Appello del Papa: deponete tutte le armi
Venerdi 1 Gennaio 2010 alle 17:22 | 0 commenti
Redazione di VicenzaPiù Â
''La Pace comincia dal rispetto''
Papa Benedetto XVI nell'omelia della messa, che ha celebrato stamattina a San Pietro per la solennità di Maria Madre di Dio e per la 43/ma Giornata mondiale della pace e a cui hanno partecipato, fra gli altri, gli ambasciatori di tutti i Paesi rappresentati presso la Santa Sede, ha detto che la pace "incomincia da uno sguardo rispettoso, che riconosce nel volto dell'altro una persona, qualunque sia il colore della pelle, la sua nazionalità , la sua lingua, la sua religione".
Benedetto XVI ha sottolineato lo stretto nesso tra la fede in Dio e il rispetto per l'altro, specie se "segnato dalla durezza della vita", e per l'ambiente. "Solo se abbiamo Dio nel cuore - ha detto Benedetto XVI - siamo in grado di cogliere nel volto dell'altro un fratello in umanità , non un mezzo ma un fine, non un rivale o un nemico, ma un altro me stesso, una sfaccettatura dell'infinito mistero dell'essere umano. ... "La nostra percezione di Dio, e in particolare dei nostri simili - ha continuato -, dipende essenzialmente dalla presenza in noi dello spirito di Dio". "Il volto di Dio'' - ha detto il Papa - ... puo' rendere sensibile un 'cuore vuoto' e 'svelare' anche il volto degli uomini" ... "benché a volte proprio il volto umano, segnato dalla durezza della vita e dal male, possa risultare difficile da apprezzare e da accogliere come Epifania di Dio ... Per riconoscerci e rispettarci quali realmente siamo, cioè fratelli, abbiamo bisogno di riferirci al volto di un Padre comune, che tutti ci ama, malgrado i nostri limiti e i nostri errori".
Il pontefice ha indicato come esempio da seguire quello dei bambini a contatto con coetanei di altre nazionalità e che "suscitano in noi la tenerezza e la gioia per un'innocenza e una fratellanza che ci appaiono evidenti: malgrado le loro differenze, piangono e ridono nello stesso modo, hanno gli stessi bisogni, comunicano spontaneamente, giocano insieme... E' grande perciò - ha concluso il pontefice - la responsabilità di quanti, con false giustificazioni della guerra e della violenza" attentano ai loro sorrisi e avvelenano i loro cuori.
Appello a i gruppi armati per fermare ogni violenza
Benedetto XVI, nel primo giorno dell'anno, ha rivolto all'Angelus del primo dell'anno in piazza San Pietro un accorato appello, affidato alla "intercessione della Santissima Madre di Dio" e interrotto spesso da lunghi applausi, "a quanti fanno parte di gruppi armati di qualunque tipo... A tutti e ciascuno dico, fermatevi, riflettete e abbandonate la via della violenza! Sul momento questo passo potrà sembrarvi impossibile ma, se avrete il coraggio di compierlo, Dio vi aiuterà , e sentirete tornare nei vostri cuori la gioia della pace, che forse da tempo avete dimenticata''.
Augurio speciale a presidente Napolitano
Dopo l'Angelus, rivolto al presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, papa Benedetto XVI ha detto: "'A lui, alle altre autorità dello Stato e all'intero popolo italiano formulo ogni miglior auspicio per l'anno appena iniziato".
E' degrado dell'uomo distruggere l'ambiente
''Se l'uomo si degrada, si degrada l' ambiente in cui vive'', ha anche ammonito papa Benedetto XVI che così ha continuato: "C'e' un nesso strettissimo tra il rispetto dell'uomo e la salvaguardia del creato... Se la cultura tende verso un nichilismo, se non teorico, pratico la natura non potrà non pagarne le conseguenze''.
Napolitano ha condiviso l'approccio etico del Papa sul clima nel messaggio inviato al Pontefice: "Il suo costante appello alla dimensione etica delle decisioni umane, già posto con forza nell'Enciclica 'Caritas in Veritate', ci esorta ad un approccio morale, che non posso che condividere, verso le questioni che riguardano l'ambiente e lo sviluppo, affinché prevalgano atteggiamenti lungimiranti, ma soprattutto responsabili, nell'interesse delle generazioni future ... E' di allarmante attualità il legame fra la difesa della pace e il rispetto dell'ecosistema".
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