Un Veneto diverso è possibile? Molla la Lega
Domenica 21 Marzo 2010 alle 14:29Carlo Rizzotto, Idv                 Â
La politica che ci coinvolge ogni giorno , assai prima della delocalizzazione industriale, ha de - localizzato, determinando la fine della politica popolare, consentendo a lobby economiche il controllo totale della programmazione e della gestione del territorio al solo fine speculativo .
Se si osserva il territorio da una posizione privilegiata , limitandosi alla sola provincia di Vicenza , si nota che la cementificazione è quasi totale, con una rete di strade impressionante - i centri urbani si susseguono con continuità , le zone dedicate all'agricoltura sono limitate ed inserite tra strade , industrie , centri commerciali e urbani ad alta intensità abitativa con un livello di inquinamento che supera in ogni stagione dell'anno i valori stabiliti dalle norme europee . Non esiste in tutto il territorio veneto un poligono industriale da definirsi tale, dove sia possibile recarsi al lavoro in un tempo accettabile utilizzando un servizio pubblico. È facile dedurre che le scelte fatte in questi ultimi venti anni dalla politica non abbiano certo avvantaggiato la grande Comunità ! Ma sono necessarie nuove strade, autostrade , tangenziali , rondò , centri commerciali , di conseguenza non c'è un angolo in cui non vi sia un progetto di cementificazione. L'agricoltura è scivolata verso un impoverimento senza ritorno, così come la nostra salute.
Quello che non si vede e che sta sotto (grazie al silenzio di molti e nell'indifferenza di alcune istituzioni) condizionerà per sempre la vita e il futuro di molte comunità . Secondo il rapporto dell'ecomafia, il Veneto è tra le primissime regioni in Italia. Certamente il futuro che ci rimane non sarà facile, ma innanzitutto essere consapevoli che la situazione è grave e non è più possibile sottrarsi alle proprie responsabilità delegando agli "altri" la determinazione di un futuro che è anche nostro.
Sviluppo, Crescita, Competitività , Rilancio di una politica industriale e commerciale innovativa, poligoni industriali ben definiti e sinergici, la via alta dello sviluppo sono il risultato di una programmazione democratica dell'economia, di conseguenza la Famiglia, la Scuola, l'Ambiente, la Cultura, la Sanità , la Solidarietà , la Legalità non dovrebbero essere solo linee guida ma priorità all'interno di una programmazione amministrativa. Il Domani dipende dalle scelte fatte oggi. Un altro Veneto è possibile, ma è necessario il ritorno immediato della Legalità , in tutti i settori . Nulla succede fortuitamente, sia in negativo che in positivo. L'economia e i servizi di una società sono sempre il risultato di una programmazione ...
E' possibile riconsegnare il nostro futuro a coloro che governano il nostro Veneto da 15 anni?
Carlo Rizzotto - Coordinatore prov. IDV Vicenza - candidato per Italia dei Valori - Regionali 2010
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Interrogazione IDV sui lavori al Dal Molin
Giovedi 4 Febbraio 2010 alle 17:59Italia dei Valori - Vicenza
Riceviamo da Carlo Rizzotto (Coordinatore IDV Vicenza) e pubblichiamo
Interrogazione a risposta scritta
presentata da
ANTONIO BORGHESI
BORGHESI. - Al Ministro dell'Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare
Per sapere - premesso che:
- La base americana nell'aeroporto Dal Molin di Vicenza (Ederle 2) è già in via di realizzazione. - L'area dove appoggia vede la presenza della falda acquifera più importante del Veneto, che fornisce acqua potabile oltre al vicentino a tutto il padovano e il rovigotto.
- Una eventuale contaminazione di queste falde porterebbe a conseguenze che possono essere senza ritorno per tre province, due delle quali densamente popolate.
- Poiché si sta costruendo proprio sopra la falda il progetto edilizio prevede necessariamente l'inserimento di palafitte, ovvero pali da 20 mt circa di acciaio, in tutto 800 circa per reggere il peso delle edificande caserme.
- Affondare questa quantità di pali per pressione/ percussione potrebbe portare alla conseguenza di causare la comunicazione della falda freatica (prima falda) con la falda artesiana sfondando il terreno e la guaina di protezione argillosa che le separa. Quest'ultima essendo elastica va in pressione e si deforma con le conseguenze che si evidenziano in questi giorni: uscita di acqua fangosa a valle e ristagni di acqua /laghetti ad ogni palo che le pompe non riescono allontanare .
