Caro Bepi De Marzi, sulla Lega sbaglia
Lunedi 19 Aprile 2010 alle 20:02Caro Maestro,
le azzardo una critica. Lo faccio a partire dal suo "inno" che prende spunto dalle sciagurate Olimpiadi venete per irridere il leghismo trionfante. Spero non me ne voglia, perché ho la più grande stima per la sua pungente vis polemica, la sua ironia, il suo tagliente parlar chiaro.
La tesi che mi pare lei porti avanti da tempo è che la Lega equivalga ad un nuovo fascismo. Lo ha detto e ripetuto in tutte le salse, in questi anni. E' l'opinione che va per la maggiore fra chi si dice di sinistra.
Film Il Colore delle Parole, lunedi alle 21
Domenica 21 Marzo 2010 alle 11:39Cgil VicenzaProiezione film     Â
Il Colore delle Parole
di Marco Simon Puccioni
Lunedì 22 Marzo ore 21.00
Cinema Ekuò Patronato Leone XIII
Via Vittorio Veneto, 3 Vicenza
Film/Documentario
Produzione: Blue Film e Intelfilm Durata: 65' Anno: 2009
Formato: Digitale
In concorso alla 66ª Mostra del Cinema di Venezia alla sezione Orizzonti Anteprima mondiale
L'Italia tra passato e presente, tra integrazione, razzismo, multiculturalità , e senso di autorappresentazione delle seconde generazioni - le così dette G2 - che non sanno a quale radice appartenere.
Teodoro, da trenta anni in Italia, è poeta e mediatore culturale, Martin è informatico, Justin sindacalista e Steve avvocato.
Tutti vivono e lavorano in Italia da oltre trenta anni, sono africani e non sono ancora cittadini italiani. Questo documentario esplora il loro mondo e la condizione di chi si batte per il diritto
all'integrazione perché "migrare non è un reato!"
Seguirà dibattito con testimonianze sul lavoro migrante
Il Colore delle Parole, proiezione lunedì
Domenica 21 Marzo 2010 alle 10:39Cgil VicenzaProiezione film   Â
Il Colore delle Parole
di Marco Simon Puccioni
Lunedì 22 Marzo ore 21.00
Cinema Ekuò Patronato Leone XIII
Via Vittorio Veneto, 3 Vicenza
Film/Documentario
Produzione: Blue Film e Intelfilm Durata: 65' Anno: 2009
Formato: Digitale
In concorso alla 66ª Mostra del Cinema di Venezia alla sezione Orizzonti Anteprima mondiale
L'Italia tra passato e presente, tra integrazione, razzismo, multiculturalità , e senso di autorappresentazione delle seconde generazioni - le così dette G2 - che non sanno a quale radice appartenere.
Teodoro, da trenta anni in Italia, è poeta e mediatore culturale, Martin è informatico, Justin sindacalista e Steve avvocato.
Tutti vivono e lavorano in Italia da oltre trenta anni, sono africani e non sono ancora cittadini italiani. Questo documentario esplora il loro mondo e la condizione di chi si batte per il diritto
all'integrazione perché "migrare non è un reato!"
Seguirà dibattito con testimonianze sul lavoro migrante
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The kufros klan, integrazione rap
Domenica 21 Marzo 2010 alle 09:10Dalla valle dell'Agno, storia di un gruppo di ventenni figli di migranti. Che a ritmo di hip hop parlano di integrazione, disoccupazione e pregiudizi. Articolo pubblicato sul n. 187 di VicenzaPiù, in edicola a 1 euro.
Il tema e dell'integrazione dei migranti, nel dibattito pubblico, è quasi sempre declinato al futuro. Sembra che al presente appartengano solo i problemi, le paure e le scintille sociali provocate dall'epocale fenomeno migratorio. Invece è al futuro che si pensa quando si parla di un'Italia multietnica. Si dimentica che il futuro è già qui, ed ha il volto, ad esempio, di un gruppo di ragazzi ventenni che parlano con l'accento della valle dell'Agno, sono figli di immigrati da diverse parti del mondo e cantano insieme in un gruppo rap: The Kufros Klan. Perciò, abbiamo pensato di chiederlo a loro, cosa ne pensano di tutto questo.
Partiamo dalla storia del gruppo: come è nata la vostra collaborazione, da quanto suonate insieme e cosa avete fatto fino ad ora?
