Anciveneto, Zaia e 5 per mille ai Comuni
Giovedi 8 Aprile 2010 alle 13:32
Al direttivo Anciveneto di lunedì 12, filo diretto con Zaia e 5 per mille ai Comuni
Anciveneto riunisce nuovamente il proprio Direttivo. L'incontro è stato organizzato per lunedì 12 aprile, nella sede di Rubano alle 15.
Tra i temi più salienti da discutere la programmazione di un faccia a faccia con il neogovernatore della Regione Veneto Luca Zaia e la proposta di istituire un 5 per mille a favore dei Comuni.
Quindi verrà redatto un documento da inviare ai neoeletti consiglieri di Palazzo Ferro Fini, ai quali l'Anci regionale chiede precise garanzie.
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Odg contro Montecchio nei comuni veneti
Venerdi 26 Marzo 2010 alle 08:47
Il Dipartimento Enti Locali Veneto PRC - Federazione della Sinistra conferma la volontà di ottenere, dopo i gravi fatti di questi giorni, le dimissioni dalla carica di Sindaco di Montecchio Maggiore (VI) di Milena Cecchetto o, come auspicato dal Segretario Nazionale del Partito e Portavoce della Federazione della Sinistra Paolo Ferrero, la sua rimozione dall'incarico, da parte del Prefetto di Vicenza, per palese violazione della Costituzione Italiana.
Per queste ragioni in tutto il Veneto deve salire lo sdegno e il fatto di aver ordinato di dare pane e acqua a dei bambini deve essere condannato senza se e senza ma, non solo dalla politica, ma anche dalle istituzioni democratiche nate dalla resistenza al Nazifascismo.
In questo contesto quindi, come Dipartimento, in collaborazione con gli istituzionali del Partito di tutto il Veneto ( da Belluno a Rovigo, da Padova a Venezia) abbiamo deciso di promuovere in queste ore in tutti i Consigli Comunali, dove siamo presenti, ordini del giorno di condanna e di rifiuto di agire nei modi e nei termini operati dalla Giunta del Comune Castellano.
Perché tutto questo?
Perché siamo convinti che nell'azione del Comune di Montecchio non vi sia solo il fatto preoccupante che si colpiscano dei bambini, ma una lenta e progressiva fascistizzazione delle istituzioni.
Distinti Saluti
Giuliano Ezzelini Storti
Resp. Dipartimento Enti Locali Veneto P.R.C.
Federazione della Sinistra
PS: allego copia bozza o.d.g. che verrà presentato nei Comuni.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI ............
PREMESSO CHE in questi giorni si è appreso dalla stampa nazionale che il Sindaco leghista Milena Cecchetto di Montecchio Maggiore (VI) ha ordinato di negare il cibo della mensa, sostituendolo con pane e acqua, a 9 bambini delle scuole elementari e materne dalla sua città per il mancato pagamento delle quote previste da parte dei genitori dei minori;
CHE 7 su 9 sono figli di famiglie migranti e che tale atto si inserisce nel solco di una serie di azioni, operate dalla Giunta di Montecchio, di chiaro stampo discriminatorio come i vincoli di metratura per l'abitabilità delle case degli immigrati;
CHE in base alla crisi economica in cui ci troviamo è facile che altre famiglie, per la perdita del posto di lavoro, la cassa integrazione o la mobilità si troveranno nella condizione di non poter pagare molti dei servizi al cittadino erogati dal Comune, come nel caso delle famiglie dei bambini che hanno subito il sopruso da parte del primo cittadino della città castellana;
CHE si ritiene prioritario, come previsto dalle norme costituzionali, garantire a tutti i cittadini, a prescindere dalle disponibilità economiche, i servizi comunali;
ESPRIME
Ferma condanna sull'operato del Sindaco di Montecchio Maggiore (Vi).
IMPEGNA
Il Sindaco e la Giunta a garantire, anche nel caso di mancato pagamento delle quote mensa da parte di alcuni genitori di alunni frequentanti le scuole situate nel Comune, l'erogazione dei pasti e del servizio.
