Il veneto per i vigili? La Lega ragiona per slogan
Venerdi 11 Giugno 2010 alle 23:54Federico Formisano, Capogruppo Partito Democratico - Quale lingua veneta viene richiesta per fare il vigile a Battaglia Terme? Quella con l'inflessione vicentina o padovana? I bellunesi parlano un dialetto che niente ha a spartire con il veneto. Perfino all'interno di una stessa provincia ci sono dialetti diversi. Per arrivare ad una lingua, ad una tradizione, a costumi uguali abbiamo speso tanti anni e il sangue di tanti cittadini anche veneti. Non condivido assolutamente questa scelta.
Continua a leggereI vigili in veneto: come sviare dai veri problemi
Venerdi 11 Giugno 2010 alle 23:40Giorgio Langella - Sulla questione del requisito relativo alla conoscenza del veneto per il concorso a vigile urbano a Battaglia Terme mi sembra ci sia poco da commentare.
Sembra una scelta bizzarra (nella foto il vigile 'macchietta' Otello Celletti, alias Alberto Sordi, n.d.r.) che potrebbe far sorridere ... ma non è così.
Si inquadra in quello che mi sembra sia un progetto preciso, quello di un progressivo smantellamento della società .
Un orgoglio di un "sentirsi" veneti solo in apparenza che si fonda non tanto nella tradizione e nello studio della cultura del popolo veneto, ma nella "parlata" vernacolare.
Continua a leggereIl veneto per i vigili a Battaglia Terme,Zaia d'accordo
Venerdi 11 Giugno 2010 alle 22:03Luca Zaia, Regione Veneto - "Non capisco proprio quale sia il problema. La proposta dell'assessore Beghin di inserire la parlata veneta tra i requisiti del concorso a vigile urbano esprime semplicemente un'esigenza territoriale, legata al profondo radicamento della comunità nella propria lingua materna. Non significa certo che i vigili siano obbligati a parlare in dialetto, ma che dimostrino la capacità di comunicare e di comprendere il popolo, costituito anche da gente anziana, per il quale si presuppone debbano svolgere un pubblico servizio."
Continua a leggereProgetto didattico in lingua veneta
Mercoledi 24 Marzo 2010 alle 13:12La PiccionaiaÂ
Giovedì 25 marzo, in contemporanea in teatri, ville storiche e spazi pubblici delle 7 province del Veneto, conclusione del progetto "In lingua veneta" - promosso dalla Regione - tra giochi, laboratori e musica
"FESTA DEL POPOLO VENETO": INSEGNANTI E ALUNNI RISCOPRONO LE RADICI COMUNI
L'iniziativa, che diffonde la cultura del territorio tra i più giovani, è dedicata alle scuole primarie. Verrà proiettato il cartoon della scuola Vittorino da Feltre, vincitrice del concorso "Un leone molto animato"
(Venezia - 23.03.2010) - Si conclude con la grande FESTA DEL POPOLO VENETO, che coinvolgerà alunni e insegnanti delle scuole primarie di tutta la regione, il progetto didattico IN LINGUA VENETA.
Promosso dalla Regione del Veneto e realizzato grazie alla collaborazione delle sette Amministrazioni Provinciali, che hanno curato eventi e iniziative ad hoc, il progetto è dedicato alla promozione e alla valorizzazione di un'identità storica, linguistica, culturale e paesaggistica tipicamente veneta, nella quale le tradizioni delle diverse aree dialettali si uniscono all'insegna delle radici comuni.
La mattina di giovedì 25 marzo, in ville storiche, teatri e spazi pubblici delle 7 province del Veneto si celebrerà la FESTA DEL POPOLO VENETO, pensata in concomitanza con la ricorrenza della fondazione di Venezia. L'evento ha come filo conduttore la rievocazione della storia del Veneto, da rivitalizzare in prospettiva futura trasmettendola alle nuove generazioni. Insegnanti e alunni diventano così i protagonisti di una ricca mattinata di feste, animate con giochi di squadra, musica e canto, laboratori e momenti di aggregazione e condivisione.
La festa è il momento conclusivo e in qualche modo di sintesi per il progetto IN LINGUA VENETA, con il quale la Regione ha voluto coinvolgere i ragazzi delle scuole primarie nella creazione di un cartoon attraverso il concorso "Un leone molto animato" e i docenti con un corso di formazione e aggiornamento sui "Paesaggi letterari del Veneto" (avvicinandoli ai testi di Meneghello, Pascutto, Cibotto, Marin, Coltro e Camon). Il progetto è stato realizzato dal CTSI (Coordinamento dei Teatri Stabili di Innovazione del Veneto) con il coordinamento generale de La Piccionaia-I Carrara e la gestione della sezione formativa da parte di Fondazione Aida di Verona.
