Iniziative per la giornata della memoria
Mercoledi 20 Gennaio 2010 alle 18:30Comune di VicenzaÂ
Il Comune insieme ad alcune associazioni e scuole del territorio commemora la Giornata della memoria con un calendario di iniziative
Cinema, musica, teatro, mostre, incontri ed iniziative per le scuole per non dimenticare la persecuzione del popolo ebraico e di quanti si sono opposti allo sterminio nazista. La cultura diventa strumento di ricordo, di sensibilizzazione e di conoscenza in occasione della ricorrenza del 27 gennaio in cui si commemora la "Giornata del ricordo": questo il filo conduttore delle iniziative che si svolgeranno dal 19 gennaio all'11 febbraio grazie all'organizzazione degli assessorati alla cultura e all'istruzione e politiche giovanili e di alcune associazioni e scuole del territorio. Un corposo programma che, come prevede la legge 211 del 20 luglio 2000, si rivolge ad un pubblico adulto, ma anche e soprattutto ai giovani e agli studenti perché conoscano e trasmettano quell'oscuro periodo della storia europea, affinché simili eventi non possano mai più accadere.
Oggi l'iniziativa è stata presentata da Francesca Lazzari, assessore alla cultura, Alessandra Moretti, assessore all'istruzione e politiche giovanili, Franco Busetto, ex internato del campo di concentramento di Mauthausen, Giuseppe Pupillo, presidente della Biblioteca Bertoliana, Roberto Fioretto, direttore del coro "Pueri cantores", Silvia Brunello, regista dell'opera "Brundibar".
"In un contesto sociale nel quale rapidamente mutano i tempi e i linguaggi della comunicazione - commenta l'assessore Lazzari -, crediamo sia necessario intraprendere un percorso molteplice per cercare di far comprendere ai nostri concittadini, dai bambini delle elementari agli adulti, come e perché avvenne quanto va ascritto alle pagine più buie dell'intera storia dell'umanità ."
"Le istituzioni locali - interviene l'assessore Moretti - hanno il dovere di impegnarsi per costruire una società libera da pregiudizi e fondata sui valori dell'uguaglianza e della solidarietà dei popoli. Con l'occasione della commemorazione della giornata della memoria, ho avuto la possibilità di incontrare persone come Franco Busetto e Gilberto Salmoni che porteranno la loro testimonianza in incontri aperti al pubblico. Il loro messaggio verrà anche raccolto in un dvd che sarà diffuso all'interno delle scuole."
"Ringrazio l'amministrazione che dà spazio a queste vicende, per troppo tempo taciute: si è parlato sempre del genocidio degli ebrei, ma non di quello dei politici - spiega Franco Busetto -. Sono due quelle che considero le parole chiave che hanno caratterizzato gli 8 mesi durante i quali sono stato trattenuto dai nazisti: fame, il peggior nemico in qualsiasi persecuzione, e solidarietà , sentimento da coltivare e insegnare."
Sono 18 gli appuntamenti in calendario tra cui mostre, incontri con l'autore, lezioni di storia, testimonianze di ex internati, proiezioni cinematografiche, concerti, letture.
Iniziative per la scuola
-Mostre
Proprio ieri è stata inaugurata la mostra fotografica "L'assenza del limite: i bambini della Shoah", in ricordo dei bambini coinvolti nell'inferno della Shoah, che ha già riscosso consensi nel mondo della scuola registrando infatti ben 870 prenotazioni. L'esposizione a cura dell'assessorato all'istruzione e alle politiche giovanili in collaborazione con Bortolo Borgato e l'associazione polisportiva Juventina di Bertesina, sarà aperta fino all'11 febbraio alla Stamperia d'arte "Busato" a palazzo Muttoni in contrà porta S. Lucia 38 (dal lunedì al sabato dalle 15 alle 18.30 e la domenica dalle 9 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 18.30; le scuole potranno avere accesso agli spazi espositivi dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30 e potranno prenotare la visita telefonando all'ufficio interventi educativi 0444222112-113 o inviando un'e-mail a [email protected]. Su richiesta sarà possibile avere anche il supporto di una guida).
Lunedì 25 aprirà la mostra pittorica di grandi tele sulla Shoah di Vincenzo Gornati dal titolo "Dov'era l'uomo, dov'è l'uomo? Dov'era Dio, dov'è Dio? A chi chiedere conto, a chi attribuire responsabilità ". Allestita all'Areopago del Centro culturale San Paolo (viale Ferrarin 30) in collaborazione con il liceo scientifico G. B. Quadri, rimarrà aperta fino a venerdì 29 gennaio dalle 16 alle 19 (visite fuori orario per gruppi e scolaresche su prenotazione 0444937499 [email protected]).
- Incontri con l'autore, lezioni di storia e testimonianze di ex internati
Alle scuole sono stati dedicate anche due mattinate organizzate all'istituto "S. Boscardin" (via Baden Powell 35). Lunedì 25 Luigi Massignan, autore del libro "Ricordi di Mauthausen" incontra le classi seconde dell'indirizzo artistico. Venerdì 29, invece, le classi terze e quarte ascolteranno Sonia Residori, dell'Istituto storico della resistenza e dell'età contemporanea della provincia di Vicenza (0444928488).
L'assessorato all'istruzione e alle politiche giovanili organizza, inoltre, tre momenti particolarmente significativi, tra lezioni e testimonianze, che si terranno all'Informagiovani (contrà Barche 55).
Il primo tra questi si terrà mercoledì 27 alle 16.30: Franco Busetto, ex internato del campo di concentramento di Mauthausen ed autore del libro "Tracce di memoria. Dall'università a Mauthausen" porterà la sua testimonianza. L'incontro proseguirà con la proiezione di un documentario sui campi di sterminio nazisti.