- Lo stesso Sindaco di Vicenza, Achille Variati, ha dichiarato che è sempre stata una sua preoccupazione capire quanto possa influire sulla falda acquifera superficiale e su quella profonda la palificazione necessaria alla costruzione della base.
- Secondo il commissario Paolo Costa quello della base Usa doveva essere un cantiere perfetto, all'avanguardia nella tutela del territorio, mentre dopo pochi mesi mostra già i devastanti segni del suo operare. Il riferimento è allo stato della falda acquifera, inspiegabilmente alto in alcune zone, agli alberi distrutti ed ai reperti archeologici recentemente scoperti. Viene da chiedersi cosa sarebbe avvenuto se fosse stata eseguita la normale Valutazione di impatto ambientale.
Premesso tutto ciò l'interrogante chiede di sapere:
- se il Ministro sia a conoscenza dei fatti sopra riportati;
- se non ritenga di far sospendere i lavori e di avviare con urgenza uno studio approfondito sullo stato attuale della falda acquifera che coinvolga tecnici comunali, delegati dell'autorità di bacino e personalità indipendenti, in modo che si proceda alla costruzione della base nel rispetto dell'ambiente, nonché della salute, della sicurezza e della storia.
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La pedemontana secondo l'Idv di Vicenza
Sabato 23 Gennaio 2010 alle 14:30
Pedemontana Veneta - Tratto Montecchio / Dueville - Progetto autolesionistico per chi vive oggi e per chi verrà dopo. Irrazionale e devastante.
Proposta : Dare priorità all'interconnessione con l'A31- tralasciare la realizzazione del Tratto Montecchio / Dueville verificandone la sostenibilità e la reale necessità in un prossimo futuro .
Noi dell'IDv Vicenza riteniamo che il progetto attuale non ha nulla a che fare con la razionalità , se si tratta di un beneficio, certamente è di pochi - non siamo contrari al progetto Pedemontana che riteniamo necessario ma a questo progetto, che avrà conseguenze assai pesanti per l'ambiente e per la salute degli abitanti della Valle Agno e del territorio di Malo fino ai comuni più a Nord delle aree interessate.
Tutte le valli hanno maggiore sensibilità rispetto alle regioni di pianura e hanno un equilibrio ambientale assai sensibile a tutti gli elementi fisici ( temperatura , qualità dell'aria, umidità ecc.) , di conseguenza , se i valori sono alterati grazie all'inquinamento dell'aria, si avrà per effetto del fenomeno di inversione termica in valle, la cattura e il ristagno dell'inquinamento prodotto dal flusso veicolare in tutti i comuni più a Nord all'interno della valle .
Inoltre è necessario considerare il livello di inquinamento da rumore prodotto dal traffico veicolare pesante , non solo in valle ma molto più in alto .
L'Interconnessione con l'A4 della Pedemontana a Montecchio Maggiore è stato fortemente sostenuto per evitare un probabile congestionamento del traffico a Vicenza , che alla luce di quanto è stato realizzato, non è più ragionevolmente sostenibile anche perché si tratta quasi prevalentemente del traffico che corre sulle autostrade già esistenti .
Osservando il tracciato del progetto non si può che evidenziare che l' interconnessione della Pedemontana con l'A31 era assai più vantaggiosa risparmiando un'ulteriore devastazione del territorio vicentino già ampiamente compromesso da una programmazione scellerata e clientelare dove l'agricoltura è scivolata verso un impoverimento senza ritorno.
Le peculiarità del territorio vicentino sono oramai confluite in un unico ed uniforme contenitore : piani urbanistici e relativa speculazione edilizia con continuità di centri commerciali, residenziali, industriali , artigianali , logistici che hanno come unico denominatore comune cemento, asfalto , grandi infrastrutture autostradali , ferroviarie ecc. oltrepassando ampiamente il limite del non ritorno .
Il tratto Montecchio/Dueville prevede una infrastruttura autostradale all'interno di una valle molto stretta , già urbanizzata con un carico di traffico veicolare notevole e si aggiunge un'autostrada utile a intercettare un ulteriore aggravio di 45.mila veicoli .
Serve solo marginalmente a fluidificare e razionalizzare il traffico parassita sulla nostra provincia e in particolare in quest'area che data la sua morfologia non può sostenere l'alleggerimento dell'A4 dirottando un flusso di traffico pesante in un corridoio che avrà come conseguenza un forte impatto ambientale per tutta la valle fino a tutti i Comuni più più a Nord e cambierà la qualità della vita di tutti i suoi abitanti .
