Archivio per tag: Liga Veneta

Categorie: VicenzaPiù, Dal settimanale

Scienze della Formazione, la facoltà della disunità d'Italia: da VicenzaPiù n. 204

Sabato 25 Dicembre 2010 alle 20:00
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Regole diverse tra sedi universitarie del nord e del sud: ecco perché Lega e Liga in Veneto avranno sempre più elettori. Numeri imbarazzanti: più crediti a chi fa meno ore di studio o tirocinio.

Non è finito nel dimenticatoio l'ordine del giorno con il quale, il 18 novembre scorso, il Consiglio Provinciale di fatto denunciava una discriminazione esistente a livello nazionale tra gli studenti che si preparano in Veneto all'insegnamento e quelli che invece si preparano in altre regioni.

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Categorie: Politica, Informazione, Famiglia

Il digitale terrestre in Veneto per Ciambetti

Venerdi 22 Gennaio 2010 alle 17:22
Roberto Ciambetti   

 

Digitale Terrestre banco di prova per la tutela del consumatore e la difesa del pluralismo dell'informazione: il Veneto non deve attendere

Campagna per il Digitale terrestreNel secondo semestre dell'anno il Veneto passerà al Digitale terrestre e per vedere le trasmissioni televisive di qualunque emittente, gratuita o a pagamento, i cittadini dovranno essere muniti di decoder e di una antenna ricevente puntata correttamente verso la fonte del segnale digitale e soprattutto in perfetta efficienza, perché il segnale digitale non ammette interferenze.
Numerose iniziative sono state attivate dal gruppo consiliare della Lega Nord-Liga Veneta anche attraverso interrogazioni presentate alla Giunta, chiedendo tutela per i consumatori, perché in commercio ci sono diverse tipologie di decoder o di televisioni munite di decoder interno, ma solo alcuni permettono di vedere tutti i canali gratuiti, di accedere ai contenuti a pagamento e ai servizi interattivi, senza problemi. Si tratta degli impianti garantiti dal Bollino Blu (per i decoder) o Bianco (per le televisioni munite di decoder interno) DGTVI, marchio di garanzia per il consumatore dato dall'associazione delle televisioni italiane, che ha il compito di promuovere la diffusione del digitale terrestre, composto da Rai, Mediaset, Telecom Italia Media, Dfree, Frt, Roberto CiambettiAeranti-Corallo. In pratica tutte le emittenti, pubbliche come private, garantiscono la qualità del servizio attraverso i ricevitori dotati di questo marchio di qualità; questi impianti non subiscono, di norma, i disguidi sofferti da strumentazioni che, per caratteristiche tecniche, nelle Regioni in cui è già stato avviato il passaggio al digitale, devono essere costantemente riprogrammate, con non pochi disagi per l'utenza. E' da sottolineare che gli impianti certificati hanno un costo maggiore rispetto ai modelli più semplici e che è necessario utilizzare un decoder per ogni televisore che si possiede.
Detto questo, il gruppo consiliare della Lega Nord-Liga Veneta invita le amministrazioni locali ad informarsi per verificare il grado di copertura nel proprio territorio locale dei segnali digitali mentre invita i cittadini a verificare con attenzione la qualità della strumentazione di ricezione, decoder o televisori di ultima generazione, da acquistare. Il Gruppo consiliare si fa promotore di una serie di iniziative tese ad informare correttamente i cittadini, con particolare riguardo alle categorie più svantaggiate, anziani o persone con scarsa dimestichezza nell'uso delle tecnologie, e propone anche alle associazioni di categoria interessate, mondo del commercio come artigiani antennisti, l'avvio di corsi di aggiornamento per i tecnici e la stipula di un accordo su base regionale per giungere alla fornitura di servizi alla cittadinanza, per la verifica o sistemazione delle antenne, a prezzi calmierati.
Chiediamo inoltre al governo di ampliare le agevolazioni per l'acquisto dei decoder, prevedendo l'aiuto anche per le riceventi non interattive, nonché invitiamo le forze politiche, l'Agcom, le rappresentanze sindacali delle emittenti, a giungere ad un accordo per la soluzione del cosiddetto nodo Lcn (logical channel numbering), funzione che assegna automaticamente ad ogni servizio televisivo una posizione nella lista (in pratica, il numero del canale da digitare nel telecomando) e che non deve in alcun modo penalizzare le emittenti locali private, le quali svolgono nei fatti un servizio di rilevanza pubblica di area circoscritta, che non può essere svolto dalla grande emittenza nazionale. Rammentiamo che le emittenti private sono parte essenziale del pluralismo dell'informazione e che con la loro attività riescono a bilanciare un duopolio che nel campo televisivo caratterizza in maniera negativa il sistema italiano.

