Archivio per tag: Giorgio Napolitano

Categorie: Politica

Siamo ancora cittadini?

Mercoledi 7 Aprile 2010 alle 21:06
Giorgio Langella  

 

E così il presidente Napolitano ha promulgato il disegno di legge sul legittimo impedimento.
Un altro tassello nella sistematica distruzione della costituzione (ormai ci impongono di scriverla in minuscolo). Un altro passo verso la disuguaglianza, l'arbitrio e l'arroganza.
Presidente del consiglio e ministri si salvano da eventuali processi e da quelli in corso per 18 mesi ... il tempo necessario per fare un nuovo "lodo Alfano" questa volta per via costituzionale.
E hanno ottenuto l'avvallo del capo dello stato (ormai è meglio scriverlo in minuscolo).
Da quando sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale ci saranno cittadini (neppure eletti, ma nominati) che saranno privilegiati nei confronti di una giustizia (ormai ci impongono di scriverla in minuscolo) che non potrà più essere uguale per tutti.
Ci dobbiamo rassegnare? Non penso proprio. Ne va del futuro di ognuno di noi.
Giorgio Langella

Federazione della Sinistra, Prc, PdCI

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Categorie: Politica, Sindacati

Ddl lavoro rinviato alle Camere:sollievo Cgil

Mercoledi 31 Marzo 2010 alle 19:34

Cgil Vicenza    

Il rinvio alle Camere del ddl lavoro da parte del presidente della Repubblica è motivo di sollievo e di soddisfazione per noi che, fin da subito, abbiamo parlato di vera e propria 'cancellazione del processo del lavoro', di 'deregolamentazione che smantella i diritti dei lavoratori', fino a intravvedere quelle incostituzionalità che trapelano dalla nota del Capo dello Stato.

Napolitano definisce il provvedimento 'eterogeneo, complesso e problematico'.

E' infatti riduttivo parlare di quel decreto solo come ‘smantellamento' dell'articolo 18.

Esso infatti interviene (e lo dice lo stesso titolo della legge) in 'materia di lavori usuranti, di riorganizzazione degli enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l'impiego, di incentivi all'occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro.
In particolare, con l'arbitrato si introduce surrettizziamente, una sorta di contrattazione individuale esercitata al momento dell'assunzione, con buona pace della contrattazione collettiva e della reale libertà delle parti contraenti, indubbiamente dispari nel momento dell'avvio del rapporto di lavoro.
Contiamo nel ritiro del provvedimento o in un 'profondissimo' ripensamento che non aggiunga nuove ferite al già offeso diritto del lavoro.

Marina Bergamin
Segretaria Cgil vicenza

 

 

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Categorie: Politica, Eventi, Famiglia

Condè Ousmane: anche noi a pane e acqua

Giovedi 25 Marzo 2010 alle 19:14
Sinistra Ecologia e Libertà, Psi Vicenza     

 

