Montecchio Maggiore e i metri quadrati
Sabato 3 Aprile 2010 alle 15:39Federazione della sinistra, Prc, PdCIÂ Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â
Riceviamo da Federazione della sinistra e pubbliciamo
La Giunta Leghista della Cecchetto ancora una volta si dimostra intollerante con le famiglie immigrate.
Non solo applica una delibera illegittima, ma non usa neppure il buon senso civico.
Per fare cassa con le sanzioni, e cacciare le famiglie dei lavoratori non autoctoni, indesiderati, invia i vigili a fare le verifiche negli alloggi e a multare questi cittadini, non in regola con la delibera anche per soli due metriquadrati: è una vergogna.
La Signora (Milena cecchetto, n.d.r.) si dimostra agghiacciantemente insensibile nel dividere i genitori dai figli, nel far perdere il permesso di soggiorno e un'occupazione a chi ne ha bisogno riducendolo a clandestino.
Questa è la politica della legalità della Lega, che non fa altro che varare normative per creare insicurezza e clandestinità .
Richiediamo immediatamente, non solo il ritiro della delibera, ma anche le dimissioni della Sindaca, la quale non rappresenta tutti i suoi cittadini, ma solo la parte più razzista.
Irene Rui e Guido Zentile
PRC - Vicenza
Federazione della Sinistra
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Il Pat di Torri di Quartesolo: senza i cittadini
Lunedi 22 Marzo 2010 alle 01:15
Un modello "Vicenza" di fare urbanistica. Si pianifica senza i cittadini.
Come tradizione della Giunta Marchioro che promette in campagna elettorale il coinvolgimento dei cittadini nella vita amministrativa, questo non si è verificato.
Il cittadino è escluso, non viene considerato, c'è una netta separazione tra gli amministratori (i politici di turno, modello Variati) e la base, che diligentemente ha espresso il proprio voto.
Ma nemmeno il Consiglio Comunale viene coinvolto nelle discussioni: le convocazioni avvengono ogni trenta-quaranta giorni e per argomentazioni futili, quali riconoscimento onorificenze, interrogazioni della minoranza, nonché approvazione di alcune delibere blindate sulle quali è già stato tutto deciso; il classico alza manina.
Il Consiglio Comunale luogo democratico dove i rappresentanti votati dai cittadini si riuniscono per argomentare, non funziona; fa tutto la maggioranza, in sede di Giunta, e lascia poco spazio di discussione.
Alla luce di quanto sopra leggiamo sul Giornale di Vicenza che dall'uovo di Pasqua uscirà il documento preliminare sul PAT.
Ma chi ne sapeva qualcosa? Le forze politiche (anche se non presenti in Comune, ma presenti nel territorio comunale), e i cittadini, più o meno sensibili all'argomento, sono stati informati? Naturalmente no, ciò che viene discusso e deciso all'interno del palazzo, davanti alle limpide acque della fontana, rimane un mistero per i comuni mortali.
I presupposti del PAT ricalcano storielle già sentite nell'ambito del PTRC e del PAT di Vicenza. Rispetto alla valorizzazione del verde agricolo e dell'ambiente, dietro l'angolo ci stanno gli autentici aspetti ai quali la pianificazione rivolgerà gli interessi: i centri commerciali, la grande distribuzione; questa secondo il PAT è la vera risorsa del Comune. Siamo alle solite, si pianifica senza le persone, non si guarda alla sociale: è il classico strumento che intende fondersi con le legge del mercato.
E' corretto programmare il futuro del territorio ed è bene che, in particolare per Torri, ciò venga fatto in collaborazione con il Comune di Vicenza, ma all'orizzonte si profila un devastante futuro dove il consumo di suolo, le grandi opere, e la militarizzazione del territorio saranno dominanti.
Staremo a vedere.
Irene Rui e Guido Zentile - Torri di Q.lo
Dip. Ambiente e Territorio PRC
Federazione della Sinistra - Vicenza
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Tangenziale nord e Valdastico sud
Domenica 21 Marzo 2010 alle 16:02Federazione della Sinistra, Prc, PdCi     Â
Apprendiamo dai massmedia che "la Brescia-Padova" per poter proseguire con la Valdastico Sud, non avendo risorse, ha pensato di cancellare insieme ad altre opere, il prolungamento di Via Aldo Moro.