In tutte le tappe della festa verrà inoltre presentato il cartone animato realizzato con Gli Alcuni di Treviso dai ragazzi della scuola primaria Vittorino da Feltre di Feltre, vincitori con la loro sceneggiatura del concorso "Un leone molto animato".
"Sono lieto di accompagnare l'evento conclusivo di un percorso che ha visto coinvolti insegnanti e studenti delle scuole primarie del territorio nella riscoperta del patrimonio linguistico e culturale della nostra regione - spiega il vicepresidente della Regione del Veneto Franco Manzato -. La lingua veneta, infatti, è un tesoro da custodire e trasmettere alle nuove generazioni poiché è parte integrante di quel bagaglio umano e culturale identitario nel quale ognuno si riconosce e che ogni cittadino contribuisce a costruire. La Festa del Popolo Veneto vuole quindi essere un momento aggregante e giocoso che faccia avvicinare le nuove generazioni non solo al patrimonio tradizionale e culturale ma anche a quello paesaggistico del territorio in cui vivono. Auspico quindi che non solo i bambini ma anche i genitori e le famiglie possano conoscere e riscoprire le proprie radici e la propria storia attraverso momenti di gioco e condivisione".
I luoghi in cui si svolgerà la FESTA DEL POPOLO VENETO:
BELLUNO - Cesiomaggiore > Museo Etnografico di Seravella
PADOVA - Albignasego > Palazzetto dello Sport
ROVIGO - Lendinara > Teatro Comunale "Ballarin"
TREVISO > Parco degli Alberi Parlanti
VENEZIA - Mira > Villa Widmann Rezzonico Foscari
VERONA - Bussolengo > Teatro Parrocchiale
VICENZA - Montecchio Maggiore > Villa Cordellina Lombardi
Continua a leggereExtracomunitari: 1 su 3 vuole parlare veneto
Mercoledi 3 Febbraio 2010 alle 19:22Roberto Ciambetti   Â
Ciambetti (Lega): "Un extracomunitario su tre vuole imparare il veneto: è la vittoria della vera integrazione, la vittoria della vera lingua della solidarietà "
"Il fatto che lavoratori extracomunitari sentano il bisogno di imparare la lingua veneta non mi sorprende: il veneto è la lingua del quotidiano, della vita, del lavoro e chi viene qui onestamente è chiaro che senta il bisogno di comunicare in veneto".
Non è sorpreso il presidente del gruppo consiliare leghista Roberto Ciambetti davanti ai dati dell'Istituto di ricerca Quaeris secondo il quale un terzo degli intervistati tra gli extracomunitari ritiene che sarebbe necessario insegnare nelle scuole la lingua veneta.
"La lingua è il primo strumento di integrazione - ha detto Ciambetti - e da noi i lavoratori stranieri e le loro famiglie hanno compreso bene come il Veneto sia una terra di ospitalità rispettosa e solidale verso chi è franco e onesto: mi sembra chiaro che il desiderio di approfondire la lingua parlata nella vita di ogni giorno è frutto di quel rapporto che si è instaurato tra i veneti e quanti sono venuti qui in cerca di lavoro onesto. E' anche vero che la conoscenza della lingua agevola i rapporti umani e la stessa vita lavorativa - ha continuato Ciambetti - ma è altrettanto vero che nessuno impara la lingua del padrone, se questo è uno scellerato, violento e intollerante. La lingua veicola valori, principi, rispetto: questo Veneto, che solo una propaganda cieca quanto disonesta, dipinge come terra egoista è la regione dove si registra il maggior indice di integrazione e proprio il dato dell'Istituto Quaeris dimostra ulteriormente che lo stereotipo di una realtà razzista è falso, infondato e strumentale. La Liga Veneta - Lega Nord è figlia e frutto di questo Veneto, insultato e volutamente incompreso da quegli intellettuali radical chic che la solidarietà la praticano a parole ma non nei fatti, perché la solidarietà non abita nei salotti, ma vive nella strada, nella quotidianità e non parla finetto o la lingua dei fighetti, ma si esprime in splendido veneto"
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