Il Pnv e la finta guerra fra alleati
Lunedi 28 Dicembre 2009 alle 14:09Pnv, Partito Nasional Veneto   Â
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Mozzarelle e Bufale di fine anno nulla possono contro l'indipendenza
La finta guerra tra alleati rafforza il PNV, unico voto utile per dare una svolta in Veneto
Dopo le strenne natalizie già si intravedono le prime mosse dei partiti italiani in vista delle prossime elezioni regionali del 2010 in Veneto.
Chi temeva o sperava in cambiamenti epocali, o nella creazione di un improbabile laboratorio politico veneto da parte della coalizione destra-leghista o di quella centro-comunista è rimasto deluso. Le logiche della politica italiana sono sempre ed unicamente improntate al trasformismo, ma mai al cambiamento.
Ha fatto quindi bene il PNV a tenere ben dritta la barra sull'indipendenza e ad indicare l'unica alternativa politica ai Veneti per non precipitare nel baratro italiano del più disastrato stato del mondo occidentale.
Un gigante marcio con i piedi di argilla malfermi che ora si ripromette di rubare i nostri pochi soldi nei conti correnti bancari per finanziare il proprio indebitamento parassitario.
Per distrarci da tutto ciò, è partita alla grande la bufala di una presunta guerra fratricida lega-pdl, o di una pseudo-rivalità zaia-galan, con il supergel governatore in pectore a simulare una "dura" campagna elettorale per prendere più voti dei cugini di governo. Dall'altra parte il pdl gioca a "specchietto" con i leghisti additandoli come ignoranti buzzurri da controllare tenendoli minoritari nella coalizione. I loro sparring partner dell'opposizione a Roma qui in Veneto poi contano come il due di picche e a nulla vale parlarne.
La strategia italiana per addomesticare il Veneto appare però un pò debole e non tiene conto dei problemi sociali che stanno mietendo nuove vittime economiche in Veneto. Molti artigiani e commercianti hanno già deciso infatti di non aprire i battenti a gennaio. La disoccupazione sta toccando duramente il cuore produttivo del Veneto, come mai prima, almeno dal dopoguerra. Interi settori industriali storici in Veneto si interrogano sulle prospettive future quanto meno dubbie.
Cosa possono dunque fare i Veneti per dare un forte segnale politico?
Votare pdl o lega serve a poco, dato che hanno già vinto le elezioni con il 60-70% e dunque un voto in più o in meno dato a loro è un voto inutile, a parte decidere le cordate degli appalti regionali, cosa che interessa solo ai galoppini di partito. Votare a sinistra o ad altri sterili raggruppamenti di centro poi è ancora più assurdo, dato che costoro in Veneto perdono sempre per definizione.
L'unica reale possibilità che resta ai Veneti per dare un forte segnale di cambiamento è quindi votare PNV, votare per l'indipendenza del Veneto.
Solo così si otterrà un duplice risultato:
Si farà entrare con forza nell'agenda politica il tema della nostra indipendenza;
Si stimoleranno e si rafforzeranno le componenti riformiste moderate e più sane della coalizione che vincerà le elezioni.
L'unico voto utile il 28 e 29 marzo 2010 è il voto dato al PNV. Tutto il resto è fatica sprecata, un voto buttato nel macero dei giochi già fatti e del tradimento degli interessi veneti.
