Archivio per tag: Giuseppe Bortolussi

Categorie: Politica

Il programma di Giuseppe Bortolussi

Sabato 13 Febbraio 2010 alle 19:59
Bortolussi Presidente   

 

Elezioni regionali 28 - 29 marzo 2010

Programma del candidato Giuseppe Bortolussi

 

Giuseppe BortolussiFamiglia

La famiglia è il cuore della società. E questo è doppiamente vero in Veneto, una regione che ha nelle imprese a conduzione familiare il punto di forza della sua economia. Attraverso le famiglie, una comunità può custodire le proprie tradizioni e i propri saperi, e allo stesso tempo svilupparne di nuovi.
Tutelare e promuovere la funzione sociale della famiglia è un impegno da tradurre in alcune scelte concrete.

Creare un fondo regionale dedicato alle famiglie numerose.
Sostenere economicamente le famiglie in difficoltà, attraverso contributi per le spese relative alle utenze e il pagamenti dei tributi locali.


Impresa e lavoro

L'economia veneta è ricca di eccellenze: dall'agricoltura di qualità al manifatturiero specializzato, dall'alimentare al turismo e ai servizi. Una struttura produttiva così articolata ha permesso al Veneto di affrontare meglio di altri territori gli effetti della crisi economica globale. Ma ora occorre distinguere l'emergenza immediata dalla prospettiva.

Giuseppe BortolussiL'emergenza determinata dalla difficoltà di alcune grandi aziende (Alcoa, Alenia, Glaxo, Vynils) impone una difesa decisa e intelligente dei posti di lavoro .
La prospettiva richiede invece di puntare sul patrimonio più prezioso del Veneto: quello delle piccole imprese e del lavoro autonomo, due realtà che da sole creano, ogni anno, circa l'80% dei nuovi posti di lavoro.
Ridurre le tasse e la burocrazia che gravano sulle imprese.
Dare un definitivo impulso all'Osservatorio Regionale sugli studi di settore.
Garantire un accesso al credito più semplice per le aziende. Anche attraverso un ruolo più incisivo di Veneto Sviluppo.
Potenziare le risorse per stabilizzare i lavoratori atipici e mantenere gli ammortizzatori sociali estesi in deroga ai lavoratori dipendenti delle piccole e micro imprese.
Approvare lo Statuto Regionale del Lavoro Autonomo.
Maggiori investimenti per favorire l'innovazione e il trasferimento delle tecnologie.

 

Energia ed "Economia verde"

Il risparmio energetico è una sfida per il futuro. Le fonti di energia non sono inesauribili e hanno costi elevati. Ridurre i consumi e l'impatto delle emissioni inquinanti è possibile: migliorando Giuseppe Bortolussil'efficienza energetica e incentivando le produzioni di energia a basso impatto ambientale. In questo campo il Veneto vanta eccellenze che devono essere valorizzate. L'economia verde non è un sogno astratto. Ma è una scelta da difendere con decisioni chiare.

Approvare il Piano Energetico Regionale in materia di fonti rinnovabili.
Approvare il Piano Regionale dei Rifiuti.
Dire un no chiaro al nucleare.
Avviare politiche serie di risparmio energetico.
Riutilizzare le centrali idroelettriche oggi disattivate.
Incentivare l'uso delle energie rinnovabili (fotovoltaico, solare, geotermico, bio-masse).

 

Turismo e valorizzazione del territorio

Il Veneto è un territorio straordinario, che offre una varietà unica di opportunità: dalle città d'arte al turismo religioso, dal turismo montano d'elite a quello di massa, dal turismo balneare a quello termale. Non per caso il Veneto è la prima regione d'Italia per numero di visitatori. Questa potenzialità va essere sfruttata ancora meglio, attraverso alcune misure.