Ousmane CondèIera sera a Montecchio Maggiore si è svolta l'iniziativa "Cenerò a pane ed acqua davanti al Municipio di Montecchio Maggiore, venite a farlo insieme a me" indetta dal Presidente Unione Immigrati di Vicenza e candidato capolista di Sinistra Ecologia Libertà-P.S.I. Condè Ousmane, in solidarietà con i bambini "insolventi" cui il Comune a guida leghista ha negato il pasto distribuendo soltanto un tozzo di pane e acqua.
Condè ha dichiarato: "Non è un caso che l'impegno sui temi dell'immigrazione nel Comune di Montecchio Maggiore sia diventato prioritario dall'estate del 2009. Da quando il comune di Montecchio è guidato dal sindaco Michela Cecchetto e dalla sua Giunta - esponenti del partito di Luca Zaia - la situazione sta progressivamente precipitando dal punto di vista dei rapporti con la comunità degli immigrati e dal punto di vista dell'attenzione ai più deboli e a coloro che hanno maggiore bisogno di aiuto. In modo assolutamente gratuito hanno cambiato un paio di mesi fa le norme sull'idoneità alloggio (studiate per mettere in difficoltà gli immigrati residenti), e oggi dimostrano di non avere attenzione neppure nei confronti dei bambini. Invece di porsi il problema di come aiutare una cinquantina di famiglie in difficoltà che non riesce a pagare la retta per la mensa, hanno ben pensato di lasciare nove bimbi, due italiani e sette stranieri, a pane ed acqua. Ci troviamo al paradosso per cui Obama, presidente di colore, garantisce l'assistenza sanitaria a 30 milioni di americani bianchi, neri e ispanoamericani, che ne erano privi, mentre il sindaco di Montecchio sta progressivamente minando le basi del vivere quotidiano di decine di persone normali, immigrati e non, emettendo ordinanze e regolamenti che vanno contro le più elementari regole di buon senso e buona convivenza. Le persone in difficoltà si aiutano, non le si affonda con gli editti. E poi arrivare a prendere di mira proprio i più deboli di tutti: i bambini!".
Il messaggio di Ousmane CondéAlla serata di ieri, che ha visto la partecipazione di Cgil, Uil, sindacati di base, partiti di sinistra e tanti cittadini di Montecchio Maggiore, nativi e immigrati, sono intervenuti anche Bepi de Marzi, Susanna Camusso della segreteria nazionale della Cgil con il segretario regionale Viafora, e il vice-presidente nazionale dell'Arci-ragazzi.
Conde' ha anche lanciato una raccolta firme sull'appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano per lo scioglimento del Consiglio Comunale di Montecchio.
Questo è l'appello: "Egregio Presidente Napolitano, ieri nel Comune di Montecchio Maggiore (VI) è successo un fatto inquietante e di cui l'Italia intera deve vergognarsi: a seguito di un mancato pagamento della rata della mensa scolastica da parte di alcune famiglie, il Sindaco Milena Cecchetto, Lega Nord, ha dato ordine alla mensa di sostituire il pranzo di questi bambini con pane ed acqua.Trattasi di nove studenti di scuola primaria, due italiani e sette migranti, che evidentemente non dovevano entrare nel contenzioso tra le famiglie e l'amministrazione. Tralasciando il fatto che, in un periodo di crisi come questo, è necessario che il Comune faccia ciò che è in suo potere per aiutare quelle famiglie per conto di cui amministra il territorio. Non è accettabile considerare il pubblico come o peggio di un'azienda, proprio nel giorno storico in cui gli Stati Uniti finalmente decidono di occuparsi della salute di tutti i propri cittadini.Vista la gravità della situazione ed il fatto che questo è solo l'ultimo evento di una serie incresciosa di atti contrari al principio costituzionale dell'uguaglianza di tutti i cittadini, e comunque a quel rispetto della dignità umana che un'istituzione dovrebbe avere a cardine del proprio operato, mi appello a Lei, garante della Costituzione, affinchè intervenga personalmente chiedendo lo scioglimento della suddetta amministrazione comunale.CONDE' OUSMANE - Presidente Unione Immigrati di Vicenza.
Mattia Pilan
Sinistra Ecologia Libertà Vicenza, Psi Vicenza

 

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Categorie: Politica

In difesa di Giorgio Napolitano

Martedi 9 Marzo 2010 alle 18:57
Matteo Quero      

 

Giorgio NapolitanoGiovanni Giolitti diceva che "per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano".
Forse basterebbe questa frase da sola per commentare il tragicomico caos-liste cui abbiamo assistito e il conseguente salvagente ministeriale, il decreto ad-listam che sta sollevando l'indignazione dei cittadini.
Lo spettacolo è deprimente, per due motivi almeno.
Il primo è evidente a chiunque.

Cosa dovrebbe pensare il cittadino italiano che, soffocato da una bulimia legislativa senza pari in altri paesi europei, si impegna a rispettare le leggi e vede i propri rappresentanti in Parlamento cambiare in corsa la legge elettorale per salvare la poltrona (ma non la faccia) degli amici pasticcioni in Lazio e Lombardia? Cambiare le leggi in corsa per salvare gli interessi di bottega è un segnale devastante verso la popolazione chiamata a rispettare le leggi.
Il secondo motivo è che ora sotto tiro si trova il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, individuato da alcuni come "capro espiatorio" cui addossare responsabilità che sono evidentemente di altri.
Anche lui, tanto per confermare la tendenza di moda, è stato messo sul banco degli imputati per aver rispettato le regole. Il suo ruolo gli impediva di bloccare il decreto, a prescindere dal suo giudizio. Era una scelta obbligata, sofferta e obbligata.
Da un Presidente all'altro.

Il Presidente della Camera Gianfranco Fini definisce il decreto ad-listam "il male minore".
Se per Gianfranco Fini iniettare nei cittadini la sconfortante sensazione che chi rispetta le regole fa una fatica inutile, e chi non le rispetta può dormire sonni tranquilli, se per Fini questo è il male "minore" ... il male "maggiore" qual è?