Roberto Ciambetti
Capogruppo Liga Veneta - Lega Nord
Consiglio Regionale Veneto

 

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Categorie: Politica, Immigrazione

Paolo Franco, Ousmane Condé e immigrati

Mercoledi 6 Gennaio 2010 alle 20:54

Riceviamo e pubblichiamo per eventuali commenti.

 

Paolo Franco, Lega Nord   

 

Immigrati: Paolo Franco (LN), intolleranti nei confronti delle regole, bene Cecchetto

Senatore Paolo Franco, Lega Nord (foto senato.it)"Gli immigrati non perdono l'occasione di mostrare la loro intolleranza nei confronti delle regole che governano la nostra vita civile". Lo ha dichiarato il segretario della Lega Nord di Vicenza, sen. Paolo Franco sul caso di Montecchio Maggiore, dove l'Unione Immigrati è pronta allo "sciopero degli acquisti" nel territorio comunale per contestare la delibera sui parametri abitativi approvata dalla Giunta leghista guidata da Milena Cecchetto.
"Le proposte di sciopero di diverse associazioni d'immigrati - ha sottolineato il sen. Franco - e le dichiarazioni apparse sulla stampa da parte del Sig. Ousmane Condé, Presidente dell'Unione immigrati di Vicenza, lo dimostrano ampiamente. In particolare quando viene paventato lo sciopero degli acquisti per far toccare con mano cosa accadrebbe in Italia se davvero tornassero a casa i milioni di lavoratori stranieri".
Naturalmente, ha rilevato ancora il senatore della Lega Nord "i rappresentanti degli immigrati (tutto da vedere se poi davvero avrebbero il sostegno dei cittadini stranieri o se invece le loro grida sono più che altro alimentate dai rappresentanti locali dell'estrema sinistra politica e sindacale) chiedono di poter fare come meglio aggrada loro. Le regole di igiene e di civile convivenza con le famiglie degli appartamenti attigui non li riguardano. Inoltre, com'è ovvio, le regole applicate nel comune di Montecchio Maggiore valgono tanto per gli italiani quanto per gli stranieri. Ma questi ultimi ritengono invece di avere maggiori diritti e li reclamano minacciando sfracelli".

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Categorie: Politica

Inno Veneto

Giovedi 8 Ottobre 2009 alle 14:23

Liga Veneta Repubblica

Il Consiglio Provinciale di Vicenza nella seduta di martedì 06 ottobre su proposta del consigliere provinciale Bobo Sartore ha approvato un ordine del giorno che aveva come tema l'addozione di un inno Veneto, alla fine della discussione ne è uscito un testo che recita:
Il Consiglio Provinciale di Vicenza interpretando la sensibilità popolare invita la giunta e il consiglio regionale veneto a dotarsi di un inno Veneto".
Nella discussione è emerso come scritto anche nell'ordine del giorno presentato, che un inno rappresenta la storia ,la cultura, l'identità di un popolo alla pari di una bandiera. Già altri popoli in Europa si sono dotati di inni propri es il famoso inno Scozzese flower of Scotland o il Gallese The land of my fathers,per passare al Catalano con Els Segadors o al Basco Eusko Guadariak.
L'ordine del giorno è passato con un voto trasversale con il solo voto contrario di alcuni consiglieri di Forza Italia. 