L'approvazione del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento.
Gli incentivi alle attività imprenditoriali legate al benessere e alla qualità della vita, dal turismo sostenibile ai servizi per il tempo libero.
L'investimento sul recupero e la valorizzazione dei siti di pregio storico-ambientale.
Lo stop alla creazione di nuovi centri commerciali, per tutelare invece i piccoli negozi e le botteghe artigiane di vicinato, che rendono le nostre città più vivibili e più sicure.
L'aiuto e il sostegno alle produzioni tipiche locali (ittiche, ortofrutticole, agricole, vinicole) con particolare attenzione per i prodotti biologici, che già oggi sono un fiore all'occhiello per l'agricoltura veneta.


Giuseppe BortolussiSanità e sociale

Il sistema sanitario della nostra regione è uno dei più efficienti d'Europa. Ma l'invecchiamento della popolazione crea una domanda crescente di assistenza. Per affrontarla, serve una strategia coerente.

Approvare il Piano Socio Sanitario, ad oggi ancora assente.
Migliorare la quantità e la qualità dei servizi sanitari offerti uniformando il sistema informatico di tutte la Aziende sanitarie regionali.
Ridurre i tempi di attesa per le visite diagnostiche e specialistiche.
Offrire sostegno economico alle famiglie impegnate nell'assistenza verso disabili e non autosufficienti.
Potenziare i servizi per la cura e l'assistenza (dalla prima infanzia agli anziani) per favorire ulteriormente l'ingresso e la presenza delle donne nel mercato del lavoro.


Infrastrutture e mobilità

Infrastrutture moderne e un sistema della mobilità efficiente sono fattori essenziali per garantire la qualità della vita e la competitività della nostra economia. Per raggiungere questo traguardo, alcuni passi avanti devono ancora essere fatti.

Approvare un nuovo Piano della Mobilità Regionale.
Accelerare la realizzazione della TAV, ricercando insieme alle comunità locali la soluzione ai nodi di Vicenza e della connessione con il Friuli Venezia Giulia.
Recuperare il ritardo accumulato sul fronte della Sfmr.
Completare le grandi infrastrutture in fase di realizzazione (Nuova Romea Commerciale; Pedemontana; Nogara mare), concordandole, per quanto possibile, con le popolazioni interessate dalle opere.
Ridefinire anche gli standard qualitativi di una mobilità urbana che in questi ultimi anni ha fortemente penalizzato i pendolari veneti, in particolar modo i lavoratori dipendenti e gli studenti.
Investire sullo sviluppo delle infrastrutture immateriali, a partire dalla diffusione della banda larga, una risorsa tecnologica essenziale per la nostra economia.


Autonomia ed Enti locali

La riforma istituzionale della Regione Veneto è una delle più gravi incompiute della legislatura che si è chi. Recuperare il tempo perduto è indispensabile. Per attuare un'autentica sussidiarietà, migliorare la gestione delle risorse e soprattutto sostenere quei territori di confine, come la montagna veneta, penalizzati dalla concorrenza delle due province autonome di Bolzano e Trento e della Regione autonoma del Friuli Venezia Giulia.

Approvazione dello Statuto Regionale, per delegare alle Province e ai Comuni funzioni oggi in capo alla Regione.
Istituzione della Provincia autonoma di Belluno e creazione di un Assessorato dedicato alla montagna.

 

Giovani

Una società che non investe sui giovani non ha futuro. Verso le nuove generazioni la Regione ha il dovere di attivare alcune indispensabili azioni concrete.

Sostegno economico per chi sceglie esperienze di studio o formazione all'estero.
Convenzioni per ridurre il costo dei trasporti, dello sport e dell'accesso ai luoghi di cultura.
Prestito d'onore per incentivare l'imprenditoria giovanile.

 

Università, formazione e cultura

Investire sulla formazione in ogni suo aspetto, fino all'Università di eccellenza, significa creare dei cittadini capaci di vincere le sfide del futuro. Una struttura formativa all'avanguardia è essenziale per il Veneto di domani.