Matteo Quero

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Categorie: Politica

Il Presidente Napolitano risponde ai cittadini

Domenica 7 Marzo 2010 alle 13:01

Quirinale.it    
 

Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica ItalianaSignor Presidente della Repubblica,
le chiedo di non firmare il decreto interpretativo proposto dal governo in quanto in un paese democratico le regole non possono essere cambiate in corso d'opera e a piacimento del governo, ma devono essere rispettate da tutte le componenti politiche e sociali per la loro importanza per la democrazia e la vita sociale dei cittadini italiani.
Confidando nella sua serenità e capacità di giudizio per il bene del Paese e nel suo alto rispetto per la nostra Costituzione.
Cordiali saluti
Alessandro Magni


Signor Presidente Napolitano,
sono a chiederle di fare tutto quello che lei può per lasciarci la possibilità di votare in Lombardia chi riteniamo che ci possa rappresentare. Se così non fosse, sarebbe un grave attentato al diritto di voto.
In fede
M. Cristina Varenna

 

La risposta del Presidente Napolitano


Egregio signor Magni, gentile signora Varenna,
ho letto con attenzione le vostre lettere e desidero, vostro tramite, rispondere con sincera considerazione per tutte le opinioni dei tanti cittadini che in queste ore mi hanno scritto.
Il problema da risolvere era, da qualche giorno, quello di garantire che si andasse dovunque alle elezioni regionali con la piena partecipazione dei diversi schieramenti politici.

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Categorie: Politica

Appello a Napolitano contro Decreto Salva liste

Domenica 7 Marzo 2010 alle 01:46
Mariano Veller         

 

Riceviamo firmato e pubblichiamo il seguente appello che non possiamo non condividere

Torniamo a essere cittadini!

Perché solo noi, se sbagliamo una firma sulla denuncia dei redditi, dobbiamo pagare, mentre per i furbastri e pasticcioni si fanno i decreti interpretativi di riparazione?
La legge non deve essere più uguale per altri.
Non è tollerabile!!!

Diciamolo alla prima casa della Repubblica con una e-mail all'indirizzo: https://servizi.quirinale.it/webmail/

con questo semplice testo:

Avete mutilato la democrazia VERGONATEVI.
Presidente Napolitano, ora lei non ha più la mia piena fiducia

Appello firmato

Mariano Veller via Puglie 19 - 36071 Arzignano VI
cell 3356194166

 

 

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Categorie: Eventi

A Gitando.all il premio del Quirinale

Martedi 2 Marzo 2010 alle 13:00

Fiera di Vicenza 

PREMIO DI RAPPRESENTANZA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO A "GITANDO.ALL"

Il riconoscimento ufficiale per la seconda edizione del Salone Nazionale del Turismo Accessibile in Fiera a Vicenza dal 25 al 28 marzo 2010

 

 

L'edizione 2010 di "Gitando.all" si fregia del sigillo della Presidenza della Repubblica. Il Presidente Giorgio Napolitano ha concesso il Premio di Rappresentanza al secondo Salone nazionale del Turismo Accessibile ideato e realizzato da Fiera di Vicenza, in collaborazione con l'Associazione Village for All, network europeo no profit di camping e villaggi turistici accessibili a tutti.

Un prestigioso riconoscimento che premia la particolare sensibilità degli ideatori e degli organizzatori del Salone, unico nel suo genere in Italia, verso i cittadini disabili o con mobilità ridotta, con un'attenzione particolare alle loro "speciali" esigenze di vita nell'ottica dell'accessibilità.

Il Premio di Rappresentanza è infatti un riconoscimento formale di natura protocollare con il quale, al pari di altre forme di adesione, viene manifestato il consenso del Capo dello Stato alle finalità perseguite da iniziative ritenute particolarmente meritevoli.

L'edizione 2010 di "Gitando.all", in Fiera a Vicenza dal 25 al 28 marzo nell'ambito di "Gitando" lil Salone del Turismo e del Tempo Libero, dopo il successo del 2009 che ha registrato numeri sorprendenti in soli quattro giorni - trentamila visitatori, 160 atleti, 5 trofei, 5 olimpionici ospiti e due convegni - si preannuncia ancora più ricca della precedente.

Al Salone vicentino "Gitando.all" accanto alle proposte e agli itinerari per i disabili, in programma un articolato calendario di attività per promuovere una rinnovata "cultura dell'accessibilità": convegni di approfondimento, tornei ed esibizioni sportive, balli, percorsi ad ostacoli, ed una coinvolgente attività di animazione per i più piccoli per trasmettere le nozioni basilari in termini di sicurezza e prevenzione attraverso il gioco e il divertimento.

