La fiaccolata di don Pino Arcaro
Domenica 20 Febbraio 2011 alle 23:56 | 0 commenti
Riceviamo da Lucio Panozzo e pubblichiamo (scriveteci a [email protected] )
Egregio don Pino Arcaro, la sua promenade alla puttanesca in quel di S. Lazzaro come cittadino rispettoso delle leggi mi lascia quantomeno perplesso, e mi chiedo: procede da un principio morale, oppure da un principio di ordine pubblico?
Nel primo caso vorrei distinguere: se è in relazione al "peccato" che commettono le prosti e i loro clienti, farebbe più bella figura a protestare dentro alla sua chiesa. Parafrasando San Giovanni vs. Erode, le dico chiaro e netto : "Non ti è lecito". Non dovete giudicare gli altri in tema di morale, non ne avete gli strumenti giuridici, ma se proprio lo volete fare, abbiate almeno la buona creanza di farlo tra le vostre quattro mura, ma soprattutto portatevi l'oculista per scrutare il vostro fundus oculi e le travi che vi sono nascoste. La vostra morale non interessa tutti, ma i soli credenti (rispettabilissima posizione, anche da me; però anche voi dovete rispettare il vostro prossimo), e la Costituzione vi impone, come chiesa, di non interferire sui fatti privati. Se poi a lei e ai seguaci della sua setta rimane la fregola di interferire sulle volontà altrui, consiglierei di organizzare una promenade contro la pedofilia in generale, sia dei preti che dei laici, magari in Piazza Duomo all'uscita della messa principale. Verrò anch'io e farò il portabandiera.
Se si tratta del secondo caso, cioè ordine pubblico, potrei anche essere d'accordo, solo però se non ci fossero altri sistemi praticabili, ma siccome i sistemi ci sono, non capisco perché perdere tempo in chiacchiere. Ricordo a chi non lo sa che la prostituzione non è reato, e che le proposte di una sua regolarizzazione dormienti in parlamento si sprecano. Regolarizzazione significherebbe ordine, controlli sanitari, eliminazione dei magnaccia che praticamente operano in situazioni di vera schiavitù, con il non piccolo particolare dell'aspetto fiscale, che potrebbe dare uno spiffero di ossigeno all'erario. Una o l'altra delle strade praticabili sarebbero già state realizzate, se non fosse per il piccolo e insignificante problema che in Italia non comanda il governo, ma comanda la CEI. E lì puoi battere fin che vuoi, le teste dure non mollano.
Attendo lumi.
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