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9 mln di euro a Comuni in aree di montagna
Lunedi 15 Marzo 2010 alle 19:35Regione Veneto  Â
Comuni ricadenti nelle aree svantaggiate di montagna. Assegnati 9 milioni euro di contributi 2009 a 71 comuni del bellunese, trevigiano,veronese, vicentino
Sono settantuno i Comuni delle aree svantaggiate di montagna delle provincie di Treviso, Verona, Vicenza, Belluno, con una popolazione inferiore ai cinquemila abitanti, ai quali saranno erogati 9 milioni di euro di contributi da parte della Giunta veneta per le spese d'investimento sostenute a miglioramento dei servizi e della qualità della vita dei cittadini.
Il provvedimento regionale, proposto dell'Assessore alle Politiche degli Enti Locali Flavio Silvestrin, trova copertura nell'impegno assunto con la deliberazione n.2914 del settembre 2009, in relazione alla legge regionale n.30 del 2007 (interventi regionali a favore dei Comuni ricadenti nelle aree svantaggiate di montagna e nell'area del Veneto Orientale" e sue successive modificazioni ed integrazioni).
Le priorità che saranno seguite dalla Regione nell'assegnazione dei contributi faranno riferimento tra l'altro alle minori dimensioni demografiche e alla presenza di frazioni con meno di 500 abitanti, che presentano situazioni di disagio socio - economico.
I progetti potranno riguardare: istituzione e gestione di servizi di pubblica utilità ; servizi alla persona e in particolare quelli destinati all'infanzia, all'adolescenza e ai giovani; settore dei servizi sociali, dell'istruzione e del trasporto scolastico; valorizzazione ambientale e raccolta dei rifiuti in relazione al miglioramento qualitativo dei servizi e al contenimento delle tariffe; manutenzione e riscaldamento delle sedi comunali e delle scuole; acquisizione di mezzi per servizi di trasporto, in particolare a favore delle persone anziane, minori e persone con handicap, anche residenti in centri abitativi ad alta marginalità ; sostegno della vita civile e sociale della comunità , tramite investimenti e attrezzature per favorire, valorizzare e promuovere il territorio, la cultura e le tradizioni locali; opere pubbliche di carattere infrastrutturale, sociale e territoriale. L'ammontare massimo del contributo sarà di 135.000 per singolo Comune.
La gestione degli interventi può essere svolta direttamente dal Comune oppure in forma associata convenzionale con altri Comuni o tramite l'Unione dei Comuni ove costituita.
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Il consuntivo del progetto Bonus Sport
Giovedi 11 Marzo 2010 alle 22:54Coni Vicenza  Â
39 Comuni hanno fatto propria la scommessa del C.O.N.I. Provinciale dando la loro adesione al progetto Bonus sport
Conferenza Stampa presso la sede del CONI di Vicenza per il consuntivo del progetto 11 marzo 2010
"Quale primo esperimento con 39 comuni che hanno detto sì, che rappresentano oltre la metà della popolazione vicentina, posso dire di essere più che soddisfatto del progetto BONUS SPORT - ha esordito il presidente del CONI Umberto Nicolai cui hanno fatto eco l'assessore provinciale al bilancio Cristiano Sandonà e, per le Latterie Vicentine, Angelo Guzzo.
Il grazie va alle Latterie Vicentine che hanno messo sul tavolo 20.000 euro in un frangente decisamente difficile per il paese e nel quale lo sport potrebbe essere visto come un'attività quasi superflua.
Sull'idea buttata lì dall'assessore Sandonà ci ha lavorato sopra il presidente del Coni Nicolai con il risultato che coinvolgendo le amministrazioni comunali, le società sportive, il gruzzolo è cresciuto sino a 71.100 euro.
Tradotto nella sostanza ogni elargizione andrà a sostenere l'attività sportiva di oltre 700 famiglie dei ragazzi vicentini. Sulle modalità di ripartizione ed elargizione del contributo ogni comune ha carta bianca ma indicativamente la somma di ogni Bonus Sport è pari a 100 euro che verranno devoluti alla società sportiva di appartenenza del ragazzo. Non la classica elargizione a pioggia ma un progetto mirato che va a sostegno delle famiglie numerose.
"Il solo rimprovero che mi posso muovere - ha proseguito Nicolai - è nel mancato coinvolgimento degli assessorati al sociale perché il Bonus Sport ha un indubbio peso sociale. Lo faremo sicuramente nella prossima edizione".
