Archivio per tag: Cristiano Carrus

Categorie: Banche

Veneto Banca sigla l'accordo per i 730 esuberi e pensa a ricollocamenti, prepensionamenti e pensionamenti

Martedi 26 Aprile 2016 alle 09:52
ArticleImage L’accordo raggiunto da Veneto Banca e dai sindacati sui 730 esuberi - dichiarati dall’istituto nei mesi scorsi - è un tassello tra i più importanti del piano di taglio dei costi che sta portando avanti l’ad dell’istituto, Cristiano Carrus. «Abbiamo raggiunto questo accordo tutti assieme - spiega il manager -. Il decisivo supporto delle organizzazioni sindacali è una pietra miliare e non certo da oggi. È un altro grande passo per continuare a dare concretezza al piano industriale che a sua volta sarà fondamentale per l’approdo al mercato e alla contemporanea ricapitalizzazione». L’intesa consente alla banca di potersi presentare all’assemblea societaria del 5 maggio con il capitolo delle tensioni occupazionali già archiviato.

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Sfida per il nuovo cda di Veneto Banca: in corsa la consulente del governo Renzi. E Carrus potrebbe perdere il posto

Sabato 23 Aprile 2016 alle 10:22
ArticleImage Carlotta De Franceschi è un economista stimata, laureata alla Bocconi, attiva per anni in alcune prestigiose merchant bank (Goldman Sachs, Morgan Stanley e Credit Suisse) prima di approdare a palazzo Chigi. Come consulente del governo Renzi si è occupata della riforma delle banche popolari, nel febbraio del 2015. A fine agosto scorso il suo contratto è scaduto e non è stato rinnovato a causa di rapporti non oliatissimi con il sempre più litigioso “giglio magico”. I suoi rapporti con il premier sono rimasti ottimi, ed è indicata tra i compagni di avventura del viaggio di Renzi di questi giorni in Messico e Stati Uniti. Grazie alle, queste sì, oliatissime porte girevoli che tanto piacciono alla politica italiana, De Franceschi sarà con tutta probabilità eletta nel consiglio d’amministrazione di Veneto Banca all'assemblea del prossimo 5 maggio. (Leggi in rassegna stampa il resto dell'articolo)

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Sfida per il nuovo cda di Veneto Banca: in corsa la consulente del governo Renzi. E Carrus potrebbe perdere il posto

Sabato 23 Aprile 2016 alle 10:18
ArticleImage Carlotta De Franceschi è un economista stimata, laureata alla Bocconi, attiva per anni in alcune prestigiose merchant bank (Goldman Sachs, Morgan Stanley e Credit Suisse) prima di approdare a palazzo Chigi. Come consulente del governo Renzi si è occupata della riforma delle banche popolari, nel febbraio del 2015. A fine agosto scorso il suo contratto è scaduto e non è stato rinnovato a causa di rapporti non oliatissimi con il sempre più litigioso “giglio magico”. I suoi rapporti con il premier sono rimasti ottimi, ed è indicata tra i compagni di avventura del viaggio di Renzi di questi giorni in Messico e Stati Uniti. Grazie alle, queste sì, oliatissime porte girevoli che tanto piacciono alla politica italiana, De Franceschi sarà con tutta probabilità eletta nel consiglio d’amministrazione di Veneto Banca all'assemblea del prossimo 5 maggio. 

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L'Ad di Veneto Banca Carrus sulla fusione Bpm-Banco Popolare: "se dovessi firmare con loro lo farei subito"

Mercoledi 20 Aprile 2016 alle 10:05
ArticleImage La fusione fra Bpm e il Banco Popolare «sarà una storia di successo. Se dovessi firmare per aggregarmi a questi due signori, fra due anni, lo farei subito». La frase di Cristiano Carrus, amministratore delegato di Veneto Banca, pronunciata ieri a margine del consiglio dei bancari della Uil, riecheggia quella di Pierfrancesco Saviotti, collega del Banco, di un anno fa. Allora disse che il suo sogno proibito era una fusione con Popolare di Milano. (Leggi in rassegna stampa l'articolo completo)

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L'Ad di Veneto Banca Carrus sulla fusione Bpm-Banco Popolare: "se dovessi firmare con loro lo farei subito"

Mercoledi 20 Aprile 2016 alle 10:00
ArticleImage La fusione fra Bpm e il Banco Popolare «sarà una storia di successo. Se dovessi firmare per aggregarmi a questi due signori, fra due anni, lo farei subito». La frase di Cristiano Carrus, amministratore delegato di Veneto Banca, pronunciata ieri a margine del consiglio dei bancari della Uil, riecheggia quella di Pierfrancesco Saviotti, collega del Banco, di un anno fa. Allora disse che il suo sogno proibito era una fusione con Popolare di Milano. E se il sogno nel frattempo, pur con il «salasso» di un miliardo di aumento di capitale imposto dalla Bce, si è avverato, niente vieta a Carrus di riproporre la soluzione, esplorata in qualche modo lo scorso anno senza successo, in una versione potenziata dopo l’aumento di capitale e la quotazione di maggio di Montebelluna, e in attesa della fusione in autunno Banco-Bpm. Pur se Saviotti, nell’assemblea di bilancio di un mese fa, abbia escluso decisamente che le banche venete possano entrare nell’operazione.

