Lunedì 7 Assemblea Pubblica di Apindustria
Giovedi 3 Giugno 2010 alle 14:05"Micro Macro. Territorio. Sviluppo. Etica. Le PMI nell'evoluzione dei mercati": questo il titolo del convegno, che vuole promuovere la riflessione sulla struttura del nostro sistema produttivo e su quanto conti uno sviluppo responsabile in rapporto al territorio. Si parte dal presupposto, infatti, che le piccole e medie imprese mostrino, si, maggior flessibilità e creatività , ma anche, rispetto alle grandi imprese, soprattutto una maggior propensione etica nei confronti del tessuto socio-produttivo dell'area territoriale in cui operano.
Continua a leggereCostituito il Collegio Edile Regionale Aniem Veneto
Martedi 11 Maggio 2010 alle 12:55Spesso al comparto dell'edilizia viene riconosciuto come il volano di traino dell'intera economia del paese, nonostante il periodo di contrattura economica. In effetti, le imprese edili in questi ultimi anni, sono state protagoniste qualificanti e decisive delle sorti dell'economia. Continua a leggere
Sconti fiscali: non solo frutto di corruzione
Giovedi 8 Aprile 2010 alle 13:11Apindustria Vicenza    Â
Inchieste Guardia di Finanza: Apindustria Vicenza si appella alla legalità ma anche alla validità delle procedure di autotutela
De Marchi ribadisce che l'Associazione chiede chiarezza e giustizia "ma non va dimenticato che non tutti gli "sconti" sono frutto di concussione o corruzione, ma della responsabile applicazione degli strumenti previsti per legge in ambito di verifica fiscale"
Recenti articoli di cronaca apparsi sulla stampa hanno portato a conoscenza dell'opinione pubblica alcune situazioni legate a fenomeni di frode fiscale a carico di imprenditori, nell'ambito delle quali sarebbe stato ipotizzato anche il coinvolgimento di funzionari dell'Agenzia delle Entrate, per fatti di corruzione avvenuti nel corso delle verifiche fiscali.
«Si tratta, se ciò verrà appurato nel corso delle indagini, - afferma Filippo De Marchi, Presidente di Apindustria Vicenza - di fenomeni di evasione e corruzione sui quali è bene che la giustizia faccia il suo corso. Ci battiamo, infatti, da sempre, per una correttezza di comportamenti sia degli imprenditori, sia di chi su di loro deve vigilare e siamo convinti che evasione e corruzione facciano male alle casse dello Stato e, ancor più, al sistema della libera concorrenza».
«Non è opportuno, però, - continua De Marchi - generalizzare la notizia nel modo in cui è accaduto in queste circostanze, come se, in generale, i rapporti tra consulenti e imprenditori, da una parte, e funzionari dell'Agenzia delle Entrate, dall'altra, fossero rapporti viziati, poiché anche quando la pretesa economica contenuta nei processi verbali di constatazione viene ridotta, nel corso del procedimento, ad importi di minor valore, ciò avviene normalmente nel rispetto della normativa tributaria».
In sostanza, il Presidente di Apindustria Vicenza, vuole far passare un messaggio costruttivo e di chiarezza sull'accaduto: il fatto che, alle volte, nell'ambito delle attività di verifica da parte dell'Amministrazione Finanziaria, si concluda con un differenziale ridotto rispetto a quanto inizialmente costatato nei verbali, o addirittura, con un azzeramento di quanto apparentemente dovuto, non è frutto di accordi illegali fra le parti, bensì della responsabile applicazione, da parte dei funzionari dell'Agenzia delle Entrate, degli istituti cosiddetti "deflattivi del contenzioso tributario", o dell'istituto "dell'autotutela".
«Si tratta di norme appositamente introdotte nell'Ordinamento, per correggere eventuali distorsioni che possono presentarsi, e spesso si presentano, nel corso dei processi di verifica fiscale - sottolinea De Marchi. - Qualora nel processo verbale di constatazione, redatto al termine della verifica, vi siano elementi non fondati, infatti, il contribuente, oltre a far valere le proprie ragioni in contenzioso, può attivare gli istituti previsti dalla legge, con il pagamento di imposte e sanzioni ridotte. E c'è di più: se lo stesso processo verbale di constatazione si dovesse rivelare del tutto infondato, attraverso l'applicazione "dell'autotutela" il contribuente può richiedere, addirittura, l'archiviazione del procedimento».
