Archivio per tag: Milano

Milano, un visitatore su due preferisce brunch e happy hour al classico panettone milanese

Domenica 19 Dicembre 2010 alle 08:37
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Meta Comunicazione - Altro che Duomo, panettone e tram, i simboli del natale milanese diventano l'happy hour, il brunch e Via Monte Napoleone. Il "Visitatore Natalizio" colpito dalle nuove tendenze più che dai classici simboli della città

Milano, grazie alle sue 850 strutture ricettive attive sul territorio (Dati Camera di Commercio 2010), durante il periodo natalizio rappresenta un vero e proprio crocevia di viaggiatori. Ma cosa cerca il "visitatore natalizio" nel capoluogo lombardo? Piuttosto che il valore storico-culturale (26%), ad attrarre e a colpire il turista sono le vie dello shopping (64%) e le nuove tendenze da provare (55%).

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Categorie: Politica, Storia

La strage di Piazza Fontana: domani 12 dicembre sono quarantuno anni senza giustizia

Sabato 11 Dicembre 2010 alle 22:07
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Giorgio Langella, Federazione della Sinistra - Quarantuno anni fa, il 12 dicembre 1969, un ordigno esplose nella sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura a Milano in Piazza Fontana causando una strage: 16 morti e 87 feriti. Di questa strage furono subito accusati gli anarchici e Pietro Valpreda fu incarcerato per molti anni.

Pietro Valpreda era innocente.

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Categorie: Animali

Tonus Disc Dog Day, ed è follia Disc Dog

Domenica 17 Ottobre 2010 alle 19:35
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Patrocinato dal Garante per la tutela degli animali, l'evento ha messo in campo la prima "Nazionale" italiana "Tonus Disc Dog" a quattro zampe con incredibili esibizioni di campioni polacchi per lo sport che migliora l'intesa cane proprietario. Si è tenuto, infatti, oggi a Milano il primo "Tonus Disc Dog Day", patrocinato dal Garante per la tutela degli animali e con la collaborazione della Federazione Italiana Disc Dog. Per la prima volta, Milano è diventata la capitale di questa disciplina che, nata negli anni '70 negli USA, sta spopolando tra cani e proprietari.

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Categorie: Sindacati

Sciopero bancari: caso T-Systems

Giovedi 1 Aprile 2010 alle 19:07

Cgil Vicenza   

T-Systems, sede di VicenzaOra basta! E' arrivato il momento di scioperare

Le assemblee generali dei lavoratori svoltesi a Vicenza e Milano (a Roma e Napoli si svolgeranno nei prossimi giorni) hanno fermamente espresso la volontà di contrastare con ogni mezzo possibile l'annunciata cessione di rami d'azienda.
La decisione di T-Systems Italia, comunicata martedi via mail alle OO.SS. di cedere alla società OTS due rami d'azienda denominati "Ramo gestione dati " e "Ramo Logistica" ( corrispondenti agli uffici Procedures , System run e Logistics) evidenzia una serie di forzature , di violazioni e di atteggiamenti irresponsabili quanto equivoci su diversi fronti.
Sul piano etico e del rispetto :
- con questa azione l'Azienda ha dimostrato un chiaro disprezzo per tutti gli sforzi e le rinunce economiche messi in campo con responsabile disponibilità dai lavoratori in questi ultimi anni, senza un visibile effettivo atteggiamento solidale da parte della classe dirigente; è paradossale che soltanto lo scorso mese sia stato rinegoziato il prolungamento del CDS , che con volontà congiunta delle parti firmatarie doveva mantenere i posti di lavoro di tutti i colleghi attualmente impiegati in T-Systems.
- il Management ha effettuato un drastico cambiamento di rotta che ha stravolto le relazioni industriali intrattenute finora: dall'apertura di tavoli congiunti per affrontare assieme i problemi si è giunti a tradire la fiducia dei lavoratori e dei loro rappresentanti, con scelte unilaterali calate all'improvviso dall'alto .
Sul piano della trasparenza e del buon senso
- La pubblicazione in data 13 novembre 2009 della riorganizzazione dell'Area ICTO , come già segnalato più volte in modo critico dalle OO.SS., ha evidenziato chiaramente che il collocamento in strutture create ad hoc con fittizia autonomia funzionale di lavoratori provenienti dagli uffici più disparati e con diverse mansioni è stato fatto senza la minima considerazione delle professionalità, del loro skill e delle effettive attività ;è emerso finalmente il vero disegno alla base del nuovo organigramma, lesivo della dignità di quanti si sono con serietà dedicati al bene di questa azienda, e la comunicazione sulla cessione di queste strutture definite "rami d'azienda" lo ha confermato in pieno.
Fa da "illustre precedente" la cessione alla società ATENA del Centro Stampa: chiedete adesso ai nostri ex colleghi come si trovano e che prospettive lavorative hanno per l'immediato futuro!
A fronte di tutto ciò non si starà a guardare! L'Azienda ha unilateralmente rotto la pace sociale e occorre rispondere con fermezza, ciascuno secondo il proprio ruolo, con tutte le azioni che la legge consente di mettere in campo!
- Gli uffici vertenze delle scriventi organizzazioni sindacali sono già stati allertati.

