L'Ad di Veneto Banca Carrus sulla fusione Bpm-Banco Popolare: "se dovessi firmare con loro lo farei subito"
Mercoledi 20 Aprile 2016 alle 10:00 | 0 commenti
La fusione fra Bpm e il Banco Popolare «sarà una storia di successo. Se dovessi firmare per aggregarmi a questi due signori, fra due anni, lo farei subito». La frase di Cristiano Carrus, amministratore delegato di Veneto Banca, pronunciata ieri a margine del consiglio dei bancari della Uil, riecheggia quella di Pierfrancesco Saviotti, collega del Banco, di un anno fa. Allora disse che il suo sogno proibito era una fusione con Popolare di Milano. E se il sogno nel frattempo, pur con il «salasso» di un miliardo di aumento di capitale imposto dalla Bce, si è avverato, niente vieta a Carrus di riproporre la soluzione, esplorata in qualche modo lo scorso anno senza successo, in una versione potenziata dopo l’aumento di capitale e la quotazione di maggio di Montebelluna, e in attesa della fusione in autunno Banco-Bpm. Pur se Saviotti, nell’assemblea di bilancio di un mese fa, abbia escluso decisamente che le banche venete possano entrare nell’operazione.
Certo, per Montebelluna, decisa a trovare in fretta una fusione anche su spinta della Bce dopo l’aumento di capitale, Banco-Bpm sarebbe un gran bell’approdo. Per intanto Carrus ricorda le prossime tappe: «Dopo l’assemblea del 5 maggio cominceremo il pre-marketing auspicando di avere già , nel contempo, l’autorizzazione della Consob. In seguito affronteremo l’operazione e ritengo che andremo in Borsa indicativamente a metà giugno». Anche Montebelluna può far leva sul Fondo Atlante e ovviamente il manager dice di «non escludere nulla» rispetto ad un intervento. Carrus, piuttosto, deve cercare di allontanare l’idea che per Veneto Banca varrà il bis della forchetta di prezzo vista a Vicenza: ovvero una banca il cui valore equivale all’aumento di capitale da un miliardo, con un prezzo compresso al punto da far scomparire i vecchi soci: «Ogni operazione è a sé stante, non commento quello che fa Vicenza. Veneto Banca ha una sua operazione, un suo piano industriale e una sua storia. Il mercato valuterà questa storia».
Storia che, per gli errori del passato, è stata ripercorsa ieri, in un’audizione al Senato, dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. Che ha affermato come «l’auspicata svolta» messa in campo con il nuovo cda guidato da Francesco Favotto, eletto nell’assemblea dell’aprile 2014, che confermava Vincenzo Consoli alla direzione generale, «non fu realizzata appieno e furono reiterati comportamenti non improntati alla sana e prudente gestione». Vale a dire ancora l’acquisto di azioni finanziato dalla banca nell’aumento di capitale del 2014, messo in luce dall’ispezione 2015 di Bce-Bankitalia. Che con i maggiori poteri riconosciuti alla vigilanza europea, ha portato alla sostituzione «del vertice dell’esecutivo e dell’alta dirigenza» nel luglio 2015.
I gruppi dei soci di VB, nel frattempo, hanno risposto alla lettera della Bce in chi si chiedevano chiarimenti sulla lista per il nuovo Cda.
Sul fronte Banco popolare, l’Ad Pier Francesco Saviotti ha confermato ieri a Milano che l’istituto parteciperà con 50 milioni al Fondo Atlante. «La nostra è una buona partecipazione, visto che siamo sotto aumento di capitale. È un’operazione intelligente, tutti fanno la loro parte e lo facciamo anche noi». Il manager si è detto sicuro che per la ripatrimonializzazione di un miliardo la banca ce la farà da sola, senza il supporto di Atlante. «Nonostante qualcuno dica che siamo mezzi malati – ha aggiunto - non è così». Rispetto alle pressioni operate dalla Bce sul Banco, Saviotti ha definito «arrogante» il potere di Francoforte. «Però comandano loro e quindi dobbiamo fare quello che serve. Molti pensano, visto che la Bce è stata così severa, che ci sia qualcosa che non va e quindi debbo spiegare ai clienti che siamo la stessa banca che sei mesi fa valeva 13 euro e ora 6 per l’irrazionalità dei mercati».
Di Gianni Favero, dal Corriere del Veneto
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.