Archivio per tag: fabbrica

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Archeologia industriale, modernità sociale

Domenica 1 Aprile 2012 alle 17:45
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Da VicenzaPiù n. 231

Giorgio Pizzolato. «scelte condivise con i cittadini per il restauro e il riuso degli edifici industriali storici»

Negli ultimi anni il Comune di Schio è impegnato attivamente in un importante progetto di recupero del patrimonio di archeologia industriale con interventi che, oltre al restauro, hanno puntato al riuso degli immobili. Questi antichi edifici - spiega Giorgio Pizzolato, vicesindaco della città - hanno avuto un ruolo centrale nella vita della comunità di un tempo. Qui hanno lavorato fianco a fianco, sullo stesso telaio, generazioni di operai. Si sono sviluppate le prime associazioni di mutuo soccorso.

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Tornano a respirare i gioielli del passato industriale, l'esempio di Schio

Domenica 1 Aprile 2012 alle 17:01
ArticleImage Da VicenzaPiù n. 231
I luoghi dell'alto vicentino sono ricchi di testimonianze di archeologia industriale che, conservate e riutilizzate, restituiscono al territorio un valore aggiunto inestimabile

In tempi relativamente recenti si è diffuso l'interesse per l'archeologia industriale, per quei luoghi produttivi che hanno scritto la storia della nostra realtà economica. Nata in Inghilterra intorno agli anni Cinquanta, in Italia è verso la fine degli anni Settanta che si inizia a parlare di archeologia legata all'industria, anni dell'abbandono da parte dei monopoli industriali dei grandi complessi di tipo ottocentesco, del rifiuto operaio e del tramonto della catena di montaggio, del passaggio dello scettro dalla vecchia industria meccanica a quella dell'elettronica e dell'informatica.

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Le aree ex industriali e la qualità della vita

Domenica 1 Aprile 2012 alle 13:07
ArticleImage Da VicenzaPiù n. 231, di Guido Zentile

Le città che hanno visto intensificare la loro dimensione territoriale e rafforzare la propria immagine economica devono questo all'impronta che l'industria ha assunto nella sua espansione ed integrazione nel tessuto urbano. L'affermazione del sistema industriale parte dall'Inghilterra, paese guida di un processo che nell'arco di un breve lasso di tempo ha coinvolto l'intera Europa, compreso, quindi, il neo costituito Regno d'Italia. La sfuggente meccanizzazione di un sistema, che va dal vapore al motore elettrico, è stata artefice di un passaggio che ha radicalmente trasformato il volto delle nostre città che vivevano su un'economia prevalentemente rurale e sul commercio.

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Dismissioni e lavoro, la fabbrica cambia

Domenica 1 Aprile 2012 alle 13:00
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Da VicenzaPiù n. 231

All'inizio fu la protoindustria. Si sviluppò in Europa tra il XVI e il XVII secolo: l'attività manifatturiera si svolgeva nelle botteghe artigiane e nelle stesse case dei contadini con la crescita dell'industria a domicilio, il settore più dinamico nell'Europa seicentesca dato che la produzione artigianale era ostacolata e limitata da regolamenti corporativi (nella foto l'area dell'ex complesso Rossi, zona Ferrovieri).

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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