"Il nostro gruppo è nato quattro anni fa, ma le prime produzioni musicali risalgono al 2007. La sua nascita è stata determinata principalmente dai comuni ideali e modi di vivere che ci legavano: come nel resto d'Italia, è molto frequente che i figli di immigrati si ritrovino in gruppi di amici. Per noi, però, è stato di più! Ritrovarci tra amici ha significato dar vita ad un pensiero nuovo e coeso che, forzatamente, avrebbe dovuto prendere forma musicale. Nei tre brani che abbiamo pubblicato fino ad ora, abbiamo condensato molto di quello che abbiamo passato e vissuto in questi anni e che continuiamo a vivere tutt'oggi insieme".
Convegno su immigrazione e integrazione
Lunedi 15 Marzo 2010 alle 13:31CIRCOLO NESSUNO ESCLUSO VICENZA
Comunicato Stampa
Convegno "Immigrazione e integrazione. Risorse, problemi e politiche" il 20 marzo all'Informagiovani.
All'incontro organizzato dal Circolo Nessuno Escluso saranno presenti Bruno Anastasia, Roberto Ciambetti, Giampiero Dalla Zuanna e Stefano Fracasso.
Vicenza - Il Circolo Nessuno Escluso di Vicenza organizza il convegno "Immigrazione e integrazione. Risorse, problemi e politiche" per il 20 Marzo 2010 alle ore 16 al Centro Informagiovani di contrà Barche 55 a Vicenza.
Sarà l'occasione per un confronto fra esperti del mondo dell'immigrazione e del mercato del lavoro e due candidati alla carica di consigliere regionale della Lega Nord e del Partito Democratico.
All'incontro partecipano come relatori:
Bruno Anastasia
Economista, esperto di analisi del mercato del lavoro.
Direttore dell'Osservatorio sul mercato del lavoro di Veneto Lavoro, coordina i due rapporti annuali sul mercato del lavoro e sull'immigrazione.
Giampiero Dalla Zuanna
Preside della Facoltà di Scienze Statistiche dell'Università di Padova.
Roberto Ciambetti
Consigliere regionale della Lega Nord. Candidato consigliere alle elezioni regionali per la Lega Nord.
Stefano Fracasso
Già sindaco di Arzignano. Candidato consigliere alle elezioni regionali per il Partito Democratico
Modera
Paolo Gurisatti
Economista
Interviene
Giovanni Giuliari
Assessore alla Famiglia ed alla Pace del Comune di Vicenza
Il convegno del 20 marzo si inserisce nel ciclo di iniziative dedicate dal Circolo Nessuno Escluso al temi dell'immigrazione e dell'integrazione, dopo gli eventi
Continua a leggereQuero: Integrazione, soldi buttati
Lunedi 22 Febbraio 2010 alle 18:25Matteo QueroÂ
«Integrazione. La Provincia butterà via altri 135mila euro nel 2010 dopo averne persi oltre 200mila nel 2009?»
Quero: «Ad un mese e mezzo dalla mia denuncia ancor nessun progetto per accedere ai fondi regionali»
Vicenza - «La Provincia butterà altri 135mila euro nel 2010 euro dopo averne sprecati oltre 200mila nel 2009? Sembra proprio di sì, dato che non ci risulta che sia stato presentato alcun progetto per accedere ai fondi regionali per l'integrazione per il 2010».
E' il commento del consigliere del Partito Democratico in Provincia Matteo Quero, dopo la diffusione dell'ordine del giorno del consiglio provinciale di domani in cui non compare nessun riferimento al tema dell'integrazione dei cittadini stranieri.
«Un mese e mezzo fa avevo denunciato la latitanza della Provincia sul tema dell'integrazione. La Provincia, infatti, non ha utilizzato i fondi regionali per il 2009 e non ha ancora presentato progetti per i fondi del 2010 per il bando che scade il 31 marzo - spiega Quero -. Sui giornali l'assessore Stevan ha risposto scaricando la colpa sui vincoli del patto di stabilità per il mancato accesso ai fondi del 2009 e, con arroganza, ha rifiutato l'offerta dell'opposizione di collaborare alla redazione di un progetto condiviso per il 2010, affermando di non avere bisogno di consigli. Ma nemmeno nel consiglio provinciale di domani si parlerà di integrazione, segno che all'assessore e alla giunta l'argomento non interessa».
