"Terremoto" in Veneto, tangentopoli per il Mose: coinvolti anche Galan, Chisso, Orsoni e i vicentini Sartori e Meneguzzo
Mercoledi 4 Giugno 2014 alle 09:09 | 0 commenti
È un Veneto scosso da un terremoto giudiziario quello che si sveglia in questa mattina di mercoledì 4 giugno 2014: una vera e propria tangentopoli veneta per mazzette a politici, commercialisti, Guardia di Finanza e mondo finanziario con il vicentino Roberto Meneguzzo, amministratore della Palladio Finanziaria spa, anch'egli arrestato.
Tra i trentacinque arresti e il centinaio di indagati i nomi più clamorosi sono però quelli di Giancarlo Galan, l'ex governatore del Veneto ed ex ministro all'agricoltura e ai beni culturali, oggi Senatore e per il quale bisognerà aspettare il via libera del Senato all'arresto, poi Renato Chisso, attuale assessore regionale alle Infrastrutture e il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, entrambi finiti in manette.
E c'è anche l'ex eurodeputata vicentina Lia Sartori nella lista dei nomi, ora agli arresti domiciliari.
Le accuse dell'inchiesta giudiziaria riguardano corruzione, concussione, riciclaggio e finanziamento illegale dei partiti politici, legati alla vicenda del Mose, il mastodontico progetto di dighe mobili per difendere Venezia dall'acqua alta.
A seguire il nostro primo commento.
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