Si tratta in realtà della vera tangenziale di Mestre che grazie alla politica delle delocalizzazioni industriali sarà sempre frequentata da un traffico di passaggio più specifico all'importazione che all'esportazione e passerà velocemente sulla nostra salute.
Si è imposto il disordine urbanistico da decenni, la dissipazione del territorio e del paesaggio e non si è soddisfatti , si prosegue con progetti irrazionali senza porre un'ampia riflessione su un futuro sostenibile che abbia sempre come priorità la qualità della vita di tutti cittadini.
Altri centri commerciali saranno disseminati nel territorio vicentino , capannoni , varianti , complanari , rondò . nuove tangenziali , la tav , ecc . tutti progetti che non consolidano un modello di economia e di convivenza sostenibile.
Non si può sostenere " Mangia sano , Mangia Vicentino " o prodotti di eccellenza demolendo quotidianamente gli ultimi lembi di territorio ancora liberi da cemento ed asfalto - è una scomoda verità , ma se vogliamo ricuperare l'eccellenza dobbiamo ricuperare il patrimonio ambientale , non si può svendere il territorio e la salute dei cittadini , è necessario tener conto dei reali danni sanitari e ambientali e relativi costi sociali che ricadono su tutta la Comunità .
Non è servita la crisi per ridisegnare e riprogrammare il territorio e le sue potenzialità ..... ma per qualcuno l'unica programmazione economica che ci resta sono i centri commerciali , centri di estetica e di bellezza tanto da affermare che siamo in un post industriale talmente avanzato che non si intravedono altre alternative economiche !!; piccole oasi di salute a Pagamento per pochi eletti in tanto deserto irrespirabile .
I nostri nonni e i nostri padri hanno pagato le autostrade con l'inflazione al 20% , Noi e i nostri figli, nipoti paghiamo e pagheremo i continui aumenti di pedaggio ( ultimo 16% A4) e i debiti contratti , grazie a concessioni illimitate a date talmente lunghe nel tempo di cui nessuno potrebbe prendersi la responsabilità .
Carlo Rizzotto - coordinatore prov. Italia dei Valori
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Pp10 e banca fantasma di p.zza Matteotti
Martedi 5 Gennaio 2010 alle 21:29Idv Vicenza   Â
La giunta del comune di Vicenza deve affrontare uno scoglio di notevole importanza in merito alla questione della cosiddetta banca fantasma di piazza Matteotti (lo stesso vale per la ormai interminabile querelle che riguarda il piano urbanistico una volta noto col nome di Pp10, ma la storia in questo caso è diversa).
Le incombenze che pesano sul capo dell'esecutivo sono state ben descritte su un articolo de Il Giornale di Vicenza del 22 dicembre 2009 a pagina 16. Da quanto si capisce l'amministrazione è stata invitata formalmente dal Tar Veneto a riunire il consiglio comunale per decidere definitivamente se bocciare o approvare il cambio d'uso che i privati chiedono da tempo per uno stabile di loro proprietà .
In caso di inadempienza il comune potrebbe incorrere in una serie di problemi amministrativi che sarebbe bene evitare. Basterebbe convocare d'urgenza l'assise municipale, riportare in aula il testo ritirato dalla giunta e bocciarlo d'intesa tra maggioranza di centrosinistra e giunta.
Si tratterebbe di un comportamento perfettamente regolare sul piano amministrativo.
In questa maniera la maggioranza eviterebbe di convalidare il discutibile operato della passata amministrazione sulla vicenda.
Se invece il comune rimarrà fermo potrebbe rischiare un commissariamento ad acta, con tutte le incognite del caso, compresa quella di un cambio d'uso che in quella parte di centro storico non deve essere concesso.
Invitiamo quindi giunta e maggioranza al comune di Vicenza ad accogliere il nostro invito ritenendo che l'inerzia potrebbe diventare un'arma nelle mani di chi vuole ostacolare l'attuale amministrazione.
IDV Vicenza - Il coordinamento provinciale
Carlo Rizzotto
Caso forum islamico e Tentation: sdegno Idv
Giovedi 24 Dicembre 2009 alle 14:35
L'IdV esprime sdegno per la doppia misura espressa da Lega e giunta. Si chiedono le dimissioni di Cangini e Piron.