«Evidentemente l'assessore leghista Stevan e il presidente leghista Schneck sono ostaggi della linea politica del loro partito, la Lega Nord, per cui per risolvere i problemi legati alla presenza di stranieri è necessario ripetere come mantra "Prima i veneti" e "Rimandiamo a casa gli immigrati", pensando che ciò basti a risolvere le difficoltà - conclude Quero -. Visto che il nostro appello a condividere un progetto fra maggioranza e opposizione per accedere ai contributi regionali è caduto nel vuoto, ne lancio un altro. Invito la giunta provinciale a farsi un giro per il Vicentino per vedere i tanti esempi di buone pratiche promossi dai sindaci per favorire l'integrazione: corsi di lingue, corsi di formazione per mediatori, convegni. Se non accettano consigli dall'opposizione, forse impareranno qualcosa dai sindaci, che i progetti per l'integrazione li realizzano da anni».
Continua a leggereUn reading di poesie per l'integrazione
Mercoledi 27 Gennaio 2010 alle 18:16Circolo Nessuno Escluso
Sabato 30 un reading di poesie da tutto il mondo per promuovere la convivenza e l'integrazione. In Sala degli Stucchi.
Il sindaco Achille Variati e Fernando Bandini parteciperanno all'evento. Numerose le adesioni da parte delle comunità di immigrati.
«"La poesia es un arma cargada de futuro", la poesia è un'arma carica di futuro. Non trovo parole migliori di quelle usate dal poeta spagnolo Gabriel Celaya per presentare questo incontro. Quando la pacifica convivenza è minacciata dalla paura del diverso, quando con le parole è più facile scontrarsi che dialogare, quando l'ideologia offusca la ragione, non resta che armarsi. Armarsi di poesia, armarsi di speranza per il futuro, armarsi di tolleranza per combattere la discriminazione. Questo incontro è una "chiamata alle armi" per chi non si vuole rassegnare a vivere schiavo della paura dell'altro. Questo incontro è rivolto a tutti, Nessuno Escluso".
Così Matteo Quero, tra i fondatori del circolo Nessuno Escluso di Vicenza (http://nessunoescluso.wordpress.com) presenta l'evento "Versi oltre le frontiere. Reading di poesie dai paesi del mondo" che si terrà sabato 30 gennaio a partire dalle ore 16.30 nella Sala degli Stucchi a Palazzo Trissino in corso Palladio 98 a Vicenza. Si tratta di letture di poesie in lingua originale i cui testi verranno poi letti in traduzione italiana e spiegati.
All'evento parteciperanno Achille Variati, sindaco di Vicenza, Fernando Bandini, presidente dell'Accademia Olimpica, l'attore Carlo Presotto che leggerà la traduzione in italiano delle poesie, Rada Ristic, poetessa serba e rappresentante Onu per la Pace. Saranno inoltre presenti lettori di diverse comunità di immigrati della Romania, Usa, Iran, India, Senegal, Ghana, Burkina Faso, Tunisia, Costa d'Avorio della comunità Sikh e di quella musulmana. Adesioni sono state annunciate in questi giorni anche da altre comunità . L'evento è patrocinato dal Comune di Vicenza.
«"Versi oltre le frontiere" è un passo del cammino del Circolo Nessuno Escluso sui temi dell'immigrazione e dell'integrazione - spiega Quero -. La cultura è infatti uno strumento straordinario e imprescindibile per favorire l'integrazione, perché solo comprendendo e accettando l'ottica culturale dell'altro, straniero o meno, si può entrare in rapporto con chi è diverso da noi. E la poesia è il cuneo con cui costruire questo spazio di dialogo; la poesia è infatti un linguaggio universale che attraverso l'emozione che suscita riesce a farsi comprendere da tutti, superando le differenze linguistiche, culturali, religiose. Lo ripeto: la poesia è un'arma per conquistare un futuro migliore per tutti, vicentini, italiani e stranieri".
Continua a leggereNon c'è integrazione senza uguaglianza
Lunedi 11 Gennaio 2010 alle 18:48SUNIA Vicenza
NON C'E' INTEGRAZIONE SENZA UGUAGLIANZA E GIUSTIZIA SOCIALE - intervento di Fulvio Rebesani, segretario generale del SUNIA di Vicenza
E' violento chi compie violenza o chi crea le condizioni perché essa esploda?
Scriveva Paolo VI nella Populorum Progressio: "La regola che valeva un tempo in favore dei più vicini deve essere applicata oggi alla totalità dei bisognosi del mondo. I ricchi saranno del resto i primi ad esserne avvantaggiati. Diversamente, ostinandosi nella loro avarizia, non potranno che suscitare il giudizio di Dio e la collera dei poveri, con conseguenze imprevedibili."