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Categorie: Politica

Sartore: "La Liga Veneta non morirà"

Domenica 13 Settembre 2009 alle 18:34

Bortolino Sartore (Liga Veneta) 

Ieri sabato 12 settembre si è svolto il congresso della Liga Veneta Repubblica a Vicenza presso l'hotel Viest.
E' passata la linea del segretario uscente Fabrizio Comencini e nell'occasione riconfermato, la quale prevede un nuovo soggetto politico tra il movimento di Foggiato, Covi. Forte è stata l'opposizione di Sartore, consigliere provinciale di Vicenza uscito perdente che dichiara: "la Liga Veneta, con me e con tutti quelli che mi hanno votato che poi sono quelli che hanno ottenuto i consensi nel territorio, NON MORIRA' ". Ad alcuni dei presenti è sembrato un congresso da scioglimento della Liga, anche se è stato messo un tempo massimo di 2 mesi per tale ipotesi. Inoltre alcuni componenti dell'ufficio di presidenza hanno manifestato dubbi sulla totale regolarità del congresso, a partire dai giorni che l'hanno preceduto.

Bortolino (Bobo) Sartore

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Categorie: Politica

L'opinione di Ciambetti su Piazza Venezia

Sabato 5 Settembre 2009 alle 13:10
Ciambetti Liga Veneta. 5 settembre 2009    

 

In articoli, apparsi sulla stampa, si legge che tra le varie proposte per celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia 1861-2011, vi è anche l'idea "di cambiare nome a piazza Venezia a Roma per ribattezzarla piazza dell'Unità d'Italia". L'idea nasce vecchia, e non portò particolarmente bene, al proponente del secolo scorso; durante il Ventennio, Mussolini, ribattezzo la piazza con il nome di "Foro d'Italia", salvo poi, dopo i noti eventi del secondo conflitto mondiale, qualcuno di buonsenso riportò al vecchio nome di piazza Venezia.
Siamo proprio nel centro geometrico di Roma, strategico nell'urbanistica della città papale e non a caso qui abitava Michelangelo Buonarroti, qui venne a vivere gli ultimi suoi anni Letizia Bonaparte, madre di Napoleone: originariamente chiamata Platea Nova, poi Piazza della Concha e infine piazza Venezia, perché fino a tutto il XIX secolo lo spazio era delimitato ai due lati da palazzetto e palazzo Venezia, quest'ultimo originariamente sede del cardinale titolare della basilica di San Marco, quindi residenza papale e poi sede ufficiale dell'Ambasciata di Venezia.
Palazzo Venezia fu il primo edificio rinascimentale eretto a Roma, rappresenta l'intervento architettonico più importante dell'intero Quattrocento romano, voluto dal cardinale veneziano Pietro Barbo, già vescovo di Vicenza, eletto poi papa con il nome di Paolo II.
Siamo, nel cuore di Roma, non solo urbanistico ma anche culturale e non a caso nella seconda metà dell'Ottocento il Regno Sabaudo per autocelebrarsi, rimarcando la sua presenza per segnare la discontinuità con il passato, volle una radicale trasformazione e sventramento di questo spazio denso di memorie: trasformando piazza Venezia si tentava se non di cancellare, almeno di violentare la memoria di un luogo simbolico, legato a momenti straordinari nella storia della città, come la singolarissima coabitazione, appunto a palazzo Venezia, tra pontefici e ambasciatori veneziani, coabitazione protrattasi dal 1564 fino allo spostamento dei Pontefici al Quirinale. Veneziani e papi assieme, quasi a ricordarci che c'era una storia prima degli anonimi, e alquanto scialbi, Savoia, una storia, che parlava di Giulio II e Michelangelo oltre che della Serenissima e via via per i secoli.
Con la realizzazione del Vittoriale, fu sventrata la piazza, abbattuti e spostati edifici, tra i quali anche palazzetto Venezia, per permettere la prospettiva sul monumento a Vittorio Emanuele II: con quello sventramento i Savoia entravano anche monumentalmente e in maniera pesante nella storia di Roma.
Ora, con la proposta di trasformare Piazza Venezia in Piazza dell'Unità d'Italia, si cerca anche di cancellare la memoria, ingombrante per l'Italia, della Repubblica di Venezia. Ingombrante per un fatto chiaro, visto che Venezia aveva e ha ciò che mancava ai Savoia e all'Italia Unita: una storia, un passato, un ruolo nelle grandi vicende europee. Il mutare nome a piazza Venezia per le celebrazioni del 1861, quando l'Italia si unì (e il Veneto dipendeva da Vienna: nel 1861 noi non eravamo ancora sabaudi) mi sembra se non un insulto ai veneti, di certo uno sgarbo spiacevole.
Chiedo al Presidente Napolitano, uomo di cultura e di buonsenso, di far soprassedere, i proponenti, di questo revisionismo toponomastico.
Lancio un appello al presidente Galan: palazzo Venezia, per accordi internazionali, alla caduta della Serenissima, passò ai francesi quindi all'impero austroungarico prima di essere confiscato dal Regno Sabaudo durante la Prima Guerra Mondiale. Non so se la Regione Veneto, come ideale erede della Repubblica di Venezia, possa vantare qualche diritto sull'edificio: di certo ha il dovere, morale, di difenderne la memoria storica.