Creare una vera rete tra i poli universitari del Veneto per condividere le risorse umane ed ottimizzare quelle economiche.
Promuovere la cooperazione con le realtà d'avanguardia nel mondo internazionale della formazione.
Incentivare l' incontro tra il sistema della formazione (scuola secondaria, università, specializzazioni) e mercato del lavoro, attraverso azioni di coordinamento che coinvolgano le strutture di collocamento sia private sia pubbliche.
Rafforzare il rapporto tra università e mondo dell'impresa.
Sostenere la candidatura del Veneto capitale europea della cultura per il 2019.


Immigrazione

La presenza di stranieri è ormai da anni un dato strutturale della nostra società. Se i "nuovi veneti" si sono integrati in modo quasi naturale, è perché nella maggior parte dei casi hanno trovato occupazione nelle piccole imprese sparse nel territorio. Ora si tratta però di costruire un equilibrio tra doveri e diritti. Servono alcuni punti fermi.

Le regole valgono per tutti. Conoscenza e rispetto delle leggi sono una condizione essenziale per una buona convivenza.
Le politiche di integrazione ed inclusione sociale vanno sostenute e potenziate.
La cittadinanza per i figli di immigrati residenti che nascono in Italia è un obiettivo da perseguire.

 

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Giuseppe Bortolussi: Sono qui per vincere

Sabato 13 Febbraio 2010 alle 19:42

Bortolussi Presidente

Giuseppe Bortolussi: «Sono qui per vincere. Facciamo l'impresa»

Oggi al Pedrocchi di Padova la presentazione del programma e della campagna elettorale del candidato del centrosinistra

 

Giuseppe BortolussiPadova - «Sono qui per vincere. Facciamo l'impresa». Così oggi Giuseppe Bortolussi ha inaugurato la campagna elettorale per le elezioni regionali. Il candidato presidente della coalizione di centrosinistra ha presentato questa mattina a Padova i dieci punti del suo programma per il futuro del Veneto.

«Mi occupo di impresa da trent'anni e vincere le elezioni sarà un'impresa. Quindi, "Facciamo l'impresa". E sono convinto che ce la faremo - ha spiegato Bortolussi -. Abbiamo buone idee per il futuro del Veneto. Forse in questa campagna elettorale spenderemo un terzo o un quarto delle risorse impiegate da Zaia, ma questo non è un problema: le idee hanno gambe per camminare da sole».

Bortolussi ha affrontato i temi principali della sua campagna: il sostegno alle famiglie, le politiche per il lavoro, la green economy, il potenziamento del turismo e la valorizzazione del territorio, il miglioramento dell'assistenza sanitaria, le infrastrutture, la tutela delle autonomie, le politiche per i giovani, l'università, la formazione e la cultura, l'integrazione.

«Non intendo parlare con slogan, ma dirò ciò che so di essere in grado di fare - ha spiegato Bortolussi -. Oggi il Veneto, dopo la fine del ciclo Galan, è a un bivio e la sfida riguarda tutti noi. Voglio il Veneto primo in Europa, perché i veneti tornino ad essere protagonisti dello sviluppo. Certo, è un'impresa. Ma vedo molto entusiasmo girando il Veneto e sono convinto che possiamo farcela. Facciamo l'impresa".

 

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Luca Zaia abbandonato dalla maggioranza

Venerdi 12 Febbraio 2010 alle 21:59
Daniela Sbrollini      

 

"Chiaro segnale in Aula, il Ministro Zaia è stato abbandonato dalla sua maggioranza".