Giovedì 28 alle 15.30 Roberto Monicchia, docente dell'Istituto Rossi, terrà una lezione di storia dal tema "L'ascesa del nazismo in Germania" a cui seguirà la proiezione del film "La rosa bianca" di M. Rothemund (2005).
Venerdì 29 alle 15.30 sarà Mary Pilastro, docente del Liceo Quadri, a tenere una lezione sulla Shoah. Si potrà poi vedere il film "Il bambino con il pigiama a righe" di M. Herman (2008).
Samuel Artale, sopravvissuto ad Auschwitz e Birkeneau, la cui famiglia è stata sterminata quando aveva appena 8 anni, porterà la sua testimonianza mercoledì 27 alle 20.30 nel palazzo del monte di Pietà in (contrà del Monte 13). L'incontro è organizzato dal consorzio Unibus Europa Travel.
Infine, per dare un ulteriore contributo all'iniziativa volta al recupero della memoria storica, l'assessorato all'istruzione e alle politiche giovanili preparerà un dvd che sarà consegnato alle scuole medie e superiori della città per essere utilizzato come materiale didattico e di approfondimento. Il dvd conterrà due interviste condotte dal giornalista Stefano Ferrio: nella prima si potrà sentire la voce di Gilberto Salmoni, ex internato del campo di concentramento di Buchenwald ed autore del libro "Una storia nella storia. Ricordi e riflessioni di un testimone di Fossoli e Buchenwald"; nella seconda sarà Franco Busetto, ex internato del campo concentramento di Mauthausen ed autore del libro "Tracce di memoria. Dall'università a Mauthausen", a raccontare la sua esperienza.
Concerti
Tre i concerti proposti in tre differenti sale cittadine.
Mercoledì 27 alle 18 nella sala concerti del conservatorio "A. Pedrollo" (contrà San Domenico 33) il primo "Concerto della memoria" proporrà brani tratti dall'opera di Zwi Bacharach e dai Racconti dei Chassidim di Martin Buber. Sarà eseguito dall'Ensemble di percussioni diretto da Guido Facchin, dalla classe di fisarmonica di Davide Vendramin e dal Coro del Conservatorio diretto da Laura Martelletto (info 0444507551, ingresso libero)
Ancora mercoledì 27, ma alle 20.30, il Teatro comunale ospiterà il secondo "Concerto della memoria" con l'esecuzione di "Quatuor pour la fin du temps" di Olivier Messiaen (1908 - 1992) da parte del Trio di Parma (Alberto Miodini, pianoforte, Ivan Ramaglia, violino, Enrico Bronzi, violoncello) e con Alessandro Carbonare, clarinetto e Sandro Cappelletto, voce recitante (ingresso: intero 25 euro, ridotto 20 euro, giovani under 30 15 euro , Società del Quartetto 0444543729).
Sabato 30 gennaio alle 20.30 al Teatro Astra (contrà Barche 53) l'assessorato alla cultura propone l'opera Brundibar di Hans Krása per soli e coro di voci bianche eseguita dal Coro "Pueri Cantores" diretti da Roberto Fioretto (opera su libretto di Adolf Hoffmeister, ingresso intero 10 euro, ridotto 5 euro; prevendita presso ufficio del teatro Astra stradella dell'Isola 19, dal martedì al venerdì 9.30-13, 15-18 e www.greenticket.it. Per informazioni: [email protected] 0444323725). L'opera fu eseguita per la prima volta nel ghetto di Terezin "Brundibár" il 23 settembre 1943 e successivamente altre cinquanta volte in forma ufficiale. Il successo fu tale che in realtà le repliche furono innumerevoli, organizzate clandestinamente dai prigionieri nei luoghi più disparati del campo. Quasi tutti i bambini internati protagonisti furono poi trasferiti a Auschwitz, tra cui il compositore Hans Krà sa, ucciso nel 1944.
Proiezioni cinematografiche
Sono 5 i film in programma all'Areopago del Centro culturale San Paolo (viale Ferrarin 30), tutti dedicati alla Shoah e fanno parte del ciclo "Le immagini della memoria: film a volte disturbanti ma onesti". Proposti in collaborazione con il liceo scientifico G. B. Quadri (0444937499) sono ad ingresso libero e con inizio alle 20.45. L'esordio del ciclo è previsto per lunedì 25 gennaio con la proiezione del film "The Reader" di S. Daldry (2008) per poi proseguire il 26 con "Ogni cosa è illuminata" di L. Schreiber (2005), il 27 con "Il bambino con il pigiama a righe" di M. Herman (2008), il 28 con "Il falsario - Operazione Bernhard" di S. Ruzowitzky (2007) per concludere il 29 con "Camminando sull'acqua" di E. Fox (2004).
Teatro
Tra gli appuntamenti in calendario uno si svolge fuori città , nell'auditorium delle scuole elementari "A. Moro" di Sovizzo (via Alfieri 1). Qui mercoledì 27 l'Ensemble Vicenza Teatro proporrà il reading "Clara disse: «...nella memoria, che ne parlino anche le pietre»" con Roberto Giglio (attore e regista), Elena Schleifer e Irma Sinico (info: 0444370470, 3355439976, [email protected])
Ancora letture ma allo spazio Bixio (via Mameli 4 ,angolo Via Nino Bixio) domenica 31 alle 21 con Piergiorgio Piccoli, Anna Zago, Carlo Properzi Curti, Aristide Genovese che si cimenteranno nella "Lettura di alcune pagine scelte dal diario di Etty Hillesum". Alle tastiere Roberto Jonata. A cura di Theama Teatro (ingresso 10 euro 0444322525-392 1670914).