E' tempo che il management tutto si assuma finalmente appieno la responsabilità delle conseguenze di tale cambio di rotta sul business presente e su quello futuro che assai faticosamente si sta cercando, senza alcun concreto risultato positivo, finora.
Verrà annunciata a brevissimo la data dello sciopero e delle altre forme di protesta

Vicenza, Milano 1 aprile 2010

Le R.S.A. T-Systems Italia
FISAC/CGIL FABI UILCA FIBA/CISL

 

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Rinviate a giudizio 4 banche per i derivati

Lunedi 22 Marzo 2010 alle 20:15
Federcontribuenti Veneto   

 

E' stato disposto dal gup di Milano Simone Lucerti il rinvio a giudizio per quattro istituti di credito, JP Morgan, Deutsche Bank, UBS e Depfa Bank, e di tredici persone, tra cui 11 funzionari di banca, in relazione alla nota vicenda dei prodotti derivati acquistati nel 2005 dal Comune di Milano ed in merito alla quale é stato ipotizzato il reato di truffa aggravata ai danni dello stesso Ente.

La Federcontribuenti ritiene che sia stato un passo importante per la tutela di soggetti privi di competenza tecnica.

Il caso riguarda, nella specie, l'emissione di uno swap trentennale su un bond da 1,68 miliardi di euro con scadenza 2035, proposto al Comune - secondo la ricostruzione della Procura - come strumento idoneo ad assicurare la ristrutturazione del debito mediante la riduzione del valore delle passività totali a carico dell'Ente nella misura di 57 milioni 326.070 euro.
L'avvocato Stefano Centonze, coordinatore e responsabile per Lombardia di Federcontribuenti, associazione nazionale in difesa del contribuente e degli utenti del credito e degli intermediari finanziari, rileva che "il provvedimento di rinvio a giudizio pronunciato dal gup di Milano costituisce un importante passo avanti nello sviluppo dei mezzi di tutela a favore di quei soggetti, che, privi della necessaria competenza tecnica, costituiscono facile preda di speculatori e destinatari di offerte, spesso ingannevoli, di prodotti finanziari equiparabili, quanto alla prevedibilità del risultato ottenibile, a vere e proprie scommesse implicanti conseguenze economiche di inaspettata gravità". L'avvocato afferma"Il processo che seguirà all'atto di rinvio a giudizio - anche a prescindere dai suoi esiti effettivi - costituisce un importante punto di svolta sotto molteplici profili. Anzitutto, il fatto che la vicenda possa essere valutata anche e prima di tutto per i suoi risvolti penali - con la sua riconduzione al reato di truffa aggravata - rappresenta senz'altro un passo avanti per l'effetto di deterrenza, specialmente per il coinvolgimento personale dei soggetti responsabili del reato e per l'impossibilità di sfuggire alla comminazione delle pene attraverso le mere regolazioni economiche che, invece, dominano il contesto civilistico".
Centonze, osserva che "altra importante circostanza è costituita dal coinvolgimento nel processo degli stessi Istituti di credito, non come meri responsabili civili, ma come soggetti chiamati a rispondere, ai sensi della legge 231/2001, della mancata predisposizione di modelli comportamentali idonei a prevenire la commissione di reati da parte dei propri funzionari. Le possibili conseguenze sanzionatorie (e non solo risarcitorie) a cui le Banche sono esposte, dovrebbero rappresentare un altro importante elemento di deterrenza ed un potente stimolo per i soggetti esercenti attività finanziaria verso l'adozione di regole comportamentali che garantiscano l'osservanza, da parte dei propri dipendenti, dei principi legali di correttezza ed adeguata informazione nello svolgimento delle loro attività istituzionali".
"L'importanza del processo va così ben oltre il caso concreto" conclude il responsabile di Federcontribuenti Lombardia, "risultando di particolare rilievo non solo l'accertamento dei fatti, ma anche e soprattutto l'affermazione di nuove tendenze di perseguibilità di condotte ritenute illecite. Va peraltro rilevato come l'accertamento dei fatti e delle relative responsabilità in sede penale rappresenti un'agevolazione per i soggetti danneggiati soprattutto per quanto riguarda la raccolta delle prove".