On. Daniela Sbrollini (PD)Nella seduta del 10 febbraio l'aula di Montecitorio era chiamata ad approvare un provvedimento fortemente voluto dalla Lega e in particolar modo dal Ministro Luca Zaia. Mi riferisco alle disposizioni per il rafforzamento della competitività del settore agroalimentare.
Nella fase di votazione del provvedimento l'aula ha assistito ad un confronto interno alla maggioranza che si è tradotto in un chiaro segnale politico rivolto alla Lega e allo stesso Ministro Luca Zaia.
La sensazione, e i fatti ne sono testimoni, Si è trattato di un segnale chiaro giunto dai banchi del PDL che, tra assenze e mancate votazioni, hanno di fatto visto l'abbandonare del Ministro Zaia che si è visto ritornare il suo provvedimento in commissione per un nuovo approfondimento. Nei fatti: la maggioranza ha affossato il provvedimento.
Si tratta di un chiaro segnale politico del PDL che esprime tutta la sua difficoltà nell'accettare la candidatura del Ministro Zaia a Governatore del Veneto.
Questo non è altro che un nuovo segnale di sofferenza e di malcontento interno alla coalizione di Centrodestra, malcontento altrettanto presente tra l'elettorato Veneto.
La candidatura di Luca Zaia rappresenta un elemento di tensione e di divisione costante, sia nella politica che nella società veneta; il fatto registrato ieri sera in aula è un segnale forte che può rappresentare bene le difficoltà interne di una coalizione che potrebbe risultare incapace di governare la regione.
Min. Luca Zaia (Candidato Governatore Lega Nord)Il Veneto non ha nessun bisogno di un Governatore prigioniero dei Partiti o imbrigliato in mille mediazioni.
Al Veneto serve uno slancio d'apertura e di coraggio sul futuro, per questo considero la proposta del centrosinistra e la candidatura di Giuseppe Bortolussi non una improvvisazione, ma una buona occasione per porre una reale prospettiva nella Regione. Si tratta di una candidatura che offre garanzie e capacità che possono ricercare e trovare la sintonia e il consenso con la maggioranza dei Veneti.
On. Daniela Sbrollini

 

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Bortolussi domani presenta il programma

Venerdi 12 Febbraio 2010 alle 20:28

Bortolussi Presidente   

Giuseppe BortolussiBortolussi - domani a Padova la presentazione del programma

Giuseppe Bortolussi presenterà alla stampa il programma elettorale della sua candidatura a Presidente della Regione Veneto sabato 13 febbraio a Padova.

L'appuntamento è, per le ore 12.30, nella sala ottagonale del Caffè Pedrocchi in via VIII Febbraio 15 a Padova.

 

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Salviamo il soldato Luca Balzi

