufficiale, Jacques Louis David.
Forse per questo, chi meglio di un attore può raccontare l'arte stessa, raccogliendo l'attenzione dei visitatori e di chi vuole conoscere i segreti della pittura o i significati che essa detiene?
Il Museo Diocesano con Theama Teatro, ha creato un laboratorio di formazione per gli operatori museali che abitualmente accompagnano nella visita i gruppi, i catechismi e soprattutto e le scuole alla scoperta del museo.
I numerosi percorsi didattici che il Museo Diocesano ha studiato per le diverse fasce d'età scolare, come "Vicetia romana", "L'arca di Noè", "Bartolomeo tra eresie e ordini mendicanti" e le ludovisite attraverso le Raccolte Etnografiche, diverranno ancora più espressive grazie a questo training di studio voluto per un servizio ancora migliore.
« Il fine di questo corso è di mettere in grado ogni partecipante di ricavare nozioni e tecniche utili allo sviluppo delle capacità di relazionarsi e di comunicare con gli altri. In questo modo infatti l'animatore, che andrà a lavorare con bambini e ragazzi, sarà in grado di scegliere la modalità d'approccio più consona, affiancarla a capacità comunicative adeguate e cogliere il feedback del proprio pubblico per essere in grado di adattare al contesto le sue strategie d'azione» racconta Anna Zago, che con Aristide Genovese saranno i coach di questa iniziativa.
«Sono previste due sessioni di incontri, la prima comprenderà momenti di lavoro teorici e momenti pratici su diversi argomenti, come consapevolezza ed uso dei propri mezzi di comunicazione ; la seconda invece prevede la conoscenza e l'approfondimento di tre dei percorsi educativi per utenza scolastica proposti dal Museo Diocesano, in modo che gli operatori possano integrare il percorso già conosciuto con le nuove abilità acquisite. »
Curriculum breve Theama
L'associazione culturale Theama nasce nel 2001 dalla collaborazione di operatori culturali veneti con differenti competenze teatrali, tecniche ed artistiche, i quali da diversi anni si occupano di spettacolo e formazione teatrale. Sfruttando la metafora teatrale come strumento educativo Theama Teatro, nella figura dei suoi referenti Piergiorgio Piccoli, Aristide Genovese e Anna Zago, pone in essere percorsi laboratoriali che attraverso il teatro forniscono opportunità di crescita sia ai ragazzi che agli insegnanti, che agli adulti che vogliono avvicinarsi a questa disciplina. Valorizza il teatro come mezzo per uno sviluppo armonico delle proprie capacità di relazione, gestione delle emozioni e consapevolezze comunicative, nonché come luogo di approfondimento di saperi specifici. Il fine ultimo è sempre il benessere dei partecipanti ai laboratori, che siano adulti, ragazzi o bambini.
L'associazione Theama ha collaborato con Arteven e con l'Ert per la conduzione di alcuni laboratori di teatro scuola nella Regione Veneto e nella Regione Friuli Venezia Giulia ed è da molti anni referente per il Comune di Vicenza, Assessorato all'istruzione e alle politiche giovanili, del progetto TESPI, un progetto di formazione teatrale ( nella doppia valenza educativa e produttiva) rivolto alle scuole dell'obbligo.