In sintonia l'Assessore Sandonà che ha rimarcato come il tavolo di lavoro comune con Nicolai è nato nella "Fabbrica delle idee" in cui per l'interesse della collettività si fa squadra al di là del colore politico e delle gelosie di parte: "L'auspicio è di vedere associazioni e gruppi fare squadra per superare i momenti difficili. Questo primo esperimento comunque incontra le mie aspettative".
Dal terzo convitato, Angelo Guzzo portavoce delle Latterie Vicentine, un commento altrettanto entusiastico: "Sport, istituzioni e società sportive costituiscono un amalgama che ha convinto le Latterie Vicentine (500 soci in 70 comuni vicentini) perché l'impegno per i giovani ed un sostegno alle famiglie, al di là delle scelte di marketing, ci vedrà sempre allineati in piena sintonia d'intenti. Sul piano concreto va osservato come l'investimento di ogni singolo comune abbia prodotto un risultato economico che forse i comuni che non hanno aderito non hanno compreso pienamente. Un rendimento netto del 70%. Il comune di Tonezza che si è esposto con 2000 euro è stato ricompensato con ben 1.400 euro e le famiglie (società sportive) dell'altopiano verranno sovvenzionate con 3.400 euro. Il capoluogo, il comune in cui è pure assessore Nicolai, ha dato l'esempio mettendo sul piatto della bilancia 5.000 euro che ne hanno fruttato altri 3.500. Arzignano segue con 3.000 euro (2.100 l'aggiunta di CONI, Provincia e Latterie Vicentine) quindi Bassano del Grappa con 2.500 (1.800 di riflesso).
La volontà dei promotori è di ripetere l'iniziativa il prossimo anno con l'obiettivo dichiarato di recuperare tutti quei comuni che a causa delle difficoltà economiche manifeste hanno dovuto declinare l'invito.
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130 mln per "piccole opere" infrastrutturali
Martedi 9 Marzo 2010 alle 20:46Regione Veneto  Â
Dalla Regione del Veneto 130 milioni di euro ai Comuni per "piccole opere" infrastrutturali da far partire subito. 25,4 nel vicentino
Centotrenta milioni di euro per investimenti infrastrutturali con un importo massimo di 500 mila euro per qualificare le città del Veneto e per sostenere sia il reddito che l'occupazione delle imprese edili locali. E' quanto deliberato oggi dalla Giunta regionale del Veneto, su proposta dell'assessore ai Lavori pubblici. I finanziamenti regionali sono stati assegnati ai Comuni che avevano presentato domanda entro il 14 agosto dello scorso anno.
"Il governo nazionale - spiega l'assessore regionale ai Lavori pubblici - si occupa dei grandi numeri con interventi strategici, ma appare carente nell'ambito delle piccole opere che qualificano invece il territorio e che mettono in moto le imprese edili locali. Proprio per sopperire a tale mancanza la Regione del Veneto ha adottato un piano specifico. Una sorta di legge obiettivo che si occupa delle piccole opere sino a 500 mila euro di valore economico. Le amministrazioni locali con questo provvedimento hanno la possibilità di scegliere le ditte da invitare alla gara e privilegiare quelle venete. La Regione finanzia l'80 per cento del costo delle opere e aggiungerà un ulteriore 10 per cento come premio velocità se i tempi di esecuzione saranno cioè rapidi."
I contributi regionali saranno così suddivisi tra i comuni delle le sette province del Veneto: 13,8 milioni di euro nel veronese, 22, 5 milioni di euro nel padovano, 10,6 milioni di euro nel rodigino, 19,8 milioni di euro nel trevigiano, 10,7 milioni di euro nel veneziano, 25,4 milioni di euro nel vicentino e 27, 4 milioni di euro nel veronese.
In tutta la regione, 19 milioni di euro saranno destinati a opere di adeguamento, riabilitazione o rinnovo di spazi pubblici urbani o di promozione industriale, 14,6 milioni di euro per la realizzazione di infrastrutture e di impianti relativi alla rete viaria, sanitaria, di illuminazione o di telecomunicazioni, 41 per la costruzione, riabilitazione o rinnovo di edifici sociali, sanitari, funerari, educativi, culturali e impianti sportivi; 3,8 milioni di euro per la protezione dell'ambiente, prevenzione delle contaminazioni e sviluppo dell'efficienza energetica; 1,2 milioni di euro per l'abbattimento delle barriere architettoniche; 2,6 milioni di euro per la costruzione o rinnovo della rete di approvvigionamento in acqua e trattamento delle acque reflue, 35,5 milioni di euro per il miglioramento della sicurezza stradale e promozione di una mobilità urbana sostenibile, 1,2 milioni di euro per la prevenzione degli incendi e promozione del turismo; 887 mila euro per la prevenzione del rischio sismico; 2,5 milioni di euro per la conservazione e recupero dei beni culturali, 164 mila euro alla tutela degli ecosistemi, 7,2 milioni di euro per le piste ciclabili.
