Scienze della Formazione, la facoltà della disunità d'Italia: da VicenzaPiù n. 204
Sabato 25 Dicembre 2010 alle 20:00 | 0 commenti
Regole diverse tra sedi universitarie del nord e del sud: ecco perché Lega e Liga in Veneto avranno sempre più elettori. Numeri imbarazzanti: più crediti a chi fa meno ore di studio o tirocinio.
Non è finito nel dimenticatoio l'ordine del giorno con il quale, il 18 novembre scorso, il Consiglio Provinciale di fatto denunciava una discriminazione esistente a livello nazionale tra gli studenti che si preparano in Veneto all'insegnamento e quelli che invece si preparano in altre regioni.
Alla faccia del buonismo natalizio, dell'artificioso "volemose bene" per i 150 anni dell'Unità d'Italia, l'assessore provinciale all'istruzione Morena Martini sembra determinata a portare avanti la battaglia per ripristinare un'unità nazionale di fatto e non solo di etichetta.
Una battaglia che dovrebbe procedere con un'opera di sensibilizzazione-protesta nei confronti della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI). L'ordine del giorno era stato presentato dal consigliere della Liga Veneta per l'autonomia Bortolino Sartore, ma i dati lasciano poco spazio a possibili accuse di antimeridionalismo padano. In Puglia e in Campania si studia per 3.675 ore, a Padova per 4.375: alla fine si è in entrambi i casi maestri elementari. In Veneto si fanno più ore di tirocinio e si hanno meno crediti. La tesi di laurea qui vale 8 crediti, in Campania e in Puglia invece 21. In Veneto c'è una generazione di futuri, o meglio di potenziali insegnanti che temono per il proprio futuro e coltivano l'idea di vivere in un Paese dove la concorrenza sleale è diventata regola. Da un confronto del numero di accessi programmati alle Facoltà di Scienze della Formazione, si nota che alle Facoltà della Regione Veneto viene assegnato un numero di accessi nettamente inferiore (156) rispetto a Campania (260) e Lazio (500). Si riscontra poi una disparità tra Facoltà nell'impegno richiesto per il tirocinio obbligatorio: Padova richiede 500 ore per lo svolgimento del tirocinio e l'assegnazione di 29 crediti a fronte ad esempio della Facoltà di Salerno, che per un tirocinio di 400 ore ne assegna 48, o della Calabria, che per 296 ore ne assegna 37. Ma il Veneto esce svantaggiato anche dal confronto con altre regioni del nord: Emilia Romagna e Trentino infatti assegnano 48 crediti per 400 ore. "Denunciamo la differenza di impegno, fatica e lavoro per arrivare ad ottenere gli stessi titoli di studio - lamenta Sartore - Nel Veneto si studia per 700 ore in più rispetto a Puglia e Campania, ma chi in queste due ultime regioni ha studiato, sta lavorando nella scuola veneta. Denunciamo il fatto che nel Veneto si abbiano condizioni di studio più impegnative di altre regioni, soprattutto perché da altre regioni arrivano a lavorare qui attraverso una concorrenza sleale ai residenti. Proponiamo di seguito altre differenze. Esame di Didattica della lingua inglese in un'Università siciliana 2 libri; stesso esame nel Veneto 4 libri, sempre nella Facoltà di Scienze della Formazione Primaria.
Tirocinio per diventare Fisioterapista, stesso numero di ore nelle rispettive Università di Medicina: in Campania vengono dati 59 crediti, nel Veneto 48. Esame di Anatomia, Università di Padova, 2 semestri e 188 ore complessive di lezione. Stesso esame a Napoli, Università Federico II: 1 semestre, 0 corsi, 0 seminari, 0 laboratori. Pretendiamo per il 2011 che sia adottato il criterio di residenza per l'accesso all'insegnamento nella scuola del Veneto come forma fondamentale, costituzionalmente riconosciuta, di tutela per chi progetta e realizza la propria vita, intima, civile e professionale, contribuendo allo sviluppo della regione Veneto".
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