A Rosarno é esplosa "la collera dei poveri" .
Le condizioni c'erano tutte: sfruttamento del lavoro, paga irrisoria e spesso negata, violenze su chi reclamava i propri diritti, condizioni di vita inumane, costrizione entro spazi da lager, mancanza di acqua servizi igienici possibilità di pulizia personale, isolamento entro questa situazione che veniva a costituire un muro invalicabile.
Tutti sapevano.
Anzitutto i cittadini di Rosarno che, con la loro omertà , sono corresponsabili di questa vergognosa disumanità . Non una manifestazione di protesta perché il loro benessere é, in parte, dovuto a questo sfruttamento che quindi doveva proseguire. Omertà perché essi sapevano bene che la ‘ndrangheta, cioè i delinquenti organizzati, presiedevano a tutto. Quindi per il loro benessere essi ben accettavano la schiavizzazione di esseri umani ed il governo della malavita. A ciò porta la caduta dei valori di democrazia, di uguaglianza, di giustizia sociale.
Quanto alle istituzioni verrebbe da seppellirle, a cominciare da Cgil Cisl Uil. I loro rappresentanti locali sapevano ma hanno taciuto, non hanno reagito, non hanno fatto diventare quello scandalo cosmico una caso politico sociale di prima grandezza, quale esso oggettivamente é.
Appare agghiacciante poi che in uno stato di negazione totale di ogni diritto la Regione si sia limitata a pensare ad uno stanziamento per fornire un po' di dotazioni per l'igiene; come le madri che, per consentire ai genitori di vivere senza lavorare, spingono le figlie a prostituirsi raccomandando però loro di "stare attente".
Ma il peggiore é il ministro Maroni, un monomaniaco delle espulsioni, che nemmeno parla di sfruttamento (lo ha fatto perfino il card. Bertone), non dispone accertamenti di carabinieri, polizia, guardia di finanza, sul lavoro nero, sul mancato pagamento dei miseri salari, sulle botte a chi protestava, su chi ha permesso quelle condizioni inumane di vita ma se la prende solo con gli immigrati prendendo contro di loro la "solita" misura dell'espulsione.
Una situazione simile é già esplosa a Castelvolturno (Canpania) e potrebbe esserlo a Cerignola (Puglia) e Casal di Principe. Maroni che fa per eliminare le cause, cioè le condizioni di vita e di lavoro presenti in queste zone come a Rosarno?
Invece, la pulizia etnica iniziata dagli abitanti di Rosarno assieme alla malavita prosegue con l'intervento delle forze dell'ordine e di Maroni che deporta le vittime e lascia intatti i carnefici.
Li hanno allontanati per proteggerli: é il massimo della crudeltà e dell'ipocrisia, come quanto si giustificava la conquistava delle colonie anche con lo scopo di favorire la conversione dei "selvaggi" alla vera religione.
Perché siamo arrivati a tanto? Pochi lo hanno detto pubblicamente.
I produttori di agrumi subiscono i prezzi iugulatori imposti dalle grosse catene dei supermercati che pagano 0,5 €/Kg e ce li vendono a dieci volte tanto guadagnando oltre 9 €/kg. Però ci guadagniamo anche noi che troviamo un prezzo abbastanza basso.
Questo girare di merci e soldi é possibile proprio per lo sfruttamento inumano degli immigrati, per le retribuzioni irrisorie non sempre pagate, per l'evasione del fisco e degli oneri sociali, per la presenza della delinquenza organizzata che fungeva da "polizia" contro le proteste, come in effetti ha fatto sparando con varie armi e con grande esperienza: ferite non gravi per dare una lezione..
Rosarno non é nel lontano sud ma anche da noi perché per il benessere accettiamo il mercato senza regole e diamo il nostro consenso a chi garantisce questo stato di cose.
Fulvio Rebesani, segretario provinciale SUNIA Vicenza
Continua a leggereProvincia e finanziamenti per integrazione
Sabato 9 Gennaio 2010 alle 05:58
La Provincia snobba i finanziamenti regionali per l'integrazione
«Buttate centinaia di migliaia di euro. I cittadini italiani sono le prime vittime della mancata integrazione»
«Oltre 200mila euro buttati nel 2009, altri 135mila rischiano di fare la stessa fine nel 2010. Delle due, l'una: o alla Provincia di Vicenza non interessa l'integrazione dei cittadini stranieri, oppure è totalmente incapace di accedere a finanziamenti già stanziati dalla Regione Veneto. In entrambi i casi, a rimetterci sono soprattutto gli italiani, perché la mancata integrazione crea problemi soprattutto a loro».