I comuni vicentini con l'Emas sono più green
Domenica 7 Marzo 2010 alle 14:45Agenzia Giada   Â
I comuni vicentini imparano l'Emas e diventano più green
Da marzo l'Agenzia Giada ha dato il via a una serie di incontri che coinvolgeranno circa venti comuni vicentini per definire l'iter da seguire per ricevere la certificazione Emas.
Ovvero un sistema comunitario di ecogestione e audit al quale può aderire volontariamente qualsiasi Organizzazione che intenda valutare e migliorare le sue prestazioni ambientali e comunicarle al pubblico.
A partire dal primo marzo è attivo un ciclo di incontri di formazione per aiutare i comuni vicentini ad apprendere le basi per intraprendere autonomamente la certificazione Emas.
Lunedì 8, mercoledì 17 e lunedì 29 marzo nell'aula consiliare della provincia di Vicenza Daniele Pernigotti illustrerà i punti chiave della procedura di acquisizione.
Ecco la lista degli enti aderenti: Altavilla Vicentina, Asigliano Veneto, Bassano del Grappa, Brendola, Cartigliano, Cassola, Castelgomberto, Costabissara, Dueville, Lonigo, Marostica, Mason Vicentino, Molvena, Monteviale, Recoaro Terme, S.Vito di Leguzzano, Torri di Quartesolo, Trissino, Villaverla, Zovencedo, Zugliano, Consorzio Arica.
L'elenco di amministrazioni comunali ed enti si affianca ad un gruppo di Comuni che hanno già intrapreso o concluso il percorso di certificazione EMAS. Tra questi: i 7 Comuni dell'Altopiano di Asiago, Schio, Montecchio Maggiore e Sandrigo.
«L'adesione ad EMAS - spiega l'Assessore provinciale all'Ambiente Antonio Mondardo - consente, grazie ad una riorganizzazione interna, la crescita dell'efficienza, la riduzione dei costi a seguito di una razionalizzazione nell'uso delle risorse e nell'adozione di tecnologie più pulite. Apporta a tutto l'ente pubblico una serie di vantaggi e di miglioramenti come la crescita motivazionale dei dipendenti e della loro partecipazione, con conseguente riduzione delle conflittualità interne; la creazione di un rapporto di maggiore fiducia con gli organismi preposti al controllo ambientale e con quelli che rilasciano le autorizzazioni; la riduzione delle probabilità di eventi che possono arrecare danno all'ambiente; maggiori garanzie in termini di certezza del rispetto delle normative ambientali. Inoltre educa i dipendenti con un aumento delle conoscenze tecnico-scientifiche e loro uso per il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali, riduce il carico burocratico per le organizzazioni aderenti ».
L'organizzazione che intende aderire al Regolamento EMAS è tenuta ad effettuare l'analisi ambientale iniziale con la quale viene stabilita la posizione dell'organizzazione rispetto alle condizioni ambientali.
«Questa indagine iniziale - continua l'assessore - è indispensabile per definire la politica ambientale dell'ente pubblico e cioè gli obiettivi ed i principi generali di azione rispetto all'ambiente, spiegando il quadro di riferimento per fissare obiettivi specifici e target. Elaborare poi un programma ambientale che contiene una descrizione delle misure adottate per raggiungere gli obiettivi specifici ed i target, conseguenti alla politica ambientale; attuare il sistema di gestione ambientale, conforme alla norma ISO 14001, che consente di sviluppare, mettere in atto, realizzare e mantenere la politica ambientale; effettuare l'auditing, cioè svolgere una valutazione sistematica, periodica, documentata e obiettiva delle prestazioni dell'organizzazione, del sistema di gestione ambientale e dei processi destinati a proteggere l'ambiente; redigere la dichiarazione ambientale, rivolta al pubblico, che comprende informazioni relative a: storia del sito, politica ambientale, descrizione delle attività dell'Organizzazione, compendio di dati relativi all'analisi ambientale effettuata sul sito, tutti gli aspetti ambientali rilevanti».
