No Dal Molin: escamotage polo protezione civile per altro cemento e raddoppio base Usa
Lunedi 21 Febbraio 2011 alle 18:50L'area del Dal Molin torna a far parlare di se. Dopo gli scontri anti base e l'allagamento dovuto all'esondazione del fiume, ecco un nuovo ritorno di fiamma della grande disputa inerente alla destinazione degli oltre 150'000 mq di terreno verde di cui si costituisce la stessa.
Continua a leggereIdV: le calamità naturali e le loro conseguenze non sono dovute a una tragica fatalità
Giovedi 4 Novembre 2010 alle 23:39Italia dei Valori - L'alluvione del giorno dei Santi, drammatico anche per le vittime che ha provocato, alle quali va il nostro cordoglio, ci conferma, come spesso accade, che le calamità naturali e le loro conseguenze non sono dovute a una tragica fatalità . A tutti i livelli non ci sono state scelte politiche e amministrative adeguate per prevenire e impedire quanto accaduto. La tutela del territorio, in particolare rispetto al rischio idrogeologico, è stata spesso sottovalutata e anzi subordinata a strategie di programmazione urbanistica degli insediamenti e delle infrastrutture che ne prescindono.
Continua a leggereOscar Mancini e la cementificazione: di nuovo sott'acqua, ma non ne traiamo alcuna lezione
Mercoledi 3 Novembre 2010 alle 23:03di Oscar Mancini (ex segretario della Cgil di Vicenza e responsabile regionale per le politiche urbanistiche della Cgil)
Di nuovo sott'acqua. Capita più o meno ogni anno. Ogni volta ci stupiamo di fronte alle vittime e ai danni. Ma non ne traiamo alcuna lezione. Finita l'emergenza torniamo ad assumere gli stessi comportamenti che determinano l'accresciuta vulnerabilità del territorio. Dimentichiamo che all'origine dei nostri guai vi è una dilagante cementificazione del territorio, il disboscamento selvaggio lungo i fiumi, la mancanza di una manutenzione geologico - idraulica del Bel Paese già di per sé strutturalmente fragile.
Continua a leggereDi nuovo sott'acqua: e la lezione?
Mercoledi 3 Novembre 2010 alle 23:00Di nuovo sott'acqua. Capita più o meno ogni anno. Ogni volta ci stupiamo di fronte alle vittime e ai danni. Ma non ne traiamo alcuna lezione. Finita l'emergenza torniamo ad assumere gli stessi comportamenti che determinano l'accresciuta vulnerabilità del territorio. Dimentichiamo che all'origine dei nostri guai vi è una dilagante cementificazione del territorio, il disboscamento selvaggio lungo i fiumi, la mancanza di una manutenzione geologico - idraulica del Bel Paese già di per sé strutturalmente fragile. Continua a leggere
Questione di minuti
Sabato 23 Gennaio 2010 alle 08:35Di seguito pubblichiamo le "ciacole" che trovate in prima pagina del numero 179 di VicenzaPiù da oggi in edicola e da domani online e nei consueti punti di distribuzione in città .
Dopo lo scaricabarile, piangere sul latte versato è un altro degli sport nazionali. Prendiamo il caso Pedemontana, che sta seminando preoccupazioni tra sindaci e cittadini di mezza provincia: viene da chiedersi dov'erano, tutti quelli che adesso si sentono calpestati o presi a pesci in faccia, quando i comitati del no mettevano in guardia, soli e ignorati da tutti, sui danni derivanti dalla nuova autostrada.
E già che ci siamo proviamo a fare due conti sull'utilità della Pedemontana. Il tratto tra Montecchio e Thiene sarà lungo circa 28 chilometri, di cui 6 in un'unica galleria. Per percorrerlo, rispettando i limiti di velocità , si può immaginare un tempo di circa un quarto d'ora, più facile un paio di minuti in più (per i tratti in galleria) che un paio in meno. Oggi come oggi, dal casello di Montecchio a quello di Thiene, usando A4 e A31, ci sono invece circa 44 chilometri. Che a 130 all'ora scarsi si possono percorrere in poco meno di 25 minuti. Come dire che l'incredibile vantaggio portato dalla nuova arteria sarà , bene che vada, di una decina di minuti.