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Dopo vent'anni di vita spericolata BPVi e Veneto Banca lasciano un buco di 20 miliardi. E la soluzione è milanese con Fondo Atlante a diventare il riferimento per Vicenza

Lunedi 18 Aprile 2016 alle 09:13
ArticleImage "Popolari venete. Una soluzione alla milanese" titola Il Corriere della Sera un lucido articolo di Stefano Righi che vi proponiamo di seguito, mentre ci sarebbe un'intesa di fatto secondo la quale il Fondo Atlante, di cui fanno parte Unicredit, Intesa, Cdp e varie altre istituzioni finanziarie e assicurative, tra cui Unipol, "si prenderebbe" Banca Popolare di Vicenza assumendosi al suo posto l'onere dell'inoptato e alleviando così l'impegno diretto sul quale Unicredit stessa aveva espresso forti perplessità, che unite a quelle di Intesa per il suo analogo impegno con Veneto Banca, hanno portato il Governo a promuvere gli accordi che hanno generato il fondo di salvataggio Atlante, privato ma con garanzie collaterali ben più ampe.

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BPVi, Veneto Banca e Banco, un aumento di capitale da 3,763 miliardi per salvarle

Lunedi 11 Aprile 2016 alle 09:29
ArticleImage Grande ingorgo a Nordest. Entro l’estate le tre grandi (ex) popolari del Veneto dovranno raccogliere tra i loro soci-azionisti 3,763 miliardi di euro che risultano essenziali per la continuità stessa della loro attività. Banco Popolare e Veneto Banca si apprestano a chiedere un miliardo, la Popolare di Vicenza arriva a 1,763: quasi 4 miliardi di euro che andranno raccolti coinvolgendo per l’80 per cento azionisti che insistono sul medesimo territorio e che, in numerosi casi, si trovano ad aver investito in due delle tre banche protagoniste, talvolta in tre.

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Veneto Banca, Carrus fiducioso sulla ricapitalizzazione dichiara: "il passo successivo è la fusione"

Venerdi 1 Aprile 2016 alle 09:40
ArticleImage «L’obiettivo è sederci a un tavolo serio per discutere di una fusione già quest’anno». Cristiano Carrus, amministratore delegato di Veneto Banca, conferma la strategia per l’ex popolare di Montebelluna. L’occasione è il convegno di Mestre del sindacato dei bancari Cgil, a cui doveva trovarsi seduto a fianco del presidente di Bpvi, Stefano Dolcetta, e dell’amministratore delegato di Banco Popolare, Pier Francesco Saviotti. Salvo che questi ultimi sono a Roma, il primo a votare il nuovo presidente di Confindustria, l’altro in Consob, per mettere a punto i dettagli dell’assemblea dei soci che sarà convocata oggi dal cda, per approvare l’aumento di capitale da un miliardo dettato dalla Bce per procedere alla fusione con Banca popolare di Milano. (Leggi in rassegna stampa l'articolo completo)

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Veneto Banca, Carrus fiducioso sulla ricapitalizzazione dichiara: "il passo successivo è la fusione"

Venerdi 1 Aprile 2016 alle 09:28
ArticleImage «L’obiettivo è sederci a un tavolo serio per discutere di una fusione già quest’anno». Cristiano Carrus, amministratore delegato di Veneto Banca, conferma la strategia per l’ex popolare di Montebelluna. L’occasione è il convegno di Mestre del sindacato dei bancari Cgil, a cui doveva trovarsi seduto a fianco del presidente di Bpvi, Stefano Dolcetta, e dell’amministratore delegato di Banco Popolare, Pier Francesco Saviotti. Salvo che questi ultimi sono a Roma, il primo a votare il nuovo presidente di Confindustria, l’altro in Consob, per mettere a punto i dettagli dell’assemblea dei soci che sarà convocata oggi dal cda, per approvare l’aumento di capitale da un miliardo dettato dalla Bce per procedere alla fusione con Banca popolare di Milano.

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Bce vuole ricambio Cda di Veneto Banca ma a Vicenza non si procede contro Cda by Zonin

Sabato 26 Marzo 2016 alle 23:18
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Mentre almeno per oggi i membri dell'era Zonin ancora in carica(e sono i due terzi del totale) hanno scansato l'azione di responsabilità, ben altra durezza mostra la Bce con Veneto banca, come scrive su Il Sole 24 Ore il collega Marco Ferrando.

La Bce torna a farsi viva con Veneto Banca. Più o meno com'era accaduto a dicembre alla vigilia della ("auspicata") trasformazione in spa, con una lettera inviata nei giorni scorsi a Montebelluna lancia un messaggio chiaro in vista dell'assemblea che il 5 maggio sarà chiamata a rinnovare il cda: Francoforte si aspetta una conferma dei vertici di nomina più recente - almeno presidente e ceo - ma anche un forte ricambio nel resto del cda, per proseguire in quel percorso di rinnovamento che la banca ha avviato ormai due anni fa.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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