Siamo ancora colpiti dalle notizie apparse la settimana passata sui media vicentini che hanno
dato ampia visibilità alla vicenda relativa al club "Tentation" di via Vecchia Ferriera. Ci sono di
mezzo una decina di arresti e quanto alla fattispecie prettamente penale sarà la magistratura a tirare le sue conclusioni.
Politicamente la questione è un'altra. La situazione di quella parte di città sul piano urbanistico, è cosa nota. A un anno e mezzo da vittoria del centro sinistra la musica non è cambiata ed anzi la città ha dovuto assistere ad episodi che lasciano perplessi.
Con l'approssimarsi del convegno organizzato dall'"Islamic Relief Italia" l'assessore all'edilizia privata Pierangelo Cangini, aveva sostenuto che la cosiddetta moschea di via Vecchia Ferriera fosse abusiva.
Poche ore dopo però Cangini venne smentito dallo stesso Sindaco che annunciava che la pratica di abuso era archiviabile.
La domanda che ci si pone è evidente: se vi erano abusi perché l'assessore ed il direttore dell'edilizia privata non se n'erano accorti?
E se questi abusi non c'erano e la pratica era archiviabile: perché non è stata già archiviata?
Dopo qualche tempo da questi fatti sono arrivati gli arresti per l'affaire Tentation, sempre in zona Ponte Alto.
La situazione urbanistica del Tentation doveva già essere nota.
Vi erano stati i dubbi sollevati dalle opposizioni durante la precedente amministrazione, quelli sollevati a mezzo interrogazione dal consigliere Silvano Sgreva, e quelli manifestati dal comitato vicentino contro l'abusivismo edilizio, sempre alla giunta, sempre per iscritto.
Lo stesso comitato durante l'estate aveva anche rivelato l'esistenza di un forum nel quale i clienti del club si scambiavano opinioni sulla qualità ed il costo dello stesso.
Era evidente che l'esistenza e l'attività del Tentation contravvenivano alla normativa nazionale che permette in quella zona solo attività caratterizzate da esclusiva finalità sociale.
L'amministrazione sapeva perché informata per iscritto.
E' chiaro che se verrà confermato che nel locale si esercitava la prostituzione e altre attività molto poco "sociali" chiederemo che, a tutti i livelli politici e amministrativi, siano assunte le iniziative più opportune per allontanare chi avrebbe dovuto vigilare e non l'ha fatto.
Carlo Rizzotto
coordinatore provinciale IDV di Vicenza
Italia dei Valori di Vicenza sul Pat
Giovedi 3 Dicembre 2009 alle 19:22
Lettera aperta ai consiglieri comunali di Vicenza da parte del coordinamento provinciale "Italia dei valori" di Vicenza
È passato un anno abbondante dal rinnovo dell'amministrazione comunale del Capoluogo Berico. Va dato atto al sindaco Achille Variati e alla maggioranza che lo sostiene del lavoro fatto in questi mesi. Innegabili sono stati i passi avanti rispetto alla disastrosa gestione della giunta Huellweck. Tra le meritorie iniziative sostenute dal primo cittadino Achille Variati vanno ricordate quella sulla ex municipalizzata Aim, anche se riteniamo che non si siano completamente rimosse le corresponsabilità reali e presunte del passato della stessa. Ci riferiamo al direttore amministrativo. Allo stesso modo va fatto un plauso per la gestione della vicenda Ipab.
È degna di nota la trasparenza con la quale la giunta ha impostato il lavoro preparatorio alla redazione del Pat, il nuovo piano di assetto territoriale che si appresta a passare al vaglio della sala Bernarda. C'è però un passaggio sul quale l'IDV di Vicenza ha riflettuto a lungo. Tale passaggio riguarda le intese preliminari con i privati e in particolar modo quella inerente al nuovo stadio. In questa circostanza abbiamo notato uno sbilanciamento eccessivo a favore di Vicenza Futura spa.
L'intesa tra Comune e privato finisce per assorbire da sola la gran parte della superficie agricola utile trasformabile del comune di Vicenza. Si tratta di una superficie assai vasta, troppo vasta per pensare ad un accordo equilibrato. Dobbiamo rilevare peraltro che questa maggioranza in campagna elettorale si era dichiarata nettamente contraria all'insediamento Usa al Dal Molin per problemi ambientali, particolarmente per l'urbanizzazione di quell'area e per la sua cementificazione; contrariamente ad altre zone per il comparto per il quale si prevede il nuovo stadio tali vincoli, almeno teorici, non sono previsti. Forse certe porzioni di città hanno privilegi difformi rispetto ad altre?