E' il caso di evidenziare l'impatto che gli sviluppi della vicenda avranno su numerosi altri casi che vedono enti pubblici contrapposti ad enti di credito e finanziarie per analoghi motivi e la possibilità di estendere i principi di responsabilità penale ed amministrativa, ipotizzati nella vicenda del Comune di Milano, anche nell'ambito di fattispecie che vedono il coinvolgimento di soli soggetti privati.

 

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Caoduro vince a Milano, esclusa da play off

Domenica 21 Marzo 2010 alle 00:41
Caoduro Diavoli Vicenza    

 

Stevanoni, il capitano dei Diavoli, autore ancora di 2 golCaoduro Diavoli Vicenza espugna sabato sera il campo di Milano ed esclude dai play off i lombardi che dovevano solo vincere per passare in classifica Ferrara.

Partita vera e tesa con Milano che cerca di mettere la gara sul piano dei nervi e Diavoli che rispondono con la stessa grinta e determinazione.
Primo tempo subito intenso, con Milano che sente la tensione e l'importanza della gara e Vicenza che non ci sta a perdere. Prima occasione dopo nemmeno un minuto per i Diavoli con azione Roffo, Stevanoni che non aggancia sotto porta. Risponde Milano 24 con Uccelli che non riesce a sfruttare una corta ribattuta di Pesavento su tiro di De Luca. Al 3,19 ci prova Buggin con tiro ravvicinato, ma Pesavento si fa trovare pronto ed è poi Vicenza con bella azione personale di Stevanoni a rendersi pericoloso dopo un minuto, ma Fiordelisi allunga la stecca e devia. I Diavoli però insistono e vanno in vantaggio con Luca Roffo che concretizza una bella azione personale al 4,35 infilando Fiordelisi. Al 5,20 Milano attacca con Antonini e poi con Tessari, ma è bravo Pesavento. Poi ci prova Banchero, ma sbaglia e risponde Vicenza con due tiri dalla distanza intorno al 6,30 prima di Rigoni e poi di Fabio Testa, ma entrambi fuori. Al 10,09 penalità fischiata al vicentino Dalle Ave e Milano va all'arrembaggio con De Luca e Banchero, ma Pesavento dice sempre di no. Al 13,45 sono i Diavoli a rendersi pericolosi con Corradin e con Valbusa, poi con Rigoni, ma ribatte Fiordelisi. Milano reagisce e al 14esimo segna con Pau il pareggio, ma Vicenza al 15,16 si porta di nuovo in vantaggio con Stevanoni e alla penalità chiamata a Buggin del Milano allunga con Roffo al 16,43. Milano chiama time out, ma alla ripresa del gioco si rende pericoloso Vicenza con azione Maran e Zazzaron che non trova la deviazione vincente. Penalità a Corradin nell'ultimo minuto e mezzo, ma il risultato non cambia con Vicenza avanti per 3-1.
Angelo Roffo con Andrea BellinasoNella seconda frazione di gioco termina la penalità di Corradin, ma alla successiva penalità chiamata a Roffo Milano ne approfitta e accorcia al 21,36 con De Luca. La gara si fa sempre più tesa e nel secondo tempo le penalità sono molte, soprattutto nelle fila dei Diavoli che rispondono al pressing e all'aggressività degli avversari con qualche ingenuità. Vicenza appena trova spazi si lancia all'attacco e al 23,41 una bella azione che coinvolge tutta la prima linea porta al quarto gol di Stevanoni. Dall'altro lato Pesavento, autore di un'ottima prova e miglior portiere della regular season, ribatte su Petrucci, al 26,50, ma nulla può su Tessari che al 28,15, dopo le occasioni di Vicenza con Rigoni e Fabio Testa, segna il terzo gol dei suoi. Rispondono i Diavoli con tiro di Corradin che Fiordelisi ferma stendendosi sulla riga di porta, e con Roffo che segna al 29,55. Milano non approfitta della superiorità, fuori Fabio Testa, soprattutto per la bravura di Pesavento su De Luca, e si rende pericoloso con Stevanoni e Roffo Vicenza, nonostante l'inferiorità. Molte le penalità, ma le difese e i portieri tengono e l'unico a trovare un varco è Rigoni che porta a tre minuti dalla fine sul 6-3 Vicenza che colpisce poi un palo con Roffo a due minuti e mezzo dalla fine e che potrebbe allungare anche con Stevanoni. Ultimi minuti con le squadre tre contro tre per penalità di Pau e Stevanoni e un'occasione per parte fino al fischio della sirena che conferma la vittoria dei vicentini e l'esclusione dai play off di Milano.


