Paolo Franco, Ousmane Condé e immigrati
Mercoledi 6 Gennaio 2010 alle 20:54 | 0 commenti
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Paolo Franco, Lega Nord  Â
Immigrati: Paolo Franco (LN), intolleranti nei confronti delle regole, bene Cecchetto
"Gli immigrati non perdono l'occasione di mostrare la loro intolleranza nei confronti delle regole che governano la nostra vita civile". Lo ha dichiarato il segretario della Lega Nord di Vicenza, sen. Paolo Franco sul caso di Montecchio Maggiore, dove l'Unione Immigrati è pronta allo "sciopero degli acquisti" nel territorio comunale per contestare la delibera sui parametri abitativi approvata dalla Giunta leghista guidata da Milena Cecchetto.
"Le proposte di sciopero di diverse associazioni d'immigrati - ha sottolineato il sen. Franco - e le dichiarazioni apparse sulla stampa da parte del Sig. Ousmane Condé, Presidente dell'Unione immigrati di Vicenza, lo dimostrano ampiamente. In particolare quando viene paventato lo sciopero degli acquisti per far toccare con mano cosa accadrebbe in Italia se davvero tornassero a casa i milioni di lavoratori stranieri".
Naturalmente, ha rilevato ancora il senatore della Lega Nord "i rappresentanti degli immigrati (tutto da vedere se poi davvero avrebbero il sostegno dei cittadini stranieri o se invece le loro grida sono più che altro alimentate dai rappresentanti locali dell'estrema sinistra politica e sindacale) chiedono di poter fare come meglio aggrada loro. Le regole di igiene e di civile convivenza con le famiglie degli appartamenti attigui non li riguardano. Inoltre, com'è ovvio, le regole applicate nel comune di Montecchio Maggiore valgono tanto per gli italiani quanto per gli stranieri. Ma questi ultimi ritengono invece di avere maggiori diritti e li reclamano minacciando sfracelli".
Dunque, ''Se il Signor Condè, da qualche mese cittadino italiano, vuole continuare questa sua personale battaglia lo faccia pure: imparerà qual è la tenacia della nostra gente che ha resistito per secoli persino alle minacce e alle aggressioni dei potentissimi ottomani! Il Signor Condè dimostra inoltre cosa significhi concedere la cittadinanza a chi del nostro Paese non importa un bel niente, anzi si fa strumento per favorire ed alimentare l'intolleranza nei nostri confronti da parte degli ospiti che lavorano in Italia e che grazie alla capacità dei nostri imprenditori possono migliorare le proprie condizioni di vita. Se dovesse essere modificata la legge sulla cittadinanza, non certo nella direzione di accorciare i tempi ma casomai di allungarli, proporrò - ha concluso il segretario provinciale della Lega Nord-Liga Veneta - che venga introdotta anche l'eventualità della revoca della cittadinanza concessa per coloro che non si siano dimostrati degni di riceverla''.
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