«La nostra preoccupazione è ben fondata - conclude De Marchi -: l'applicazione di tali istituti, infatti, costituisce una parte molto significativa dell'attività dell'Ufficio Fiscale della nostra Associazione, in quanto, spesso, proprio grazie al nostro ruolo, nonché alle relazioni e alle competenze dei nostri funzionari, riusciamo a far valere le ragioni dei nostri associati nell'assoluta legalità , ottenendo l'applicazione di dette misure e facendo evitare il contenzioso alle imprese. Una pratica, in poche parole, di cui possiamo annoverare numerose esperienze significative. Il rischio che sta emergendo, in questi giorni, è il timore che i funzionari dell'Agenzia dell'Entrate adottino, in futuro, comportamenti di irrigidimento, evitando di applicare i predetti istituti, per non dar adito a sospetti nei loro diretti confronti - visto che è a loro discrezione applicarli e una volta applicati sono a loro volta essi stessi oggetto di controlli da parte dell'Audit interno all'Agenzia -. Ciò costituirebbe un grave danno per l'intero sistema economico locale, cosa che noi, come Apindustria Vicenza, vorremmo evitare con ogni mezzo»
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Apindustria: no a misure cautelari tributarie
Lunedi 1 Marzo 2010 alle 11:26Apindustria Vicenza          Â
Apindustria alza il tono contro le nuove misure cautelari in materia tributaria
Filippo De Marchi tuona contro il legislatore: vergognoso che si arrivi al sequestro cautelare persino dell'azienda anche per i casi dove non si registra grave
comportamento di evasione
Una recente circolare dell'Agenzia delle Entrate ha definitivamente messo in luce il forte inasprimento nell'applicazione della normativa riguardante l'utilizzo delle misure cautelari in ambito tributario.
«Significa che strumenti appositamente istituiti per la tutela del credito erariale, che dovrebbero essere applicati nei casi di rilevanti fenomeni di evasione da riscossione - afferma Filippo De Marchi, Presidente di Apindustria Vicenza - ora riguarderanno una vastissima platea di contribuenti che nulla hanno a che vedere con tali gravi comportamenti di evasione nei confronti del fisco. E così, come al solito, a pagare saranno tutti per colpa di pochi. E' una decisione grave e inaccettabile, anche perché le misure cautelari consistono nella iscrizione di ipoteca e nel sequestro conservativo di tutti i beni del contribuente, mobili e immobili, compresi crediti, depositi bancari, quote sociali, azioni, obbligazioni, titoli, auto, natanti, velivoli, e, per espressa previsione normativa, persino l'azienda».
Il grave pregiudizio per i contribuenti deriva dal fatto che, con l'estensione operata in via legislativa ed interpretativa, le citate misure cautelari possono essere concesse non solo a tutela della riscossione delle sanzioni, irrogate con l'atto impositivo, ma anche a garanzia del debito di imposta e dei relativi interessi connessi ad un atto formale, che può consistere anche in un semplice processo verbale di constatazione, qualora superino l'irrisorio importo di 120.000 euro. «La pericolosità della situazione che viene a determinarsi per i contribuenti imprenditori - continua De Marchi - è dovuta al fatto che i processi verbali di constatazione, con grande frequenza, non riescono a superare la prova del giudizio di primo grado, rivelandosi spesso, parzialmente o totalmente infondati. Si pensi che in passato, nei giudizi dinnanzi alle Commissioni provinciali, risultava perdente soltanto il 25% dei contribuenti ricorrenti, un numero che scendeva poi al 23% per i giudizi presso le Commissioni tributarie regionali. Ma in questo caso, fintanto che si addiviene al giudizio, il contribuente potrebbe aver perso l'azienda oggetto di sequestro conservativo».