Noi dell'IDV non abbiamo assolutamente cambiato opinione, siamo sempre coerenti su quanto abbiamo ascoltato e poi dichiarato in campagna elettorale. Il Volume edificatorio concesso a Vicenza Futura non ha nulla a che vedere con il nuovo stadio, né tanto meno con l'interesse collettivo visto che il Vicenza Calcio, che materialmente fruirà della struttura, è una società con finalità di lucro. Va anche detto che nella bozza predisposta dalla Giunta non esiste alcun calcolo dei valori in ballo.
A questo va aggiunta la constatazione che giustificare l'intera operazione con la priorità di liberare l'area del Menti è una motivazione che non regge perché ci sono mille altri strumenti per liberare quell'area, a partire dalla opzione di far decadere il contratto di affitto dello stadio al Vicenza Calcio.
In Europa, la costruzione degli stadi a carico del privato è prassi ormai consolidata e non riusciamo a comprendere perché il Vicenza Calcio non possa operare con questo orientamento. Va ricordato che le condizioni sottoscritte tra amministrazione e Vicenza Futura finiscono per espoliare il Consiglio Comunale di una delle sue prerogative più importanti, quella di modificare il testo dell'accordo medesimo, vista la modalità "prendere o lasciare" scelta dal proponente l'accordo. L'ente pubblico non può essere soggetto a ricatti, ma in forza dell'interesse collettivo deve dettare regole equanimi e farle rispettare.
In questo contesto il nostro partito è costretto a segnalare un'altra nota dolente che riguarda gli uffici del comune, in particolare le nomine della direzione del personale, dei lavori pubblici, dell'edilizia privata e del dipartimento infrastrutture strategiche. La contiguità con la precedente amministrazione o la contiguità nello stabilire un modus operandi assai affine a quello che ha caratterizzato il precedente esecutivo di centro-destra, non collima con i contenuti palesemente espressi in campagna elettorale da tutte le componenti politiche della attuale maggioranza, di conseguenza non ci vede d'accordo.
Da mesi l'assessore all'edilizia privata viene sottoposto sulla stampa ad una serie di attacchi (diretti o indiretti perché magari rivolti anche ai suoi dirigenti) assai puntigliosi. Tra questi i più duri riguardano la "Torre Girardi". Quasi mai abbiamo notato una replica seria da parte della giunta o dell'assessore medesimo. Dobbiamo pensare che le cose stanno effettivamente come sono state ampiamente descritte, e da mesi, sulla stampa?
In ultimo siamo costretti prendere atto, con un certo rammarico, che la giunta ha deciso di adeguare solo a metà la tabella relativa agli oneri di urbanizzazione. Non si comprende perché non si sia deciso un aggiornamento pari al 100%. Gli aumenti reali dell'inflazione negli anni sono stati sopportati da tutti i cittadini... anche dai i più poveri e disagiati, di conseguenza non sono giustificabili iniziative che finiscono sempre per essere percepite, anche minimamente, come sconti per una classe sociale che ha condizionato tutto il territorio vicentino e la qualità della vita dei cittadini stessi. Vicenza e la sua vivibilità non brillano certamente nel panorama nazionale. Su questo tema sarebbe bene che l'amministrazione del capoluogo non sposasse in futuro la tesi secondo cui più oneri sono sinonimo di prezzi più alti. Una giunta che si dice attenta al sociale non ha necessità di argomentare così.
Fatte queste considerazioni il nostro partito quindi si dichiara disposto ad intavolare immediatamente un dialogo franco e costruttivo con tutte le forze della maggioranza (e non solo) consci che sarà comunque nostro impegno presentare ed appoggiare, in fase di vaglio del Pat in sala Bernarda, tutte quelle iniziative, emendamenti inclusi, utili a correggere gli squilibri da noi segnalati. Ricordiamo al sindaco che il centrosinistra ha vinto le elezioni anche e soprattutto annunciando un nuovo approccio all'urbanistica. Quell'impegno sta scritto anche negli indirizzi della Giunta votati in aula.
Il coordinamento provinciale dell'Italia dei Valori
Il circolo cittadino dell'Italia dei Valori
PER INFO : CARLO RIZZOTTO, COORDINATORE PROVINCIALE IDV
[email protected] ; 335-8190657