Venerdi 12 Febbraio 2010 alle 18:30

Roberto Ciambetti    

Luca Balzi (Consigliere Pd)Salviamo il soldato Luca Balzi: mutuo, ma con segno decisamente opposto, l'immagine che nell'estate scorsa il commissario costruttore di caserme Costa aveva usato per Giancarlo Galan. Costa, come sappiamo, tendeva a mantenere une equilibrio di interessi forti dei quali era espressione e che una candidatura leghista per il governo in Veneto avrebbe pregiudicato.
Io, invece, più semplicemente chiedo di salvare il soldato Balzi per manifestare solidarietà verso un esponente politico dal quale quasi tutto mi divide, ma con il quale condivido l'esigenza di una svolta e l'aspirazione per una politica che sia frutto di idee e al servizio del cittadino e non già figlia di interessi e dipendente da lobby e apparati, funzionale a speculatori privi di etica così ammanigliati con le nomenclature di partito. Salviamo il soldato Luca Balzi e chiunque creda nella necessità di un cambiamento. Salviamo il soldato Balzi e chiunque chieda pulizia e trasparenza.
Roberto Ciambetti (Capogruppo Lega Nord Regione Veneto)Abbiamo bisogno di una nuova classe dirigente che porti ad un rinnovamento della politica sottratta agli apparati, alle burocrazie, alle grigie nomenclature di partito: uomini come Luca Zaia o Flavio Tosi dimostrano che questo cambiamento è possibile e può avvenire senza lacerazioni e con esiti positivi.
La tensione rinnovatrice, che emerge anche in una parte significativa della destra conservatrice come di cultura liberale, inizia a farsi viva anche nella sinistra: io interpreto in questo modo la posizione, per molti aspetti coraggiosa e straordinaria, di Luca Balzi, giovane consigliere comunale del Pd a Vicenza che ha scelto la strada delle idee rispetto a quella della convenienza, criticando il proprio partito per la candidatura anomala di Bortolussi come anti-Zaia. La cosa per altro è ben presente, nel dibattito interno, allo schieramento anti-Zaia (chissà perché sanno essere solo ANTI?). Ma questa tensione, espressa appunto da Balzi a Vicenza, non è la stessa che sembra animare il dibattito nel Pd in altre regioni, come il caso pugliese ha fatto affiorare nelle scorse settimane?
Ecco, io penso che la politica, da destra a sinistra, sia ad una svolta, una svolta, un cambiamento, che taluni possono contrastare, avversare anche con argomentazioni strumentali o interpretazioni a dir poco capziose della realtà, ma che è imposta dalla storia: la grande crisi economica sta mutando completamente gli scenari ed essa ha reso obsoleti vecchi strumenti e apparati, ha messo in crisi modelli che non possono funzionare per la nuova realtà: non c'è solo la crisi dello stato-nazione nato nell'Ottocento; non c'è solo la crisi dei modelli di welfare che non possono, né devono, essere scambiati con l'assistenzialismo spensierato e sprecone. Non c'è più spazio per lo yuppismo e per la classe politica che ne fu figlia e interprete. Jay McInerney aveva già descritto la fine del sogno, e dell'illusione, del consumismo esasperato e dell'arricchimento facile quasi a prevedere la fine di un modello che negli ultimi suoi anni aveva imboccato percorsi privi di etica e irresponsabili al punto tale da spingere il mondo verso una crisi di proporzioni incredibili. Non c'è più spazio per yuppie, per finanza facile, per la politica del disimpegno e del laissez faire e il modello politico che governò e interpretò quella fase è giunto al capolinea e deve lasciare spazio a nuovi protagonisti: il soldato Luca Balzi potrebbe, un giorno, essere fra questi nuovi protagonisti, vedremo come andrà avanti, al pari di tanti, a destra come a sinistra, che scommettono sulla forza delle idee, sulla coerenza di comportamenti, su una politica che non sia al servizio di gruppi di potere che agiscono nell'ombra, dietro le quinte, come sapienti burattinai.
Roberto Ciambetti - Capogruppo regionale -Liga Veneta - Lega Nord

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Domani alle 13 liste Psi-Sel per Bortolussi

Venerdi 12 Febbraio 2010 alle 17:04
Psi Vicenza, Sel Vicenza     

 

PSI e Sinistra Ecologia e Libertà,della provincia di Vicenza , domani sabato 13 febbraio, alle ore 12 presso l'enoteca a fianco dell'"Antica Casa della Malvasia", in c.trà delle Morette a Vicenza, presenteranno la lista comune con cui intendono partecipare alle prossime elezioni regionali e sostenere Giuseppe Bortolussi per la presidenza della regione Veneto.
La salvaguardia delle libertà dei singoli individui sul territorio della regione, è l'elemento che accomuna i candidati della lista PSI-SEL. Un elemento comune su cui si innestano le specificità dei singoli candidati. L'immigrazione, il mondo dell'associazionismo, la salvaguardia della scuola pubblica, le battaglie per l'ambiente e, inevitabile a Vicenza, l'attenzione alla questione Dal Molin.
Alla presentazione di sabato 13 febbraio saranno presenti tutti i candidati ed i Segretari provinciali di PSI-SEL, Fantò e Rebesani.