Libri, documentari, dvd
La biblioteca civica Bertoliana propone dei suggerimenti di lettura dedicati alla "Giornata della memoria. Per non dimenticare". Ben 29 titoli suddivisi tra Diari e memorie, Narrativa, Libri per ragazzi. A disposizione anche 14 film e 4 documentari (per consultare il catalogo www.bibliotecabertoliana.it)
CONCERTO
Brundibar di Hans Krása
Sabato 30 gennaio
Teatro Astra (contrà Barche 53), ore 20.30
Coro "Pueri Cantores" diretto da Roberto Fioretto
Regia diSilvia Brunello
Trama
Brundibar narra la storia di Pepicek e Anika, due fanciulli orfani di padre che hanno bisogno di denaro per acquistare dei latte per la madre, gravemente ammalata. Decidono di esibirsi in canzoni e danze imitando un burbero musicista ambulante chiamato Brundibà r, un suonatore di organetto che pare guadagni bene da questa attività . Cantano una canzone allegra, ma le loro deboli voci non arrivano alle orecchie dei passanti che non fanno caso alla loro musica troppo debole in confronto a quella prodotta da Brundibà r.
Il cattivo Brundibà r, irritato per l'intrusione dei due fratelli sul "suo luogo di lavoro", li fa scacciare dalla piazza. I due fratelli tristi riflettono sul da farsi ed ecco che allora giungono in foro aiuto tre animali: un gatto, un passero e un cane. Gli animali conoscono tutti i bambini del vicinato e li radunano il giorno successivo per cantare tutti insieme una canzone. Finalmente il canto dei fanciulli copre il suono dell'organetto dello strimpellatore e i soldi dei passanti riempiono il cappellino di Pepicek e i due ragazzi sono felici perché hanno denaro a sufficienza per comperare il latte per la mamma.
Ma il cattivo Brundibà r non rassegnato, strappa il denaro dalle mani dei bambini e si dà alla fuga. Viene rincorso, raggiunto e sconfitto dai fratellini e dai loro amici che suggellano la vittoria sulla malvagità di Brundibà r con un canto.
A prima vista l'opera rappresenta una bella favola per bambini, ma fuori della metafora la simbologia appare in tutta la sua intensità : il perfido Brundibà r incarna la figura del male (l'oppressione nazista) e i fanciulli rappresentano le inermi vittime dello sterminio, che fanno pensare ad un futuro riscatto nell'unione solidale tra di loro ("la vittoria possiamo ottenere contro il malvagio dittatore / diamo al mondo un bell' esempio" atto II).
Ma la visione che doveva trasparire dell'opera per il Ministro Propaganda nazista Joseph Göbbels aveva l'intento di mascherare la realtà del campo di Terezin, fornendo un' immagine distorta e falsa di quanto accadeva nella città -ghetto.
Questa menzogna fu documentata in un cortometraggio girato dalla Croce Rossa Internazionale dal titolo "Il führer dona una città agli ebrei".
Biografia di Hans Krása (Praga 1899 - Auschwitz 1944)
Allievo di Alexander von Zemlinsky si mise in luce per un gran talento musicale sin da giovane, tanto che all'età di 11 anni alcune sue composizioni erano già state eseguite in pubblico. Scrisse musica da camera, opere teatrali e sinfoniche, canzoni e vari spettacoli teatrali, anche se gran parte di queste opere non furono più trovate al termine della guerra. Brundibar nacque nel 1938 per un concorso organizzato dal ministero della pubblica istruzione della Repubblica Ceca, e fu eseguito per la prima volta in un orfanatrofio ebraico a Praga nel 1942. tra il '44 e il ‘45 Brundibar fu eseguito per ben 55 volte all'interno del campo di Terezin dove non mancavano i bambini.
Continua a leggereLaghetto, Lazzari incontra i proprietari
Martedi 19 Gennaio 2010 alle 21:03
Laghetto, l'assessore Lazzari incontra i proprietari: "La città è radicalmente cambiata, il PP10 oggi non ha più senso di esistere. La pianificazione si fa con il PAT e il Piano degli interventi"
Riunione informativa, questa mattina a Palazzo Trissino, per comunicare a tutti i proprietari di aree e immobili nel cosiddetto PP10 di Laghetto la decisione della giunta comunale di revocare la vecchia delibera urbanistica dell'amministrazione Hüllweck, mai arrivata in consiglio comunale.
A indire l'incontro è stato l'assessore alla progettazione e innovazione del territorio Francesca Lazzari, che dichiara: "Il PP10 non esiste più. Abbiamo deciso di revocare la deliberazione della giunta Hüllweck mai arrivata, in tanti anni, in consiglio comunale. Questa mattina, in un incontro molto sereno e costruttivo, ho voluto spiegare a tutti i cittadini interessati il perché delle scelte dell'amministrazione Variati e quali sono le strade possibili d'ora in avanti".
"A fine anno - ricorda l'assessore Lazzari - abbiamo ricevuto una diffida del Tar che, sulla base di un ricorso di uno dei proprietari dell'area, la Edilnord, ci ha imposto un pronunciamento sul piano particolareggiato 10. Si tratta di un piano di iniziativa pubblica addirittura decennale, mai chiuso, mai andato in consiglio comunale perché le passate amministrazioni non sono riuscite a fare sintesi. Un piano monco, perché le osservazioni non sono mai state controdedotte dall'amministrazione. Un piano che si è sviluppato con una grande conflittualità interna tra i molti e diversi proprietari, piccoli, grandi e anche pubblici, come l'Ipab. Insomma, un piano molto complicato e complesso, che oggi non ha più senso di esistere".
"Oggi - prosegue l'assessore - ho spiegato a tutti i proprietari coinvolti il perché della nostra decisione di revocare la vecchia delibera adottata dalla giunta Hüllweck: tale scelta è in linea con il PAT che ha preso atto delle osservazioni fatte dai cittadini sull'area e ha rilevato una realtà territoriale profondamente cambiata, dalla nuova base americana all'ipotesi progettuale della tangenziale nord est, dai corridoi ecologici previsti dal Piano territoriale regionale di coordinamento all'aggiornamento delle analisi e delle proiezioni demografiche relative al quartiere, dalla previsione di alloggi erp all'inutilità di costruire una nuova sede di circoscrizione ora che i parlamentini sono stati eliminati".