Premettiamo che siamo sempre stati contrari alla Costruzione della Ederle 2 e conseguentemente ad una tangenziale che collegasse le due caserme USA e che i favorevoli contavano su questa compensazione per togliere il traffico dalla città .
Ciò nonostante, ci chiediamo quale soluzione sarà prospettata per il collegamento delle due basi una volta che la nuova base USA sarà ultimata, se i cittadini di Vicenza dovranno vedersi intasare le loro vie cittadine con i mezzi militari USA o se non fosse stato meglio riflettere prima di dare e assecondare, la concessione alla Ederle 2, nel centro cittadino.
Ci sembra proprio che allo scorrere dei giorni e al crescere del cemento nel Dal Molin, le problematiche denunciate dal movimento "No Dal Molin" saltano fuori e a farne le spese sono sempre i cittadini, non certo i notabili che stanno nei palazzi e che dovrebbero rappresentare i cittadini italiani e vicentini, ma sembra tutelino i diritti degli USA.
Irene Rui e Guido Zentile
Federazione della Sinistra
coordinamento prov. di Vicenza PRC-PdCI
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Pat veloce anche per Federazione Sinistra
Domenica 21 Marzo 2010 alle 11:50
Apprendiamo in questi giorni che il PAT di Vicenza sta per essere approvato dalla Regione (clicca qui e qui per posizioni di Ciambetti e qui per quella di Variati, n.dr.) . Rimaniamo allibiti dalla tempistica usata dagli uffici regionali per il PAT di Vicenza, tempistica che non si è vista per i precedenti piani regolatori veneti.
Ci chiediamo visto che non sono state ancora discusse le osservazioni al PAT, le quali sembrano arenate nelle stanze del Comune di Vicenza in cerca di un soluzione di chi le deve esaminare, visto che sulla VAS (Valutazione Ambientale Strategica) è stato dato il voto favorevole l'altro giorno (16 marzo 2010), come sia possibile che il PAT di Vicenza sia in dirittura di arrivo e possa essere efficace per il 22 marzo 2010?
C'è da chiedersi cosa abbia scaturito tutta questa velocità supersonica nell'iter di approvazione, senza tenere minimamente conto delle 300 osservazioni presentate democraticamente dai cittadini di Vicenza e che avevano molto da ridire su come si prospettava l'assetto urbanistico territoriale, della loro città ; colate di cemento, strade e regali a noti urbanisti in cambio di servizi per "la comunità ".
Con l'approvazione del PAT in questo modo si oltrepassa così il principio di sovranità partecipata, di cui l'Amministrazione Variati si era lavata la bocca.
Con l'approvazione del PAT speriamo almeno rimanga l'efficacia senza eccezioni, dell'emendamento approvato in Consiglio Comunale, al PAT sulla libera fruibilità degli argini da parte dei cittadini e che questi non vengano interdetti da opere USA.
Irene Rui e Guido Zentile
Dip. Ambiente e Territorio PRC
Federazione della Sinistra - Vicenza
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Alta velocità: in Germania si fanno tunnel
Mercoledi 17 Marzo 2010 alle 14:50
L'altro giorno - mercoledì 17 marzo 2010 - il Sindaco di Torri di Quartesolo, Diego Marchioro, uno dei fautori della TAV, afferma che in Germania si fanno tunnel a costi ragionevoli. E' probabile che sia così, come lo è in Francia, dove il costo per Km è inferiore di cinque volte a quello italiano; ma lì siamo in Europa e qui in Italia. In Italia come si sa i costi lievitano, sia per la morfologia del terreno, sia per i vari passaggi contrattuali e non d'appalto.