Roberto Ciambetti
Capogruppo Regionale
Liga Veneta-Lega Nord

 

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Liga Veneta e dirigenti scolastici

Venerdi 24 Luglio 2009 alle 15:08
Gruppo Prov. Liga Veneta Repubbl. 24 luglio 2009

 

Voglio portare a conoscenza i punti salienti della conferenza stampa di questa mattina.
A) L'ordine del giorno dell'assessore Martini non sarebbe passato se non fosse stato emendato dalla Liga Veneta Repubblica.
B)L'ordine del giorno è stato promosso perchè la Liga Veneta Repubblica durant euna commissione cultura dell'11 giugno lo portò all'attenzione dei media
C)L'ordine del giorno è stato approvato fuori tempo massimo, perchè l'ordine della messa in ruolo dei presidi è stato approvato lunedì.
D) siamo il tempo però per i 21000 insegnanti da mettere in ruolo promessi dal ministro Gelmini
E) E' partito un appello verso l'assessore Donazzan perchè operi:
1) a confermare i 21000 insegnanti promessi.
2) che questi devono cadere nelle regioni dove c'è un alto numero di precari......

Info 3920595374

Bobo Sartore
Consigliere provinciale di Vicenza

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Categorie: Politica

Liga contro Lega, l'altra faccia dell'autonomismo

Lunedi 6 Luglio 2009 alle 08:00
Il piccolo partito fondato da Comencini sta conquistando sempre più spazio nelle amministrazioni della provincia. Con una regola fissa: essere in opposizione a Bossi&Co. "La Lega Nord cavalca l'insicurezza, noi ci rifacciamo alle caratteristiche del popolo veneto: laborioso, solidale e ospitale"

 

 

Manifestazione Liga Veneta (da www.ligavenetarepubblica.oorg)«Veneti sì, padani no». Con questo comandamento bene impresso nella mente, armati di bandiere venete e al grido di «chi non salta un padano è», una "pattuglia" di autonomisti anti-Lega Nord lo scorso 22 giugno ha fatto irruzione fra la folla che festeggiava il rinnovo del mandato del sindaco di Schio Luigi Dalla Via, riconfermato per 200 voti, saltando e gridando sul selciato dinanzi al municipio. Già, perché il programma della Liga Veneta Repubblica, il partito ("partitino", attualmente, "viaggiando" sul 2 per cento) nato dalla scissione di Fabrizio Comencini dalla Lega Nord e guidato nel Vicentino da Bortolino Sartore, di fatto sembra seguire due regole principali: da un lato il "culto" dell'autonomia del Veneto e poi, come regola "non scritta", una ferrea avversione per gli autonomisti più famosi della Lega Nord. Al punto da schierarsi nelle diverse tornate elettorali preferibilmente con il Pd, ma anche con il Pdl, a condizione che il confronto sia sempre in opposizione a candidati del partito di Bossi.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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