"Tutti questi elementi - conclude Lazzari - ci hanno indotto alla revoca del piano e al ripensamento di un'area delicata, posta a cuscinetto tra la città e la campagna. L'abbiamo scritto a chi ha fatto ricorso, ma abbiamo ritenuto corretto spiegarlo anche a tutti gli altri soggetti coinvolti, ai quali oggi abbiamo illustrato i tempi della pianificazione in vigore, che sono quelli del PAT e del PI , il Piano degli interventi. Dopo anni di tira e molla, durante i quali quella parte di città è radicalmente cambiata, i presenti hanno espresso apprezzamento perché finalmente si comincia a fare un po' di chiarezza".
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Vie di fuga dal 15 al 17 gennaio
Mercoledi 13 Gennaio 2010 alle 20:41Comune di Vicenza  Â
Vie di fuga 15-16-17 gennaio 2010: un assaggio e una grande messa in scena del progetto Basilica Palladiana 2011. Al via la tre giorni dedicata al contemporaneo
Comincia l'appassionante viaggio di avvicinamento verso la riapertura del più importante monumento palladiano nel 2011. 60 eventi, di cui 13 workshop e incontri tenuti da oltre 20 relatori, 30 interventi artistici tra mostre, installazioni e performance in più di 25 location diverse e un ricco cartelloni di Vie di fuga, la tre giorni dedicata al contemporaneo voluta dal Comune di Vicenza e dalla Regione del Veneto, in collaborazione Fuoribiennale, che dal 15 al 17 gennaio animerà tutta la città di Vicenza culminando sabato 16 gennaio con una lunga notte di festa con golden menu nei ristoranti cittadini aderenti, gallerie d'arte e negozi aperti fino alle 23 realizzata in partnership con la Fiera di Vicenza.
Un'iniziativa che coinvolge istituzioni, associazioni, attori culturali e giovani espressioni artistiche per costruire e attivare nuove sinergie fra tutte le realtà cittadine e regionali, permettendo al "progetto Basilica" di diventare un punto di riferimento sia culturale, che sociale che economico per tutta la città .
"La realizzazione di Vie di fuga - ricorda l'assessore alla cultura Francesca Lazzari - è stata possibile grazie alla favorevole sinergia tra l'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, promotore dell'iniziativa, e l'associazione Fuoribiennale che si è impegnata con successo nei delicati aspetti organizzativi. Vie di fuga è stata l'occasione per rafforzare i rapporti tra l'ente pubblico e la Fiera di Vicenza, la quale - forse per la prima volta - si è messa in prima linea assieme al Comune per promuovere la città . Credo sia necessario comprendere e sviluppare la connessione che lega Vicenza con il settore fieristico: il rilancio della Fiera coinvolgerà positivamente tutto il territorio. Vie di fuga deve essere visto anche come un appuntamento per riflettere su Vicenza e sul suo ruolo di capoluogo. L'evento è una vetrina che, coinvolgendo tutte le istituzioni e gli attori culturali, può mostrare le numerose potenzialità che la città può esprimere."
Si parte venerdì pomeriggio 15 gennaio alle 17.30 con l'incontro "Da qui parte tutto. La committenza alla base della progettazione di una città " presso ASA Studio Albanese, dove interverranno Flavio Albanese, direttore di Domus e tutti principali attori culturali di Vicenza. La serata prosegue poi a Monotono, in Viale Milano 60, con l'inaugurazione della mostra "Fune" di Alberto Scodro, preceduta dalla tavola rotonda "Young, young, young. E i giovani? Luoghi e attivatori della giovane creatività italiana."
Sempre nella giornata di venerdì aprono le porte numerose gallerie e spazi con le loro installazioni, performance e mostre, che continueranno poi nei giorni successivi tra cui VIART in Contrà del Monte 13, con una esposizione permanente dell'artigianato artistico vicentino e la mostra di gioielli d'arte contemporanei "Microcosmi", l'atelier di Marisa Mozzo con "Segni Creativi", Palazzo Chiericati, il Teatro Olimpico e il Museo naturalistico archeologico. Tra le gallerie saranno visitabili Valmore Studio d'Arte in contrà Santa Croce 14, con la mostra "Madì, dalle inquietudini dell'astrazione geometrica una rivoluzione in nome di creazione e invenzione" che espone opere di Reale F. Frangi e Piergiorgio Zangara; Primo Piano Arte Studio in Contrà Santa Barbara 21, con "Vie di fuga" di Vera Sammlung; e ancora Yvonne Arte Contemporanea e la mostra "Aria" di Toyomi Nara e Daria Zanotto. Alla Galleria Berga una selezione di opere del ‘900, mentre il Museo Diocesano propone la mostra "Laudate Dominum Omnes Gentes". Prosegue presso Casa Gallo a Palazzo Brusarosco-Zaccaria la mostra "Sapere non sapere" di Andrea Bianconi, e nel giardino l'opera illuminata "Le lune di Galileo" di Margherita Michelazzo. E ancora la mostra "Things" di Laurina Paperina nella chiesa Santi Ambrogio e Bellino in contrà Sant'Ambrogio 23, e la Galleria Liberismo a Palazzo Valmarana Braga in corso Fogazzaro 16 con "Buio del Vedente", mostra di Marco Chiurlato. Non solo l'arte, ma anche il design e l'architettura sono protagonisti di queste giornate: a Casa Cogollo detta Del Palladio in Corso Palladio 165 Joe Velluto espone i suoi oggetti nella mostra "Come dire", e Studio Molini inaugura il progetto "Window Project" in Contrà delle Barche 39, con l'installazione "Carpet".
