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Un progetto pilota per i beni culturali

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 16 Ottobre 2009 alle 13:28 | non commentabile

Museo Diocesano Vicenza

Il futuro sulla protezione del
Patrimonio Culturale Italiano
parla vicentino.
Nascerà a Vicenza il progetto pilota per proteggere il patrimonio culturale

 

Lunedì 5 ottobre 2009, ad Ancona, nella sede della Regione Marche è stata convocata la Commissione Grandi Rischi ICOM Italia, in collaborazione con il Gruppo di Lavoro Regionale per la Salvaguardia dei Beni Culturali in Emergenza delle Marche, argomento di stretta attualità, vista l'emergenza artistica, oltre che umanitaria, nata con il terremoto in Abruzzo.

Questa riunione, sostenuta a più mani dai tre vicentini Luca Baldin segretario nazionale di ICOM Italia, Davide Fiore presidente della Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali (SIPBC)- Sez. regionale del Veneto e da Francesco Gasparini, direttore dell'Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici per la Diocesi di Vicenza, è il risultato di un'idea che nasceva dall'esigenza di creare a Vicenza una squadra di volontari preparata per gestire le emergenze dei beni Culturali.

Il primo corso sperimentale di formazione, da tenersi al Museo Diocesano come sede ospitante, fu rimandato a causa del terremoto in Abruzzo che ha da subito messo in evidenza la carenza di un progetto capillare e organizzato sul territorio per poter gestire l'emergenza su più livelli d'azione, da quello umanitario e sanitario, a quello economico e culturale.

Semplificando, nello studio di fattibilità di questo progetto si è arrivati a stabilire chi di fatto, all'interno della protezione civile, abbia la possibilità di poter agire in casi di calamità sul Patrimonio artistico, in modo competente e senza recare ulteriori danni allo stesso.

Nel corso degli incontri tenutisi in varie parti d'Italia, si è arrivati a individuare quattro regioni pilota, tra le quali il Veneto che parteciperanno alla fase sperimentale di questo progetto pilota.
Inoltre, vista la prontezza e la disponibilità anche economica del Veneto e di molte Istituzioni pubbliche quali la Regione di aiutare con un finanziamento questa sperimentazione, si è deciso all'unanimità di partire con il primo corso rivolto alla formazione dei volontari, al Museo Diocesano di Vicenza, facendo dunque da capofila per quello che potrebbe diventare un sistema avanzatissimo di protezione di un patrimonio tanto diffuso quanto delicato, con successivi corsi di aggiornamento e una squadra operativa di volontari pronti all'emergenza.

« L'emergenza Abruzzo ci ha fatto capire che è improrogabile dotare le regioni italiane di squadre di pronto intervento nel campo dei beni culturali in caso di calamità, sia di origine naturale che antropica - dichiara Luca Baldin - La Commissione Grandi Rischi di ICOM ha pertanto promosso sia la messa a punto di un programma di formazione mirato alla prevenzione, che prenderà avvio nei prossimi mesi a Milano, sia un corso sperimentale per la formazione di squadre destinate ad intervenire nella fase acuta dell'emergenza. Nel Veneto abbiamo riscontrato l'immediato interesse di tutte le autorità preposte e delle principali associazioni professionali e del volontariato culturale e pertanto contiamo di avviare l'esperienza nei primi mesi del prossimo anno, fungendo da esperienza pilota a livello nazionale».

«E' importante pensare che il sistema culturale di un territorio sia una grande alleanza di esperti capaci di fare sistema nell'emergenza» rileva mons. Francesco Gasparini, «esempio di solidarietà e di unità per far leva sul mondo della solidarietà e del volontariato, vera forza dell'Italia nelle emergenze».

Le prossime settimane vedranno coinvolto il gruppo nella definizione di un programma dettagliato e delle modalità che avranno sempre presenti le differenze dei differenti istituti o associazioni che da tempo di occupano di Beni Culturali. Al termine di questo lavoro sarà presentato il progetto nel dettaglio perché si possa iniziare questa importante sperimentazione.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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