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Tutti i sindaci per il catasto ai Comuni
Giovedi 25 Febbraio 2010 alle 23:08Anciveneto  Â
Il catasto va trasferito dalle Agenzie del Territorio ai comuni. E il prima possibile.
Lo ha messo in chiaro il Direttivo di Anciveneto nella seduta del 22 febbraio, che ha poi inviato al presidente dell'Anci Nazionale Sergio Chiamparino e a tutti i parlamentari veneti una specifica comunicazione a riguardo.
La questione, del resto, viene già portata avanti da tempo dall'Associazione dei Comuni Veneti e verrà sottoposta il 7 marzo al Ministro Calderoli. Spiega il presidente di Anciveneto Giorgio dal Negro .
Questo il documento approvato:
L'Anciveneto
ricordato
che la gestione del territorio è una funzione fondamentale dei Comuni che la esercitano attraverso la programmazione ed il controllo;
richiamati
- l'impegno già assunto negli scorsi anni per facilitare il trasferimento delle funzioni catastali dalle Agenzia del Territorio ai Comuni;
- le numerose riunioni che si sono susseguite, ultima della quali quella di una ricognizione dello stato di fatto dopo la pronuncia del TAR Lazio, hanno evidenziato la volontà dei Comuni Veneti di gestire le funzioni Catastali e, in alcuni casi, i consistenti investimenti attivati;
- la previsione del trasferimento delle funzioni catastali ai Comuni, contenuta ai commi 194-200, art. 1 del D.Lgs 112/98, modificato ed integrato dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296, "Finanziaria 2007";
rileva
come l'attribuzione delle funzioni catastali quale "funzione fondamentale" sia una prerogativa indispensabile per procedere finalmente al trasferimento delle funzioni catastali ai Comuni;
invita
- gli organi dell'associazione ad attivarsi affinché vengano poste in essere tutte le iniziative atte a ripristinare la titolarità delle funzioni in capo ai Comuni inserendo nella "Carta delle Autonomie" tale previsione;
- i parlamentari del Veneto ad assicurare il necessario supporto presso le competenti sedi Parlamentari.
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Anciveneto: Comuni attendono sul nucleare
Venerdi 12 Febbraio 2010 alle 19:26Anciveneto   Â
Nucleare: i Comuni attendono l'evolversi della situazione
"Anciveneto è attenta a tutte le novità in fatto di energia, e non esclude alcuna possibilità . Pertanto si troverà certamente un terreno di intesa con il candidato presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ben conosce la situazione delle municipalità . Mentre sul tema delle energie alternative, in particolare il fotovoltaico, l'Associazione dei Comuni Veneti ha già organizzato due convegni per il prossimo mese: il primo è in programma a San Vito al Tagliamento (Pn), il 4 marzo; e il secondo a Soave (Vr) il 5".
Giorgio Dal Negro, presidente di Anciveneto e sindaco di Negrar (Vr).
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Tav, incontro generale a Palazzo Trissino
Lunedi 4 Gennaio 2010 alle 18:15Comune di Vicenza  Â
Tav, a palazzo Trissino questa mattina un incontro tra tutte le realtà vicentine interessate dall'infrastruttura per trovare una posizione condivisa
Per la prima volta tutti insieme per trovare una linea d'azione condivisa. Questa mattina nella sala Stucchi di palazzo Trissino a Vicenza si sono riuniti tutti i soggetti interessati dall'attraversamento del territorio vicentino da parte della Tav. Non solo quindi i Comuni della relativa conferenza permanente dei sindaci - composta da Montebello Vicentino, Montecchio Maggiore, Brendola, Altavilla Vicentina, Vicenza, Torri di Quartesolo, Grumolo delle Abradesse e Grisignano di Zocco, che hanno promosso l'incontro -, ma anche Provincia, Camera di Commercio, Associazione industriali, Associazione artigiani, Confartigianato, Cna, Confcommercio, Coldiretti, Cgil, Cisl e Uil, e con la partecipazione degli onorevoli Massimo Calearo e Manuela Dal Lago.