Il calendario di Scotolati dal sindaco
Mercoledi 30 Dicembre 2009 alle 23:20
Scotolati presenta il ventesimo calendario a Palazzo Trissino
Irriverente, graffiante, talvolta anche temuto dai politici di turno, l'artista e illustratore Gabriele Padoan, in arte Scotolati, entra a Palazzo Trissino da ospite d'onore. Il sindaco Achille Variati, infatti, ha voluto ospitare nella Sala degli Stucchi la presentazione del calendario "210 - 2010".
Si tratta di "un viavai serpentiforme di colori e di volti" secondo le parole usate da Scotolati per descrivere la carrellata di caricature di politici, giornalisti e altri personaggi vicentini che compone l'ultima sua fatica artistica.
"Negli anni - ha detto Variati - il maestro ha accompagnato la città con le note caricature. C'è stato anche chi l'ha temuto, ma non si deve avere paura di Scotolati perché è un uomo buono. Per questo l'ho voluto oggi in questa che è la casa di tutti ed è quindi anche sua".
"Quella del 2010 - ha detto l'assessore alla cultura Francesca Lazzari - è la ventesima edizione del calendario di un artista irriverente, ironico, mai banale. Un vero vicentino nel senso che ha saputo interpretare fino in fondo la vicentinità , nei pregi e nei difetti, senza risparmiare, soprattutto ai politici, qualche positiva sferzata".
C'è chi fa festa e chi ti fa la festa
Venerdi 25 Dicembre 2009 alle 17:21Premessa (lunga) dell'editore
Oggi, intanto, di nuovo auguri a tutti e non solo di Buon Natale, perché ci leggono in tanti, cattolici e non. Poi, come promesso nella fiaba prima pubblicata (per i buoni?) e dopo lo scambio augurale con Silvano Giometto, non potevamo perdere la verve che caratterizza VicenzaPiù, anche in un giorno come questo, che, anzi e comunque, è un giorno di vita con più o meno grandi significati, ma in cui chi è contento è più contento, chi è, non per sua colpa, infelice lo è di più, e umanamente non per invidia, se vede la contentezza altrui in un giorno che accentua le differenze specialmente in un periodo di grande crisi economica.
A 'Babbo Mannino' avevamo chiesto un suo regalo e dal suo camino ce lo ha fatto arrivare.
Oggi dobbiamo essere, ci dicono, tutti più buoni, quindi anche e soprattutto con i ‘cattivi' come Alessio Mannino. Noi continuiamo a esserlo, buoni con lui, da 176 numeri, tutti quelli finora usciti di VicenzaPIù, che lui ha contribuito a ravvivare con rigore pari alla passione per il giornalismo di una volta.
Magari qualche volta solo alzando un po' i toni, ma perché Alessio crede in quello che fa, come dovrebbero fare i giovani come lui, che, invece, oggi non vedono o non vogliono vedere la società in cui vivono (e che noi, i più vecchi, abbiamo costruito) e si aiutano a chiudere occhi e menti con spritz e qualcosa di peggio, che non è la droga fisica, ma quella dell'indifferenza.Sia buono con lui, almeno oggi (è Natale!), anche qualche lettore.
Continua a leggereNuovo stadio e poteri forti. La replica della Lazzari: "Nessun regalo"
Domenica 20 Dicembre 2009 alle 10:40Articolo pubblicato sul numero 176 di VicenzaPiù, da ieri in edicola a 1 euro e ancora più facile da trovare nei punti di distribuzione in città (elencati nel box a destra da cui è possibile scaricare anche pdf) grazie alla tiratura aumentata.
L'assessore all'urbanistica risponde alle critiche sull'accordo con Vicenza Futura:
"C'è solo una pre-intesa, si tornerà in consiglio, e ci saranno anche parcheggio di interscambio e fermata per la metropolitana di superficie"
"Allora, da dove cominciamo, dai poteri forti?". L'assessore all'urbanistica Francesca Lazzari ha appena terminato una telefonata piuttosto accesa che riguarda - non c'è nemmeno il bisogno di dirlo - alcuni punti caldi del Pat. E parte subito all'attacco. "A me vengono a dire certe cose - riprende facendo riferimento proprio alle accuse di chi vede un Pat troppo sbilanciato, almeno in alcuni suoi punti, a favore di certi potentati economici -. A me che sono una donna di sinistra, di sinistra vera, non di quella demagogica e che mette la testa sotto la sabbia. Perché la sinistra vera non ha mai fatto demagogia e non ha mai nascosto la testa sotto la sabbia: al contrario, ha affrontato i problemi. Ed è questo che bisogna fare, se non vogliamo consegnare la città alla destra più becera: affrontare i problemi. E sporcarsi un po' le mani. Io non credo all'etica dei principi, credo a quella delle conseguenze". C'è poco da fare: è in una di quelle giornate in cui si stenta a tenerla a freno. Poco male, visto che uno degli obiettivi è proprio sviscerare i punti più critici del nuovo Piano di assetto del territorio appena approvato dal consiglio comunale. A cominciare da uno dei suoi progetti più ambiziosi: quello per il nuovo stadio a Vicenza Est, su cui si sono concentrate buona parte delle contestazioni.
Continua a leggereAperto per restauro: Santa Corona
Sabato 28 Novembre 2009 alle 07:22
"La Chiesa venuta da Gerusalemme"
Dopo l'esito altamente positivo dell'iniziativa "Una sola volta in 450 anni", nell'ambito della riqualificazione della Basilica Palladiana, l'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, la direzione dei Musei Civici e il Museo Diocesano hanno scelto di riproporre alla cittadinanza e ai turisti la visita, con la stessa formula, al complesso domenicano della Chiesa di Santa Corona, interessata dall'intervento di restauro, in accordo con la direzione dei cantieri di restauro delle imprese Intercantieri Vittadello di Limena (Pd) e AR srl Arte e Restauro di Padova e con il contributo della Fondazione Cariverona.