Luca Fantò
Segretario provinciale PSI Vicenza

Tomaso Rebesani
Referente SEL provincia di Vicenza

Luca Fantò
Segretario Provinciale Partito Socialista Italiano - PSE Vicenza

Via Linosa,11
36100 Vicenza
cell. 3485529660
e-mail: [email protected]


e-mail: [email protected]
www.clubsocialista.it  www.partitosocialista.it  

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Fassino: Glaxo, Alcoa e Fiat? Aziende sole

Domenica 7 Febbraio 2010 alle 16:06
Redazione di VicenzaPiù    

 

L'intervento di Piero Fassino a VicenzaL'esponente Pd, dopo Vicenza venerdì è andato a Verona per sostenere la candidatura di Bortolussi, e ha dichiarato: "Il governo pensa solo ai guai del premier ... Dalla Alcoa alla Glaxo, dalla Fiat alla Merloni, mi sembra che le aziende siano lasciate sole dal governo".

Così sostiene Piero Fassino, venerdì prima a Vicenza, poi a Verona a sostegno del candidato del centrosinistra in Veneto Giuseppe Bortolussi.
«Il tema del lavoro - ha aggiunto - è fuori dall'attenzione del governo. Da molti mesi chiediamo un rovesciamento dell'agenda politica: anziché parlare dei problemi giudiziari del premier, bisogna occuparsi di lavoro, famiglie, e di una crisi che purtroppo è tutt'altro che finita"
Venerdì a Vicenza, proprio il giorno in cui sui media scoppiava il nuovo caso Glaxo, Fassino, presente con Sbrollini, Variati e Ginato (nella foto), aveva dichiarato: "Il caso Glaxo è significativo e dimostra che rischia il posto di lavoro non solo chi ha una qualifica bassa, ma anche ricercatori, medici, laureati che occupano posti della cosiddetta eccellenza ... Il governo abbandona lavoratori e imprese al loro destino, sperando che il tempo porti una soluzione alla crisi. Intanto i lavoratori e le famiglie in difficoltà aumentano ogni giorno. E la politica del non fare, a crisi finita, peserà molto di più su chi non ha fatto ma si è limitato ad aspettare che altri si muovessero".

 

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8 radicali candidati a Vicenza per Bortolussi

Domenica 7 Febbraio 2010 alle 12:11
Redazione di VicenzaPiù     

 

Otto candidati compongono la Lista Bonino-Pannella del Vicentino per la Regione in affiancamento al candidato del centro sinistra Giuseppe Bortolussi.
La leader nazionale della lista, candidata alla presidenza del Lazio per il centrosinistra, sta raccogliendo le 1750 firme necessarie nei Comuni della provincia.
A formare la Lista Bonino Pannella sono Corrado Cortese (numero 1 indicato dalla dirigenza nazionale e veneta, tesoriere dell'associazione Loris Fortuna di Padova, consulente aziendale e docente al Cuoa di Altavilla), Alessio Dalla Libera (presidente della Cellula Coscioni di Vicenza), Viola Meli, Fiorenzo Donadello, Sonia Brazzale, Federico Dalle Vedove (oculista a Schio), Francesca Ghiotto e Maurizio Parise (ex-consigliere comunale a Schio).

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Bortolussi, un clone di Galan

Sabato 6 Febbraio 2010 alle 00:12

La civetta di VIcenzaPiù 181, da oggi in edicolaDa oggi è in edicola a 1 euro il n. 181 di VicenzaPiù. Di lato la locandina con alcuni temi trattati.

 

Lo confesso, non ci capisco più niente. Dunque, il Pd e il centrosinistra hanno deciso di candidare, alle prossime regionali, Giuseppe Bortolussi, il presidente della Cgia di Mestre. Bene: Bortolussi è una persona seria e stimata, come si dice in queste occasioni, con una solida esperienza e una credibilità costruita in vent'anni di lavoro sul campo.

Di più, non essendo un uomo di partito è al di fuori del diabolico gioco dei veti incrociati che sono costati cari a Laura Puppato, e ha la possibilità di far presa anche oltre i soliti bacini delle forze di sinistra.

