Movimento 5 Stelle - "Il Mose è solo la punta di un iceberg. Gli arresti di stamane confermano che in Veneto vige un circuito perverso e corrotto nell'assegnazione degli appalti per le grandi opere. Un sistema che, come nel caso dell'Expo, coinvolge il mondo politico di destra e di sinistra riproponendoci, dopo oltre 20 anni, gli orrori di una nuova Tangentopoli".
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È un Veneto scosso da un terremoto giudiziario quello che si sveglia in questa mattina di mercoledì 4 giugno 2014: una vera e propria tangentopoli veneta per mazzette a politici, commercialisti,Guardia di Finanza e mondo finanziario con il vicentino Roberto Meneguzzo, amministratore della Palladio Finanziaria spa, anch'egli arrestato.
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Sabato 17 maggio in un agriturismo di Montegaldella intorno ad Amalia "Lia" Sartori, che si candida per la quarta volta al parlamento europeo con Forza Italia e che nell'occasione ha concesso un'intervista alla nostra VicenzaPiùTv così come ha fatto il suo "ospite d'onore" Renato Brunetta, ai suoi «vecchi amici elettori» invitati per l'occasione si sono aggunti i vertici del partito in Veneto.
Ieri chiudevamo con una considerazione doverosa il nostro lancio/commento a una sintesi della lunga intervista video di VicenzaPiùTv a Sergio Berlato, che si ricandita alle europee con la sua massa imponente di voti per Fratelli d'Italia AN, dopo essere stato "estromesso" dalla lista di Forza Italia da una telefonata "pesante" di un politico altrettanto "pesante" a Silvio Berlusconi, sempre più "condizionato" da un entourage (da Dudù e padrona fino a Toti) che Berlato definisce "un cerchio non magico ma tragico".
Dopo aver esordito con la sua rubrica informativa e di dibattito per le prossime amministrative con Antonio De Sanctis, che con "Adesso Arzignano" appoggia il candidato sindaco Pietro Magnabosco, VicenzaPiùTv, la prima tv streaming di Vicenza , attiva 24 ore su 24, voleva fare altrettanto per le europee intervistando per l'analoga rubrica l'eurodeputato Sergio Berlato che proverà a tornare in Europa con FdI AN dopo la sua estromissione dalla lista di Forza Italia.
Mentre, come scrive l'Ansa, finisce «la latitanza di Marcello Dell’Utri ... l’ex senatore e fondatore di Forza Italia ... arrestato in un lussuoso hotel a Beirut» che «martedì potrebbe essere condannato a 7 anni con sentenza definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa» come «mediatore del patto di protezione tra Berlusconi da una parte e Cosa Nostra dall’altra», peggiora l'aria che si respira nel clan del Cavaliere, autosospesosi dal titolo dopo la condanna per la mega evasione Mediaset e prima che ne fosse privato.Â
Non si tratta di un no comment, ma quasi. Con un perentorio “non conosco questa persona e non mi interessa quello che dice†il senatore Pierantonio Zanettin glissa gli attacchi rivolti dall'europarlamentare Sergio Berlato in un’intervista rilasciata a VicenzaPiù.com a lui e agli altri “nominati†dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che sabato primo marzo ha definito l’organigramma del comitato di Presidenza del Veneto (tra questi il coordinatore di Vicenza è Dino Secco, che evita qualsiasi polemica dicendo di "non essere interessato a queste discussioni").
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Le "nomine" del senatore Pierantonio Zanettin come uno dei vice presidenti regionali e di Dino Secco, capo di gabinetto della provincia dopo esserne stato vicepresidente, come coordinatore provinciale della rinata Forza Italia sarebbero bastate a relegare l'ex coordinatore dell'ora defunto Pdl, Sergio Berlato, al ruolo di "desaparecido" politico nelle nuove gerarchie berlusconiane tanto più che, si leggeva lunedì sul GdV a firma Marco Scorzato, l'eurodeputato ieri (domenica, ndr) non era «raggiungibile, ma sarà interessante capire come si sente in questa "nuova" Forza Italia».
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Leggiamo oggi in un articolo intervista sul GdV di Piero Erle che «il procuratore della Corte dei conti è stato chiaro su "project" come quelli sanitari - casi eclatanti sono quelli dell´ospedale nuovo di Mestre, e di quello vicentino di Santorso - nei quali al privato viene riconosciuto un canone annuo dalla Regione. Con questo sistema fatto di pagamenti costanti, i rischi sono per la maggior parte a carico del pubblico e non del privato, che in pratica ha solo i rischi di costruzione e tra l´altro si vede delegato tutto, compresa la scelta dei macchinari o degli arredi. L´opera finisce per costare molto più del previsto».
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CGIL Vicenza - "Il Commissario Straordinario Zantedeschi intende affidare ad Ipark (società controllata da Ipab) la gestione di alcuni reparti all'Istituto Salvi: la proposta è stata trasmessa per mail con una nota a sua firma a tutte le organizzazioni sindacali e alla RSU. Abbiamo immediatamente chiesto al Commissario di fermarsi e di non procedere fin tanto che non sia stato attivato il tavolo sindacale per discutere della questione: siamo molto preoccupati che l'operazione segni l'inizio di una progressiva esternalizzazione della gestione dei servizi, anche del cosiddetto 'core-business'â€.
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