Vicenza non è Okinawa. Purtroppo
Venerdi 4 Giugno 2010 alle 15:01I giapponesi sono gente seria, gli italiani no. Scopro l'acqua calda? Sicuramente. Però registrare i fatti, molto spesso, equivale a fotografare l'ovvio. In Giappone un governo può cadere per una, una sola promessa non mantenuta. In Italia le promesse senza seguito sono un medagliere appuntato sul petto di cacciaballe inveterati in cui primeggia, manco a dirlo, il nostro premier, Silvio Berlusconi. Nella democrazia del Sol Levante il primo ministro, il democratico Yukio Hatoyama insediatosi appena otto mesi fa, si è dimesso con la coda fra le gambe per aver ingannato la popolazione dell'arcipelago di Okinawa. In campagna elettorale, il bellimbusto aveva solennemente giurato di trasferire fuori dall'isola omonima la base militare statunitense, la più grande fra le 91 strutture americane presenti nel paese.
Continua a leggereItalia con Usa contro inchiesta internazionale chiesta da Consiglio Diritti umani Onu per blitz isareliano
Mercoledi 2 Giugno 2010 alle 20:11Gaza. Cgil:cordoglio per vittime,condanna di Israele
Lunedi 31 Maggio 2010 alle 19:28Marina Bergamin, Cgil Vicenza - La CGIL di Vicenza, di fronte ai gravissimi fatti di questa notte che hanno visto l'assalto militare israeliano al convoglio umanitario nelle acque internazionali di fronte a Gaza, con un numero elevato di morti e feriti tra gli attivisti pacifisti, esprime il suo profondo cordoglio alle famiglie delle vittime e chiede al Governo Italiano, all'Unione Europea e alla Comunità Internazionale la più ferma condanna del comportamento di Israele.
Non è più possibile rimanere inerti di fronte al continuo aggravarsi del dramma della popolazione di Gaza.
Continua a leggereFmi: Italia sia attenta a debito, tagli spese e salari
Martedi 25 Maggio 2010 alle 00:11L'Italia deve "mantenere la disciplina fiscale, ridurre il peso del debito pubblico e aumentare il tasso di crescita nel lungo periodo": è quanto chiede il Fondo Monetario Internazionale. Nell'Article IV, che l'ANSA ha anticipato insieme a una serie di considerazioni, il Fmi sottolinea che "concorda con l'obiettivo delle autorità di un consolidamento fiscale basato sulla spesa".
Per il Fondo "il contenimento dei salari del settore pubblico dovrebbero essere un elemento chiave della strategia di consolidamento".
Continua a leggereSalari italiani inferiori del 16,5% rispetto all' Europa
Mercoledi 12 Maggio 2010 alle 05:11Adico - I salari italiani si collocano agli ultimi posti rispetto agli altri Paesi Ocse - denunciano dalla segreteria dell'ADICO - con guadagni inferiori al 16,5% rispetto alla media dei trenta Paesi.
Dal sondaggio, che vede l'Italia al 23° posto, risultano particolarmente penalizzati i single e senza figli, i cui salari restano ai livelli più bassi tra i paesi Ocse, superati anche dagli stipendi in Spagna e Grecia, mentre l'Italia vanta una pressione fiscale sulle retribuzioni ai livelli più elevati. I dati sono riferiti al 2009 e l'Italia si colloca nella stessa posizione dell'anno precedente.
E' quanto risulta dal Rapporto 'Taxing Wages' dell'Ocse.
Continua a leggereIncontro in musica tra Italia e Giappone, sabato
Giovedi 15 Aprile 2010 alle 02:28Sodalizio musicale tra i cori "Kodama" (Sendai-Giappone) e "Gioventù incantata" di Marostica (nella foto di repertorio) che sabato 17 aprile alle 20.30 al Teatro Comunale si esibiranno per un concerto ad ingresso libero. L'evento, promosso dall'associazione Gohan, segue il fitto calendario di iniziative raccolte nella manifestazione "Haru no Kaze-il Giappone a Vicenza", patrocinata dal Comune di Vicenza, che si è tenuta in marzo.
In particolare il coro "Kodama" sarà a Vicenza in occasione del cinquantesimo anniversario dalla nascita.
Cuba libera? Cara Medina, lasciamola in pace!
