Categorie: Banche, Economia&Aziende
Domenica 2 Aprile 2017 alle 10:59
Giorgio Meletti, su Il Fatto Quotidiano di oggi, pare condividere la nostra ricostruzione delle corresponsabilità di Banca d'Italia nelle crisi, anche, delle due ex Popolari Venete ("Noi abbiamo parlato da sempre di BPVi e Veneto Banca. Ora ci occupiamo anche di Banca d'Italia..." e "Banca Popolare di Vicenza, Popolare di Bari, Veneto Banca e Etruria: premi e bocciature per reato di insubordinazione a Banca d'Italia?". E, mentre più tardi chiuderemo la nostra micro analisi, comincia a ipotizzarne le conclusioni. "Il governatore di Bankitalia in scadenza - sintetizza Il Fatto nel sommario - rischia per i disastri nella vigilanza su BPVii e Veneto Banca. Ora è in balia dei controllori europei, tra cui il suo concorrente Ignazio Angeloni".
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Categorie: Fatti
Venerdi 31 Marzo 2017 alle 11:25
Pubblichiamo l'interrogazione parlamentare depositata dagli onorevoli
Davide Zoggia,
Pierluigi Bersani e
Michele Ragosta al Ministro dell'Economia e delle Finanze,
Pier Carlo Padoan sulla crisi che sta attraversando la
Banca Popolare di Vicenza. "Al Ministro dell'economia e delle finanze - Per sapere - premesso che: la Banca Popolare di Vicenza è stata fondata a Vicenza nel 1866 ed è la prima Banca Popolare sorta in Veneto;
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Martedi 28 Marzo 2017 alle 00:43
Leggiamo e rileggiamo da cronisti, anche se sarebbe pericoloso, ci dicono, le vecchie e le ultime vicende delle due ex Popolari Venete, la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, dimenticandoci per un attimo dei loro 206.000 soci, tanto nel passato se ne sono dimenticati in tanti, chi più chi meno, dai gestori ai regolatori fino ai controllori delle due banche. In un passato che oggi sembra lontanissimo, da inizio 2013, gli archivi dei giornali e un po' di auto-immodesta-memoria del nostro, ci ricordano come Banca d'Italia con ogni mezzo proprio e con molti "supporti" esterni (a BankItalia ma non al "sistema" di potere che esprime o che la esprime) spingesse non verso una fusione bilanciata tra i due istituti veneti ma verso la banca unica a trazione Gianni Zonin.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Domenica 26 Marzo 2017 alle 11:32
Mentre potrebbe avere effetti dirompenti
la sentenza di ieri del giudice di Verona Massimo Vaccari che ha condannato la
Banca Popolare di Vicenza a rimborsare con gli interessi (in totale 60.000 euro a fronte dei circa 40.000 spesi) una signora che aveva acquistato 660 azioni nel 2010 (si segnalano già casi di mani mangiate da parte di quelli che hanno aderito alla
Offerta Pubblica di Transazione (
Opt) pur essendo nelle condizioni della socia da "ristorare", salvo ricorsi vincenti, al 100% più annessi e connessi) approfittiamo della questione per fare una semplice domanda. Le gestioni sotto accusa delle due ex Popolari venete, quelle a guida
Gianni Zonin per la
BPVi e
Vincenzo Consoli per
Veneto Banca , avevano "segnato" i massimi di "auto" quotazone, sia pure nel rispetto delle vecchie regole e... consuetudini, di 62,50 euro per la banca vicentina e di 40,75 euro per quella montebellunese per poi scendere drasticamente a qualche decina di euro.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Domenica 19 Marzo 2017 alle 22:39
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Ora non sono più solo voci ma Beniamino Anselmi, presidente del Cda di Veneto Banca scelto dal Fondo Atlante, l'azionista praticamente totalitario dell'Istituto montebellunese e della Banca Popolare di Vicenza, si è dimesso per la sua diversa visione con l'azionista e con Gianni Mion sulla fusione tra le due ex popolari venete»:
così scrivevamo il 7 novembre 2016 mentre
l'8 riportavamo l'Ansa che così raccontava le dimissioni e la diversa "visione" dell'uomo Anselmi rispetto a Mion, l'ex manager di Benetton che tanto ama, però, descriversi come di origini popolari: «
Un passo indietro "perché certe scelte preferisco non farle" e "forse sono un uomo fuori dal tempo: preferisco non prendere nulla, rinunciare alla poltrona, ma esser in pace con la coscienza e con le persone che incontro per strada"...».
