Archivio per tag: Falda

Danni da innalzamento falda: risarcimenti anche a Villaverla e Montecchio Precalcino

Giovedi 20 Gennaio 2011 alle 22:28
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Maurizio Conte, Regione Veneto - "I cittadini o le aziende che hanno subito danni a causa dell'innalzamento della falda acquifera a seguito delle alluvioni che hanno colpito la Regione del Veneto possono presentare la domanda per chiedere un sostegno per il ripristino delle strutture e per un contributo per l'energia elettrica necessaria per il funzionamento continuo delle pompe", lo annuncia l'assessore veneto all'Ambiente Maurizio Conte, illustrando il contenuto di un'ordinanza in fase di elaborazione.

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Fiaccolata: più di mille per verità su falda dal Molin e territorio. Solidarietà alla Fiom per 28

Domenica 16 Gennaio 2011 alle 23:19
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Riceviamo da Irene Rui altre notizie sulla fiaccolata e pubblichiamo (chiunque può inviarci propri scritti a [email protected] , l'indirizzo per i Citizen Writers, quelli più vicini alla vita e alle notizie ...).

Alla fiaccolata promossa dal "Presidio Permanente" per conoscere la verità su cosa sta accadendo al territorio e alla falda dopo la posa di oltre 3500 pali al Dal Molin e se l'area ad est sarà consegnata alla città, visto che ad oggi gennaio 2011, non c'è nessun fatto concreto, hanno manifestato più di un migliaio di persone (foto di Mariela De Marchi Moyano da Facebook, n.d.r.).

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Categorie: Politica

Donne No Dal Molin in Corso: falda e acqua pubblica

Giovedi 8 Luglio 2010 alle 21:49
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Le donne del presidio No Dal Molin hanno attraversato Corso Palladio a Vicenza (foto VicenzaPiù) , facendo 'rombare' tra la gente e i palazzi il rumore dell'acqua, per sensibilizzare la gente sulla privatizzazione dell'acqua e sul pericolo che corre la falda sotto la costruenda base USA Dal Molin. C'erano donne, con caraffe di vetro, con secchi trasportati con il bigòlo (antico arnese ad arco che si mette sulle spalle per portare l'acqua) con i vecchi secchi di rame.

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Categorie: Politica

Bottene:Dal Molin,Parco della Pace ok,tangenziale no

Domenica 27 Giugno 2010 alle 14:55
ArticleImage Cinzia Bottene, Lista Vicenza Libera - No Dal Molin  -  Con la sdemanializzazione del lato Est del Dal Molin è stato riconosciuto, sia pure tardivamente ed in maniera parziale rispetto al dovuto, un diritto di questa città. Diritto che per quattro anni i cittadini di Vicenza hanno difeso strenuamente mobilitandosi, senza mai arrendersi o demoralizzarsi nei momenti più difficili.
Varie volte persone del Presidio Permanente erano entrate nell'area per affermarne il possesso da parte della città, pagandone sul piano giudiziario le conseguenze; ora che questo diritto è stato sancito quell'area potrà essere vissuta dalla cittadinanza e finalmente diventare il più grande parco pubblico cittadino: il "PARCO DELLA PACE" che si contrappone simbolicamente alla base militare confinante.

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Chiudere le discariche che minacciano la falda

Mercoledi 12 Maggio 2010 alle 05:19
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Partito democratico Provinciale - "Tutela dell'acqua: la Provincia agisca nel PTCP contro le minacce alla falda". Dal gruppo consiliare del Pd due ordini del giorno a difesa della qualità dell'acqua
Bonificare le discariche che minacciano la ricarica della falda acquifera, intervenendo subito sui siti degradati non autorizzati e avviando entro dieci anni la chiusura di quelle attualmente autorizzate.

Sono le due proposte avanzate dal gruppo consiliare del Partito Democratico, che chiede alla giunta Schneck di inserire indirizzi adeguati nel PTCP.

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Categorie: Politica, Eventi

Incontro in Provincia sul Dal Molin

Martedi 9 Marzo 2010 alle 21:27

Comune di Vicenza     

Incontro in Provincia sul Dal Molin, Variati: "Insieme nel perseguire la trasparenza"
"Il Comune è con la Provincia in tutte le azioni volte a garantire un'informazione trasparente sulle attività del cantiere della nuova base americana al Dal Molin".