Henetoi
Continua a leggereCiambetti (Lega Nord) polemico con Galan
Sabato 26 Dicembre 2009 alle 16:53
Ciambetti (Lega): "Le dichiarazioni di Galan spiegano meglio di ogni altra cosa perché il Veneto ha bisogno del cambiamento"
"Non si replica, né si risponde alle parole offensive di Giancarlo Galan, che è stato governatore del Veneto anche grazie ai voti degli elettori leghisti, anche grazie alla lealtà dimostrata sempre dalla Lega nei suoi confronti: se la Lega avesse scelto la strada del ‘non aderire, né sabotare‘ egli, forse, non sarebbe stato governatore". Il presidente del gruppo consiliare regionale leghista, Roberto Ciambetti, ha brevemente commentato l'intervista rilasciata dal governatore del Veneto, Giancarlo Galan, che ha "dato un brutto ma purtroppo veritiero spettacolo di sé - ha detto Ciambetti - confermando, per altro, la necessità di un cambiamento nella guida di questa Regione: è credibile, politicamente e moralmente, una persona che sputa nel piatto in cui ha mangiato? C'è da rabbrividire nel leggere le dichiarazioni di Galan e avvertire in esse un odio non solo verso i cittadini che votano Lega - ha continuato il presidente del gruppo consiliare leghista - ma anche verso i suoi stessi amici di partito. Goethe diceva che l'ingratitudine è una forma di debolezza: "non ho mai visto che uomini eccellenti fossero ingrati" . Mentre tante famiglie venete stanno vivendo un Natale veramente difficile il governatore Galan dà una immagine pietosa della politica, una immagine che rifiutiamo. Noi guardiamo a ben altra politica, vogliamo una svolta vera, chiediamo un cambiamento nel segno del rigore e dell‘austerità , dei programmi e dell'intelligenza. Galan è uomo intelligente: ha capito che il Veneto ha bisogno di volti nuovi e sa che deve lasciare la guida della Regione perché non è più la persona adatta per questo compito, lo aveva già scritto sul suo libro "Il Nordest sono io" - continua Ciambetti - non accetta dentro di sé il fatto d'aver chiuso una stagione della sua vita e accusa la Lega Nord-Liga veneta di colpe che non ha: posso solo augurargli una stagione di successi come ministro. Successi che otterrà , per altro, stando in un governo dove saranno determinanti proprio quei voti leghisti sui quali oggi sputa veleno".
" Sarebbe poi interessante capire le ‘sentinelle' evocate da Galan e a cosa servono. Il Veneto - ha concluso Ciambetti - con Zaia e la Lega Nord vuole guardare al futuro: c'è chi teme i cambiamenti, chi li osteggia, chi invece ha capito che il vero motore della storia e dello sviluppo sociale sta proprio nel saper cambiare al momento giusto con le persone giuste"
Galan al Governo (no all'Eni) e Zaia in rete
Sabato 26 Dicembre 2009 alle 13:37
Giancarlo Galan, dopo aver rinunciato improvvisamente (?) alla sua quarta corsa per la Presidenza del Veneto, per la cui candidatura il Premier Berlusconi ha ‘ceduto' alle pressioni del leader della Lega Bossi, suo irrinunciabile alleato a livello nazionale, si consolerà con un Ministero, come ha detto ai suoi sostenitori , (quasi tutti) i consiglieri regionali e gli assessori del Pdl, invitati a casa sua per una cena di auguri di Natale, dove ha ufficializzato la sua scelta alternativa a quelle di presentarsi da solo, accettare un ‘ricca' poltrona nel Cda dell'Eni o ritirarsi provocatoriamente dalla politica.
Galan, pur ribadendo di non aver compreso né capito (anche se chiaro a molti, se non a tutti, lui in primis, n.d.r.) il niet alla sua ricandidatura, ha comunicato di non aver scelto la sempre minacciata strada della rottura, accettando l'appello di Berlusconi a non dilapidare le sue competenze politiche e ricordando che il Pdl adesso avrà 3 ministri del Nord Est al governo, con lui in più, appunto un politico e non un tecnico, come Sacconi e Brunetta.
Intanto Luca Zaia segnala i 70mila contatti al giorno ospitati in media dal suo blog (da censurare?, n.d.r.), www.lucazaia.it , che verrà sempre più potenziato per la campagna elettorale di fatto iniziata e che il ministro vuole gestire sfruttando al massimo il web come Barack Obama.
Zaia invita, ovviamente, alla prudenza contro i facili entusiasmi: «Il centrodestra non già ha vinto, per ora ha un candidato»
C'è chi fa festa e chi ti fa la festa
Venerdi 25 Dicembre 2009 alle 17:21Premessa (lunga) dell'editore
Oggi, intanto, di nuovo auguri a tutti e non solo di Buon Natale, perché ci leggono in tanti, cattolici e non. Poi, come promesso nella fiaba prima pubblicata (per i buoni?) e dopo lo scambio augurale con Silvano Giometto, non potevamo perdere la verve che caratterizza VicenzaPiù, anche in un giorno come questo, che, anzi e comunque, è un giorno di vita con più o meno grandi significati, ma in cui chi è contento è più contento, chi è, non per sua colpa, infelice lo è di più, e umanamente non per invidia, se vede la contentezza altrui in un giorno che accentua le differenze specialmente in un periodo di grande crisi economica.