Ribadiamo che noi del PRC e del PdCI siamo contrari ad un'opera che oltre ad essere inutile è impattante e inefficiente. Il nostro NO, propone un'alternativa: la riqualificazione delle tratte esistenti, che quall'ora fossero adattate sarebbero in grado di fornire un servizio utile non solo alla gente, ma anche alle merci togliendo il traffico su gomma dalle strade. Dalla TAV invece ne trarrebbero vantaggio solo gli affaristi delle grandi opere, le multinazionali dell'industria e del commercio e qualche riccone. Non è che il treno ad alta velocità in Italia faccia risparmiare tempo di viaggio se non per qualche decina di minuti.
Si fa presente a Marchioro e compagni, che in Germania le ferrovie locali e metropolitane funzionano e forniscono un servizio all'utenza, tanto che i tedeschi possono lasciare le auto nei box. In Italia e nel particolare nel Veneto sono note le cronache del disfunzionamento ferroviario locale e quanto TrenItalia stia togliendo investimenti alle tratte locali e nazionali per investire invece sulla TAV. Chiediamo a Marchioro se recentemente ha preso il treno a Lerino, dove la stazione è in stato di abbandono, grazie alle politiche su citate. Provare per credere.
Irene Rui e Guido Zentile
Dipartimento Ambiente e Territorio PRC
Federazione della Sinistra di Vicenza
Lavoro e ambiente, le emergenze del Veneto
Sabato 13 Marzo 2010 alle 17:32Redazione di VicenzaPiù
Il programma della FdS, esposto da Irene Rui e pubblicato sul n. 186 di VicenzaPiù, dal oggi in edicola a 1 euro e disponibile da domenica nei punti di distribuzione in cittÃ
Rifondazione e Comunisti Italiani tornano a presentarsi insieme alle elezioni.
Puntando sull'intervento pubblico per sostenere lavoro e interventi sociali.
E opponendo un no deciso alle grandi opere
di Irene Rui
La lista Federazione della Sinistra (FdS), raggruppa Rifondazione e Comunisti Italiani che recependo le richieste dell'elettorato, per un'unità della sinistra, si presentano insieme. Dopo anni di crescita il Veneto e Vicenza, si trovano di fronte ad una crisi economica che non da segni d'uscita. Una crisi che attacca le piccole realtà produttive e i settori più deboli del lavoro, migranti, precari, giovani, ma anche le grandi aziende e nei livelli più alti di qualificazione. La Federazione della Sinistra è per dare risposte concrete ai lavoratori, alle famiglie in difficoltà , ai migranti. Serve uno sforzo concreto delle istituzioni pubbliche e private al fine di garantire l'occupazione, di favorire il ricollocamento al lavoro, d'integrazione e di sostegno del reddito. Servono innovazione, ricerca e formazione per un modello di sviluppo compatibile con il territorio. La FdS in Veneto pone al centro della propria proposta alcuni punti qualificanti a partire dal binomio lavoro-ambiente.
Lavoro e investimenti sociali
Al contrario della strategia portata avanti per anni da Galan e soci, che ha devastato l'ambiente e sostenuto il liberismo sfrenato e sta portando verso una macelleria sociale, propone un piano del lavoro che ponga al centro dell'intervento pubblico, lo sviluppo dell'occupazione e non i profitti e/o le rendite, e che contrasti con efficacia, le delocalizzazioni e le speculazioni; un forte intervento della Regione nell'economia per sostenere con gli ammortizzatori sociali le famiglie dei lavoratori, dei pensionati e i non occupati; un potenziamento dei centri di ricerca e delle università per dare sostegno alle imprese che hanno bisogno di conoscenza e sapere; un'apertura del credito, garantito anche dal Pubblico, ad artigiani, piccole medie imprese e alle persone che intendono aprire un'attività e hanno bisogno di essere sostenute in questo difficile momento; per il potenziamento della spesa pubblica e un aumento dei servizi sociali d'ausilio alle famiglie, la FdS ritiene che gli investimenti sociali sono una risorsa positiva per uscire dalla crisi e per migliorare la qualità della vita dei cittadini; una severa lotta all'evasione fiscale, piaga intollerabile che sottrae risorse allo sviluppo del Paese. La FeS sostiene che i lavoratori migranti, e le loro famiglie, sono parte importante per lo sviluppo del Veneto e devono trovare nella nostra regione la difesa e la tutela dei loro diritti. I figli degli immigrati nati in Italia devono avere la cittadinanza italiana con la possibilità di frequentare gli istituti scolastici senza quote bloccanti.