"Buona partita in cui abbiamo giocato con la massima determinazione - ha detto a fine gara l'allenatore dei Diavoli, Angelo Roffo - Non avevamo pressioni, ma abbiamo giocato per vincere anche se non avevamo rinforzi. Una prova ottima in previsione dei play off con prestazione buona della difesa e un attacco più incisivo rispetto ad altre occasioni. Hanno giocato bene tutte e tre le linee e ottimo l'esordio di Bettello, ragazzo di sedici anni su cui bisogna lavorare molto, ma un altro giovane che lanciamo in questo campionato. Milano ha giocato con nervosismo e con pressione, quindi è stato meno preciso e probabilmente questo ci ha po' avvantaggiati, ma sono contento di quanto visto in pista".

 

Tabellino
Milano 24 Quanta - Caoduro Diavoli Vicenza 3-6 (1-3)

Milano 24 Quanta: Fiordelisi, Bonafin, Tessari, Vaghi, De Luca, Antonini, Zorzet, Uccelli, Buggin, Pau, Petrucci, Banchero, Verga, Vaglio. All. Renzo Morelli

Caoduro Diavoli Vicenza: Pesavento, Costa, Bellinaso, Dalle Ave, Testa F., Corradin, Valbusa, Stevanoni, Testa S., Roffo, Rigoni, Maran, Zazzaron, Bettello. All. Angelo Roffo

Arbitri: Grandini di Belluno e Rizzi di Piacenza

Reti:
PT: 4,35 Roffo (V), 14,00 Pau (M), 15,16 Stevanoni (V), 16,43 Roffo (V) pp;
ST: 21,36 De Luca (M) pp, 23,41 Stevanoni (V), 28,15 Tessari (M), 29,55 Roffo (V), 37,03 Rigoni (V).

 

 

 

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Categorie: Politica

Zaia ministro e governatore? Decide Milano

Sabato 20 Marzo 2010 alle 12:44
Partito democratico Veneto    

 

Filippin: Zaia sconvolgente, aspetta sempre un ordine da Milano
Il segretario del Pd: "L'appetito della Lega per le poltrone vien mangiando"

"Un doppio incarico per Luca Zaia, da Ministro e da governatore? Evidentemente per la Lega, quando si tratta di poltrone, l'appetito vien mangiando". Rosanna Filippin, segretario regionale del Partito Democratico, interviene sull'ipotesi avanzata da Umberto Bossi.
"Renato Brunetta - spiega la Filippin - l'aveva già sparata grossa, facendo capire che per lui il governo di una città come Venezia sarebbe più o meno un hobby del weekend. Umberto Bossi non poteva che puntare ancora più in alto e dire che sì, un leghista può essere ministro, presidente di Regione e domani chissà cos'altro ancora. La guida di un grande Comune o di una grande Regione è un impegno che richiede una dedizione totale. Pensare anche solo per un attimo che possa essere un incarico da cumulare, dimostra solo il disprezzo profondo del centrodestra veneto verso le istituzioni che si candida a guidare".
Conclude il segretario del Pd: "Che la Lega abbia imparato ad amare le poltrone è una cosa chiara da tempo. Ma la più sconvolgente di tutte le affermazioni è la replica di Luca Zaia, quando afferma che, in ogni caso, decide Bossi. L'uomo di punta della Liga Veneta ammette candidamente di non decidere nulla e di attendere gli ordini da Milano. Alla faccia del federalismo, è questa l'autonomia che ha in mente la Lega per il Veneto?".

