Crediti deteriorati: la Bce ora detta regole più stringenti per trattarli alle banche sotto la sua vigilanza, BPVi e Veneto banca incluse
Venerdi 16 Settembre 2016 alle 08:58La Bce ora detta regole più stringenti per trattare i crediti deteriorati (NPL) alle banche sotto la sua vigilanza, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca incluse, con possibili effetti sia sugli Istituti bancari che sulla concessione e gestione futura dei crediti. Vi proponiamo un articolo al riguardo: "E la Bce ora detta le regole per trattare i crediti deteriorati" di Ferdinando Giugliano, da la Repubblica
La rivoluzione culturale per il mondo del credito italiano è contenuta in un freddo manuale di un centinaio di pagine diffuso in settimana dalla Banca Centrale Europea. Le "bozze di linee guida sui crediti deteriorati", pubblicate lunedì scorso, potrebbero infatti trasformare in maniera radicale la relazione tra banche e creditori morosi, oltre a richiedere ai nostri istituti corposi investimenti in nuova tecnologia in un momento di scarsa redditività .
Certi salvataggi di banche sono un affare: anche nel caso di BPVi e Veneto Banca?
Giovedi 8 Settembre 2016 alle 17:03I salvataggi bancari non sono uguali per tutti. Un po' perché molti paesi (anche europei) sono riusciti a mandarli in porto prima dell'era-bail in, evitandosi i mal di testa dell'Italia. Un po' perché qualcuno - Gran Bretagna e Usa in primis è riuscito a trasformare un problema in un'opportunità . Spendendo una valanga di soldi dei contribuenti per mettere in sicurezza il credito, ma chiudendo l'operazione guadagnandoci addirittura del denaro. Il caso del Tarp - il salvagente di Washington ai propri istituti e all'auto - è di gran lunga quello di maggior successo. Il Tesoro a stelle e strisce ha speso 426 miliardi di dollari per puntellare i conti dei colossi di Wall Street e di Detroit, ritrovandosi dopo la crisi dei subprime azionista di controllo non solo di Freddie Mac e Freddie Mae, le due grandi aziende di mutui, ma pure delle quattro maggiori banche americane. Continua a leggere
Dario Loison e i 22 milioni di euro di baciate rifilate dalla BPVi. Per la fu Popolare di Zonin arriva il "soccorso abbronzante": fa arrossire l'excusatio non petita del foglio locale
Sabato 27 Agosto 2016 alle 23:59"Banche popolari: anatomia di un crollo" con Paolini, Corò, Agostini e Dario Loison. L'imprenditore dolciario: la mia famiglia ha 22 milioni di euro di baciate BPVi sul collo, quello che ci hanno fatto è inconcepibile!
Venerdi 26 Agosto 2016 alle 23:30Atlante 1 investirà in Atlante 2 parte dei residui 1,7 mld in cassa: le aspettative e i rischi per i soci di BPVi e Veneto Banca
Domenica 7 Agosto 2016 alle 18:55In merito alla nascita del Fondo Atlante 2, che avrà lo scopo precipuo di "digerire" gli NPL, in primis quelli di MPS, scrivevamo ieri, 6 agosto, una nostra ipotesi sul destino di una parte consistente degli 1,7 miliardi di Atlante 1 residui dopo averne utilizzati 2,5 per sottoscrivere a 10 centesimi per azione il 100% degli aumenti di capitale di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, che ora controlla praticamente col 100% meno qualche decina di centesimi di percentuale in mano ancora a chi ne aveva sottoscritto un capitale che prima superava complessivamente gli 11 miliardi e ora assomma a libro appunto a 2,5 miliardi di cui 1,5 per BPVi. Ecco la nostra ipotesi: «anche questo primo fondo contribuirà direttamente al finanziamento di Atlante 2 col residuo degli 1,7 miliardi, una sorta di finanziamento "baciato" ma lecito, che ha ancora in cassa dopo i 2,5 miliardi impegnati nella ricapitalizzazione della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca ma che dovrà utilizzare in parte per ulteriori necessità delle due ex popolari venete...».
Continua a leggereAtlante 2 parte con un miliardo e mezzo più "i resti", baciati, di Atlante 1 che però dovrà ancora intervenire su BPVi e Veneto Banca
Sabato 6 Agosto 2016 alle 11:16Vittoria Puledda su la Repubblica fa il punto sulla partenza del Fondo Atlante 2, nato per acquistare NPL, crediti a rischio, a partire da quelli di Monte dei Paschi di Siena, e mette nero su bianco che una parte della cassa immessa, 320 milioni, arriveranno da Intesa e Unicredit, che li "distoglieranno" dagli impegni già presi con Atlante 1, mentre anche questo primo fondo contribuirà direttamente al finanziamento di Atlante 2 col residuo degli 1,7 miliardi, una sorta di finanziamento "baciato" ma lecito, che ha ancora in cassa dopo i 2,5 miliardi impegnati nella ricapitalizzazione della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca ma che dovrà utilizzare in parte per ulteriori necessità delle due ex popolari venete quando cederanno i crediti in sofferenza per coprire i quali servirà ben più della cassa attuale di Atlante 1 che dovrà cercare altri acquirenti viste anche le difficoltà che nascerebbero per conflitti di interesse nel caso di intervento diretto del "proprietario" Atlante 1 nel rilevare i crediti a rischio della sua controllata.
Solo in 35 per Franco Vanni sul caso BPVi al Festival Democratico, un lettore: poca verve PD ma colloquio interessante anche su poche denunce, bene non utilizzare legali vicentini
Martedi 2 Agosto 2016 alle 00:43Il villino Roi fatiscente, specchio della Fondazione?
Giovedi 28 Luglio 2016 alle 16:35"Vicenza in rovina, Fondazione Roi è l'ultima vittima": lo scrive anche la Repubblica in una ricostruzione della vicenda, da... completare
Sabato 23 Luglio 2016 alle 10:56"Vicenza in rovina, Fondazione Roi è l'ultima vittima", questo è il titolo con cui Franco Vanni su la Repubblica di oggi evidenzia la decadenza di Vicenza prendendo ad esempio la vicenda della Fondazione Roi (qui il link a gran parte dei nostri articoli e delle note altrui, ndr), quella che per averla raccontata e documentata ci è costata una citazione per danni da un milione di euro, se ci consentite forse ben più grave di quella a Barbara Ceschi a Santa Croce che avrebbe effetti personali se andrà in porto mentre quella contro di noi (per il tramite del nostro direttore Giovanni Coviello) è un attacco preciso, diretto e per via ecomica (i costi legali da sostenere per dimostrare la correttezza documentale dei nostri appunti) alla testata (l'unica ad aver raccontato e documentato copiosamente a Vicenza quello che stava succedendo in Banca (e fuori) e poi l'ha raccolto nelle 342 pagine di "Vicenza. la Città sbancata"), alla sua sopravvivenza e, quindi, alla libertà di stampa.
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