La Repubblica: per BPVi e Veneto Banca servono altri 5,7 miliardi
Martedi 31 Gennaio 2017 alle 09:29
Servono altri 5,7 miliardi di euro per mettere in sicurezza la Banca popolare di Vicenza e Veneto Banca. E un paio di questi miliardi dovrà metterli la mano pubblica, probabilmente sotto forma di prestito con un bond del Tesoro. Il conto finale del risanamento dei due gruppi messi in ginocchio dalle gestioni di Gianni Zonin e di Vincenzo Consoli salirebbe così attorno a 8,2 miliardi. A dire esattamente quale cifra è necessaria sarà la Banca centrale europea, che vigila direttamente i due istituti e in queste settimane si confronta con i loro vertici e con il loro azionista, il fondo consortile che ne detiene il 98%. Il progetto di massima, che sarà portato a Francoforte tra i due cda di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca che oggi esaminano le linee guida della ristrutturazione e il 9-10 febbraio prevede nuovo denaro per 5,7 miliardi.
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Renato Bertelle c'è o ci fa? Prima di decidere se esiste, assemblea suoi associati dovrebbe valutare transazione BPVi. E Achille Variati continua a sbagliare su "amici" e fiduciari
Lunedi 23 Gennaio 2017 alle 23:56
Renato Bertelle, noto tra i colleghi come avvocato che dopo una lunga carriera potrebbe lasciare la possibilità di farsi strada a qualche giovane legale, tipo il figlio, ha gustato durante il primo periodo del dramma causato dal flop della vecchia Banca Popolare di Vicenza (di cui aveva comprato azioni anche lui ma di questo parleremo in futuro) la notorietà che si deve ai paladini del bene contro il male. Eccolo, quindi, tuonare contro la mala gestio precedente della Popolare del ventennio di Gianni Zonin accompagnato da fidi scudieri come Giuseppe Zigliotto nel cda di Via Btg. Framarin fin dal lontano 2003 prima di assurgere alla presidenza di Confindustria Vicenza, e da altri più "recenti" come Matteo Marzotto. Armato di sacro (ma anche profano) furore Bertelle arrivaain quattro e quattrotto a fondare una associazione dal nome altisonante come "Associazione Nazionale Azionisti Banca Popolare di Vicenza" con cui arriva, come dicono in molti e lui, anche se minimizza, conferma, a raccogliere clienti anche in età senile pur essendone il presidente e in barba ad ogni dubbio su un apparente (evidente?) conflitto di interessi.
Continua a leggereBPVi, fuga dei correntisti. Le entrate giornaliere sono minori delle uscite
Lunedi 23 Gennaio 2017 alle 08:37
Quanto sta costando il turnover del top management alla Popolare di Vicenza? Dopo il benservito milionario all’ex amministratore delegato Francesco Iorio, la scorsa settimana è stata la volta delle dimissioni del braccio destro di Iorio, Iacopo De Francisco. Con il manager, che resterà in carica fino a febbraio, si è arrivati a una risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Dopo che al suo arrivo – nell’estate 2015, sotto la presidenza di Gianni Zonin – Di Francisco era stato accolto da un consistente welcome bonus , sembra abbia accordato, in sede di addio, uno sconto alla banca.
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Transazione e "Situation room" BPVi, Marcello Poli spiega come funziona ai 94.000 soci invitati ad aderire: "la trasparenza è indispensabile a ricostruire la fiducia"
Venerdi 20 Gennaio 2017 alle 22:00Pubblicato il 20 gennaio alle 17.23. Aggiornato alle 22.00. Bisogna travestirsi da Divino Otelma per azzeccare i numeri delle transazioni andate finora in porto con i 94.000 soci della Banca Popolare di Vicenza chiamati all'appello e alla concreta anche se amara realtà dei 9 euro offerti a fronte, ecco il concreto, dei 10 centesimi di valore, per giunta non ancora liquidizzabile, della azioni BPVi frutto della gestione dell'era Gianni Zonin protrattasi fino a Francesco Iorio, contro i 60 o 62,50 euro spesi per sottoscriverle o acquistarle dal 2007 al 2016. Questo è, infatti, il periodo preso in considerazione da Gianni Mion e Fabrizio Viola (e da Lanza e Carrus per Veneto Banca) col consenso di fatto del fondo Atlante, il nuovo socio di controllo assoluto della banca vicentina e della cugina, ora promessa sposa, montebellunese, ai cui azionisti andrebbe, analogamente a quelli di Vicenza e se lo accetteranno, il 15% del prezzo di acquisto o sottoscrizione delle loro quote, che hanno avuto un range più ampio di variazione a partire da 20 euro fino alla quotazione massima sopra i 40 euro.
Continua a leggereIl sindaco Achille Variati e l'Ad di BPVi Fabrizio Viola, uniti da Vicenza e dal compleanno: auguri!
Giovedi 19 Gennaio 2017 alle 13:17
Oggi, 19 gennaio, si festeggia il compleanno di due personaggi pubblici molto importanti per Vicenza. Il primo, per età e per presenza in città , è Achille Variati che oggi taglia il traguardo dei primi 64 anni. Nato nel quartiere San Bortolo, dove vivevano il padre Ferruccio e la madre Erminia Basso, Achille Variati studia all'Istituto magistrale Fogazzaro prima di laurearsi in matematica presso l'università di Padova. Iscritto alla Democrazia Cristiana dalla fine degli anni '70, ne diviene il segretario cittadino nel 1983. Da tre anni, intanto, è consigliere comunale, incarico che gli viene rinnovato nel 1985. Il più alto numero di preferenze ricevute alle amministrative del 1990 consente ad Achille Variati d'indossare per la prima volta, a 37 anni, la fascia tricolore da Primo cittadino di Vicenza.