 

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Categorie: Immigrazione, Arte

Fiore (Sipbc Veneto) per Arco della Pace-Mi

Martedi 16 Marzo 2010 alle 00:22

Sipbc Veneto           

 

Davide Fiore (Pres. Sipbc Veneto)Segnalo per conoscenza, con autorizzazione ad eventuale pubblicazione, questa denuncia deposta il 15 c.m. presso la Questura di Milano e inviata per conoscenza al Ministro per i Beni Culturali, Sen. Sandro Bondi, al Soprintendente per i Beni Architettonici e al Sindaco di Milano.

Dott. Davide Fiore
Il Presidente Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali (S.I.P.B.C.)
Sezione Regionale del Veneto

 

Oggetto: Segnalazione e denuncia di abbandono di sito monumentale nella città di Milano, rifugio di immigrati irregolari.

Onorevoli signori,

sabato 13 marzo 2010, mi sono trovato coinvolto in una situazione di una certa gravità per quanto concerne la salvaguardia di un bene architettonico e artistico significativo, e per il rischio alle cose e alle persone connesse.
Arco della Pace (Milano)Da turista ed ex cittadino milanese, mi trovavo ad osservare l'Arco della Pace di Milano, splendido esempio di arco di trionfo del governo napoleonico, realizzato dall'arch. Cagnola all'interno di un più articolato piano urbanistico che rivoluzionò l'aspetto della Milano di inizio ‘800. Nell'osservare la costruzione, difesa e celata da un'impalcatura posta per il restauro conservativo, ho notato almeno tre persone forzare una lamiera della recinzione di cantiere e accedere nell'area sottoposta a divieto d'accesso. Nessun impianto di sicurezza è scattato per segnalare l'intrusione. Ho prontamente avvisato le forze dell'ordine, le quali hanno inviato due pattuglie della polizia con cinque agenti che sono entrati nell'area di cantiere dal passaggio che ho indicato. Per riassumere brevemente, gli agenti hanno arrestato quattro clandestini di origine cinese (un quinto si è gettato dall'impalcatura ed è fuggito), dopo circa un'ora di inseguimento tra i piani di una fitta impalcatura che circonda l'Arco della Pace.
I poliziotti, ai quali ho espresso da subito la volontà di sporgere denuncia su quanto accaduto si dichiaravano sconcertati della situazione rilevata all'interno del cantiere e non visibile dall'esterno.
L'area di cantiere è un "albergo di clandestini", ridotto in condizioni pessime. Un cantiere da più mesi inoperativo, non controllato da antifurti o da una corretta revisione delle barriere anti intrusione (reti, lamiere, cancelli, ecc.).
Il cantiere sarebbe inoltre pieno di escrementi, materassi, oggetti di uso comune da riferire a situazioni di disagio o clandestinità, come di fatto riscontrato nel riconoscimento dei quattro clandestini e che prosegue da molto tempo.
Questura di MilanoL'indomani, domenica 14 marzo 2010, ho sporto regolare denuncia presso la Questura di Milano - Commissariato P.S. Sempione (ufficio denunce) alla presenza di due agenti (si veda copia del documento allegato alla presente segnalazione).
I poliziotti con i quali ho avuto modo di confrontarmi in sede di denuncia, nonostante la disponibilità, mi hanno più volte invitato a non segnalare il fatto in quanto non si tratterebbe di una questione di rilevanza penale. Insistendo, sono potuto arrivare al termine della denuncia, in attesa di informare chi di competenza sull'accaduto.
Personalmente ritengo disdicevole, come cittadino e come operatore per i beni culturali e per quanto attiene alle mie sensibilità o qualifiche personali, riscontrare l'abbandono del cantiere che protegge un monumento simbolo di Milano, vincolato dagli organi competenti, e posto in pieno centro storico. Credo inoltre che, salvo non siano già stati intrapresi provvedimenti a me sconosciuti, affidare il controllo di un sito patrimonio della collettività al libero accesso (con violazione di un cantiere contrassegnato dal divieto d'accesso), a persone in evidente stato di disagio, ma comunque clandestine, sia una mancanza di rispetto verso i beni culturali, la città di Milano e i suoi ospiti. Un accesso incontrollato di persone non accreditate, le quali possono usufruire dello stesso monumento quale abitazione, latrina o altre funzioni che potrebbero anche portare al vandalismo e allo sfregio dell'opera, potrebbe essere pericoloso anche per eventuali responsabilità o incidenti che occorressero agli stessi.