 

Per informazioni visitare il sito www.gitando.it.

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Categorie: Politica, Famiglia, Immigrazione

Il messaggio del Presidente Napolitano

Venerdi 1 Gennaio 2010 alle 18:12

Redazione di VicenzaPiù          

Contro la crisi coraggio e riforme
Nel 2010 a rischio soprattutto l'occupazione

Giorgio NapolitanoForti richiami nel messaggio di fine anno di Giorgio Napolitano, il quarto del Settennato, che ha ricordato come l'Italia non è ancora fuori dalla crisi economica anche se ha provato, pur non abbastanza, a trasformare le difficoltà in una occasione per creare un Paese più forte. Un insieme di coraggio, riforme economiche e sociali, equità, più cura per chi subisce i danni più gravi, cioè i ceti deboli e il Mezzogiorno, è quello che occorre, insieme alle riforme istituzionali e della giustizia, che "non possono essere ancora tenute in sospeso, bloccate da un clima di sospetto" e alla riforma del fisco e degli ammortizzatori sociali.


Il presidente della Repubblica ha parlato 19 minuti, 4 più dell'anno scorso, invitando con severità ad avere fiducia e speranza nelle capacità di maggiore unione del Paese per reagire alle difficoltà, tra cui quelle dei giovani, dei ricercatori, di quelli che cercano lavoro o occasioni formative, perché "non possiamo permetterci - ha detto il Capo dello Stato - che si scoraggino".


Dimostrazione contro la disoccupazioneSul disagio sociale vissuto da famiglie, donne e lavoratori, nel 2010, secondo il Presidente, è soprattutto a rischio ulteriore l'occupazione con centinaia di migliaia di lavoratori che, con "tutele deboli o inesistenti", hanno già perso l'occupazione.

Napolitano, dopo aver denunciato le condizioni dei detenuti che vivono in carceri che è un eufemismo definire non adeguate, ha spesso fatto riferimento alla Solidarietà, di cui l'Italia è ricca, come si è visto nell'assistenza ai terremotati abruzzesi, nella vicinanza ai familiari dei caduti in Afghanistan, nel volontariato, ma che deve ispirare anche l'accoglienza ai lavoratori immigrati e ai rifugiati in fuga da guerre e persecuzioni.
Immigrati a passeggio (flickr.com/berther)Le esigenze di maggior sicurezza "non possono far abbassare la guardia contro razzismo e xenofobia, né possono esser fraintese e prese a pretesto da chi nega ogni spirito di accoglienza con odiose preclusioni". Ne va della "qualità civile della vita" nel nostro paese, per cui "é necessario che si riscoprano e riaffermino valori troppo largamente ignorati e negati negli ultimi tempi: rispetto dei propri doveri, sobrietà negli stili di vita, attenzione e fraternità verso gli altri, rifiuto intransigente della violenza".

In parallelo ai temi sociali il Presidente ha affrontato quelli della politica: "Abbiamo vissuto mesi molto agitati sul piano politico" ma non c'è stata paralisi completa per la reazione della società, perciò "guardiamo con più fiducia di un anno fa" alla crisi e alla possibilità di realizzare le riforme non più rinviabili. Quella del fisco è "assolutamente cruciale, non si può fare con rattoppi, ma con analisi e una proposta d'insieme" e insieme si deve affrontare "il problema durissimo del debito pubblico".
La Costituzione (vignetta su lavelle.splinder.com/tag/referendum) Quelle della Costituzione e della giustizia servono per "un più efficace funzionamento dello Stato e non possono essere bloccate da un clima di sospetto fra le forze politiche e da opposte pregiudiziali", anche se è necessario seguire le procedure previste dalla stessa Costituzione ed è "essenziale" che ci sia un "rinnovato ancoraggio" ai principi nazionali e che "siano sempre garantiti equilibri fondamentali tra governo e Parlamento, tra potere esecutivo e legislativo e istituzioni di garanzia, e che ci siano regole in cui debbano riconoscersi gli schieramenti sia di governo sia di opposizione".
Napolitano, dopo, aver rinnovato la condanna dell'aggressione a Silvio Berlusconi e l'impegno ad operare per "attenuare le tensioni", ha detto: "E' mio dovere. Come lo è realizzare una maggiore unità della nazione: un impegno che richiede ancora tempo e pazienza, ma da cui non desisterò".
"I cittadini italiani in tempi difficili come quelli attuali - ha concluso - hanno bisogno di maggiore serenità e a questo bisogno devono corrispondere tutti coloro che hanno responsabilità elevate nella politica e nella società. Serenità e speranza che sento di potervi trasmettere oggi con il mio augurio per il 2010".