«Visto e considerato che i fenomeni di rilevante evasione si attestano su decine o centinaia di milioni, come testimoniano le recenti cronache, sia locali che nazionali, la misura decisa dal legislatore è del tutto sproporzionata ed esorbitante rispetto al fine di tutela erariale che il medesimo si era prefissato», conclude De Marchi. «E le conseguenze che verranno a determinarsi sono similari a quelle conseguenti alla stretta sulle compensazioni dei crediti IVA, che ad oggi ha determinato l'impossibilità per tutti i contribuenti con IVA a credito di recuperare le eccedenze d'imposta superiori a 10.000 euro, a causa della applicazione di un provvedimento emanato per tutelare l'Erario dagli abusi posti in essere da qualche migliaio di soggetti scorretti».
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Aziende (sane) sull'orlo della crisi
Domenica 28 Febbraio 2010 alle 12:23
"Sono anni che lo denunciamo. Adesso è servito il morto per evidenziarlo. È brutale dirlo, ma è così". Filippo De Marchi, presidente dell'Associazione delle piccole industrie vicentina, non usa tanti giri di parole e va dritto al cuore del problema. Il problema è un aspetto della crisi che finora è rimasto un po' in secondo piano, sotto traccia, oscurato dal dilagare di licenziamenti e crisi aziendali. Ci sono le aziende che non ce la fanno perché la produzione è crollata, gli ordini non arrivano, il mercato si è fermato. E ci sono quelle che ordini e commesse li avrebbero anche, e il lavoro pure: ma sono ugualmente con l'acqua alla gola, messe alle corde dalla difficoltà sempre maggiore di farsi pagare da clienti e committenti. La situazione è finita al centro delle cronache nei giorni scorsi con il suicidio di un piccolo imprenditore, disperato perché non riusciva a ottenere il saldo di alcuni lavori già eseguiti e, di conseguenza, a pagare gli stipendi dei propri dipendenti. Ma situazioni del genere sono all'ordine del giorno da tempo. E sempre più frequenti, anche senza arrivare ad esiti tanto drammatici.
Continua a leggereApindustria, il gruppo donne è una realtà
Martedi 16 Febbraio 2010 alle 18:47Apindustria Vicenza
"APID" - IL GRUPPO DONNE IMPRENDITRICI DI APINDUSTRIA VICENZA E' UNA REALTA'
Formalizzata la creazione del Gruppo territoriale che opera in stretta sinergia con "CONFAPID" l'Associazione delle donne imprenditrici titolari di PMI associate a Confapi
Il Consiglio Direttivo di Apindustria Vicenza ha formalmente costituito in seno all'Associazione il Gruppo Donne Imprenditrici, allineando Vicenza con altre realtà associative confederate a CONFAPI, che da tempo ha riconosciuto formalmente la rilevante rappresentatività delle imprenditrici delle PMI italiane.
«Il riconoscimento e l'avvio formale del Gruppo - sostiene Giuseppina Grimaldi (titolare della ditta Naoto di Vicenza), dal 2006 delegata a rappresentare l'Associazione nel Comitato Imprenditoria femminile della CCIAA di Vicenza - è senz'altro un passaggio fondamentale che vuole essere anche una presa d'atto consapevole dell'esperienza maturata finora in Apindustria, come anche della presenza e delle iniziative intraprese come Associazione direttamente o in collaborazione con le altre realtà datoriali della provincia di Vicenza».
«Siamo l'Associazione che nella nostra provincia annovera il maggior numero di donne imprenditrici impegnate negli organismi direttivi e di rappresentanza - afferma il Presidente Filippo De Marchi - e questo denota una spiccata sensibilità e attenzione, non solo formali, al contributo che le donne portano anche in questa dimensione del vivere sociale ed imprenditoriale. A conferma di ciò - prosegue - un recente lavoro di ricerca sulla rappresentanza femminile in azienda e negli organismi direttivi dell'Associazione ha portato ad un risultato significativo: 215 aziende - sulle 1.400 iscritte - dimostrano presenza femminile, in qualità di legali rappresentanti, di soci o di donne con ruoli manageriali. Si tratta del 16% del totale delle aziende iscritte: per questa ragione, al fine di promuovere e mettere in luce il lavoro delle imprenditrici e di tutte le donne impegnate nel lavoro in azienda, l'Associazione ha deciso di costituire un Gruppo di lavoro che si occupi dell'imprenditoria femminile».