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BPVi, Gianni Mion e Fabrizio Viola riportano i prestigiosi quadri a Prato. Cambio di rotta rispetto a Gianni Zonin: “aveva forse qualche ambizione napoleonica”
Giovedi 19 Gennaio 2017 alle 00:55
C'è il lieto fine sulla “battaglia†per i quadri di Prato di cui scrivemmo il 21 luglio 2013 seguendo poi anche la serie di altri avvenimenti sulla vicenda. La nuova dirigenza della Banca Popolare di Vicenza ha stabilito che le opere della collezione della Galleria di Palazzo degli Alberti trasferite in seguito all'acquisizione da parte della BPVi della Cassa di risparmio di Prato torneranno a casa nei prossimi mesi. La decisione è stata assunta dai massimi vertici della banca, il presidente Gianni Mion e il consigliere delegato Fabrizio Viola, presentatisi di persona il 18 gennaio nella città toscana.
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Ex Popolari venete, aumentano gli uomini di fondo Atlante
Mercoledi 18 Gennaio 2017 alle 08:59
Atlante stringe più da vicino la presa sulle ex popolari venete. La nomina è stata confermata ieri sera, con una nota stringata. Ma è tutt’altro che da sottovalutare il passaggio della nomina, nella riunione di ieri, di Alessandro Podestà nel cda di Veneto Banca, al posto del docente della Bocconi Marco Ventoruzzo, dimessosi a dicembre. Podestà , un passato in Ifil ed Exor, le «casseforti» degli Agnelli in Fiat, è tra i senior manager della squadra di Alessandro Penati e Paolo Petrignani, presidente e Ad di Quaestio, la Sgr che gestisce il Fondo Atlante, proprietario totalitario di Popolare Vicenza e Veneto Banca.
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Transazione, azione di responsabilità e capacità di Fabrizio Viola si incrociano nel salvataggio di BPVi e Veneto Banca
Martedi 17 Gennaio 2017 alle 13:28
In questo periodo è massima l'attenzione sul salvataggio delle due ex Popolari venete intrapreso dal suo nuovo management che ruota intorno a Fabrizio Viola, scelto dal socio di fatto unico, il Fondo Atlante, che lo ha nominato ad di Banca Popolare di Vicenza e presidente del comitato esecutivo di Veneto Banca, salvataggio per il quale è preliminare ai previsti consistenti tagli dei costi e all'immissione altrettanto pesante di nuovi capitali, almeno 3.5 miliardi, il successo della proposta di transazione avanzata a 94.000 soci della banca vicentina e a 75.000 di quella montebellunese. Ci arrivano in quest'ambito due note, una da Riccardo Federico Rocca dell'omonimo studio milanese e l'altra da un lettore affidabile che preferisce mantenere pubblicamente l'anonimato ma che ci gira, facendolo suo, il commento che circola in ambienti vicentini qualificati su un articolo di Lettera 43.
Continua a leggereTransazioni BPVi e Veneto Banca: l'ambito in cui nascono va valutato, pragmaticamente. Lo scrive un lettore, lo commentiamo noi aggiungendo le differenze da MPS
Domenica 15 Gennaio 2017 alle 11:14
Le decine di migliaia di soci traditi dalle precedenti gestioni delle due ex Popolari Venete stanno provando ad orientarsi per farsi i propri convincimenti in base alle diverse esigenze e necessità personali ascoltando se stessi, ma anche la variegata discussione sulle proposte di transazione fatte a 75.000 di loro da Cristiano Carrus, ad di Veneto Banca, e ad altri 94.000 da Fabrizio Viola, ad di Banca Popolare di Vicenza oltre che presidente del Comitato esecutivo dell'Istituto montebellunese. Ci arriva a tal proposito una riflessione da parte di un lettore che merita attenzione per il pragmatismo a cui fa riferimento e per la distinzione netta, fatta anche da chi scrive, in occasione del convegno a Thiene del 12 gennaio scorso, tra la valutazione della gestione attuale delle due banche, volta a salvarle dal disastro precedente e con un socio praticamente unico da tutelare in primis, il fondo Atlante, e la ferma condanna dell'era precedente.
Continua a leggereGianni Mion, presidente BPVi, scrive una lettera rivolta agli azionisti: "da questa operazione dipende il futuro della Banca"
Venerdi 13 Gennaio 2017 alle 15:51
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Gianni Mion, presidente di Banca Popolare di Vicenza, rivolta ai rappresentanti delle Associazioni dei Consumatori che sono stati ricevuti oggi in BancaSignori azionisti,
impossibilitato a partecipare ai Vostri incontri, desidero farVi avere alcune mie riflessioni che spero possano esserVi utili nella relazione con la Banca Popolare di Vicenza. La somma che BPVi e Veneto Banca mettono a disposizione nell'offerta di transazione è sicuramente considerevole, tenuto soprattutto conto della loro situazione patrimoniale ed economica, ed assolutamente senza precedenti nelle vicende che stanno interessando altre banche. Né va dimenticato che le azioni rimarranno nella assoluta disponibilità degli attuali azionisti consentendo, quindi, una speranza di incremento di valore a risanamento avvenuto. Come è già stato ben sottolineato dal Consigliere Delegato Fabrizio Viola, il successo di questa operazione costituisce l'imprescindibile fondamento del piano di rilancio attualmente in preparazione. Nessun investitore o finanziatore potrà , infatti, partecipare al finanziamento del piano in presenza di rischi non determinabili nell'importo e nel tempi. Da questa operazione dipende, quindi, il futuro della BPVi. Continua a leggere