Sono certo, proprio perché perseguo nella fiducia nei confronti delle Istituzioni, che i destinatari di questa lettera sappiano cogliere la gravità della situazione che è stata riscontrata avviando una semplice segnalazione e agire tempestivamente anche con l'appoggio dei cittadini e della sensibilità mediatica.
Ringrazio per la cortese disponibilità inviando i miei migliori auguri per una buona settimana,

Dott. Davide Fiore
Il Presidente Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali (S.I.P.B.C.)
Sezione Regionale del Veneto

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Categorie: Eventi

Dalla Pozza da Milano: blocco il 28

Venerdi 19 Febbraio 2010 alle 17:17
Comune di Vicenza  

 

L'assessore Dalla Pozza conferma il blocco di domenica 28 febbraio: "Si fermerà gran parte del Nord Italia. Non solo un'azione educativa, ma un atto simbolico forte di richiesta d'aiuto allo Stato"

Antonio Marco Dalla Pozza"Un incontro assolutamente positivo. Ora il governo ci ascolti". Così l'assessore all'ambiente e alla mobilità Antonio Dalla Pozza all'uscita dalla riunione che si è tenuta stamattina a Milano tra i rappresentanti di un centinaio di Comuni del Nord Italia. All'ordine del giorno, un blocco del traffico generale confermato per domenica 28 febbraio e una serie di richieste contenute in un documento che sarà presentato al Governo.
Promosso da Sergio Chiamparino, sindaco di Torino nonché presidente dell'Anci, assieme alla collega milanese Letizia Moratti, l'incontro ha visto la partecipazione di amministrazioni comunali di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna tutte afflitte dal problema dell'inquinamento dell'aria.
"Abbiamo condiviso un documento - dichiara Dalla Pozza - che alla luce della situazione in cui versa l'intera pianura Padana chiede al Governo interventi strutturali, soprattutto di natura economica. Chiediamo che Roma preveda incentivi al trasporto pubblico locale, in particolare per la sostituzione dei mezzi più vecchi e inquinanti, confermi le detrazioni legate all'efficienza energetica, svincoli gli investimenti su energia ed inquinamento dal patto di stabilità, destini al trasporto pubblico una parte del pedaggio delle autostrade e delle tangenziali".
Ancora, il documento dei sindaci chiede a tutti i Comuni non solo di adottare tempestivamente le misure emergenziali ma anche di avviare politiche di riduzione dell'inquinamento atmosferico investendo in trasporto pubblico e disincentivando il traffico anche attraverso l'allargamento delle ztl.
Infine, i sindaci riuniti a Milano chiedono alle Regioni di creare coordinamenti territoriali attraverso le agenzie regionali Arpa.
"A nome dell'amministrazione comunale di Vicenza - prosegue Dalla Pozza - ho sottolineato la necessità di introdurre incentivi tariffari per uniformare trasporto urbano ed extraurbano, almeno per la fascia dei Comuni contermini, nell'ottica della città metropolitana di recente lanciata dal sindaco Variati. Ho inoltre proposto la redazione di un provvedimento unico per le limitazioni del traffico da concertare tra tutte le Regioni del Nord fin dal prossimo settembre, la salvaguardia degli incentivi sulla rottamazione per chi acquista mezzi ecologici a gpl, a gas o ibridi. Infine ho chiesto il rifinanziamento della legge 211 sul trasporto pubblico collettivo che nel nostro caso riguarda la realizzazione del filobus elettrico in accordo con il progetto di Provincia e Ftv nell'ambito della revisione generale del trasporto pubblico urbano".
Molti i dati circolati e discussi questa mattina dagli amministratori antismog, tra i quali una curiosità: "Vicenza - racconta preoccupato Dalla Pozza - dopo Milano e Monza è indicata da fonti Istat 2008 come la terza città per il rapporto tra la lunghezza dei veicoli in circolazione e quella delle strade urbane, pari al 103 per 100. In pratica, tutte le strade della città potrebbero essere completamente occupate da una lunghissima fila formata dai veicoli dei vicentini!".
Per quanto riguarda il blocco confermato per domenica 28 febbraio in quasi tutti i capoluoghi del Nord Italia e in molti Comuni minori, l'indicazione che viene da Milano è di orientarsi su una fascia oraria unica che dovrebbe andare dalle 9 alle 18 e di escludere dal divieto i mezzi non inquinanti per premiare la scelta ecologica.
"C'è chi - conclude l'assessore Dalla Pozza - come il direttore generale dell'Arpav Andrea Drago, continua a sostenere che i blocchi del traffico non servono a niente. Oggi i sindaci hanno ribadito che anche un'aspirina può aiutare a tirare avanti chi è ammalato, ma non può operarsi perché i suoi medici, cioè la Regione e lo Stato, non fanno assolutamente nulla! Tra un centinaio di Comuni di Veneto, Lombardia Piemonte ed Emilia Romagna è finalmente nato un coordinamento nazionale permanente che sarà allargato anche alle amministrazioni di Liguria, Friuli Venezia Giulia e Trentino. Il responsabile nazionale e i coordinatori regionali dell'Anci delle regioni interessate, i Comuni di Torino e Milano e una rappresentanza dei Comuni medi e piccoli coinvolti chiederanno al più presto un incontro al Governo. Il blocco del traffico del 28 febbraio non avrà solo una valenza educativa, ma avrà un valore simbolico forte: sarà un messaggio lanciato allo Stato da un'area vasta del Paese che chiede aiuto prima di morire soffocata".