Questa mattina l'iniziativa è stata presentata al Museo diocesano dall'assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto, anche in rappresentanza dell'assessore alla cultura Francesca Lazzari, dal direttore del museo diocesano mons. Fracesco Gasparini e dalla presidente dell'associazione per la didattica museale "Ardea" Miriam Cola.
"Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di questo bellissimo progetto - commenta l'assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto - che conferisce un valore aggiunto al restauro in corso della chiesa di Santa Corona. In questo caso l'esperienza di apertura del cantiere alle visite, già sperimentata con la Basilica Palladiana, si arricchisce con la visita delle opere d'arte momentaneamente trasferite al museo diocesano. Attualmente stiamo intervenendo per restaurare anche Porta Santa Croce e abbiamo intenzione di proseguire con le mura scaligere e la Rocchetta. Per questo mi auguro che si possa pensare anche a dei percorsi didattici su Vicenza Medievale".
A partire dal 19 dicembre dunque, nelle giornate di sabato e domenica, "La Chiesa venuta da Gerusalemme", secondo la suggestiva espressione di Fernando Bandini, sarà al centro di un "viaggio nel tempo" che vede tra le sue tappe anche palazzo Chiericati e il Museo Diocesano dove le opere sono state temporaneamente trasferite.
Si tratta di un percorso ideato per pubblici diversi, attraverso un approccio didattico per il tipo di informazioni proposte: un'operazione indubbiamente di grande fascino, che coniuga l'aspetto della ricostruzione storica con la possibilità di vedere da vicino la prosecuzione dei lavori del cantiere in uno dei monumenti più amati dai vicentini. La Chiesa di Santa Corona, di proprietà comunale, è uno scrigno che custodisce tesori di grandissimo valore artistico, dalla pala di Giovanni Bellini "Il Battesimo di Cristo" (rientrata dalla mostra alle Scuderie del Quirinale di Roma nel gennaio scorso ed ora ospitata nel suggestivo allestimento al Museo Diocesano) ai capolavori di Veronese e Pittoni.
La visita, particolarmente articolata e dinamica, si snoda attraverso un percorso didattico suddiviso in tre tappe ed elaborato dall'associazione per la didattica museale ARDEA, in collaborazione con i Servizi Educativi del Museo Diocesano.
Si inizierà da Palazzo Chiericati con la proiezione del video "Santa Corona - la Chiesa venuta da Gerusalemme" per poi proseguire recandosi in chiesa dove sarà possibile visitare il cantiere. L'ultima tappa sarà al Museo Diocesano dove sono temporaneamente esposte le opere conservate nella chiesa la cui visione sarà affiancata da un viaggio virtuale nell'edificio sacro.
Con questa iniziativa ci si propone dunque di garantire, nonostante i lavori in corso, la continuità della valorizzazione del patrimonio culturale rappresentato dalla Chiesa di Santa Corona.
La prima tappa del percorso didattico consiste nella proiezione di un video nella Pinacoteca Civica, dal titolo "Santa Corona - la Chiesa venuta da Gerusalemme", della durata di trenta minuti circa, che racconta in modo accattivante la storia del Tempio di Santa Corona, dalla sua nascita ai giorni nostri. È un viaggio nel tempo che, attraverso la voce narrante di un frate domenicano, accompagna lo spettatore nei momenti salienti che hanno visto la nascita e l'ampliamento della chiesa. Il racconto, attraverso la parola, la musica, le immagini e le ricostruzioni virtuali in 3D, conduce lo spettatore principalmente nella storia della Vicenza medioevale e rinascimentale, consentendogli di seguire in modo particolarmente attivo la successiva visita.
La seconda tappa prevede una visita all'interno del cantiere della chiesa dove si svolgono i lavori, per ammirarne l'architettura e comprenderne la filosofia del restauro. La visita potrà essere effettuata - per esigenze di cantiere - durante la sospensione dei lavori, nei giorni di sabato e domenica, da gruppi al massimo di venti persone. L'intero percorso didattico, della durata complessiva di circa due ore, sarà gestito da guide esperte che accompagneranno il pubblico all'interno del cantiere e del museo. Il cantiere, in particolare, offre non solo la straordinaria opportunità di immaginare in loco la struttura della chiesa primitiva e di verificarne le trasformazioni successive, ma anche di cogliere, in un'occasione irripetibile, aspetti singolari e dettagli altrimenti poco visibili e conoscibili. Al contempo, i visitatori diverranno direttamente partecipi delle nuove scoperte che via via si verificheranno nel corso del restauro. L'intera operazione è particolarmente indicata per gli alunni delle scuole superiori che potranno osservare da vicino le zone accessibili del cantiere, e intravedere, dietro i ponteggi, le impalcature e i pannelli, il lavoro che viene svolto durante l'operazione di restauro.
La terza tappa ha luogo al Museo Diocesano nella sala relativa al "Tesori di Santa Corona", dove sono esposte temporaneamente le opere pittoriche provenienti dalla Chiesa. Oltre al celebre "Battesimo di Cristo" di Giovanni Bellini, recentemente restaurato, la collezione include tele e tavole di importanti artisti veneti tra cui Paolo Veronese, Giovanbattista Pittoni e Bartolomeo Montagna.
La fruizione diretta dei dipinti sarà preceduta da "un viaggio virtuale" effettuato all'interno dell'edificio sacro, attraverso il quale le opere saranno osservate nella loro collocazione originaria, sopra gli altari o nelle cappelle di provenienza. Seguirà l'osservazione nel dettaglio dei principali dipinti contestualizzati nelle epoche di riferimento.