 

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Categorie: Politica, Religioni

Appello del Papa: deponete tutte le armi

Venerdi 1 Gennaio 2010 alle 17:22

Redazione di VicenzaPiù  

''La Pace comincia dal rispetto''
Papa Benedetto XVIPapa Benedetto XVI nell'omelia della messa, che ha celebrato stamattina a San Pietro per la solennità di Maria Madre di Dio e per la 43/ma Giornata mondiale della pace e a cui hanno partecipato, fra gli altri, gli ambasciatori di tutti i Paesi rappresentati presso la Santa Sede, ha detto che la pace "incomincia da uno sguardo rispettoso, che riconosce nel volto dell'altro una persona, qualunque sia il colore della pelle, la sua nazionalità, la sua lingua, la sua religione".
Benedetto XVI ha sottolineato lo stretto nesso tra la fede in Dio e il rispetto per l'altro, specie se "segnato dalla durezza della vita", e per l'ambiente. "Solo se abbiamo Dio nel cuore - ha detto Benedetto XVI - siamo in grado di cogliere nel volto dell'altro un fratello in umanità, non un mezzo ma un fine, non un rivale o un nemico, ma un altro me stesso, una sfaccettatura dell'infinito mistero dell'essere umano. ... "La nostra percezione di Dio, e in particolare dei nostri simili - ha continuato -, dipende essenzialmente dalla presenza in noi dello spirito di Dio". "Il volto di Dio'' - ha detto il Papa - ... puo' rendere sensibile un 'cuore vuoto' e 'svelare' anche il volto degli uomini" ... "benché a volte proprio il volto umano, segnato dalla durezza della vita e dal male, possa risultare difficile da apprezzare e da accogliere come Epifania di Dio ... Per riconoscerci e rispettarci quali realmente siamo, cioè fratelli, abbiamo bisogno di riferirci al volto di un Padre comune, che tutti ci ama, malgrado i nostri limiti e i nostri errori".
Il pontefice ha indicato come esempio da seguire quello dei bambini a contatto con coetanei di altre nazionalità e che "suscitano in noi la tenerezza e la gioia per un'innocenza e una fratellanza che ci appaiono evidenti: malgrado le loro differenze, piangono e ridono nello stesso modo, hanno gli stessi bisogni, comunicano spontaneamente, giocano insieme... E' grande perciò - ha concluso il pontefice - la responsabilità di quanti, con false giustificazioni della guerra e della violenza" attentano ai loro sorrisi e avvelenano i loro cuori.


Appello a i gruppi armati per fermare ogni violenza

Benedetto XVI, nel primo giorno dell'anno, ha rivolto all'Angelus del primo dell'anno in piazza San Pietro un accorato appello, affidato alla "intercessione della Santissima Madre di Dio" e interrotto spesso da lunghi applausi, "a quanti fanno parte di gruppi armati di qualunque tipo... A tutti e ciascuno dico, fermatevi, riflettete e abbandonate la via della violenza! Sul momento questo passo potrà sembrarvi impossibile ma, se avrete il coraggio di compierlo, Dio vi aiuterà, e sentirete tornare nei vostri cuori la gioia della pace, che forse da tempo avete dimenticata''.

Augurio speciale a presidente Napolitano

Presidente Giorgio NapolitanoDopo l'Angelus, rivolto al presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, papa Benedetto XVI ha detto: "'A lui, alle altre autorità dello Stato e all'intero popolo italiano formulo ogni miglior auspicio per l'anno appena iniziato".

 

E' degrado dell'uomo distruggere l'ambiente

''Se l'uomo si degrada, si degrada l' ambiente in cui vive'', ha anche ammonito papa Benedetto XVI che così ha continuato: "C'e' un nesso strettissimo tra il rispetto dell'uomo e la salvaguardia del creato... Se la cultura tende verso un nichilismo, se non teorico, pratico la natura non potrà non pagarne le conseguenze''.

Napolitano ha condiviso l'approccio etico del Papa sul clima nel messaggio inviato al Pontefice: "Il suo costante appello alla dimensione etica delle decisioni umane, già posto con forza nell'Enciclica 'Caritas in Veritate', ci esorta ad un approccio morale, che non posso che condividere, verso le questioni che riguardano l'ambiente e lo sviluppo, affinché prevalgano atteggiamenti lungimiranti, ma soprattutto responsabili, nell'interesse delle generazioni future ... E' di allarmante attualità il legame fra la difesa della pace e il rispetto dell'ecosistema".

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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