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Categorie: Eventi

Emergenza smog: oggi Dalla Pozza a Milano

Venerdi 19 Febbraio 2010 alle 06:36

Comune di Vicenza     

Emergenza smog, oggi l'assessore Dalla Pozza a Milano per un vertice tra i Comuni della pianura padana.
E sull'ipotesi del blocco del traffico per il 28 febbraio annuncia: "Parteciperemo senz'altro"

L'assessore all'ambiente e alla mobilità, Antonio Marco Dalla Pozza, parteciperà stamattina all'incontro sull'emergenza smog che si terrà a Milano tra i sindaci (o i loro delegati) dei capoluoghi di provincia di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.
Promosso da Sergio Chiamparino, sindaco di Torino nonché presidente dell'Anci, assieme alla collega milanese Letizia Moratti, l'incontro si propone di affrontare le questioni relative al territorio della pianura padana per individuare misure ed iniziative coordinate e coerenti, utili a migliorare la qualità dell'aria.
Come infatti scrive Chiamparino nella lettera di invito al vertice che si terrà a Palazzo Marino, il territorio padano si trova ogni anno in questo periodo ad affrontare l'emergenza smog, collegata in particolare all'inquinamento da polveri sottili, il cui principale imputato è il traffico veicolare.
"Solo attraverso la definizione di interventi coerenti e di carattere strutturale - aggiunge inoltre il primo cittadino torinese - è possibile individuare soluzioni che abbiano effetti significativi e durevoli".
Sulla specifica proposta, poi, annunciata dai sindaci promotori dell'evento di bloccare il traffico nella pianura padana nella giornata di domenica prossima 28 febbraio, l'assessore Dalla Pozza dichiara: "Il Comune di Vicenza parteciperà senz'altro. Abbiamo sempre sostenuto la necessità di fare fronte comune, per questo ci auguriamo che le città aderiscano in massa in modo da dare un segnale forte al Governo, che si è sempre disinteressato della questione. Avrebbero dovuto intervenire le Regioni, invece finora è ricaduto tutto sulle spalle dei Comuni. Domani potrebbe dunque essere finalmente il giorno della svolta".

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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