Le visite didattiche al cantiere aperto della chiesa e alle opere trasferite al museo diocesano potranno essere effettuate a partire dal 19 dicembre, il sabato e la domenica dalle 9 alle 17.30 (ultimo ingresso 15.30), su prenotazione. Il biglietto costa 10 euro per gli adulti e per i ragazzi dai 14 anni; 5 euro per gli studenti delle scuole e per i bambini dagli 8 ai 14 anni; l'ingresso è gratuito per i bambini fino agli 8 anni. Le visite dureranno due ore circa. Saranno ammessi gruppi composti almeno da 10 persone e al massimo da 20. Il punto di ritrovo sarà all'ingresso della Pinacoteca Civica di Palazzo Chiericati (piazza Matteotti 37/39).
Per informazioni e prenotazioni: Segreteria del Museo Diocesano, piazza Duomo 12 0444226400, lunedì e venerdì 10-13, martedì, mercoledì e giovedì 10-13, 14-18.
[email protected]
www.museodiocesanovicenza.it
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Lazzari sul sondaggio opposizione sul PAT
Lunedi 23 Novembre 2009 alle 20:14
"Metodo non scientifico, un'occasione sprecata"
"Un'ottima idea, ma tardiva e realizzata con un metodo non scientifico e senza trasparenza. Un'occasione sprecata". Questo il commento dell'assessore alla progettazione e innovazione del territorio Francesca Lazzari sul sondaggio on line promosso dalle segreterie cittadine di Pdl, Lega Nord e Udc sul PAT.
"Il sondaggio dell'opposizione - spiega l'assessore - è tardivo perché è stato lanciato a poche settimane dal voto consiliare, quando non c'è più il tempo di monitorate i bisogni dei cittadini per trasformarli in azioni, come abbiamo fatto noi in mesi di lavoro, ma solo di enfatizzare gli eventuali malcontenti. Ancora, il sondaggio non è utilizzabile, perché non risulta costruito su basi scientifiche, a partire dalla modalità di voto: è infatti sufficiente cancellare dal pc i cosiddetti "cookie" per votare quante volte si vuole. Infine, l'operazione non è trasparente: non solo i risultati in progress visibili fino allo scorso 17 novembre sono spariti dal sito non appena hanno cominciato ad essere a favore delle scelte del Comune, ma ci risulta addirittura che non siano mai stati pubblicati i commenti positivi inseriti da alcuni cittadini".
Le stesse domande del questionario, del resto, per l'assessore Lazzari non risultano poste in maniera corretta: "All'ex Domenichelli si chiede di scegliere per un centro sociale - elenca l'assessore - quando noi abbiamo parlato di un centro culturale; per San Biagio si propone un'alternativa tra polo archivistico da un lato e parcheggi e residenze dall'altro, quando la nostra scelta è di prevedere tutte queste realtà insieme; ancora, si sostiene che il Pat abbia totalmente cancellato le richieste del Bid, il bando degli interessi diffusi, fatto notoriamente non vero perché laddove possibile le domande dei cittadini sono state recuperate; infine, la domanda sui campi nomadi è di fatto già superata dalle ultime scelte dell'amministrazione".
"A questo sondaggio, di cui contesto contenuti e metodo, - prosegue Lazzari - contrappongo la nostra azione di accurato confronto con i cittadini, durata un anno e mezzo: in questo periodo, oltre al workshop con i giovani architetti che si è tradotto in preziose idee per il Pat, abbiamo realizzato 13 focus group su temi poi sviluppati nel documento e più di 90 incontri pubblici di presentazione, per illustrare progetti, discutere problematiche, raccogliere stimoli. Questo metodo, elaborato assieme all'università di architettura di Venezia, il 20 novembre scorso è stato presentato come "buona pratica" dalla Regione Veneto al convegno Demotopia sulle esperienze più significative in materia, mentre l'intero percorso di copianificazione gode anche della certificazione dell'INU, l'Istituto nazionale di urbanistica. Tutti i passaggi di questo iter, infine, sono stati puntualmente pubblicati sul sito vicenzaforumcenter.it, e ci risultano consultati attraverso 4 mila accessi telematici".
"Spetta al Comune - conclude l'assessore Lazzari - chiudere la partita del Pat con la proposta che sarà votata dal consiglio comunale, ma non mi si venga a dire che tali decisioni non sono state adeguatamente e diffusamente illustrate e condivise con la città ".
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Presentata la guida Unesco
Venerdi 6 Novembre 2009 alle 20:45Â Comune di Vicenza
"La città di Vicenza e le ville del Palladio nel Veneto", la guida Unesco presentata dall'assessore Lazzari a palazzo Chiericati "è uno strumento di divulgazione intelligente".
Oggi a Palazzo Chiericati l'assessore alla cultura e alla progettazione ed innovazione del territorio Francesca Lazzari ha presentato la guida Unesco "La città di Vicenza e le ville del Palladio nel Veneto".
L'iniziativa editoriale è finalizzata a promuovere la conoscenza del patrimonio palladiano veneto e vicentino inserito nella Lista dell'Unesco: nel dicembre del 1994 erano stati individuati 23 edifici e 3 ville legati al nome di Palladio; più tardi, invece, nel 1996, sono state introdotte altre 21 ville palladiane sparse nel territorio veneto.
"Il territorio veneto e vicentino - dichiara l'assessore Lazzari - posseggono un patrimonio riconosciuto dall'Unesco, una fisionomia unica che deve essere tutelata da un'urbanizzazione caotica. In tal senso la guida è uno strumento di divulgazione intelligente, esaustivo ed agile, per essere da stimolo alla comunità locale e strumento di conoscenza per i turisti. In questo modo il Comune di Vicenza, in qualità di ente capofila del sito tutelato dall'Unesco, ha svolto un servizio a favore di tutte le realtà locali appartenenti al sistema, con l'obiettivo di promuovere e valorizzare i beni che lo compongono come una risorsa fondamentale per la crescita del territorio interessato, nella sua multiforme articolazione territoriale."