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Categorie: Politica, Banche, Economia&Aziende
Martedi 14 Marzo 2017 alle 10:24
Rendiamo pubblico il contenuto di un
esposto inviato via Pec a: presidente del Cda della
Banca Popolare di Vicenza; Presidente
Quaestio sgr per trasmissione anche a organi
Fondo Atlante; Presidente del
Governo per trasmissione agli organi di governo e al parlamento; Presidente
Consob;
Procuratore capo di Vicenza; Associazioni e legali soci
BPVi;
Sindaco di Vicenza con preghiera di trasmissione alla giunta e al consiglio comunale;
Presidente della provincia di Vicenza con preghiera di trasmissione agli organi della Provincia;
Presidente della Regione Veneto con preghiera di trasmissione alla giunta;
Presidente del consiglio regionale con preghiera di trasmissione al Consiglio regionale; Politici; Soci BPVi; Media. E via stampa a chi non raggiungibile via mail e via fax al presidente
Fondazione Roi i cui indirizzi sono ignoti e non forniti dal presidente
Ilvo Diamanti.
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Categorie: Banche, Fatti, Economia&Aziende
Lunedi 13 Marzo 2017 alle 18:30
La fine della storia è nota: la fallita quotazione in Borsa, corredata da un Prospetto di rilancio tanto ambizioso quanto ambiguo come scrive oggi su L'Economia del CorSera Mario Gerevini, che prospetta l'ipotesi che l'illusione del salvataggio della BPVi indotta anche dal prospetto informativo da mille pagine che accompagnò il passo fallito della quotazione in Borsa possa finire sotto le lenti della Procura, anche se già oggi questa appare intasata dal lavoro. "
Comprate le azioni della Banca Popolare di Vicenza che va in Borsa" dicevano in tanti, vertici della banca,
Francesco iorio in primis, incoraggiati da un futuro che veniva descritto come roseo e ricco di aspettative, soprattutto monetarie, ma totalemente tradite.
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Categorie: Economia&Aziende
Domenica 12 Marzo 2017 alle 11:42
A metà strada tra il Dottor Stranamore e l'Apprendista Stregone, il ministro
Pier Carlo Padoan sta tentando un esperimento senza precedenti: assistere immobile al possibile
fallimento di tre grandi banche provocato in buona parte dalla sua stessa immobilità . Non è tutta colpa di Padoan. Al disastro incipiente di
Mps,
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca (quasi il 10 per cento del sistema bancario italiano) stanno dando un contributo decisivo i burocrati della
Bce e della
Commissione Ue, fantasiosi inventori di un
Comma 22 dietro l'altro. Sulle tre banche italiane stanno facendo la prova su strada della
Direttiva Brrd, più nota come quella del
bail in. E Padoan assiste immobile. La direttiva prevede che, in alternativa alla "
risoluzione" (fallimento o giù di lì) si può ricorrere alla "
ricapitalizzazione precauzionale", iniezione di denaro dello Stato.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Giovedi 9 Marzo 2017 alle 22:08
E' passato quasi un anno dall'azzeramento dei soci della
Banca Popolare di Vicenza sancito con l'ingresso in via pressoché totalitaria del
Fondo Atlante nel capitale della popolare vicentina; stiamo infatti per spegnere la prima candelina sulla torta ed a quanto pare servono altri 5 miliardi per rimettere in carreggiata le popolari venete, dopo l'iniezione di oltre 3,4 mld da parte di Atlante che ha però dato fondo alle proprie risorse e per cui si prospetta l'intervento dello Stato, ossia un "intervento precauzionale" così come disposto dal Decreto "Salva Risparmio" che ha consentito al Governo a fine 2016 di indebitarsi di ulteriori 20 mld per aiutare il sistema bancario.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Mercoledi 8 Marzo 2017 alle 20:45
Lettera aperta delle Associazioni Banche Popolari Venete "don Enrico Torta" a firma Avv. Andrea Arman, a tutti i risparmiatori di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza ed a tutti i dipendenti, agli amministratori delle due banche e di fondo Atlante, ai sindaci ed ai politici del Veneto e delle altre province coinvolte nel crack delle banche, a tutti i cittadiniA meno di due settimane dalla conclusione della proposta di transazione che le due banche popolari hanno fatto ai risparmiatori, sentiamo il bisogno di svolgere pubblicamente e serenamente alcune riflessioni su temi che sono di interesse generale, ancorché, apparentemente, investano direttamente solo i risparmiatori. L'esposizione di cui sotto necessita di una premessa che riteniamo idonea a sgomberare il campo da volute ambiguità .
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