A 'Babbo Mannino' avevamo chiesto un suo regalo e dal suo camino ce lo ha fatto arrivare.
Oggi dobbiamo essere, ci dicono, tutti più buoni, quindi anche e soprattutto con i ‘cattivi' come Alessio Mannino. Noi continuiamo a esserlo, buoni con lui, da 176 numeri, tutti quelli finora usciti di VicenzaPIù, che lui ha contribuito a ravvivare con rigore pari alla passione per il giornalismo di una volta.
Magari qualche volta solo alzando un po' i toni, ma perché Alessio crede in quello che fa, come dovrebbero fare i giovani come lui, che, invece, oggi non vedono o non vogliono vedere la società in cui vivono (e che noi, i più vecchi, abbiamo costruito) e si aiutano a chiudere occhi e menti con spritz e qualcosa di peggio, che non è la droga fisica, ma quella dell'indifferenza.Sia buono con lui, almeno oggi (è Natale!), anche qualche lettore.
Continua a leggerePsi Vicenza sul ...buen retiro di Galan
Mercoledi 23 Dicembre 2009 alle 09:43Psi Vicenza  Â
Non stupisce affatto il mesto ritiro di Galan dai suoi bellicosi propositi di rivolta alle direttive provenienti dalla capitale.
Il PSI vicentino già da un paio di mesi aveva messo in guardia il centro e la sinistra del vicentino sulla natura fittizia di una ulteriore candidatura Galan alla Presidenza della Regione Veneto.
Il PSI vicentino aveva avvisato che tutto si sarebbe quietato sul morbido cuscino di una calda poltrona ministeriale.
Uno specchietto per le allodole che ha rallentato il dibattito per l'individuazione di un candidato del centro-sinistra per le prossime elezioni regionali.
Il PSI vicentino lancia quindi un ulteriore accorato appello affinché il centro-sinistra veneto, già dai primi giorni di gennaio , individui una candidatura unitaria per le elezioni regionali.
Luca Fantò
Segretario Provinciale Partito Socialista Italiano - PSE Vicenza
e-mail: [email protected]
Galan non si candida e ... diventa ministro
Mercoledi 23 Dicembre 2009 alle 01:10
Giancarlo Galan sotterra la più volte minacciata ascia di guerra per la mancata candidatura alla sua quarta nomina a Governatore del Veneto, regione ‘data' da Berlusconi alla Lega ‘tradendo' il suo vecchio delfino per Ragion di Stato (leggasi appoggio a 360° alla sua azione da Premier da parte di Bossi & c.).
Quindi Galan non scenderà più in campo da solo alle prossime regionali in concorrenza con il candidato della Lega Luca Zaia come da tempo minacciava.
Diventerà , in ... cambio e italicamente, ministro al termine del suo mandato di governatore a fine marzo e forse proprio al posto di Zaia.
Lo hanno annunciato il coordinatore del Pdl veneto Alberto Giorgetti e il vicecoordinatore Marino Zorzato proprio dopo l'incontro di lunedì sera ad Arcore con il Premier Berlusconi al quale ha partecipato lo stesso Giancarlo Galan, di cui il Silvio nazionale è stato anche testimone di nozze.
Zaia candidato alla Regione, Galan non ci sta
Sabato 19 Dicembre 2009 alle 19:13Redazione di VicenzaPiù        Â
E' il ministro dell'Agricoltura Luca Zaia il candidato della Lega Nord - Liga Veneta per le prossime regionali in Veneto.