La guida è stata realizzata dagli architetti Rossana Viola e Rosario Ardini dell'ufficio Unesco del Comune di Vicenza che ha ottenuto un finanziamento del Ministero per i Beni e le Attività culturali di 50mila euro (Legge 20 febbraio 2006, n. 77 "Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella "lista del patrimonio mondiale", posti sotto la tutela dell'UNESCO"). Il Comune, infatti, ha partecipato ad un bando pubblico versando una quota iniziale e successivamente ha collaborato attivamente alla realizzazione del progetto.
Inoltre hanno partecipato alla realizzazione della pubblicazione, offrendo il loro contributo tecnico, il CISA-Centro internazionale studi di architettura Andrea Palladio e l'IRVV-Istituto regionale ville venete. Hanno collaborato anche la Regione Veneto, le 6 amministrazioni provinciali e le 21 amministrazioni comunali interessate all'iniziativa, la Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, la Soprintendenza per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico, la diocesi di Vicenza, l'associazione ville venete ed i proprietari delle ville.
Il volume, che non sarà in vendita, verrà diffuso alle amministrazioni delle province e dei comuni veneti interessati da beni appartenenti al sito (Vicenza, Treviso, Padova, Rovigo, Venezia e Verona), alle scuole, le biblioteche civiche, le strutture di informazione e accoglienza turistica (I.A.T), al Forum Center di Piazza dei Signori ed ai proprietari delle ville. Inoltre, nei prossimi giorni, verrà inserito nel sito del Forum Center (www.vicenzaforumcenter.it) perché possa essere consultabile da chiunque sia interessato a conoscere e approfondire la tematica. A breve sarà consultabile dal sito anche la versione in inglese.
La guida esordisce con una breve descrizione del sito Unesco "La città di Vicenza e le ville del Palladio nel Veneto" per poi passare al centro storico di Vicenza con 23 palazzi frutto dell'opera palladiana. Si passa poi alla definizione di 8 itinerari, in cui si inseriscono le 24 ville (di cui 3 in città ) distribuite sul territorio veneto.
Riquadri di approfondimento su caratteri costruttivi e apparato decorativo arricchiscono le schede di ciascuna villa. A conclusione un scheda cronologica, utile strumento per insegnanti ed alunni, che permette di collocare nella storia le opere architettoniche, e una bibliografia.
L'iniziativa editoriale si configura come la conclusione degli eventi organizzati nel corso del biennio 2008-2009 per celebrare il cinquecentenario della nascita di Andrea Palladio.
Guida su Vicenza e sul Veneto
Martedi 3 Novembre 2009 alle 18:19Comune di Vicenza
"La città di Vicenza e le ville del Palladio nel Veneto", la guida, realizzata dal Comune, per promuovere la conoscenza di Vicenza e del Veneto palladiano, patrimonio dell' Unesco.
"La città di Vicenza e le ville del Palladio nel Veneto", la guida del sito Unesco realizzata dal Comune di Vicenza e finanziata dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, verrà presentata venerdì 6 novembre alle 12 a palazzo Chiericati.
L'assessore alla cultura e alla progettazione ed innovazione del territorio Francesca Lazzari illustrerà al pubblico l'iniziativa editoriale finalizzata a promuovere la conoscenza del patrimonio palladiano veneto e vicentino inserito nella Lista dell'Unesco: nel dicembre del 1994 erano stati individuati 23 edifici e 3 ville legati al nome di Palladio; più tardi, invece, nel 1996, sono state introdotte altre 21 ville palladiane sparse nel territorio veneto.
La guida si propone di suggerire itinerari di visita che toccano tutte le opere oggetto del riconoscimento, distribuite quindi non solo a Vicenza, ma in tutto il territorio veneto, comprese quelle meno note e più decentrate, presentando quindi i beni inseriti nella Lista Unesco come appartenenti ad un sistema culturale unitario.
L'iniziativa editoriale si configura come la conclusione degli eventi organizzati nel corso del biennio 2008-2009 per celebrare il cinquecentenario della nascita di Andrea Palladio.
Il volume è stato realizzato dall'ufficio Unesco del Comune di Vicenza che ha ottenuto per questo un finanziamento da parte del Ministero dei Bene e delle Attività Culturali (Legge 20 febbraio 2006, n. 77 "Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella "lista del patrimonio mondiale", posti sotto la tutela dell'UNESCO"). Inoltre hanno partecipato alla realizzazione del progetto offrendo il loro contributo tecnico il CISA-Centro internazionale studi di architettura Andrea Palladio e l'IRVV-Istituto regionale ville venete. Hanno collaborato anche la Regione Veneto, le amministrazioni provinciali e comunali interessate all'iniziativa, la Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, la Soprintendenza per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico, la diocesi di Vicenza, l'associazione ville venete ed i proprietari delle ville.
"Con questo strumento il Comune di Vicenza - dichiara l'assessore Lazzari - , in qualità di ente capofila del sito tutelato dall'Unesco, ha svolto un servizio a favore di tutte le realtà locali appartenenti al sistema, con l'obiettivo di promuovere e valorizzare i beni che lo compongono come una risorsa fondamentale per la crescita del territorio interessato, nella sua multiforme articolazione territoriale."
A tale scopo è prevista la diffusione capillare del volume in tutte le sei province venete interessate da beni appartenenti al sito (Vicenza, Treviso, Padova, Rovigo, Venezia e Verona), a tutte le scuole, le biblioteche civiche e gli I.A.T (strutture di informazione e accoglienza turistica).
La stampa è invitata a partecipare alla presentazione della guida "La città di Vicenza e le ville del Palladio nel Veneto" venerdì 6 novembre alle 12 a palazzo Chiericati.
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