Questo il commento del sindaco Variati all'iniziativa dell'assessore provinciale alle risorse idriche Paolo Pellizzari di convocare un incontro tecnico sul tema della falda con rappresentanti del commissario di governo, della Regione e delle ditta costruttrice, al quale ha preso parte per il Comune l'assessore all'ambiente Antonio Dalla Pozza.
"I nostri due enti - precisa il sindaco - sono concordi nel chiedere trasparenza e rigore al governo e agli americani. Si tratta di un cantiere realizzato in un'area militare, ma abbiamo chiesto che valgano le stesse regole di controllo di un cantiere civile. Lo stesso commissario di governo Paolo Costa, del resto, al tavolo istituzionale inaugurato il 25 febbraio mi ha assicurato che si vuole procedere nel più scrupoloso rispetto delle norme. Ritengo molto appropriata, in questo senso, l'azione della Provincia, e in particolare dell'assessore Pellizzari, che si è fatta carico di approfondire l'aspetto dell'acqua, di sua specifica competenza. Nel corso del tavolo istituzionale di fine febbraio il commissario di governo ha fornito, in risposta ai quesiti sollevati in particolare sulla falda e le implicazioni ambientali dell'attività di cantiere, informazioni che vanno ora puntualmente approfondite dal punto di vista tecnico. Per questo ribadisco un pieno sostegno del Comune al giusto e opportuno lavoro avviato dalla Provincia nell'esercizio delle sue competenze".

 

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Categorie: Politica

Usa:Vinca non rispettata,Regione occcupata

Mercoledi 24 Febbraio 2010 alle 17:06

No Da lMolin   

I NoDalMolin nei palazzi della regione veneto: Vinca non rispettata, cantiere illegale

No Dal Molin in RegioneUna cinquantina di vicentini questa mattina ha occupato gli uffici della Regione Veneto nei quali è stata realizzata la Valutazione d'Incidenza Ambientale sul progetto statunitense al Dal Molin, attaccando striscioni e manifesti che denunciano l'illegalità del cantiere.

L'iniziativa cade alla vigilia dell'arrivo del commissario Costa a Vicenza che tenterà di insabbiare i danni in corso al territorio e alla falda acquifera.

Alcuni manifestanti sono stati ricevuti dai responsabili della struttura amministrativa ai quali sono state consegnate le prove delle palesi violazioni alla Vinca messe in atto dalle cooperative che stanno realizzando la nuova base statunitense al Dal Molin. Innanzitutto, i danni provocati alla falda acquifera dalla palificazione che è stata realizzata violando i vincoli posti dalla Regione Veneto; poi, l'esondazione della stessa falda e l'utilizzo, da parte dei costruttori, di idrovore e scarichi diretti nel Bacchiglione che, invece, la Vinca aveva proibito.

No Dal Molin in RegioneI funzionari regionali hanno fatto presente che di fronte a palesi e provate violazioni della Vinca deve corrispondere un cambiamento della Vinca stessa; ma è lo stesso progetto statunitense - oltre alle foto scattate in questi mesi - a dichiarare che i pali usati per le fondamenta sono diversi da quelli presentati all'interno della Vinca.

«Di fronte a questa evidenze - hanno sottolineato i NoDalMolin - il mancato intervento degli uffici regionali configurerebbe il reato di omissione di atti d'ufficio».

I NoDalMolin hanno anche ricordato la vicenda dei cantieri per la Tav al Mugello, dove funzionari pubblici e ditte costruttrici sono state condannate a pesanti pene per la distruzione della falda acquifera locale.

 

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Categorie: Politica

Legambiente impegna candidati su Dal Molin

Giovedi 18 Febbraio 2010 alle 06:07
Legambiente Veneto    

 

Legambiente chiede ai candidati Presidenti della Regione Veneto una serie di impegni sul Dal Molin
Quali conseguenze sulle falde idriche a seguito dei lavori nell'area dell'ex aeroporto?


"Perché non si eseguono le opportune verifiche ambientali ed i lavori proseguono ininterrottamente anche quando emergono dei problemi nell'area dell'ex aeroporto Dal Molin? - chiede Michele Bertucco, presidente regionale di Legambiente - ciò che si è verificato in queste ultime settimane, dal ritrovamento di alcuni reperti archeologici alle dinamiche della falda acquifera, dal taglio di innumerevoli piante di grosse dimensioni al dissesto degli argini, suggerirebbe a chiunque una attenta valutazione delle conseguenze sul ciclo delle acque superficiali e profonde dell'alta pianura vicentina e delle eventuali ripercussioni negative sul territorio e sulla città". Inoltre, - prosegue Bertucco - la Valutazione di Incidenza Ambientale, redatta alla fine del 2007, prevedeva obbligatoriamente la posa di piezometri per il controllo della falda, il monitoraggio dei principali parametri ambientali e la comunicazione dei dati alle istituzioni ed alla cittadinanza, anche durante tutta la fase di cantiere. Come mai tale obbligo non è stato rispettato?

"Come associazione impegnata nella tutela di interessi diffusi - prosegue Valentina Dovigo del circolo di Vicenza - ribadiamo che gli enti locali interessati ed i cittadini, già privati della Valutazione di Impatto Ambientale, hanno tutto il diritto di conoscere la reale portata e le cause dei problemi che si stanno manifestando, hanno diritto alla salvaguardia del patrimonio naturale ed artistico di pregio presente nel loro territorio, ma ancor di più hanno diritto all'attivazione di tutte le misure concrete disponibili per prevenire il degrado ambientale e qualsiasi danno di qualsiasi entità".