Lunedi 12 Aprile 2010 alle 17:41«Dobbiamo imparare a crescere nella diversità , che rappresenta la vera ricchezza di una società . Noi invece siamo cresciuti nel terrore del diverso. Ci hanno raccontato solo quello che hanno voluto. La gente deve sapere, i cubani che vivono là devono sapere. Noi che abbiamo capito dobbiamo diventare la loro voce. Per questo sono convinta che se l'Europa volesse fare qualcosa per Cuba, sarebbe sufficiente garantire a tutti la possibilità di accedere a internet». Così Andria Medina, cubana, da sette anni in Italia, coordinatrice nazionale dell'Associazione per le libertà a Cuba, sposata con un vicentino, l'architetto Silvio Caoduro, e protagonista della campagna a favore dei prigionieri politici in corso in questi giorni su Zapping, trasmissione radiofonica dell'insopportabile Aldo Forbice. Cara signora Medina in Caoduro, non potremmo essere più d'accordo con lei: bisogna saper accettare la diversità . Anche quando assume forme molto lontane dalle nostre abitudini, specie mentali. I suoi compatrioti sono educati al disprezzo per l'Occidente, cioè per noi. E noi idem verso di loro.
Continua a leggereObiettivo crescita: l'Italia al 21° posto
Giovedi 11 Marzo 2010 alle 04:22Adico                            Â
Dal rapporto "Obiettivo crescita" diffuso dall'Ocse risulta che l'Italia è tra i paesi che maggiormente subiranno gli effetti della crisi nel lungo periodo, determinando un calo di 4,1 punti di Pil, contro una media Ocse di 3,1 punti. Un risultato che colloca il nostro Paese al ventesimo posto, sui trenta paesi dell'Ocse, sia per quanto riguarda la produttività sia il Pil pro-capite.
"I risultati dell'Italia sulla produttività sono rimasti mediocri" scrive l'Ocse, suggerendo quale ricetta per migliorare la situazione economica di "ridurre le tasse sul lavoro, sulle pensioni, aumentare le deduzioni sull'Irap, finanziare le riduzioni fiscali con la lotta all'evasione, porre fine ai condoni fiscali.
Dall'ADICO evidenziano l'enorme peso del fisco nel nostro paese emerso dall'indagine, "che risulta essere superiore a quello dell'area degli altri paesi industrializzati. In particolare, "per un single a basso reddito e senza figli la pressione fiscale nel 2008 sì è avvicinata al 45%, mentre è sotto il 35% nell'area Ocse. Per una persona sposata, con medio reddito e due figli, la tassazione supera il 35%, contro una media Ocse vicina al 27%".
L'Ocse raccomanda all'Italia di, accelerare le privatizzazioni, sopprimere gli ostacoli normativi alla concorrenza, rinforzare le autorità di controllo, migliorare il tasso di scolarizzazione, accrescere i finanziamenti soprattutto in ambito universitario, rinforzare gli incentivi all'innovazione.
"La recessione ha abbassato gli standard di vita e di occupazione su basi durevoli e al tempo stesso ha messo a rischio la sostenibilità delle finanze pubbliche", conclude l'Ocse, sottolineando come si possano contenere i danni di lungo termine generati dalla crisi con investimenti in ricerca e infrastrutture e politiche che consentano di rendere il mercato del lavoro più flessibile e di ridurre i deficit di bilancio
Continua a leggere
Costituzione e questione morale
Martedi 5 Gennaio 2010 alle 23:18Riceviamo da Giorgio Langella (PdCI-PRC) e pubblichiamo per eventuali commenti.Â
   Â
E così il ministro Brunetta ha finalmente rivelato quanto "lorsignori" vogliono fare della nostra democrazia. Brunetta afferma che "stabilire che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro non significa assolutamente nulla" e che "la parte valoriale della Costituzione ignora temi e concetti fondamentali, come quelli del mercato, della concorrenza e del merito".
Pensiamo che sarebbe utile e necessario, prima di tutto, conoscere la nostra Costituzione. Capire come e da cosa è nata. Studiarne la sua modernità . Dovrebbe essere compito di chi governa e di chi "fa informazione". Dovrebbe essere compito primario della scuola. Invece chi governa il paese e tanti, troppi professionisti della comunicazione montano una vera e propria campagna di disinformazione e di occultamento dei principi e dei valori della nostra Carta costituzionale.
Tv pubblica senza spot, un sogno? In Spagna no
Martedi 13 Ottobre 2009 alle 18:20La notizia in Italia è passata quasi inosservata, ma non c'è da stupirsi.
A partire dal 2010 la televisione pubblica spagnola rinuncerà alla pubblicità .
Se vi siete già stupiti pensando a una Rai senza spot, ora tenetevi forte: i mancati introiti per il servizio pubblico iberico saranno compensati con contributi da parte delle tivù private e dalle compagnie di telecomunicazioni.
Sarebbe come se da noi il governo obbligasse Mediaset (ammesso che si riesca a cogliere la differenza tra i due) a finanziare la tv statale.
Eppure se ci pensate non è una bestemmia, anzi. In un mercato pubblicitario fortemente colpito dalla crisi economica, il numero dei canali sta continuando a crescere. La torta è sempre più piccola, ma i commensali aumentano.
Continua a leggere