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Salviamo il soldato Luca Balzi

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 12 Febbraio 2010 alle 18:30 | 0 commenti

Roberto Ciambetti    

Luca Balzi (Consigliere Pd)Salviamo il soldato Luca Balzi: mutuo, ma con segno decisamente opposto, l'immagine che nell'estate scorsa il commissario costruttore di caserme Costa aveva usato per Giancarlo Galan. Costa, come sappiamo, tendeva a mantenere une equilibrio di interessi forti dei quali era espressione e che una candidatura leghista per il governo in Veneto avrebbe pregiudicato.
Io, invece, più semplicemente chiedo di salvare il soldato Balzi per manifestare solidarietà verso un esponente politico dal quale quasi tutto mi divide, ma con il quale condivido l'esigenza di una svolta e l'aspirazione per una politica che sia frutto di idee e al servizio del cittadino e non già figlia di interessi e dipendente da lobby e apparati, funzionale a speculatori privi di etica così ammanigliati con le nomenclature di partito. Salviamo il soldato Luca Balzi e chiunque creda nella necessità di un cambiamento. Salviamo il soldato Balzi e chiunque chieda pulizia e trasparenza.
Roberto Ciambetti (Capogruppo Lega Nord Regione Veneto)Abbiamo bisogno di una nuova classe dirigente che porti ad un rinnovamento della politica sottratta agli apparati, alle burocrazie, alle grigie nomenclature di partito: uomini come Luca Zaia o Flavio Tosi dimostrano che questo cambiamento è possibile e può avvenire senza lacerazioni e con esiti positivi.
La tensione rinnovatrice, che emerge anche in una parte significativa della destra conservatrice come di cultura liberale, inizia a farsi viva anche nella sinistra: io interpreto in questo modo la posizione, per molti aspetti coraggiosa e straordinaria, di Luca Balzi, giovane consigliere comunale del Pd a Vicenza che ha scelto la strada delle idee rispetto a quella della convenienza, criticando il proprio partito per la candidatura anomala di Bortolussi come anti-Zaia. La cosa per altro è ben presente, nel dibattito interno, allo schieramento anti-Zaia (chissà perché sanno essere solo ANTI?). Ma questa tensione, espressa appunto da Balzi a Vicenza, non è la stessa che sembra animare il dibattito nel Pd in altre regioni, come il caso pugliese ha fatto affiorare nelle scorse settimane?
Ecco, io penso che la politica, da destra a sinistra, sia ad una svolta, una svolta, un cambiamento, che taluni possono contrastare, avversare anche con argomentazioni strumentali o interpretazioni a dir poco capziose della realtà, ma che è imposta dalla storia: la grande crisi economica sta mutando completamente gli scenari ed essa ha reso obsoleti vecchi strumenti e apparati, ha messo in crisi modelli che non possono funzionare per la nuova realtà: non c'è solo la crisi dello stato-nazione nato nell'Ottocento; non c'è solo la crisi dei modelli di welfare che non possono, né devono, essere scambiati con l'assistenzialismo spensierato e sprecone. Non c'è più spazio per lo yuppismo e per la classe politica che ne fu figlia e interprete. Jay McInerney aveva già descritto la fine del sogno, e dell'illusione, del consumismo esasperato e dell'arricchimento facile quasi a prevedere la fine di un modello che negli ultimi suoi anni aveva imboccato percorsi privi di etica e irresponsabili al punto tale da spingere il mondo verso una crisi di proporzioni incredibili. Non c'è più spazio per yuppie, per finanza facile, per la politica del disimpegno e del laissez faire e il modello politico che governò e interpretò quella fase è giunto al capolinea e deve lasciare spazio a nuovi protagonisti: il soldato Luca Balzi potrebbe, un giorno, essere fra questi nuovi protagonisti, vedremo come andrà avanti, al pari di tanti, a destra come a sinistra, che scommettono sulla forza delle idee, sulla coerenza di comportamenti, su una politica che non sia al servizio di gruppi di potere che agiscono nell'ombra, dietro le quinte, come sapienti burattinai.
Roberto Ciambetti - Capogruppo regionale -Liga Veneta - Lega Nord


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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