Interrogazione IDV sui lavori al Dal Molin
Giovedi 4 Febbraio 2010 alle 17:59 | 0 commenti
Italia dei Valori - Vicenza
Riceviamo da Carlo Rizzotto (Coordinatore IDV Vicenza) e pubblichiamo
Interrogazione a risposta scritta
presentata da
ANTONIO BORGHESI
BORGHESI. - Al Ministro dell'Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare
Per sapere - premesso che:
- La base americana nell'aeroporto Dal Molin di Vicenza (Ederle 2) è già in via di realizzazione. - L'area dove appoggia vede la presenza della falda acquifera più importante del Veneto, che fornisce acqua potabile oltre al vicentino a tutto il padovano e il rovigotto.
- Una eventuale contaminazione di queste falde porterebbe a conseguenze che possono essere senza ritorno per tre province, due delle quali densamente popolate.
- Poiché si sta costruendo proprio sopra la falda il progetto edilizio prevede necessariamente l'inserimento di palafitte, ovvero pali da 20 mt circa di acciaio, in tutto 800 circa per reggere il peso delle edificande caserme.
- Affondare questa quantità di pali per pressione/ percussione potrebbe portare alla conseguenza di causare la comunicazione della falda freatica (prima falda) con la falda artesiana sfondando il terreno e la guaina di protezione argillosa che le separa. Quest'ultima essendo elastica va in pressione e si deforma con le conseguenze che si evidenziano in questi giorni: uscita di acqua fangosa a valle e ristagni di acqua /laghetti ad ogni palo che le pompe non riescono allontanare .
- Lo stesso Sindaco di Vicenza, Achille Variati, ha dichiarato che è sempre stata una sua preoccupazione capire quanto possa influire sulla falda acquifera superficiale e su quella profonda la palificazione necessaria alla costruzione della base.
- Secondo il commissario Paolo Costa quello della base Usa doveva essere un cantiere perfetto, all'avanguardia nella tutela del territorio, mentre dopo pochi mesi mostra già i devastanti segni del suo operare. Il riferimento è allo stato della falda acquifera, inspiegabilmente alto in alcune zone, agli alberi distrutti ed ai reperti archeologici recentemente scoperti. Viene da chiedersi cosa sarebbe avvenuto se fosse stata eseguita la normale Valutazione di impatto ambientale.
Premesso tutto ciò l'interrogante chiede di sapere:
- se il Ministro sia a conoscenza dei fatti sopra riportati;
- se non ritenga di far sospendere i lavori e di avviare con urgenza uno studio approfondito sullo stato attuale della falda acquifera che coinvolga tecnici comunali, delegati dell'autorità di bacino e personalità indipendenti, in modo che si proceda alla costruzione della base nel rispetto dell'ambiente, nonché della salute, della sicurezza e della storia.
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