Dopo fiaccolata Comune e parrocchia per riflessione su problemi di San Lazzaro
Martedi 22 Febbraio 2011 alle 16:33Comune di Vicenza - Dopo la fiaccolata che sabato 5 febbraio, organizzata dalla parrocchia, si è snodata lungo le vie di San Lazzaro per dire che quella zona non è solo degrado e prostituzione, la riflessione sulle problematiche del quartiere prosegue con tre incontri. L'iniziativa, intitolata "La San Lazzaro invisibile? L'esterno delle nostre case è l'interno del nostro villaggio", è organizzata dall'assessorato alla famiglia e alla pace del Comune di Vicenza e dalla parrocchia Sacra Famiglia e San Lazzaro con l'associazione Noi circolo di San Lazzaro e il Progetto Jontahan.
Continua a leggereLa fiaccolata di don Pino Arcaro
Domenica 20 Febbraio 2011 alle 23:56Egregio don Pino Arcaro, la sua promenade alla puttanesca in quel di S. Lazzaro come cittadino rispettoso delle leggi mi lascia quantomeno perplesso, e mi chiedo: procede da un principio morale, oppure da un principio di ordine pubblico? Continua a leggere
La marcia di san Sazzaro di Nicola Rezzara da Il Giornale di Vicenza
Domenica 6 Febbraio 2011 alle 11:01Domenica 06 Febbraio 2011 CRONACA Pagina 13
LA MARCIA DI SAN LAZZARO. Circa trecento residenti hanno risposto all'appello del parroco che aveva esortato la sua comunità di fedeli a riappropriarsi del viale
di Nicola Rezzara
Una catena umana spegne le "lucciole"
Anche mamme con bambini sui marciapiedi a "luci rosse" «Non dobbiamo avere paura» Svaniscono le "sorelle prostitute"
Continua a leggereNo in 400 a san Lazzaro alla prostituzione, con don Pino Arcaro e don Matteo Menini
Domenica 6 Febbraio 2011 alle 10:55Fiaccolata: più di mille per verità su falda dal Molin e territorio. Solidarietà alla Fiom per 28
Domenica 16 Gennaio 2011 alle 23:19Riceviamo da Irene Rui altre notizie sulla fiaccolata e pubblichiamo (chiunque può inviarci propri scritti a [email protected] , l'indirizzo per i Citizen Writers, quelli più vicini alla vita e alle notizie ...).
Alla fiaccolata promossa dal "Presidio Permanente" per conoscere la verità su cosa sta accadendo al territorio e alla falda dopo la posa di oltre 3500 pali al Dal Molin e se l'area ad est sarà consegnata alla città , visto che ad oggi gennaio 2011, non c'è nessun fatto concreto, hanno manifestato più di un migliaio di persone (foto di Mariela De Marchi Moyano da Facebook, n.d.r.).
Continua a leggerePiù di mille alla fiaccolata del No Dal Molin
Domenica 16 Gennaio 2011 alle 21:48Oltre mille cittadini hanno partecipato stasera alla fiaccolata (foto di Mariela De Marchi Moyano da Facebook), manifestazione organizzata dalle 18,30 a Piazza Castello dal Presidio Permanente No Dal Molin con molte formazioni (tra cui Prc, PdCI e FdS) che da sempre si spendono per questa guerra che ha lasciato una ferita aperta.Â
La fiaccolata ha dato il via a una campagna di mobilitazione sui temi connessi del dissesto idrogeologico del territorio e del parco della pace.
Continua a leggereUna fiaccolata di fratellanza e solidarietà
Mercoledi 3 Marzo 2010 alle 18:44
Fiaccolata del 1 marzo, Montecchio Maggiore, in occasione della giornata internazionale di protesta dei migranti.
Lo hanno chiamato "Un giorno senza di noi", ma in questa fiaccolata sarebbe piu' giusto chiamarlo un giorno "con" noi. Infatti il corteo che si snodava per la cittadina era multi-colore, composto da centinaia di facce diverse, italiane e straniere, accomunate tutte dal medesimo spirito di fratellanza e solidarietà , dalla voglia di esprimere forte il bisogno di giustizia e il rifiuto di logiche discriminatorie e xenofobe. In prima fila c'erano i bambini, bellissimi, pieni di vita ed entusiasmo per quello che per loro era un bel gioco, camminare cantando davanti ad una mare di fiaccole luccicanti. Forse nella loro breve vita avranno purtroppo sperimentato la diffidenza, i rifiuti che colpiscono quotidianamente i loro genitori, ma quel giorno erano felici, allegri come solo i bambini sanno essere: chi parla di quote massime di bimbi "stranieri" nelle scuole, doveva essere lì, e vedere come parlavano bene la nostra lingua, con che grazia cantavano le nostre canzoni, come sapevano stare insieme ai loro compagni italiani, senza problemi, nella genuinità e spontaneità tipica dell'infanzia. Loro, insieme ai nostri figli, sono il futuro di questo paese.
Dietro ai bambini sfilava pacificamente una moltitudine stanca di sentire slogan vuoti e cattivi, fatti solo per alimentare l'odio reciproco e lucrarci sopra, costruiti ad arte per coprire la mancanza di prospettive e risposte ad una crisi che attanaglia le famiglie e lascia a casa migliaia di padri e madri senza lavoro.
Non c'era odio negli sguardi delle persone che erano a Montecchio il primo marzo, ma la voglia di gridare la loro rabbia verso una delibera, quella del comune castellano sulla idoneità degli alloggi, che tra mille cavilli e parametri astrusi, sta rendendo la vita impossibile a centinaia di famiglie di lavoratori regolari costrette a dividersi per evitare di precipitare nella clandestinità , e a molti proprietari montecchiani, alle prese con la difficoltà di dare in affitto le loro case.
Alla fine tutti hanno ascoltato in silenzio le parole di solidarietà di Bepi De Marzi, la lettera con il famoso testo di Brecht "Prima di tutto vennero a prendere gli zingari" letta da una ragazza bengalese, il comizio appassionato del Presidente dell'Unione Immigrati Condè Ousmane che ha chiesto l'estensione del diritto di voto agli immigrati residenti, e la manifestazione si è sciolta ordinatamente, lasciando il paese deserto, pieno solo degli echi dell'allegria contagiosa dei bambini che sfilavano.
Mattia Pilan
Sinistra, Ecologia e LibertÃ
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