Lo ha stabilito oggi a Padova il Consiglio Nazionale del movimento, su proposta del suo presidente Flavio Tosi, sindaco di Verona e anche fino ad oggi lui papabile governatore veneto. La candidatura di Zaia è stata votata all'unanimità . Il segretario provinciale della Lega Nord-Liga Veneta di Vicenza, sen. Paolo Franco, ha espresso soddisfazione per la scelta unanime di Luca Zaia come candidato presidente alla guida della Regione Veneto: "Ora tutti i leghisti veneti dovranno lavorare per concretizzare l'anno prossimo questo straordinario obiettivo".
L'attuale Governatore del Veneto, Giancarlo Galan, per 15 anni ai vertici della regione e al quale era stato proposto dal vertice del suo partito, il Pdl, una sua staffetta con Zaia al Ministero dell'Agricoltura, ha definito "un tradimento" la scelta di Berlusconi di lasciare il Veneto al Carroccio e sta raccogliendo il sostegno del Pdl regionale per poi decidere se correre alle elezioni da solo o apparentato con l'Udc che gli ha promesso appoggio, contro Zaia e la Lega di Bossi.
Il testimone di nozze di Galan, Silvio Berlusconi, che lo ha sacrificato sull'altare degli accordi con la Lega Nord, saprà ricucire lo strappo?
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Variati sottoscrive la lettera a Galan
Giovedi 10 Dicembre 2009 alle 18:24Comune di Vicenza
Variati sottoscrive la lettera aperta a Galan contro i tagli alla cultura
Un appello al presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan contro i tagli alla cultura. Un appello contro chi pensa che continuare a sostenere idee, progetti, iniziative artistiche e culturali in periodi di crisi economica sia "un'eresia". Questo il contenuto della lettera aperta al presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan sottoscritta anche dal sindaco di Vicenza Achille Variati. Sindaci, assessori alla cultura di Comuni veneti, direttori e presidenti di prestigiose istituzioni culturali si stanno coalizzando per chiedere a Galan di intervenire contro il miserevole stanziamento per la cultura contenuto nella proposta di bilancio di previsione 2010.
I firmatari ricordano che il bilancio regionale in tema di cultura è sempre stato estremamente fragile, ma che ora i 20 milioni previsti per il 2010 contro i 200 milioni di Toscana o Lombardia rappresentano "un assurdo politico, soprattutto per chi conosce la vastità e l'importanza di realtà , di istituzioni e beni culturali diffusi e radicati in Veneto". Questa cifra rappresenterebbe l'impossibilità per tanti enti locali di realizzare quei programmi culturali garantiti dalla partnership regionale, indebolendo così ancor di più il federalismo "dal basso", senza contare il freno alla ricaduta economica che si sviluppa attorno alle operazioni culturali di qualità .
Tra i primi firmatari del documento, con il sindaco Variati e altri amministratori locali veneti, rappresentanti di istituzioni come il Guggenheim di Venezia, il Teatro Stabile del Veneto, la Biennale di Venezia e Fuori Biennale.
Giancarlo Galan: non farò il ministro
Mercoledi 9 Dicembre 2009 alle 23:23Redazione di VicenzaPiù  Â
''Penso che farò il presidente del Veneto, altrimenti non so''
Il presidente del Veneto Giancarlo Galan ribadisce la volontà di il proprio incarico di presidente della Regione Veneto.
'Non so quello che farò - ha detto ai giornalisti in un incontro a Venezia - ma penso che farò il presidente del Veneto, altrimenti non so. Quello che e' certo e' che non farò il ministro''.
Galan ha sottolineato nel suo colloquio con i giornalisti il ruolo centrale degli elettori avvertendo che ''non bisogna lasciare nulla di scontato''.
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Bossi: Veneto alla Lega. Casini: a De Poli
Domenica 29 Novembre 2009 alle 10:38
Mentre il senatùr continua a dare per certa la promessa del premier Berlusconi sulla candidatura per il Pdl di un uomo della Lega al governo della Regione Veneto, l'Udc proporrà , se non si candiderà Giancarlo Galan a governatore del Veneto, Antonio De Poli come presidente della Regione.
E' quanto ha detto ieri il leader Udc, Pier Ferdinando Casini: "E' ora che siano 'sciolti i nodi', è necessario che tutti i partiti si assumano in Veneto la propria responsabilità . Noi facciamo il primo passo"
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