Per questo, conclude Legambiente Veneto, chiediamo ai candidati alla presidenza della Regione Veneto di assumersi degli impegni precisi sulla vicenda Dal Molin e in particolare:

di coordinare, assieme agli enti locali competenti, un'analisi puntuale degli impatti generati dalla realizzazione della base sul tessuto urbanistico e sulla qualità ambientale della città, compresi la stima di tutte le emissioni inquinanti ed il conteggio dei consumi di risorse previsti;

di garantire l'osservanza delle prescrizioni e l'attivazione di tutti i controlli e monitoraggi previsti dalla Valutazione di Incidenza Ambientale;

di istituire, di concerto con il Commissario di Governo, un Osservatorio, costituito da rappresentanti degli enti titolari di specifiche competenze e da esponenti delle associazioni cittadine, che sia sede di confronto tecnico ed approfondimento delle problematiche ambientali e sanitarie di più alta conflittualità.


Legambiente Veneto


Per comunicazioni: Legambiente Veneto Corso del Popolo 276 45100 Rovigo tel. 042527520 fax 042528072 e-mail [email protected]

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Categorie: Politica

Variati fa 10 domande e Costa ne aggiunge altre

Mercoledi 17 Febbraio 2010 alle 18:54

Comune di Vicenza   

Dal Molin, il sindaco Variati al commissario Costa: "Domande giuste e opportune, ne discuteremo al tavolo"

Il sindaco di Vicenza, Achille Variati, risponde positivamente all'invito del commissario di governo Paolo Costa, che in una sua nota diffusa oggi pomeriggio ha proposto l'inserimento di ulteriori temi all'ordine del giorno del tavolo tecnico Comune-Commissario sul cantiere del Dal Molin.
Giusto oggi il sindaco aveva parlato con il commissario, proprio con l'obiettivo di raffinare l'elenco dei temi che potranno essere trattati già nel primo incontro. "Apprezzo - spiega Variati - la risposta positiva data dal commissario alla nostra richiesta di avere, nell'incontro del 25 febbraio, spiegazioni sui fenomeni di allagamento del cantiere, che hanno causato una comprensibile preoccupazione tra i cittadini. Offro a mia volta la stessa disponibilità a rispondergli, in quella sede, sulle questioni che solleva e che riguardano accordi, atti e progetti necessari a integrare la realizzazione della nuova base militare nel tessuto infrastrutturale e di servizi della città. Sono questioni che è giusto affrontare rapidamente, per offrire anche su questo rassicurazioni alla comunità locale. D'altra parte - conclude il sindaco -, è proprio per affrontare questioni di questo tipo che ho proposto la nascita del tavolo. Con un'unica precisazione: il tema dell'aeroporto, per la sua complessità, non può che essere risolto all'interno del più ampio accordo di programma tra Stato e Comune. Ma anche su questo c'è piena condivisione con il commissario".

 

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Categorie: Politica

Dal Molin, sale la falda, esce acqua marrone

Sabato 30 Gennaio 2010 alle 18:56
Redazione di VicenzaPiù    

 

I lavori nella base americanaLa falda d'acqua a solo 50 cm dalla superficie
Ora dai pozzi esce acqua e fango

Il Presidio No Dal Molin, già impegnato per far valere le normative e la documentazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto dopo il ritrovo i reperti archeologici nell'area ex aeroporto, lancia l'allarme "Danni alle falde" perché, durante i lavori in corso, è stata trovata l'acqua mezzo metro sottoterra mentre "acqua color marrone" esce dai pozzi artesiani degli abitanti della zona Dal Molin.

Il tutto sarebbe "l'effetto delle palificazioni nel cantiere della Ederle 2", come si chiede il Presidio permanente, la cui leader, il consigliere comunale Cinzia Bottene, ha posto l'attenzione sulla salute pubblica con "la campagna delle tre S: salute, sicurezza e storia".

Cinzia BotteneMentre Enrico Marchesini lancia a nome del Presidio "un appello alla mobilitazione straordinaria di intellettuali e cittadinanza per la salvaguardia dei reperti archeologici rinvenuti nell'area del Dal Molin", a dicembre la Soprintendenza ha dovuto interrompere gli scavi per la falda superficiale salita allora ad appena mezzo metro sotto la superficie.

Il timore, da verificare, è che le palificazioni in cemento abbiano fatto da diga alzando la falda. E per le palificazioni Usa non ci sarebbero dati né decisioni.
Infine alcuni cittadini di S. Antonino hanno segnalato che, a volte e per alcuni giorni consecutivi, è uscita acqua sporca e marrone dai loro pozzi artesiani.
Cinzia Bottene afferma di aver "depositato istanza di accesso agli atti per avere lumi sulla falda" e invita il sindaco ad "attivarsi", cosa di cui Achille Variati ha dato immediata assicurazione impegnandosi, nel caso fossero confermati i nuovi dati, come sostiene il Presidio No Dal Molin, a fare specifiche indagini per aver risposte anche prima del tavolo tecnico del 26 febbraio con il commissario Costa e con i responsabili del cantiere. Ciò, sostiene il sindaco, a "tutela della sua città e della sua storia anche se l'area è militare".

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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