Dal Molin, sale la falda, esce acqua marrone
Sabato 30 Gennaio 2010 alle 18:56
La falda d'acqua a solo 50 cm dalla superficie
Ora dai pozzi esce acqua e fango
Il Presidio No Dal Molin, già impegnato per far valere le normative e la documentazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto dopo il ritrovo i reperti archeologici nell'area ex aeroporto, lancia l'allarme "Danni alle falde" perché, durante i lavori in corso, è stata trovata l'acqua mezzo metro sottoterra mentre "acqua color marrone" esce dai pozzi artesiani degli abitanti della zona Dal Molin.
Il tutto sarebbe "l'effetto delle palificazioni nel cantiere della Ederle 2", come si chiede il Presidio permanente, la cui leader, il consigliere comunale Cinzia Bottene, ha posto l'attenzione sulla salute pubblica con "la campagna delle tre S: salute, sicurezza e storia".
Mentre Enrico Marchesini lancia a nome del Presidio "un appello alla mobilitazione straordinaria di intellettuali e cittadinanza per la salvaguardia dei reperti archeologici rinvenuti nell'area del Dal Molin", a dicembre la Soprintendenza ha dovuto interrompere gli scavi per la falda superficiale salita allora ad appena mezzo metro sotto la superficie.
Il timore, da verificare, è che le palificazioni in cemento abbiano fatto da diga alzando la falda. E per le palificazioni Usa non ci sarebbero dati né decisioni.
Infine alcuni cittadini di S. Antonino hanno segnalato che, a volte e per alcuni giorni consecutivi, è uscita acqua sporca e marrone dai loro pozzi artesiani.
Cinzia Bottene afferma di aver "depositato istanza di accesso agli atti per avere lumi sulla falda" e invita il sindaco ad "attivarsi", cosa di cui Achille Variati ha dato immediata assicurazione impegnandosi, nel caso fossero confermati i nuovi dati, come sostiene il Presidio No Dal Molin, a fare specifiche indagini per aver risposte anche prima del tavolo tecnico del 26 febbraio con il commissario Costa e con i responsabili del cantiere. Ciò, sostiene il sindaco, a "tutela della sua città e della sua storia anche se l'area è militare".
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In diretta dal consiglio comunale
Giovedi 28 Gennaio 2010 alle 18:33La giunta del comune di Vicenza continua ad essere infilzata non solo dall'opposizione di centrodestra, ma anche dai consiglieri della stessa compagine governativa. Il caso Aim e soprattutto la politica del personale stanno arroventando il consiglio comunale in corso da oggi pomeriggio.
MAURIZIO FRANZINA. Il primo fendente è partito dal consigliere d'opposizione Maurizio Franzina del Pdl che ha presentato una domanda di attualità . «Il Giornale di Vicenza del giorno 26 gennaio riporta una serie di gravi affermazioni del presidente di Aim Roberto Fazioli». Franzina poi ha ricordato la frase riportata dal quotidiano berico: Il gruppo reputa di agire in modo corretto, purtroppo continuano ad esserci casi isolati che mandano avanti i politici per evitare la riscossione. Il riferimento è ad alcuni casi di presunti interventi di politici locali per convincere San Biagio a non pretendere il pagamento di alcune bollette dovute o arretrate.
Continua a leggereEquizi contro la Bottene: "Non ho usato il Presidio"
Giovedi 12 Novembre 2009 alle 18:41Riceviamo e pubblichiamo la replica di Franca Equizi all'intervista
rilasciata al nostro settimanale dalla consigliere comunale di Vicenza
Libera Cinzia Bottene.
Penso di aver ampiamente dimostrato, in questi venti anni d'attività politica, la mia onestà morale e intellettuale. Ho rifiutato assessorati, incarichi, imposizioni di partito e compromessi. Il mio motto è non usare per non essere usato. Ho frequentato il presidio fin dalla nascita, turandomi il naso vista la presenza dei centri sociali (la chiusura della sede abusiva dello Ya Basta fu anche merito mio) e pregiudicati per reati di terrorismo. La mia convinzione era ed è che, al di la della fede politica, solo l'unità dei contrari può impedire lo scempio al Dal Molin. Frequentai il presidio fino al 29/05/2008, quando fui minacciata da due esponenti del centro sociale: "Se vieni ancora al presidio ti spezziamo le gambe", ci sono testimoni. Altri subirono nel tempo trattamenti simili, forse Bottene & c. temevano di perdere la leadership. La Ederle 2 si può impedire solo con mezzi legali (esposti, denuncie, no infrastrutture), ma evidentemente la Bottene riconosce come fatti solo i metodi dei centri sociali, scontri con la polizia e occupazioni farsa, finalizzati solo ad ottenere visibilità mediatica. Per il centro sociale (reale gestore del presidio) la contrarietà alla base non è il fine ma il mezzo per ottenere, sfruttando la buona fede della gente, la tanta agognata sede a spese dei contribuenti mentre la casalinga insoddisfatta spera, con l'aiuto di Variati e soci, di agguantare una carega. Bottene e soci sono solo accecati dal rancore nei miei confronti per essere stati scoperti con il dito nella marmellata.
Franca Equizi
Comitato Salviamo l'Aeroporto
Bottene: "Nessuno sconto a Variati"
Domenica 8 Novembre 2009 alle 08:00Articolo tratto dal numero 170 di VicenzaPiù, in edicola e da oggi in distribuzione in città nei Punti di distribuzione elencati a destra e scaricabile in pdf dal box sempre a destra.Â
La consigliere dei No Dal Molin accusa la maggioranza: "Troppi compromessi"
E sui poteri forti: "Non vorrei cambiassero solo i referenti"
Agli esordi dell'amministrazione di centrosinistra che governa la città , la consigliere comunale di Vicenza Libera-No Dal Molin, pur se fuori dalla maggioranza, sembrava fiancheggiarla. Quanto meno sul punto decisivo che accomunava il no-base Achille Variati e il Presidio di cui lei è il braccio istituzionale, e cioè la lotta alla Ederle 2. Oggi che il sindaco vi ha desistito, ogni legame è stato reciso e la Bottene fa opposizione. «Costruttiva», tiene subito a precisare.
In che senso?
Nel senso che rifiuto quella pregiudiziale, ideologica. Io non ho un partito alle spalle, non ho l'obbligo di fare un'opposizione strumentale, preconcetta. Valuto caso per caso.
Cos'è che impedisce ai contrari alla base, che l'anno scorso hanno fatto vincere Variati, di riconoscersi nella sua giunta, e a lei di entrare nella maggioranza?
Il fatto che non accetterò mai di fare continui compromessi andando contro le mie convinzioni e gli interessi della gente che mi ha votato. Un detto dice che un politico non può mai essere del tutto innocente. Ecco, io invece voglio restare innocente.