Di più, è uno che contrasta il centrodestra sul suo stesso terreno: il lavoro è lavoro, senza steccati tra dipendenti e autonomi, ha detto in una delle sue prime interviste da candidato. Aggiungendo anche che un'equa redistribuzione del reddito sta alla base della politica economica. 

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Bortolussi, liste di disturbo e Ancien Regime

Sabato 30 Gennaio 2010 alle 13:47

Roberto Ciambetti

Ciambetti (Lega): "Bortolussi padrino delle liste di disturbo uomo dell'Ancien Régime"

 

"Bertolussi come prima cosa a Vicenza fa da padrino ad una lista di disturbo, quasi una dichiarazione, un manifesto, del proprio ruolo e della propria dimensione: far da padrino a delle imitazioni è dimostrare i limiti se non la totale assenza di un vero progetto politico". Non usa mezzi termini il presidente del gruppo consiliare regionale leghista Roberto Ciambetti nel commentare nell'arzignanese, durante un incontro con imprenditori locali, la prima uscita pubblica nel Vicentino del candidato della sinistra contro Luca Zaia per le prossime regionali. "Scegliere una lista di disturbo - ha spiegato Ciambetti - per presentarsi è un fatto significativo: le liste di disturbo nascono per sottrarre voti gabbando i cittadini: sono partiti-imitazione, dei falsi, senza requisiti di qualità, che non possono nemmeno essere considerati dei surrogati. Il candidato anti-Zaia fatto scendere in campo dalla sinistra, facendo da padrino a liste che vogliono essere una imitazione della Lega, manifesta innanzitutto un modo di far politica che appartiene al passato". L'esponente leghista quindi rincara la dose. "Che Bertolussi sia uomo dell'Ancien Régime lo dimostra poi nelle sue dichiarazioni, quando dice che il Veneto deve scegliere tra il crescere e il chiudersi - ha sottolineato Ciambetti - a parte evidenti limiti di fantasia, visto che questa frase rimbalza sulle bocche degli antileghisti di destra come di sinistra dall'estate scorsa, sarebbe interessante capire perché votando Lega, cioè votando per il federalismo, per tenere i soldi a casa nostra, per dare autonomia vera alla nostra terra, i veneti si isolerebbero in un provincialismo chiuso. Mi sembra che grandi nazioni-regioni d'Europa, la Scozia, la Catalunya, la Baviera, la stessa Slovenia, non siano esattamente dei nanetti isolati, chiusi in un gretto provincialismo. Persino il Galles, che vanta un numero più elevato di dirigenti apicali, cioè gente che decide, nella burocrazia dell'Unione Europea rispetto alla stessa Italia, dimostra che una piccola regione ma con le idee chiare, la giusta autonomia e una forte dose di intelligenza può rivestire un ruolo anche internazionale. Barcellona, Edimburgo, Monaco, sono grandi capitali europee e Venezia ha tutte le carte in regola per stare alla pari con queste realtà. Piuttosto, diciamo che si resta chiusi nel gretto provincialismo se rimaniamo ancorati all'Ancien Régime di Bortolussi e soci. Quello che proponiamo noi, come Lega, per il Veneto è ben altro: una strategia verso il futuro; Bortolussi è l'alfiere del vecchio, e non a caso ha scelto un modo vecchio di far politica per presentarsi ai vicentini nella sua prima comparsata. Il Veneto ha bisogno di aria nuova - ha continuato Ciambetti - ha bisogno di far spazio ai giovani nella politica come nella società: se vogliamo attrarre intelligenze, capitali, saperi e fare del Veneto la terra della green economy applicata, nel rispetto dell'ambiente e dei diritti dei cittadini, rilanciando Università e centri studi collegati con le nostre imprese dobbiamo puntare su Luca Zaia: surrogati, imitazioni, falsi, non servono a gran ché in politica come nell'economia la qualità paga. E la qualità ha un solo nome, Luca Zaia"

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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