"La conferenza dei sindaci vuole essere di stimolo e fonte di dibattito per la risoluzione del problema e soprattutto non è contro la Tav - precisano il coordinatore Diego Marchioro, sindaco di Torri di Quartesolo, ed Ennio Tosetto, assessore ai lavori pubblici, alle infrastrutture stradali e al verde pubblico del Comune di Vicenza -. L'alta velocità è un'opera la cui realizzazione è fondamentale per lo sviluppo del Veneto, ma non possiamo permettere che comprometta il nostro territorio in maniera irreparabile".
"Finora il dibattito sulle infrastrutture nel Vicentino si è svolto in maniera frammentata e disordinata - prosegue Marchioro -. Siamo invece convinti che, se Vicenza lavora in modo unitario, possa ottenere quei risultati che finora non ci sono stati. A tal fine abbiamo organizzato questo primo incontro che è servito innanzitutto a far luce sugli aspetti procedurali e sullo stato dell'arte della Tav sulla tratta Verona-Padova. Seguirà ora un lavoro più approfondito, specie dal punto di vista tecnico, per fare in modo che Vicenza si presenti agli incontri già previsti con il Ministero in modo unitario e coordinato".
"Già oggi comunque - aggiunge Tosetto - è emersa in modo chiaro e univoco la necessità che accanto al sistema dell'alta velocità venga realizzato il sistema ferroviario della metropolitana di superficie, oltre alla richiesta di una verifica sulla sostenibilità sia ambientale che economica del tunnel. Abbiamo inoltre raccolto la disponibilità della Provincia a farsi parte attiva del coordinamento e quella dell'onorevole Dal Lago a promuovere i contatti con il vice Ministro Roberto Castelli, cui presenteremo un documento unitario da definire nel prossimo incontro che fisseremo entro gennaio".
Asiago: Associazionismo tra Comuni
Venerdi 18 Dicembre 2009 alle 23:53
Associazionismo fra comuni. Silvestrin a convegno Asiago
"Oggi più che mai, è necessario sviluppare un nuovo modello di governance territoriale che affronti il principio dell'adeguatezza, termine che per i piccoli comuni vuol dire porsi il tema della cooperazione associata delle funzioni e dei servizi visto che nel Veneto il 55% dei comuni è al di sotto dei 5000 abitanti". Lo ha detto oggi ad Asiago, nella sede dell'Amministrazione comunale, l'Assessore regionale agli enti locali Flavio Silvestrin intervenuto al convegno sullo sviluppo dell'associazionismo tra comuni. "La Regione Veneto - ha detto Silvestrin - ritiene necessario sostenere e incentivare le autonomie locali, affinchè possano svolgere in modo adeguato le funzioni amministrative loro conferite, e siano in grado di garantire servizi migliori ai cittadini". L'Assessore non ha, del resto, sottovalutato le difficoltà e i disagi esistenti. Egli ha sostenuto l'esigenza di chiarire l'attribuzione delle competenze di un'adeguata rappresentanza istituzionale dei territori. Inoltre ha sottolineato il bisogno di attuazione del federalismo fiscale per avere certezza nelle risorse. "Bene fanno i sindaci e gli amministratori locali - ha sostenuto Silvestrin - a rivendicare con forza il loro diritto a esistere con pari dignità nei confronti dello stato, condizione fondamentale per adempiere ai propri compiti istituzionali nel rapporto diretto con i cittadini. Mettere a disposizione di tutte le regioni e degli enti locali uno zoccolo di risorse uniformi è oggi un imperativo per aumentare l'efficienza, e anche la responsabilità , delle pubbliche amministrazioni e per ridurre gli sprechi". Secondo Silvestrin, è innegabile che la diffusa realtà veneta dei piccoli comuni rappresenti una frammentazione istituzionale che pone, sul piano gestionale, problemi economici e organizzativi. "In tale situazione - ha affermato - diventa fondamentale l'utilizzo dello strumento giuridico della gestione associata nelle diverse forme della convenzione, del consorzio, dell'unione di comuni o di comunità montane, superando visioni e limiti municipalistici". Infine, è stato ricordato che la Giunta regionale, nel corso dell'ultima legislatura, ha favorito soprattutto le forme di aggregazione come Unioni di Comuni, che rappresentano ormai una realtà consistente: se ne contano attualmente 29 con 100 Comuni associati; la Regione Veneto nel 2009 ha finanziato inoltre 50 forme associate che coinvolgono complessivamente 108 Comuni per un importo di 7,5 milioni di euro, confermati anche per il 2010.
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