Gli scopi che il neo costituito gruppo l'Associazione si propone sono molteplici: promuovere azioni di sostegno per lo sviluppo dell'imprenditorialità femminile, collaborare con le istituzioni competenti in ambito territoriale, nazionale, comunitario ed internazionale; favorire occasioni di sviluppo e formazione professionale; costituire un punto di riferimento per donne che intendono avviare nuove aziende; sostenere azioni positive per l'inserimento delle donne nell'ambito delle associazioni di categoria e degli organismi direttivi dell'API. APID di Apindustria Vicenza sarà il sicuro riferimento per tutte le imprenditrici e le collaboratrici di aziende associate ad Apindustria Vicenza ed espleterà anche funzioni consultive per le istituzioni locali, in particolare della Commissione Regionale delle Pari Opportunità e della Consigliera Regionale di Parità .
Bufale e proponimenti per De Marchi (Api)
Mercoledi 20 Gennaio 2010 alle 22:51Apindustria Vicenza     Â
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2010: Bufale e proponimenti
"Se abbiamo bisogno di leggende, che queste leggende abbiano almeno l'emblema della verità !. Mi piacciono le favole dei filosofi, rido di quelle dei bambini, odio quelle degli impostori". Voltaire
Il Presidente di Apindustria Vicenza, Filippo De Marchi, interviene sull'avvio del nuovo anno: «L'anno nuovo si è aperto con un grande punto di domanda. Anzitutto sulla crisi e il ricadere della situazione internazionale sulle difficoltà delle famiglie e delle piccole imprese. La permanente difficile congiuntura del nostro paese, ereditata da un 2009 decisamente nero per incombere anche sul 2010, anno che, invece, a detta di molti, dovrebbe segnare la svolta decisiva verso la ripresa.
Dipenderà molto dall'effettiva volontà di modificare il corso delle cose da parte, per esempio, della classe politica italiana che, oltre a doversi misurare con una geografia industriale radicalmente variata, attende gli esiti (mai scontati) delle prossime elezioni regionali come ad un test sulla propria capacità di governo. Noi imprenditori non ci faremo facilmente sorprendere dall'apertura dei molti cantieri che, come d'incanto e consuetudine, prendono avvio in concomitanza di tornate elettorali. Per fare degli esempi: la Pedemontana, la Valsugana, la Valdastico a Sud, la Bretella a Nord di Vicenza sono opere che abbiamo sognato, atteso, sperato e ancor più abbondantemente già pagato in anni di immobilismo amministrativo in cui il costo delle mancate infrastrutture è stato sostenuto dalle nostre aziende.
Bene o male a Roma si sono accorti di qualche imprudenza nel promettere il taglio delle tasse ad imprese e famiglie, spostando più realisticamente ad un tempo più lontano i miraggi di una riforma fiscale più equa: e noi auspichiamo che ciò avvenga tenendo in debito conto che la sussistenza della PMI è la vera discriminante perché regga l'intero sistema economico italiano.
Da parte nostra abbiamo puntato con maggiore risoluzione a fornire ai nostri imprenditori gli strumenti necessari per parare i colpi ed agganciare la ripresa, ponendo, in primo luogo, le basi culturali per rendere più manageriali gli assetti delle nostre attività produttive. Un esempio su tutti: il percorso di incontri "C.R.I.S.I. - Come Ricreare Impresa Successo Innovazione", volto a proporre un modello innovativo di fare impresa, dove qualità dei prodotti, successo nella vendita e fiducia nelle risorse umane acquistano dignità e ruoli cardine. Abbiamo anche affinato la gamma dei nostri servizi, su modello delle specifiche richieste degli associati e al contempo non abbiamo abbassato la guardia sia nei confronti delle banche, sia verso la parte politica, presentando puntualmente le nostre istanze e cercando con tutti i mezzi che arrivassero nelle sedi opportune i segnali di difficoltà della PMI vicentina. Non abbiamo mai prospettato soluzioni prestabilite, abbiamo invece indicato dei modelli da perseguire, forti della nostra identità associativa, dell'impegno profuso dagli imprenditori impegnati nelle Categorie e nei Mandamenti e confermati dalla fiducia degli imprenditori.
