Tangenziale nord est: il ministero delle infrastrutture ordina ad Anas di fare presto
Venerdi 6 Luglio 2012 alle 11:45L'esondazione a Caldogno registrata da una telecamera fissa della locale Polizia municipale
Sabato 6 Novembre 2010 alle 00:44Grazie alla Polizia locale (il comandante Pianegonda e il vice Costa) possiamo mostrare le parti principali del video dell'esondazione, riprese da una telecamera di controllo del traffico. Le immagini si commentano da sole oltre che con la voce del Vice Comandante Costa.
Continua a leggereCosta confermato Commissario, al via confronto su compensazioni concrete
Venerdi 28 Agosto 2009 alle 10:12Uno, due, tre buchi sulla cartina di Vicenza. E' l'insolita scena che si è presentata ad un gruppo di giornalisti vicentini, il 13 agosto scorso, a Palazzo Trissino: un Achille Variati ciarliero e in forma presentava quel mattino agli attoniti cronisti una cartina del capoluogo berico con tre fori ritagliati con la forbice. "Sono i tre punti dove non ho giurisdizione" commentava il sindaco. Le tre aree si possono facilmente indovinare: Ederle, Villaggio Americano, e naturalmente Dal Molin. "Sono sindaco della città ma su queste aree non ho giurisdizione" dichiarava con finta allegria il primo cittadino. Ironia tesa a sottolineare l'impossibilità di accedere a fini ispettivi nell'area del cantiere, chiesta già in giugno ma negata con due lettere distinte ricevute in luglio: prima il commissario straordinario governativo Paolo Costa e poi il colonnello comandante italiano del comando Usa, Edoardo Maggian, comunicavano il "divieto di accesso" in quanto trattasi di un'opera di difesa nazionale. "Sulla mia scrivania giacciono esposti, lettere di sollecito e di richiamo inoltrati da comitati e da singoli cittadini preoccupati per quanto sta accadendo al Dal Molin tra scavi e demolizioni. Se dunque non posso andare a controllare perché l'area non è di mia competenza - concludeva Variati - come posso dare una risposta ai dubbi e alle preoccupazioni legittime dei miei concittadini?".
Continua a leggereDal Molin, accesso vietato al sindaco Variati
Giovedi 13 Agosto 2009 alle 17:27
Già fissato un incontro col commissario Costa per i primi di settembre
Il sindaco Achille Variati ha oggi mostrato alla stampa una mappa della città con tre grossi buchi in corrispondenza dei tre insediamenti americani: la caserma Ederle, il villaggio americano e, ovviamente, l'area del Dal Molin. "Sono sindaco di tutta la città , ma su queste tre aree non ho alcuna competenza", ha spiegato.
Il riferimento di Variati è alle due lettere ricevute nel mese di luglio con cui, prima il commissario straordinario di Governo Paolo Costa e poi il colonnello comandate italiano del comando Usa, Edoardo Maggian, gli hanno comunicato l'impossibilità di accogliere la richiesta di accesso a fini ispettivi all'interno dell'area Dal Molin, in quanto trattasi di un'opera di difesa nazionale.
"Sulla mia scrivania giacciono esposti, lettere di sollecito e di richiamo inoltrati da comitati e da singoli cittadini preoccupati per quanto sta accadendo al Dal Molin tra scavi e demolizioni - ha spiegato Variati -. Se dunque non posso andare a controllare perché l'area non è di mia competenza, come posso dare una risposta ai dubbi e alle preoccupazioni legittime dei miei concittadini?".
Di qui l'annuncio di un incontro fissato con Costa per i primi di settembre "per capire come dare risposte alla città , visto che - evidenzia il sindaco -, come stabilisce il decreto presidenziale di nomina, anche il commissario straordinario ha il compito di salvaguardare ogni esigenza di carattere urbanistico e ambientale".
Il sindaco ha infatti ribadito come la sua contrarietà alla base militare al Dal Molin sia stata fin dal principio basata non su posizioni ideologiche, ma sugli aspetti di carattere urbanistico-ambientale: "Se sul piano giurisdizionale la questione è ancora in sospeso in attesa del pronunciamento del Tar - ha osservato Variati -, restano comunque le preoccupazioni che riguardano la presenza nell'area di falde acquifere profonde e anche di superficie: queste ultime, se alterate, potrebbero provocare cambiamenti all'assetto idrogeologico anche delle aree urbane adiacenti. La valutazione di impatto ambientale ci è stata negata - ha inoltre ricordato -, ma se succede qualcosa all'interno della base, può pagarne le conseguenze anche il resto del territorio comunale, e, quello sì, è di mia competenza".
"Il commissario Costa ha fatto promesse alla città - ha aggiunto infine Variati -. Ma attenzione a non confondere le opere complementari con le opere di compensazione: le prime sono quelle che si rendono necessarie per gli insediamenti militari e per i loro collegamenti, per i quali è impensabile l'uso di strade urbane e servirà invece la tangenziale nord e il prolungamento di via Aldo Moro; le seconde, invece, sono a vantaggio esclusivo della città , come potrebbe essere nel caso l'area civile al Dal Molin passasse dal demanio dello Stato al patrimonio del Comune".
Settembre si preannuncia dunque un mese importante nelle vicende delicate della base Usa, "perché Vicenza - come ha concluso Variati - non diventi ‘becca e bastonata'".
Vicepres. Secco: Berlusconi confermi Costa per Dal Molin
Giovedi 6 Agosto 2009 alle 15:57
"Auspichiamo il rinnovo dell'incarico di Commissario straordinario di Governo per il Dal Molin al professor Paolo Costa". Con queste parole il Vicepresidente della Provincia di Vicenza Dino Secco, a nome degli assessori e dei consiglieri provinciali di "Forza Italia verso il PdL", sintetizza il testo della lettera inviata al Presidente Silvio Berlusconi nella quale "viene riconosciuta - spiega Secco - la validità dell'opera svolta dal professor Costa, che ha dimostrato d'essere uomo delle Istituzioni e garante degli interessi della comunità . E' stato partendo da questo presupposto che il gruppo consiliare forzista ha promosso la stesura del documento da inviare al Capo del Governo, in cui si attesta la volontà della prima forza politica vicentina di sostenere il processo avviato con l'insediamento militare statunitense al Dal Molin, processo che ora deve vedere la realizzazione di una serie di importanti opere infrastrutturali".
Su questo punto il Vicepresidente della Provincia sottolinea che "il professor Costa proviene da un'area culturale e politica ben diversa dalla nostra, tuttavia egli ha anteposto ad ogni altra considerazione il bene comune e il rispetto degli impegni sottoscritti dal Governo italiano. Ora dobbiamo passare ad una nuova fase: rafforzare i rapporti con le autorità statunitensi, vagliando occasioni di collaborazione sia per l'economia, per le nostre aziende, come per lo studio e la specializzazione universitaria, sia con lo Stato e il Governo per la realizzazione delle infrastrutture, soprattutto viarie, che sono indispensabili per la nostra realtà provinciale. Credo sia giusto - ha concluso Secco - che lo Stato italiano intervenga a sostegno del Vicentino, non solo per la realizzazione della Tangenziale Nord, e credo che il professor Costa abbia dato dimostrazione di essere la persona ideale per garantire, con piena credibilità anche di fronte alle autorità statunitensi, gli interessi della collettività locale come nazionale".