Ambiente ed energia
Salvaguardare il territorio e tutelare l'ambiente è un prioritario ed economico. Consumare il territorio agricolo - come è stato fatto in questi anni con una massiccia urbanizzazione industriale, direzionale e commerciale - è un delitto oltre che uno spreco economico di risorse. Il Veneto dei centri commerciali, degli outlet, dei capannoni vuoti, atti a portare guadagno esclusivo alle grosse imprese immobiliari, ha comportato un depauperamento del territorio, con cause di forte inquinamento e di situazioni geologiche instabili. La FdS propone un NO alle grandi opere (Pedemontana, sistema delle tangenziali, ferrovia ad alta velocità ) - inutili e fonte, spesso, di forti corruzioni (vedi i costi per un chilometro della TAV) - ma opere che riqualificano e adeguano quelle presenti nel territorio, migliorino la vita e siano fonte di lavoro. E' per la riqualificazione del tessuto edilizio pubblico e privato esistente, partendo dai cittadini che vivono una situazione abitativa precaria, sfruttando le nuove fonti energetiche rinnovabili che possono dare un'ulteriore possibilità d'espansione e di ricerca alle nostre imprese. E' altresì per un sostegno economico ai soggetti privati e pubblici, che utilizzeranno fonti rinnovabili. Non è per i piani di sviluppo non coordinati, costosi, inutili e negativi per la difesa ambientale, ma per necessarie opere di sistemazione e recupero anche della rete idrica minore, anche come prospettiva occupazionale a tempo indeterminato. E' contraria alla svendita del territorio per fare cassa e all'utilizzo delle fonti energetiche nucleari sbagliate e antieconomiche; le risorse devono essere utilizzate per energie pulite rinnovabili e riutilizzabili, con assoluta contrarietà a qualsiasi impianto d'incenerimento e/o termovalorizzazione.
Stop alla militarizzazione
La FdS è contraria alla militarizzazione del territorio non voluta e, non richiesta, dai cittadini, che rappresenta tra l'altro uno spreco economico e di risorse naturali quali l'acqua, e un'usurpazione della sovranità popolare. Basi di guerra che minacciano e colpiscono altre popolazioni, non appartengono alla cultura del popolo veneto, che ha sempre dimostrato tolleranza e spirito pacifico. I soldi per le spese militari possono essere spesi per attrezzature civili e sociali. No quindi alla base militare USA DAL MOLIN e a qualsiasi forma di compensazione, alle opere collaterali e al potenziamento delle strutture esistenti. I danni ambientali ed ecologici, la perdita della sovranità , l'elevato rischio per la popolazione in caso di attacchi terroristici, non potranno mai essere oggetto di compensazione.
Scuola e SanitÃ
Nella sanità si sono susseguiti tagli alle strutture, ai servizi, al personale e si è continuato con il trasferimento di funzioni e finanziamenti ai privati, la proposta è prima di tutto abolire i ticket, e bloccare la privatizzazione del servizio, contenere le spese per gli stipendi dei manager e controlli più severi nelle disfunzioni del servizio sanitario. Scuola. Le manovre della Gelmini, tagliano pesantemente gli investimenti nell'istruzione pubblica e gravano sulle famiglie riportando una scuola che tende a dividere gli studenti per censo. La Federazione della Sinistra s'impegna a garantire il diritto allo studio a tutti e a difendere l'occupazione scolastica come garanzia di qualità , e porre un piano regionale di ristrutturazione e rinnovamento del patrimonio scolastico pubblico, recuperando i contributi forniti alle scuole private. E' contraria all'introduzione della quota del 30% per i figli di immigrati, costatando che oltre ad essere un grave errore per l'integrazione e lo scambio culturale è anche un danno economico e sociale per le famiglie che si troverebbero ridotti i plessi scolastici.
Irene Rui
Federazione della Sinistra
PRC e PdCI, federazione di Vicenza