Ed è con questo spirito che ci ritroveremo per un primo importante appuntamento di valutazione della Legge Finanziaria 2010 che definisce le linee di politica economica per il nuovo anno. L'occasione è data dal convegno in programma per il 25 p.v. che servirà agli imprenditori come confronto con la maggioranza di governo e l'opposizione.
Auspico un'ampia partecipazione degli imprenditori per rafforzare la nostra capacità di rappresentanza e per dare forte il segnale che chi opera in questa parte di paese, attende risoluzioni concrete aldilà di ogni promessa politicamente giustificabile».
Filippo De Marchi
Lettera di Apindustria a ... Babbo Natale
Mercoledi 23 Dicembre 2009 alle 07:24Apindustria Vicenza Â
Con il sorriso sulle labbra, l'appello semi-serio degli imprenditori
"A Natale puoi... fare quello che non puoi fare mai..."
Caro Babbo Natale,
non ti meravigliare per questa lettera che ti arriva dagli imprenditori delle PMI di Vicenza. Quando abbiamo avviato le nostre attività produttive già non avevamo più l'età per mandarti letterine, ma, in questo 2009 così tormentato, abbiamo bussato a molteplici porte senza avere risposte soddisfacenti, abbiamo interloquito con varie personalità del mondo politico ed economico, di Vicenza, di Venezia, di Roma e di Bruxelles e, ottenendo poco o nulla di quanto abbiamo chiesto, forse tu puoi portarci qualcosa.
Sai perché abbiamo deciso di rivolgerci a te? Anzitutto perché stiamo assistendo a delle cose a dir poco stravaganti. Infatti, c'è chi riceve parecchi regali, pur non avendo mai chiesto nulla. A noi invece sono riservate solo promesse! Altri che avevano pensato al "paradiso" solo per i loro soldi, ora possono far conto sul condono, anch'esso non richiesto, che fa ritornare i quattrini in quel "purgatorio" fiscale che è il nostro bel Paese. Poi, in altre parti d'Italia si ottengono cose con più facilità : strade, ponti enormi, banche nuove di zecca, invece noi per avere una "bretella" a nord della nostra città , dobbiamo contrattare una "compensazione", mentre per quella a sud dovremo pagare il pedaggio.
Noi dobbiamo arrangiarci, farcela da soli e anche se siamo i più piccoli e medi siamo coccolati solo a parole! Allora, visto come stanno le cose, potresti mettere nel tuo sacco alcune cose che ci servono veramente e non sappiamo davvero dire quale ci necessiti di più.
Anzitutto la fine di questa lunga crisi che sta compromettendo le nostre attività . Poi, una classe politica all'altezza del compito. Meno partiti e partitini e più politica ispirata al bene comune e meno al personalismo; Ci servirebbe una vera riforma dello Stato che consentisse al Paese di agganciare la ripresa economica, attuando alcuni provvedimenti mirati a ridurre il carico fiscale delle PMI, eliminando i motivi di inefficienza del sistema riducendo la burocrazia alle aziende, rendendo possibili i pagamenti della PA nei nostri confronti. Vorremmo anche chiedere un credito diverso, meno legato ai vincoli di "Basilea 2" e più direttamente partecipe dello sforzo degli imprenditori di sviluppare le aziende.
Da parte nostra cosa promettiamo?
Facciamo la promessa di continuare a fare i buoni imprenditori nel credere nelle nostre aziende, nei nostri collaboratori e nella loro professionalità . Promettiamo di tenere duro, contando di essere più uniti tra di noi, nel'incoraggiarci a vicenda e, se permetti, di partecipare con più convinzione alle iniziative che la nostra Associazione riserva per noi e per la crescita delle nostre aziende.
Un caro augurio anche a te!
Il Presidente
Filippo De Marchi
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