Così il gruppo consiliare del Partito Democratico in Provincia commenta il mancato accesso ai finanziamenti regionali da parte di Palazzo Nievo. La Provincia, infatti, non ha proposto nessun progetto per l'integrazione dei cittadini stranieri per cui era possibile ottenere finanziamenti da Venezia nel 2009, e non ha ancora presentato nessun progetto per il 2010.
«Che l'integrazione dei cittadini stranieri nella vita sociale, economica e culturale del nostro Paese sia un obiettivo primario ed imprescindibile per ogni amministrazione pubblica è un fatto su cui c'è poco da discutere. Questo non è un argomento di destra o di sinistra, è solo questione di buon senso. Perché, piacciano o non piacciano, gli stranieri ci sono, ed è dovere di amministratori virtuosi favorire la miglior convivenza possibile con gli italiani - afferma il gruppo provinciale del Pd, che attraverso il consigliere Matteo Quero ha presentato un'interrogazione in Provincia per chiedere spiegazioni dell'accaduto -. In questo senso, è lodevole l'iniziativa della Regione che mette a disposizione ogni anno centinaia di migliaia di euro. Ma la Provincia di Vicenza dimostra nei fatti di non volere, o non essere in grado di ottenere quei finanziamenti».
«I Comuni vicentini fanno a gara per proporre buone pratiche per l'integrazione, con mediatori culturali, corsi di italiano per studenti e adulti, incontri e altre iniziative che colmano il gap culturale che spesso rende difficile il rispetto delle regole da parte di chi è straniero - proseguono i democratici -. Al contrario, la Provincia che avrebbe il compito di coordinare gli sforzi delle amministrazioni comunali, non fa nulla per l'integrazione degli stranieri. Probabilmente perché l'agenda politica della Provincia la scrive la Lega Nord, per cui l'integrazione degli stranieri è fumo negli occhi. Chiediamo quindi al presidente Schneck: si rende conto che ad essere danneggiati sono soprattutto gli italiani, perché sono loro a subire le conseguenze di una mancata integrazione? Esiste qualche progetto di integrazione o l'argomento è stato depennato totalmente dall'agenda della Provincia? Come intende giustificare di fronte ai cittadini il fatto che centinaia di migliaia di euro già finanziati dalla Regione non sono stati incassati? Che senso ha parlare di federalismo, quando non si riesce nemmeno ad accedere a finanziamenti già stanziati da un ente superiore?»
Dopo le critiche, il Pd provinciale offre il proprio contributo: «Ipotizzando che si sia trattato di una svista, e non di un atto premeditato, di chi dirige le operazioni in Provincia - concludono i democratici - come gruppo consiliare del Pd proponiamo di aprire un confronto su questo tema ed elaborare un progetto condiviso per l'integrazione degli stranieri e per accedere ai finanziamenti regionali necessari per realizzare il progetto. A guadagnarci saranno soprattutto gli italiani, leghisti compresi».
Matteo Quero
Pietro Maria Collareda
Mauro Beraldin
Luigi Manza
Armido Besco
Ugo Retis
"Multicolored Christmas" a Vicenza
Lunedi 28 Dicembre 2009 alle 00:01Riceviamo, sottoscriviamo e sottoponiamo alla sensibilità dei lettori di VicenzaPiù e del sitoÂ
N.B.: fino al 6 gennaio all'indirizzo [email protected] si raccolgono firme di adesione
I sottoscritti, membri di associazioni religiose, politiche, sindacali e culturali diverse, credenti di diverse fedi religiose e non credenti, SONO VIVAMENTE PREOCCUPATI dalle vergognose, ormai quotidiane manifestazioni di xenofobia, razzismo, ostilità ed aggressione fisica di immigrati giunti in Italia e TROVANO ALTRETTANTO TEMIBILI i segni di assuefazione dell'opinione pubblica a ciò che pochi anni fa sarebbe stato inconcepibile.
1. Sono molti in questi anni gli episodi di incendi, assalti, chiusure manu militari di campi Rom e Sinti in varie parti d'Italia, di aggressioni, tentati omicidi, intimidazioni fisiche a singoli immigrati.