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I comuni vicentini con l'Emas sono più green

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 7 Marzo 2010 alle 14:45 | 0 commenti

Agenzia Giada    

I comuni vicentini imparano l'Emas e diventano più green


Logo Emas per i ComuniDa marzo l'Agenzia Giada ha dato il via a una serie di incontri che coinvolgeranno circa venti comuni vicentini per definire l'iter da seguire per ricevere la certificazione Emas.

Ovvero un sistema comunitario di ecogestione e audit al quale può aderire volontariamente qualsiasi Organizzazione che intenda valutare e migliorare le sue prestazioni ambientali e comunicarle al pubblico.

A partire dal primo marzo è attivo un ciclo di incontri di formazione per aiutare i comuni vicentini ad apprendere le basi per intraprendere autonomamente la certificazione Emas.
Lunedì 8, mercoledì 17 e lunedì 29 marzo nell'aula consiliare della provincia di Vicenza Daniele Pernigotti illustrerà i punti chiave della procedura di acquisizione.
Ecco la lista degli enti aderenti: Altavilla Vicentina, Asigliano Veneto, Bassano del Grappa, Brendola, Cartigliano, Cassola, Castelgomberto, Costabissara, Dueville, Lonigo, Marostica, Mason Vicentino, Molvena, Monteviale, Recoaro Terme, S.Vito di Leguzzano, Torri di Quartesolo, Trissino, Villaverla, Zovencedo, Zugliano, Consorzio Arica.
L'elenco di amministrazioni comunali ed enti si affianca ad un gruppo di Comuni che hanno già intrapreso o concluso il percorso di certificazione EMAS. Tra questi: i 7 Comuni dell'Altopiano di Asiago, Schio, Montecchio Maggiore e Sandrigo.
Ass. Antonio Mondardo«L'adesione ad EMAS - spiega l'Assessore provinciale all'Ambiente Antonio Mondardo - consente, grazie ad una riorganizzazione interna, la crescita dell'efficienza, la riduzione dei costi a seguito di una razionalizzazione nell'uso delle risorse e nell'adozione di tecnologie più pulite. Apporta a tutto l'ente pubblico una serie di vantaggi e di miglioramenti come la crescita motivazionale dei dipendenti e della loro partecipazione, con conseguente riduzione delle conflittualità interne; la creazione di un rapporto di maggiore fiducia con gli organismi preposti al controllo ambientale e con quelli che rilasciano le autorizzazioni; la riduzione delle probabilità di eventi che possono arrecare danno all'ambiente; maggiori garanzie in termini di certezza del rispetto delle normative ambientali. Inoltre educa i dipendenti con un aumento delle conoscenze tecnico-scientifiche e loro uso per il miglioramento continuo delle prestazioni ambientali, riduce il carico burocratico per le organizzazioni aderenti ».

L'organizzazione che intende aderire al Regolamento EMAS è tenuta ad effettuare l'analisi ambientale iniziale con la quale viene stabilita la posizione dell'organizzazione rispetto alle condizioni ambientali.

«Questa indagine iniziale - continua l'assessore - è indispensabile per definire la politica ambientale dell'ente pubblico e cioè gli obiettivi ed i principi generali di azione rispetto all'ambiente, spiegando il quadro di riferimento per fissare obiettivi specifici e target. Elaborare poi un programma ambientale che contiene una descrizione delle misure adottate per raggiungere gli obiettivi specifici ed i target, conseguenti alla politica ambientale; attuare il sistema di gestione ambientale, conforme alla norma ISO 14001, che consente di sviluppare, mettere in atto, realizzare e mantenere la politica ambientale; effettuare l'auditing, cioè svolgere una valutazione sistematica, periodica, documentata e obiettiva delle prestazioni dell'organizzazione, del sistema di gestione ambientale e dei processi destinati a proteggere l'ambiente; redigere la dichiarazione ambientale, rivolta al pubblico, che comprende informazioni relative a: storia del sito, politica ambientale, descrizione delle attività dell'Organizzazione, compendio di dati relativi all'analisi ambientale effettuata sul sito, tutti gli aspetti ambientali rilevanti».

 

Leggi tutti gli articoli su: comuni, Antonio Mondardo, Agenzia Giada, Emas, Ecogestione

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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